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dato che su questa tabella qui:
www.nist.gov/public_affairs/factsheet/up...TestsRevC0825041.pdf
è indicato ben chiaro il valore di gradi Fahrenheit, CHI E' che si è inventato la "cavolata pazzesca" del 1100° Celsius?
Se vorrai rispondere te ne sarò grato.
Vale la pena ripetere che l'acciaio, una volta arrivato alla temperatura di almeno 500° perde almeno il 50% della sua capacità di carico.
Ovvero che un incendio così grosso e lungo mette SICURAMENTE in crisi dell'acciaio, qualunque acciaio sia!!
Questa frase te la potevi risparmiare, non e' mia abitudine estrapolare solo i dati che mi interessano ed ignorare il restoBisogna leggerla bene TUTTA la pagina che hai linkato.
Questa ipotesi di partenza , base di tutto il tuo assunto per spiegare l'inizio del crollo, e'certamente vera per l'acciaio standard, ma non lo e' altrettanto certamente per quello impiegato nelle torriVale la pena ripetere che l'acciaio, una volta arrivato alla temperatura di almeno 500° perde almeno il 50% della sua capacità di carico.
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Qui c'è un particolare delle due foto che avevo preso per raffronto:alerivoli ha scritto: @Franzeta
Mi spiace, ma in qualunque modo si guarda quel filmato non puoi dire che a 50.56 il fronte è a terra.
Ripeto, se fosse così, a 11 secondi dall'inizio del crollo CHI sta emettendo detriti a circa mezza altezza, detriti grossi non polvere, mentre a terra SI VEDE ANCORA BENISSIMO la base, senza nuvole di polvere o altro.
Non entro nel merito dei tuoi calcoli, se non per dirti che stai facendo una grandissima e sostanziale confusione.
Continui anche tu, come altri, a CONFONDERE parti strutturali e fondamentali di quel tipo di costruzioni.
Se prima non si CAPISCE come lavora una particolare struttura, come si possono fare calcoli e trarre conclusioni attendibili?
Molti di voi confondono le COLONNE VERTICALI (esterne e del core) con il "floor system".
Le colonne verticali sono STUDIATE E PROGETTATE per reggere TUTTO il peso che c'è sopra, ovvero il peso di tutte le colonne verticali al di sopra PIU' tutti i pavimenti e il contenuto delle torri soprastante.
I pavimenti invece sono STUDIATI E PROGETTATI per reggere SOLO il proprio peso, con un GRANDE sovradimensionamento.
La massa che lo sfonda prosegue verso il basso e distrugge, con una spinta orizzontale, le colonne verticali, che vengono piegate e deformate dalla spinta dei detriti che si compattano su ogni piano.
Non da ultimo abbiamo ancora centinaia di metri di core che rimane in piedi subito dopo i crolli, a testimonianza del fatto che il crollo totale è generato in primis dal cedimento dei pavimenti e DOPO dalla rottura delle colonne portanti verticali.
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Ti ricordo che quelle colonne, comunque, erano state tirate all'interno dalla "sola" (per modo di dire) forza applicata dai solai imbarcati.
Non mi è chiaro cosa tu intenda per "pressione", se pressione dell'aria a causa del veloce spostamento d'aria oppure la "pressione" derivante dalla massa di detriti che via via si ammucchiavano sul fronte del crollo e spingevano anche lateralmente sulle pareti verticali
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Decalagon ha scritto: @alerivoli
le cose che mi invento basate sulle mie opinioni ALTRO NON SONO che una ripetizione, sicuramente noiosa, delle conclusioni del Nist.
Speravo che mi dicessi questo. Allora immagino che sarai in grado di indicarmi dove, nel final report del NIST (pagina, paragrafo, riga), è stato scritto questa affermazione che poi tu "hai ribadito" nel rispondere ad una domanda sul WTC7:
Cito dalla tua risposta n° 49 (alla quale comunque non hai risposto nella sostanza): "Nulla vieta, ad esempio, che il crollo iniziato dal tetto abbia in qualche maniera deformato la facciata non in vista e il centro della struttura, in modo tale da pregiudicarne la base di appoggio, e da lì è venuto giù tutto il resto."
Ora, siccome dici che i rapporti NIST li conosci e li hai letti, e che quello che affermi non è altro che una ripetizione delle conclusioni del NIST, spero avrai voglia di citarmi la frase dove loro suppongono che "nulla vieta di ipotizzare che il crollo è iniziato dal tetto e abbia in qualche modo deformato la facciata".
Oppure:il blocco superiore ha accelerato in caduta libera SOLO PER I PRIMI ATTIMI, fino a che non si è schiantato sulla parte sottostante sana.
Citami la frase del final report del NIST (pagina, paragrafo, riga) dove viene affermato che il blocco superiore di entrambe le torri ha accelerato in caduta libera solo per i primi attimi finché non si è schiantato sulla parte sottostante sana :-)
Poi vorrei leggere la spiegazione del perché ha accelerato in caduta libera, anche solo per i primi attimi, dato che se è avvenuto quello che dici significa che non c'è stata nessuna deformazione meccanica delle strutture di supporto, perché in ogni caso durante questa fase non si raggiunge mai la caduta libera. Ed erano parecchie le colonne portanti (sia interne che esterne) rimaste sane dopo l'impatto degli aerei.
