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11 Settembre
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 American Moon

Il nuovo documentario
di Massimo Mazzucco
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INTRODUZIONE

FAQ - Le domande
più frequenti


Introduzione all' 11 settembre


I "neocons"


10 settembre: qualcuno sapeva


I precedenti storici


Patrioti per l'11 settembre

 
 Una questione di metodo

 
Un punto di partenza

1 - LA VERSIONE UFFICIALE

Colpevoli e mandanti


I 19 assi del cielo


  Le prove sospette


 Le identità al condizionale




La vera storia di Al-Queda

 
Chi  è Osama bin Laden?


La prova del nove


Sintesi capitolo 1

2 - GLI AEREI DIROTTATI

La difesa inesistente


Chi ha cambiato le procedure?


Cronologia comparata dei 4 voli


 War games
(in preparazione)

 
5 cronologie in 5 anni

 
 Il fallimento della difesa


LA PROVA DEL NOVE:

Un piano inesistente


Sintesi capitolo 2

 
3 - Il SEGRETO del PENTAGONO

Il doppio problema del Pentagono


Dove è finito l'aereo?


  I testimoni oculari


Il black-out di Grande Fratello

 
I falsi video del Pentagono


La tesi della disintegrazione


La tesi della penetrazione

 
Simulazione di reato


Operazione "Aquila Nobile"


LA PROVA DEL NOVE:

Il segreto del Pentagono


Hani Hanjour,
dilettante miracolato


Sintesi capitolo 3

4 - IL MISTERO DI UNITED 93

Un altro Boeing scomparso


I fatti riscontrati

DA QUI IN POI IL LAVORO E' ANCORA DA COMPLETARE

Le telefonate dal cielo
 
 
Lo schianto misterioso


  Abbattuto in volo?


  Il Jet bianco


LA PROVA DEL NOVE:
Una complicazione inutile


Sintesi capitolo 4
 
5 - Il WORLD TRADE CENTER

Le Torri che non dovevano crollare


Larry Silverstein,
l'uomo delle Torri



Il World Trade Center Plaza

 
5 anni di teorie contraddittorie

 
Le Torri gemelle

 
Un lampo sul muso del Boeing

 
Il mistero del pod 


La prova del nove

 
 Rapporto NIST: simulazione di collasso


Una potenza misteriosa
   
 
Le pozze di metallo incandescente

 
Acciaio: la cancellazione delle prove


Le demolizioni controllate


World trade center 7:
il più strano di tutti


Smoking Gun?


I pompieri raccontano


Crolli o demolizioni?


Sotto gli occhi di tutti

 
20 domande sulle Torrri Gemelle

 
Confutazione della versione
ufficiale del collasso


  Analisi del trasferimento
della quantità di moto

 
La distruzione del WTC: perché la versione ufficiale non può essere vera

 
Dieci teorie diverse a confronto


Rapporto 911 - Omissioni e distorsioni


115 menzogne sugli attentati
dell'11 settembre


Sintesi capitolo 5
 
6 - I  FAMILIARI DELLE VITTIME

Un popolo a parte


100 domande senza risposta


Sintesi capitolo 6

CONCLUSIONE

Un quadro di insieme


11 settembre

Il punto della situazione

Appendice 1:
STAMPA E TV

 
2006: Un'estate sorprendente


"OGGI"


Le Monde Diplomatique
 
 
 Il caso Diario / Popular Mechanics

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PNAC - Project for the New American Century

Rebuilding America's Defenses


La prima volta che ciascuno di noi ha sentito ventilare la possibilità  che l'11 settembre sia stato un autoattentato, ha probabilmente reagito nello stesso modo: con un secco rifiuto istintivo. "Non è possibile che gli americani si siano fatti questo da soli", è la prima cosa che qualunque persona normale è portata a pensare, di fronte ad un'azione che nessuno di noi riuscirebbe nemmeno a concepire nella più torbida delle sue notti.

