di Maurizio Blondet

Un lunedì dello scorso aprile un centinaio di altissimi capi di  banche d’affari e “delle più grandi istituzioni finanziarie del mondo” si sono riuniti in un ufficio del Nasdaq a Times Square. In gran segreto. Lo scopo: una esercitazione, una simulazione riguardante trasferimenti finanziari con un nuovo metodo. Che ha avuto successo. Come ha notificato giuliva Bloomberg:

“Alla fine della giornata, tutti loro avevano visto qualcosa di straordinario:  dollari americani trasformati in veri attivi digitali, utilizzabili istantaneamente fin dall’apertura di una transazione commerciale.  Il sistema attuale (di trasferimenti  e bonifici, ndr.) complesso, pesante, soggetto ad errori, ci mette dei giorni per trasferire denaro nella città o nel  mondo, è sostituito  istantaneamente da un nuovo sistema quasi sicuro e che risponde in tempo reale”. Un software  “che trasformerà la finanza”,  era quello che i massimi capintesta del totalitarismo finanziario.

E’ un incontro che ricorda molto da vicino quello di Jekyll Island, in cui nel 1910 i banchieri d’affari cospirarono per creare la Federal Reserve come loro banca privata di emissione (1).

Il  sistema è fondato  “sulla tecnologia  blockhain”:  la stessa  su cui si fonda il bitcoin, la  cosiddetta criptovaluta digitale, che ci è stata gabellata come la “moneta  libertaria” e  anarchica, perché esistente “sulla Rete” (cosa di più democratico? Chiedete ai 5 Stelle) sottratta alla  dittatura delle banche centrali, le quali non posson svalutarla, eccetera.

Il punto è che il sistema è piaciuto ai signori riuniti a Times Square.  I quali  dice Bloomberg, “non erano  lì solo per parlare della tecnologia”,  ma di adottarla e di applicarla  nel proprio interesse. Fra di loro c’erano i massimi responsabili di “Nasdaq,  Citigroup, Visa, Fidelity, Fiserv e Pfizer”.  E’ un’accelerazione decisiva verso l’abolizione completa del contante fisico  e la materializzazione del denaro, come denuncia l’economista Michael Snyder (direttore di The Economic Collapse).

I signori sono interessati, come spiega Bloomberg, al fatto che questa che viene creata è moneta spendibile, o gli somiglia molto. “I pagamenti elettronici attuali sono in realtà dei messaggi che avvertono che del denaro deve passare da un conto all’altro, un sistema che prende tempo, anche dei giorni, perché le banche attendono delle conferme. Per  contro,  i dollari digitali  sono pre-caricati nel sistema blockchain;   così  possono essere spesi quasi all’istante contro qualunque attivo”.

Insomma sarebbe  un borsellino elettronico pre-pagato,  quello che vi  darà il vostro salario, pensione, o altro pagamento; che saranno versati ovviamente sul “vostro” borsellino elettronico. “Vostro” fra virgolette, perché ce l’ha la vostra banca, non voi in tasca.

blockchain-bitcoin

Naturalmente ve la vendono come  passo decisivo contro “l’evasione  fiscale, il riciclaggio, il crimine organizzato”, propaganda utilissima a conquistare l’immediato favore delle masse di moralisti  giustizialisti e manettari,  e  farne il corpo elettorale (sono legione) che dirà sì, anzi  pretenderà il passaggio al sistema (“così nessuno può nascondere niente”) e se ne farà psico-polizia volontaria.  Anzi hanno già cominciato. In significativa coincidenza con l’incontro segreto di Times Square, Mario Draghi ha annunciato l’abolizione della banconota da 500 euro, e tutti i media: “Bella misura anti-riciclaggio”, raccontando che “Il Lussemburgo ha stampato l’anno scorso il doppio del suo Pil in banconote” per lo più da 500 euro, “il che è sospetto secondo Euroactiv”.

Certo che è sospetto. Ma non per i motivi che vi spiegano. Anzitutto: come mai la Banca Centrale Europea consente al Lussemburgo di continuare ad essere un paradiso fiscale, non esige l’adeguamento delle sue leggi allo standard europeo  (che a noi viene imposto)?  E peggio: come mai  permette al Lussemburgo di stampare banconote per due volte il suo Pil? A quanto ne sapevo (o credevo di saper) ogni paese dell’euro può fabbricare in proprio solo la moneta metallica; le banconote,  le stampa la BCE che se ne incamera il signoraggio (in pratica, anche se sono le banche centrali locali a stamparle concretamente, lo fanno su mandato BCE e coi limiti del mandato).

Invece  di porre fine a questo scandalo, ecco la soluzione di Draghi: “Fuorilegge le banconote da 500 euro” entro il 2018. Applausi giustizialisti.

Mica si fermano qui. Già Svezia e Norvegia vogliono la sparizione di banconote di taglio minore. In Usa è stata allestita una campagna per l’abolizione della banconota da 100  dollari.   Il governo della Danimarca ha posto “la soppressione del denaro fisico” come suo programma. In Norvegia è la più grossa banca del paese a reclamarne l’abolizione totale. Il sistema   testato a Times Square fornisce lo strumento ideale.

Quale miglior regalo per le banche? Possono andare in bancarotta, senza temere la corsa agli sportelli dei correntisti e risparmiatori per ritirare il loro denaro: quale ‘denaro? Quale “loro”? Il deposito in banca è – come è scritto – non più “vostro”, ma della banca:  è l’esproprio, per  ora solo virtuale, di tutte le ricchezze che non siano in contanti o in oro. La quale lo usa come briciola per creare tutto il denaro dal nulla su cui lucra gli interessi, indebitandoci tutti. Adesso nessuno potrà  sottrarsi alla frode bancaria fondamentale tenendo i suoi risparmi sotto il mattone. Né pagare in contanti le bollette. Dovrà pagarle attraverso transazioni bancarie, che alla banca costano nulla (grazie a blockchain) ma  su cui lucrerà le “commissioni” applicate ad ogni uso di carte di credito o di debito (i bancomat, borsellini elettronici pre-pagati).

Maurizio Blondet (Fonte)