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alerivoli ha scritto: @Franzeta
tua:
"Nella tua ultima replica ci sono talmente tanti errori, omissioni, travisazioni e invenzioni .."
tipo quella della "presunta" nuvola di fumo che invece deriva dal crollo dell'altra torre?
se ne può parlare se vuoi
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A questo punto credo che tu ti sia proprio perso.
Se hai capito QUELLO dopo tutto quello che ho scritto e specificato mi dispiace, hai mischiato di tutto e di più.
Comunque quello che è stato scritto è chiaro e disponibile, un pò distribuito in diverse pagine, ma leggendo attentamente credo sia comprensibile ai più.
"pressione dell'aria a causa del veloce spostamento d'aria."
Quanta deve essere la pressione dell'aria sufficiente a piegare delle colonne d'acciaio verso l'esterno?
"massa di detriti che via via si ammucchiavano sul fronte del crollo e spingevano anche lateralmente sulle pareti verticali"
- Quanta pressione doveva avere esercitato la massa di detriti che via via si ammucchiava per riuscire a a) piegare le colonne verso l'esterno, b) essere proiettata ad almeno un centinaio di metri di distanza, c) avere ancora la forza di danneggiare il WTC7, tenendo presente che se continuiamo a parlare di crollo strutturale l'unica forza in gioco è la gravità, che è sempre diretta in verticale verso il basso?
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Si, vabbè, le foto sono lì, ribadisco che sono a una distanza temporale di 7 secondi una dall'altra, poi ognuno si farà l'opinione che crede. Mi pare che il dibattito si stia incartando.alerivoli ha scritto: @Franzeta
Hai ragione!
Ho dimenticato "presunta nuvola nuvola di fumo derivante da "presunta" esplosione al piano terra", quando invece si vede benissimo che è fumo che proviene dalle macerie della torre vicina appena crollata.
Nel mio post precedente era però indicato chiaramente
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ho fatto un grosso errore, ho dimenticato la parola "pressochè" che viene ripetuta dal Nist fino allo sfinimento, se vuoi ti posto i link precisi, ma è scritto molte volte.
Sinceramente non so quanto cambino le conclusioni, tuttavia ho dimenticato proprio quella parolina.
Il Nist poi NON calcola i tempi precisi, proprio perchè la nuvola dei detriti rende difficile stabilire con esattezza tale tempo.
Tuttavia il Nist si limita al SOLO tempo di caduta libera dei primi detriti.
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Quindi, un ente tecnico incaricato ufficialmente dal Governo degli Stati Uniti per indagare sui crolli, pagato con i soldi dei contribuenti, usa il 'termine scientifico" pressoché fino allo sfinimento, non riesce a calcolare i tempi precisi nonostante i mezzi e tecnici qualificati a disposizione, e si limita al SOLO tempo di caduta libera dei primi detriti?
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charliemike ha scritto: Inoltre io ho commentato la superficialità del NIST, di cui si evince dal tuo post, e che peraltro accetti, al contrario delle precisazioni, calcoli, link, prove che pretendi da noi per le nostre affermazioni.
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Il rapporto NIST aveva come obiettivo dichiarato di studiare e spiegare come e perché le torri sono crollate, sul perché hanno speso fiumi di parole e circa 10.000 pagine, sul come 1 pagina, fallendo miseramente nell'obiettivo.
Hanno fatto affermazioni platealmente contrarie alla fisica, parlando di crolli sostanzialmente in caduta libera attraverso il percorso di maggior resistenza
Non si sono sottoposti ad un peer-review di altri scienziati
Hanno ignorato i test UL sui mancati cedimenti strutturali con incendi di 2 ore e carico doppio
Durante le loro simulazioni su 9 scenari l'unico che porta ad un innesco crollo ipotizza una rimozione completa della protezione anti-incendio nonchè delle forze esterne aggiuntive
E infine hanno negato tutte le testimonianze di acciaio fuso
Comprese quelle provenienti dall'analisi metallurgica del FEMA sui reperti del WTC7
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alerivoli ha scritto: @Sertes
Hanno fatto affermazioni contrarie alla fisica di Chandler, ad essere precisi.
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Richiamando esplicitamente la Terza Legge di Newton si pone questo risultato sotto un’altra luce.
Dal momento che le forze nella loro interazione sono uguali ed opposte, il blocco in caduta esercita una forza uguale a solo il 36% del suo stesso peso contro la sezione inferiore dell’edificio. In altre parole, fin tanto che il blocco in caduta sta accelerando verso il basso noi abbiamo il contro-intuitivo risultato che la forza che esercita sulla sezione sottostante dell’edificio è nettamente minore del suo stesso peso statico.
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Parliamo di questo passaggio, che è quello che permette a TUTTI i non informati di parlare di crolli contro le leggi delle fisica, cosa che ASSOLUTAMENTE non è.
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Hai talmente ragione che infatti il NIST, nelle sue analisi, si è fermato al momento in cui si sono venute a creare le condizioni di inizio crollo senza spiegare assolutamente nulla delle fasi di caduta libera della sezione superiore.
Non si è nemmeno sprecato ad inventarsi una dinamica di crollo, si è limitato a scrivere in una nota a piè di pagina che il crollo "era inevitabile".
Questa si che è una spiegazione scientifica e fisicamente accettabile, vero?
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