UN RIASSUNTO DEL RIASSUNTO
In base ai fatti
accertati in questa indagine, possiamo affermare che per credere alla
versione ufficiale bisogna anche essere disposti a credere:
1 - … Che l'FBI sia stata in grado di identificare tutti e dicciannove
gli
attentatori in meno di 48 ore, fornendo tanto di fotografia per
ciascuno (per alcuni addirittura due), nonostante nessun nome arabo
apparisse nelle liste
passeggeri, ed almeno la metà di loro fosse del tutto
sconosciuta alla autorità stesse, al momento degli attentati,
per loro susseguente ammissione.
2 - … Che Osama bin Laden abbia ordito questa macchinazione infernale,
la
cui preparazione sarebbe durata cinque anni, a) puntando tutto sulla
totale inesperienza dei suoi piloti/dirottatori, b) nonostante non
avesse nessun motivo apparente per farlo, c) non abbia infatti mai
rivendicato gli attentati, d) chi ne ha tratto ogni vantaggio sia stata
la stessa amministrazione che lui voleva colpire, per quanto ne
conoscesse a perfezione progetti geopolitici e interessi specifici.
3 - … Che le autorità americane, che hanno voluto mostrare
infinite volte l'impatto degli aerei nelle Torri, non abbiano mai
presentato al pubblico una
sola
immagine dell'aereo che si avvicinava al Pentagono, quando a) decine di
telecamere avrebbero dovuto filmarlo, b) si sa per certo che di
almeno due di queste i nastri siano stati sequestrati dall' FBI, e c)
la mancanza dei rottami del 757 sia proprio l'elemento su cui si
fondano tutte le accuse rivolte all'amministrazione, a partire del
libro-denuncia dello stesso Meyssan.
4 - … Che parimenti non abbiano saputo mostrare nessuna immagine di
video-security dei dirottatori all'imbarco dei rispettivi voli, quando
i dubbi sulle loro identità sono forse il secondo punto debole
dell'intera versione ufficiale.
5 - ... Che Mohamed Atta e Aziz Alomari, dopo anni di accurata
preparazione, abbiano rischiato di vanificare
la
loro intera missione, andando a cercarsi - senza motivo apparente - una
coincidenza aerea talmente stretta, che ha nel frattempo permesso agli
investigatiori di venire in possesso di preziosi elementi per
l'indagine.
6 - … Che un dirottatore in procinto di morire scriva alla propria
fidanzata - con la quale sta da 5 anni - sbagliando il suo indirizzo,
ma si ricordi in compenso di
mettere il proprio di ritorno, in caso di disguido postale. Ed in
genere che un pò tutti i dirottatori, attenti e precisi come
dovevano essere, abbiano saputo disseminare lungo il loro percorso
soltanto copie del corano, documenti con le istruzioni per i morituri,
e manuali di volo in quantità industriali.
7 …Che ben quattro piloti dilettanti, nemmeno tutti licenziati, con una
pessima reputazione alle scuole di volo (per piccoli aerei da turismo),
e che non si sono mai seduti prima ai comandi di un 757 o 767, siano
stati perfettamente in grado di prenderne possesso in quota, di
guidarli con sicurezza senza commettere il minimo errore, di orientarsi
in cieli in cui non hanno mai volato (alcuni di loro non avevano mai
volato del tutto), di ritrovare bersagli che si trovano a centinaia di
miglia di distanza, e di centrare questi ultimi con freddezza e
precisione assolute. Uno di loro in particolare, Hanjour, avrebbe fatto
tutto questo compiendo alla fine una spettacolare cabrata di cui
è capace solo un caccia militare, e poi una manovra di approccio
(al Pentagono) tanto illogica quanto fisicamente impossibile per aerei
di quelle dimensioni.
8 - ... Che di otto piloti su otto - due piloti e co-piloti della
American, altrettanti della United - nemmeno uno abbia fatto in tempo
ad azionare il segnale di emergenza che indica a terra un dirottamento
in corso. Corrisponde al pulsante che gli impiegati di banca hanno a
portata di mano, per segnalare alla polizia un'eventuale rapina. Questa
mancata segnalazione ha permesso alle autorità di
allungare considerevolmente il periodo di tempo in cui possono
sostenere di "non aver capito" che si trattasse di dirottamenti. Ma in
realtà, dopo il primo dirottamento accertato, avrebbero dovuto
comunque reagire immediatamente allo spegnimento del transponder negli
altri tre. La cosa invece non è avvenuta.
9 - ... Che quattro dirottatori, che volano a centinaia di miglia di
distanza
l'uno dall'altro, e che non siano collegati ad una regia esterna, siano
in grado di compiere una determinata manovra in perfetta coordinazione
con quella di un altro (impatto dell'uno, spegnimento transponder
dell'altro), pur essendo partiti da scali diversi, in orari diversi
da quelli previsti, ed essendo ovviamente impossibilitati a comunicare
direttamente.