Pare invece che vi sia chi è riuscito a concepirla alla piena luce del giorno, con largo anticipo, e senza nemmeno mostrare troppe remore nel renderla pubblica. Stiamo parlando del notorio documento del PNAC - Project for the New American Century - partorito nel Settembre del 2000 dal think-tank guidato da Wolfowitz, Rumsfeld, Cheney e soci, ovvero dalla squadra che solo quattro mesi dopo, in maniera tutt'altro che limpida, sarebbe riuscita a conquistarsi la strada per la Casa Bianca.

Il "Nuovo Ordine Mondiale"

La "filosofia" del PNAC, che è ufficialmente nato nel 1997, era imperniata sull'idea che fosse necessario approfittare del recente crollo dell'impero sovietico, e della momentanea mancanza di avversari a livello mondiale, per garantire all'America strategicamente, politicamente, e militarmente, il controllo indiscusso del pianeta.

E' quello che sempre più comunemente viene definito "New World Order", o Nuovo Ordine Mondiale. In una curiosa coincidenza, il Presidente George H. Bush (padre dell'attuale Presidente) teneva di fronte al Congresso americano (il Parlamento a camere riunite) un discorso intitolato "Towards a New World Order" (verso un nuovo ordine mondiale), proprio l'11 di Settembre del 1990. Si era alla vigilia della Prima Guerra del Golfo. Undici anni dopo sarebbero cadute le Torri Gemelle. E nonostante il figlio, divenuto nel frattempo presidente, quel giorno si trovasse in Florida, l'ex-presidente, di ritorno da New York al Texas, decise di passare la notte alla Casa Bianca, in compagnia di Dick Cheney. Cheney è l'uomo che avrebbe preso in mano le redini dell'intera situazione, il giorno seguente, in assenza del Presidente da Washington.

Ovviamente, il progetto di distruzione delle Torri Gemelle non stava scritto nero su bianco, sulle pagine del PNAC pubblicate nel Settembre 2000, ma di certo quegli attentati apparvero come un elemento ideale da una parte, e assolutamente indispensabile dall'altra, per mettere in moto la macchina da guerra che abbiamo visto scatenarsi dopo l'11 Settembre.

L'articolo che segue, pubblicato nel settembre 2002 dal Sunday Herald di Londra, sembra offrire un'ottima sintesi di quella che è la mentalità  che sta alla base del "Progetto per il Nuovo Secolo Americano".

Il documento originale "Rebuilding Americas Defenses" (pdf)

Il discorso di George H. Bush dell'11 Settembre 1990, "Towards a New World Order"

Il sito ufficiale del PNAC

(Dalla nostra Sez. 11 Settembre) "La strana giornata del Presidente". Quella notte Bush padre dormì alla Casa Bianca.


Sunday Herald - 15 settembre 2002

Bush pianificò il "cambio di regime" in Iraq prima di diventare Presidente

Di Neil Mackay

Un progetto SEGRETO per la dominazione USA del globo rivela che il Presidente Bush e il suo gabinetto stavano pianificando un attacco premeditato all'Iraq per garantire un cambiamento di regime anche prima di prendere il potere nel gennaio del 2001.

Il progetto, scoperto dal Sunday Herald, per la creazione di una "Pax Americana globale" è stato redatto da Dick Cheney (ora vice-presidente), Donald Rumsfeld (ministro della difesa), Paul Wolfowitz (segretario di Rumsfeld), il fratello minore di George W Bush, Jeb, e Lewis Libby (capo dello staff di Cheney). Il documento, intitolato "Ricostruzione delle difese americane: Strategie, Forze e Risorse per un Nuovo Secolo", fu scritto nel settembre 2000 dal comitato di neo-conservatori: Project for the New American Century (PNAC).

