“Ve lo dico come ungherese, come ebreo, come artista e come filosofo.
Gli uomini vogliono anche sognare. Hanno bisogno dei loro sogni.
Ebbene noi fabbricheremo sogni, sogni in serie, sogni divertenti che costano poco”
Adolph Zukor, fondatore della Paramount
di Marcello Pamio
Dagli albori della cinematografia e quindi dai “sogni divertenti” di Adolph Zukor, siamo passati agli incubi e ai futuri osceni dell’odierna produzione. Non è a caso infatti secondo Marilyn Monroe: “Hollywood è un posto dove per un bacio ti pagano mille dollari e per l’anima cinquanta centesimi”. Il cinema non è nato solo per intrattenere le masse facendole divertire, ma per spacciare sogni, ideali, per creare e modellare la realtà a piacimento dei produttori! La vera natura l’ha descritta magistralmente Francis Ford Coppola: “Hollywood è Wall Street”.
L’Alta Finanza (nelle mani del popolo eletto) è la proprietaria di Hollywood e sceglie attraverso i suoi fiduciari i soggetti dei film! Quindi il cinema è la fucina dei grandi cambiamenti antropologici del mondo, al quale bisogna aggiungere la televisione, che oggi ha certamente surclassato la pellicola raggiungendo miliardi di persone… Va assolutamente compreso che i film e le serie televisive hanno un contenuto ideologico che varia a seconda del momento storico e a seconda del messaggio che serve veicolare: il messaggio che i produttori vogliono che passi!
Per esempio tutti i film sulla Seconda Guerra Mondiale mostrano ovviamente gli alleati buoni e gli avversari cattivi, mentre quelli di fantascienza ci stanno lentamente a spizzichi e bocconi abituando ad un futuro ben preciso...
Intervista a Federico Povoleri (Musicband), regista e scrittore. Uno sguardo sul mondo dei messaggi subliminali.
di Greegan
Purtroppo il 99% degli iscritti a Facebook, circa 2 miliardi di persone, non legge il documento/pagina del data policy (politica dei dati)
Facebook data policy: https://www.facebook.com/privacy/explanation
Se lo facesse, capirebbe che Facebook non è altro che uno schedario in cui ogni individuo decide, spontaneamente e di propria volontà, di iscriversi ed accettare che i propri dati sensibili siano utilizzati per svariate finalità tra cui anche iniziative di marketing. Si tratta di un enorme database, ovvero archivio digitale, in cui l’iscritto può compilare il proprio profilo (profile direbbero i criminologi) esplicitando i propri gusti, desideri, preferenze, inserendo anche le foto delle proprie vacanze e familiari, dei posti preferiti, ramificando le proprie amicizie (contatti) e ciliegina sulla torta: inserire anche una bella foto di se stessi…E la schedatura è completata!
Non dimentichiamo poi che WhatsApp e Instagram appartengono a Facebook, e anche lì noi diamo il telefono, l’album fotografico e il proprio profilo. Anche se l’utente “decide” di rendere il proprio profilo privato e condividerlo solo con chi desidera, non significa che NESSUNO possa accedere ai suoi dati.
Abbiamo provato un nuovo formato, nel quale gli utenti possono intervenire direttamente e parlare di un argomento che gli sta a cuore. Diteci cosa ne pensate. In questa puntata: Marco: per una moneta locale - Giuseppe: guida scuolabus - Francesco: la Spagna peggio dell'Italia - Luca: fibromialgia, questa sconosciuta.
La morte di Giulietto Chiesa ci ha sconvolti e ha mutato significativamente il quadro della nostra collaborazione, che era da lui profondamente ispirata e che, senza di lui, non ha più senso; del resto, voleva, sopra ogni altra cosa, che fossimo liberi, perciò la redazione tutta ha deciso di intraprendere un nuovo percorso, pur nel solco tracciato dai suoi insegnamenti e dal suo impegno, che abbiamo sempre condiviso profondamente.
Margherita Furlan, Michele Manfrin, Jeff Hoffman, Francesco Bombino, Massimiliano Gionti, Cristina Palma, Velimir Tomovic, Roberto Germano, Berenice Galli, Maristella Miatello, Vladislav Gavriuscev.
Qualche giorno fa si sono conclusi i lavori dell'Assemblea Costituente che ha dato vita, dopo 7 settimane di incontri, al "Patto Julian Assange".
- L'Assemblea e' costituita da una 30ina di Soggetti, noti per il loro impegno nella Libera Informazione, che producono e diffondono da anni contenuti ispirati alla Libertà di Opinione, alla Attuazione della Costituzione Italiana e al contrasto alla Censura e al Controllo di Massa realizzate dalle Elites.
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- Lo Scopo del Patto è difendere i membri, e le loro attività grazie alla cooperazione, alla sorveglianza e alla condivisione delle RICHIESTE DI DIFESA COMUNE.
Ormai è da diversi anni che i media tradizionali hanno ingaggiato la loro battaglia contro le presunte “fake news”.
Noi abbiamo già sottolineato diverse volte come molto spesso siano gli stessi media tradizionali a propagarle, ma non è questo lo scopo del presente articolo. Oggi vorrei provare a capire quello che succede nella testa del giornalista mainstream nel momento in cui scrive un articolo che denuncia le “fake news”.
Prendiamo ad esempio questo articolo comparso su Repubblica due giorni fa, intitolato "Sul sito di Repubblica nasce TrUE per combattere le fake news". Questo è l’incipit:
“Ad aprile sui siti di propaganda legati al Cremlino inizia a circolare la "notizia" secondo la quale il coronavirus sarebbe stato creato da Bill Gates per dominare il mondo”. Ora, io sfido chiunque a trovarmi un solo “sito di propaganda legato al Cremlino” che abbia detto che “Bill Gates ha creato il coronavirus per dominare il mondo”. Non esiste. Non lo troverete mai. Per il semplice motivo che a) “i siti di propaganda legati al Cremlino” esistono solo nella testa di chi ha scritto un articolo del genere. E b) nessuno ha mai semplificato in modo così rozzo il fatto che Bill Gates abbia creato un virus “per dominare il mondo”. Solo nei fumetti c’è il cattivo di turno che “vuole dominare il mondo”. Ma, appunto, è una semplificazione destinata al massimo ad impressionare la mente ancora ingenua di un ragazzino.
Hollywood: la grande macchina dell’inganno - La colonizzazione del subconscio - Matrix e 11 settembre - Conspiracy Theory: il complottista entra nella società - Titanic: il falso storico - Avatar: il sogno catartico - Kubrick e il falso lunare - The dark side of the Moon: il falso del falso.