[img align=right]library/sever-o.jpg[/img]Forse Beppe Severgnini non si è reso conto del pantano in cui si andava a infilare, nel momento in cui si è abbandonato al giusto sdegno per la buffonata imminente che prende il nome di elezioni europee. “Avete visto chi vogliono candidare? – si domanda Severgnini nell’articolo [url=http://www.corriere.it/politica/09_aprile_09/severgnini_voto_europa_6d3e3862-24d8-11de-a682-00144f02aabc.shtml ]Votare per l'Europa. E sentirsi fessi [/url] - Vecchi delusi, giovani amiche, soliti trombati, parenti invadenti, ex potenti indigenti, funzionari sconosciuti.” Sembra di sentir parlare il cittadino attento e responsabile di una democrazia sana e funzionante, abituato sin dall’infanzia a votare per una gamma di candidati che sia la fedele espressione delle più legittime aspirazioni popolari. Severgnini tuona - giustamente - contro “ragazze dalle competenze incerte, ma con splendide foto”, come se le competenze delle nostre parlamentari fossero certe e inoppugnabili. Severgnini mette in dubbio “l'opportunità della candidatura Mastella”, come se questo signore da noi avesse avesse sempre fatto l’astronauta o il maestro delle elementari. Severgnini parla di questa classe politica … … come se vivesse su un pianeta che non abbia mai nemmeno sentito parlare di questa gentaglia. Severgnini annuncia al mondo di non essere un fesso – e nessuno ha mai pensato che lo sia - ma si dimentica di spiegare che cosa lo renda così intelligente da essersi accorto solo oggi di una situazione che in Italia imperversa sotto gli occhi di tutti da almeno 30 anni. O forse ci sta dicendo che i fessi siamo tutti noi? Massimo Mazzucco