Il piano mostra come il gabinetto di Bush intendesse prendere il controllo della regione del Golfo, fosse o no al potere Saddam Hussein. Vi si legge: "Da decenni gli Stati Uniti tentano di giocare un ruolo più permanente nella sicurezza della regione del Golfo. Se l'irrisolto conflitto con l'Iraq offre la giustificazione immediata, la necessità  per una consistente presenza americana nel Golfo trascende la questione del regime di Saddam Hussein".
Il documento PNAC conferma un "progetto per il mantenimento della supremazia globale degli USA, impedendo l'ascesa di una grande potenza rivale e modellando l'ordine e la sicurezza internazionali in linea con i principi e gli interessi americani".

La "grandiosa strategia americana" dovrà  essere perseguita "più a lungo possibile nel futuro", dice il rapporto. Esso richiede inoltre che gli USA "combattano e riportino vittorie decisive in contemporanea su più teatri di guerra di importanza strategica" come "missione chiave".

Il rapporto descrive le forze armate americane all'estero come "la cavalleria della nuova frontiera americana". Il progetto PNAC conferma un precedente documento scritto da Wolfowitz e Libby secondo il quale gli USA devono "scoraggiare le nazioni industrialmente avanzate dal proporre la loro leadership o perfino ad aspirare ad un più ampio ruolo a livello regionale o mondiale"
Inoltre il rapporto PNAC:

- si riferisce agli alleati chiave, come il Regno Unito, come al "più efficace ed efficiente mezzo per esercitare la leadership americana globale";

- descrive le missioni di mantenimento della pace come "riservate alla leadership politica americana, piuttosto che a quella delle Nazioni Unite";

- rivela la preoccupazione all'interno dell'amministrazione che l'Europa possa rivaleggiare con gli USA;

- afferma che "anche se Saddam dovesse uscire di scena" le basi in Arabia Saudita e in Kuwait rimarranno in modo permanente - nonostante l'opposizione interna dei regimi del Golfo allo stazionamento di truppe USA - dal momento che l'Iran potrebbe benissimo rivelarsi una minaccia agli interessi USA pari a quella rappresentata dall'Iraq".

- evidenzia la Cina per un "cambio di regime", sostenendo che "è tempo di accrescere la presenza delle forze americane nell'Asia sud-orientale". Questo, dice il documento, può portare al fatto che "l'America e le potenze alleate forniscano la spinta al processo di democratizzazione in Cina";

- sollecita la creazione di "Forze Spaziali USA", per dominare lo spazio, e il controllo totale del ciberspazio per evitare che i "nemici" possano adoperare internet contro gli USA;

- suggerisce che, nonostante la minaccia di dichiarare guerra all'Iraq per aver sviluppato armi di distruzione di massa, gli USA meditano di produrre armi biologiche - bandite dalla nazione - nei decenni a venire. Esso afferma: "Nuovi metodi di attacco - elettronico, 'non-letale', biologico - saranno disponibili in misura maggiore… probabilmente i combattimenti avranno luogo in nuove dimensioni, nello spazio, nel cyberspazio, e forse il mondo dei microbi ... forme avanzate di guerra biologica indirizzate a specifici genotipi, possono levare la guerra biologica dal regno del terrore e trasformarla in un utile strumento politico";

- e indica la Corea del Nord, la Libia, la Siria e l'Iran come regimi pericolosi e afferma che la loro esistenza giustifica la creazione di un "sistema mondiale di controllo e comando".

Tam Dalyell, il ministro laburista, padre della Camera dei Comuni e una delle principali voci di ribellione contro la guerra in Iraq, dichiara: "Questa è spazzatura della consulenza presidenziale di destra fatta di falchi col cuore da coniglio - gente che non ha mai fatto la guerra ma è innamorata dell'idea della guerra. Uomini come Cheney, che durante guerra del Vietnam erano imboscati.

"Questo è un progetto per la dominazione USA del mondo - un nuovo ordine mondiale di loro invenzione. Questi sono i processi mentali di visionari americani che vogliono controllare il mondo. Mi sconvolge che un Primo Ministro laburista britannico abbia potuto saltare nel letto di una ciurma di simile levatura morale."