10 - …Che abbiano scelto in primo luogo una strategia così
assurda,
attendendo che ciascuno colpisse il suo
bersaglio prima che l'altro entrasse in azione, con due di loro che
si sono addirittura allontanati di 300 miglia dal bersaglio che
già avevano a portata di mano. Una strategia che avrebbe potuto
funzionare solo nel caso di un improvviso quanto improbabile stallo
totale della difesa aerea americana.
11 - … Che la difesa aerea più sofisticata del mondo sia andata
così convenientemente in stallo proprio in quelle due ore
cruciali, non riuscendo in nessun modo a fermare, o anche solo ad
abbordare, uno solo dei 4 aerei.
12 - ... Che altrettanto convenientemente fosse in corso, proprio in
quelle ore, e proprio in quei cieli, un'esercitazione assolutamente identica a ciò che
stava davvero avvenendo ai quattro aerei dirottati. Questo infatti ha
contruibuito non poco ad aumentare il già notevole
disorientamento dei controllori, civili e militari, causato da una
serie di ordini contraddittori di cui non si è mai conosciuta
l'origine.
13 - … Che di questo imbarazzante stallo non sia stata mai fornita
nessuna
spiegazione, nè risulti che sia stato punito, o anche solo
individuato, un solo responsabile per quanto avvenuto. (Di solito, in
situazioni come questa, avviene l'esatto contrario: si trova d'urgenza
un capro espiatorio, da dare al più presto in pasto ai media.)
14 - ... Che molti passeggeri abbiano compiuto telefonate in volo
coi
loro cellulari, quando questo si è dimostrato praticamente
impossibile, per almeno tre motivi.
15 - ... Che di un aereo schiantatosi al suolo, ma non colpito in aria
(UA93), si
possano trovare rottami e resti umani per un raggio di circa 8 miglia.
16 - … Che le autorità americane abbiano sostenuto - e
continuino a
sostenere - che WTC7 sia crollato per conto proprio, a causa di un
semplice incendio, quando sono state smentite dallo stesso padrone del
WTC Plaza, Larry Silverstein, che ne ha ammesso invece pubblicamente la
demolizione
controllata.
17 - … Che le stesse autorità sostengano che le Torri
Gemelle siano
crollate per il solo impatto degli aerei, e conseguenti incendi, quando
a) il progetto prevedeva chiaramente che avrebbero potuto assorbire
l'impatto di un grosso jet commerciale, b) per spiegarne il crollo
passivo sia necessario violentare oltre ogni limite le leggi della
fisica, ignorando soprattutto le proprietà di dispersione del
calore dell'acciaio, e c) i reperti visivi e le testìmonianze
dirette degli stessi pompieri siano pesantemente a favore della
demolizione controllata.
18 - … Che ulteriori leggi della fisica siano state sospese,
permettendo
ad un passaporto di normale cartoncino di sopravvivere ad una
esplosione a circa 800 gradi centigradi, e che questo passaporto
appartenesse proprio ad uno dei dirottatori.
19 - … Che il Pentagono sia stato colpito da un Boeing-757 carico di
passeggeri e carburante, nonostante a) alcune foto, la cui
autenticità è fuori dubbio, mostrino in maniera
disarmante la totale assenza dei suoi relitti. b) sulla facciata ancora
integra del Pentagono risulti solo un foro di entrata di non più
di tre-quattro metri, c) 20 finestre su 26 di quella facciata avessero
ancora i vetri intatti, dopo l'impatto, e d) esista un foro d'uscita,
di dimensioni simili, addirittura all'interno del terzo anello del
Pentagono, la cui origine non è mai stata spiegata da nessuno, e
che rimane a tutt'oggi assolutamente inspiegabile.
20 - … Che nonostante la totale scomparsa dell'aereo sia stato
possibile
recuperare ed identificare i resti di quasi tutti i passeggeri,
compreso quelli dei dirottatori. Ovvero, che acciaio e alluminio
brucino, ma la carne umana no.
***
Queste sono solo le incongruenze più vistose della versione
ufficiale, che abbiamo analizzato nelle pagine precedenti, ma la lista
completa è lunga almeno dieci volte tanto.
Ma soprattutto ricordiamo che ad
oggi non è stata fornita al mondo una sola prova che leghi bin
Laden o la sua presunta organizzazione agli attentati di quel giorno. E
questo avviene quando diversi personaggi al vertice
dell'amministrazione (John Ashcroft, Ministro di Giustiza, Theodore
Olson, Procuratore Generale, Donald Rumsfeld, Ministro della Difesa)
abbiano ripetutamente dichiarato che è assolutamente lecito, per
un governo, mentire al mondo intero - nemici ed amici compresi - pur di
raggiungere i propri fini.
Per quale motivo dovremmo allora credere ad una versione ufficiale che
già non sta in piedi da sola, quando questa è servita
proprio come piattaforma per perseguire apertamente quelli che possono
di certo essere definiti "i loro fini"? |