Copyright © 2002 smg sunday newspapers ltd. no.176088

Traduzione di Pier Giorgio per luogocomune.net



L'articolo originale:
Sunday Herald - 15 September 2002

Bush planned Iraq 'regime change' before becoming President

By Neil Mackay

A SECRET blueprint for US global domination reveals that President Bush and his cabinet were planning a premeditated attack on Iraq to secure 'regime change' even before he took power in January 2001.

The blueprint, uncovered by the Sunday Herald, for the creation of a 'global Pax Americana' was drawn up for Dick Cheney (now vice- president), Donald Rumsfeld (defence secretary), Paul Wolfowitz (Rumsfeld's deputy), George W Bush's younger brother Jeb and Lewis Libby (Cheney's chief of staff). The document, entitled Rebuilding America's Defences: Strategies, Forces And Resources For A New Century, was written in September 2000 by the neo-conservative think-tank Project for the New American Century (PNAC).

The plan shows Bush's cabinet intended to take military control of the Gulf region whether or not Saddam Hussein was in power. It says: 'The United States has for decades sought to play a more permanent role in Gulf regional security. While the unresolved conflict with Iraq provides the immediate justification, the need for a substantial American force presence in the Gulf transcends the issue of the regime of Saddam Hussein.'

The PNAC document supports a 'blueprint for maintaining global US pre-eminence, precluding the rise of a great power rival, and shaping the international security order in line with American principles and interests'.

This 'American grand strategy' must be advanced for 'as far into the future as possible', the report says. It also calls for the US to 'fight and decisively win multiple, simultaneous major theatre wars' as a 'core mission'.

The report describes American armed forces abroad as 'the cavalry on the new American frontier'. The PNAC blueprint supports an earlier document written by Wolfowitz and Libby that said the US must 'discourage advanced industrial nations from challenging our leadership or even aspiring to a larger regional or global role'.

The PNAC report also:

- refers to key allies such as the UK as 'the most effective and efficient means of exercising American global leadership';

- describes peace-keeping missions as 'demanding American political leadership rather than that of the United Nations';

- reveals worries in the administration that Europe could rival the USA;

- says 'even should Saddam pass from the scene' bases in Saudi Arabia and Kuwait will remain permanently -- despite domestic opposition in the Gulf regimes to the stationing of US troops -- as 'Iran may well prove as large a threat to US interests as Iraq has';

- spotlights China for 'regime change' saying 'it is time to increase the presence of American forces in southeast Asia'. This, it says, may lead to 'American and allied power providing the spur to the process of democratisation in China';

- calls for the creation of 'US Space Forces', to dominate space, and the total control of cyberspace to prevent 'enemies' using the internet against the US;

- hints that, despite threatening war against Iraq for developing weapons of mass destruction, the US may consider developing biological weapons -- which the nation has banned -- in decades to come. It says: 'New methods of attack -- electronic, 'non-lethal', biological -- will be more widely available ... combat likely will take place in new dimensions, in space, cyberspace, and perhaps the world of microbes ... advanced forms of biological warfare that can 'target' specific genotypes may transform biological warfare from the realm of terror to a politically useful tool';

- and pinpoints North Korea, Libya, Syria and Iran as dangerous regimes and says their existence justifies the creation of a 'world-wide command-and-control system'.

Tam Dalyell, the Labour MP, father of the House of Commons and one of the leading rebel voices against war with Iraq, said: 'This is garbage from right-wing think-tanks stuffed with chicken-hawks -- men who have never seen the horror of war but are in love with the idea of war. Men like Cheney, who were draft-dodgers in the Vietnam war.

'This is a blueprint for US world domination -- a new world order of their making. These are the thought processes of fantasist Americans who want to control the world. I am appalled that a British Labour Prime Minister should have got into bed with a crew which has this moral standing.'

Copyright © 2002 smg sunday newspapers ltd. no.176088







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