PNAC - Project for the New American Century
Rebuilding America's Defenses
La prima volta che ciascuno di noi ha sentito ventilare la
possibilità
che l'11 settembre sia stato un autoattentato, ha probabilmente reagito
nello stesso modo: con un secco rifiuto istintivo. "Non è
possibile che
gli americani si siano fatti questo da soli", è la prima cosa
che qualunque persona normale è portata a pensare, di fronte ad
un'azione che nessuno di noi riuscirebbe nemmeno a concepire nella
più
torbida delle sue notti.
Pare invece che vi sia chi è riuscito a concepirla alla piena
luce del
giorno, con largo anticipo, e senza nemmeno mostrare troppe remore nel
renderla pubblica. Stiamo parlando del notorio documento del
PNAC - Project for the New American Century - partorito nel Settembre
del 2000 dal think-tank guidato da Wolfowitz, Rumsfeld, Cheney e soci,
ovvero dalla squadra che solo quattro mesi dopo, in maniera tutt'altro
che limpida, sarebbe riuscita a conquistarsi la strada per la Casa
Bianca.
Il "Nuovo Ordine Mondiale"
La "filosofia" del PNAC, che è ufficialmente nato nel 1997, era
imperniata sull'idea che fosse necessario approfittare del recente
crollo dell'impero sovietico, e della momentanea mancanza di avversari
a livello mondiale, per garantire all'America strategicamente,
politicamente, e militarmente, il controllo indiscusso del pianeta.
E' quello che sempre più comunemente viene definito "New World
Order",
o Nuovo Ordine Mondiale. In una curiosa coincidenza, il Presidente George H. Bush (padre dell'attuale
Presidente) teneva di fronte al Congresso americano (il Parlamento a
camere riunite) un discorso intitolato "Towards
a New World Order" (verso un nuovo ordine mondiale), proprio
l'11 di Settembre del 1990. Si era alla vigilia della Prima Guerra del
Golfo. Undici anni dopo sarebbero cadute le Torri Gemelle. E nonostante
il figlio, divenuto nel frattempo presidente, quel giorno si trovasse
in Florida, l'ex-presidente, di ritorno da New York al Texas, decise di
passare la notte alla Casa Bianca, in compagnia di Dick Cheney. Cheney
è l'uomo che avrebbe preso in mano le redini dell'intera
situazione, il
giorno seguente, in assenza del Presidente da Washington.
Ovviamente, il progetto di distruzione delle Torri Gemelle non stava
scritto
nero su bianco, sulle pagine del PNAC pubblicate nel Settembre 2000, ma
di certo quegli
attentati apparvero come un elemento ideale da una parte, e
assolutamente indispensabile dall'altra, per mettere in
moto la macchina da guerra che abbiamo visto scatenarsi dopo l'11
Settembre.
L'articolo che segue, pubblicato nel settembre
2002 dal Sunday Herald di Londra, sembra offrire un'ottima sintesi di
quella che è la mentalità che sta alla base del
"Progetto per il Nuovo
Secolo Americano".
Il documento originale "Rebuilding
Americas Defenses" (pdf)
Il discorso di George H. Bush dell'11 Settembre 1990, "Towards a New
World Order"
Il sito ufficiale del PNAC
(Dalla nostra Sez. 11 Settembre) "La
strana giornata del Presidente". Quella notte Bush padre
dormì alla
Casa Bianca.
Sunday Herald - 15 settembre 2002
Bush pianificò il "cambio
di
regime" in Iraq prima di diventare Presidente
Di Neil Mackay
Un progetto SEGRETO per la dominazione USA del globo rivela che il
Presidente Bush e il suo gabinetto stavano pianificando un attacco
premeditato all'Iraq per garantire un cambiamento di regime anche prima
di prendere il potere nel gennaio del 2001.
Il progetto, scoperto dal Sunday Herald, per la creazione di una "Pax
Americana globale" è stato redatto da Dick Cheney (ora
vice-presidente), Donald Rumsfeld (ministro della difesa), Paul
Wolfowitz (segretario di Rumsfeld), il fratello minore di George W
Bush, Jeb, e Lewis Libby (capo dello staff di Cheney). Il documento,
intitolato "Ricostruzione delle difese americane: Strategie, Forze e
Risorse per un Nuovo Secolo", fu scritto nel settembre 2000 dal
comitato di neo-conservatori: Project for the New American Century
(PNAC).
Il piano mostra come il gabinetto di Bush intendesse prendere il
controllo della regione del Golfo, fosse o no al potere Saddam Hussein.
Vi si legge: "Da decenni gli Stati Uniti tentano di giocare un ruolo
più permanente nella sicurezza della regione del Golfo. Se
l'irrisolto
conflitto con l'Iraq offre la giustificazione immediata, la
necessità
per una consistente presenza americana nel Golfo trascende la questione
del regime di Saddam Hussein".
Il documento PNAC conferma un "progetto per il mantenimento della
supremazia globale degli USA, impedendo l'ascesa di una grande potenza
rivale e modellando l'ordine e la sicurezza internazionali in linea con
i principi e gli interessi americani".
La "grandiosa strategia americana" dovrà essere perseguita
"più a lungo
possibile nel futuro", dice il rapporto. Esso richiede inoltre che gli
USA "combattano e riportino vittorie decisive in contemporanea su
più
teatri di guerra di importanza strategica" come "missione chiave".
Il rapporto descrive le forze armate americane all'estero come "la
cavalleria della nuova frontiera americana". Il progetto PNAC conferma
un precedente documento scritto da Wolfowitz e Libby secondo il quale
gli USA devono "scoraggiare le nazioni industrialmente avanzate dal
proporre la loro leadership o perfino ad aspirare ad un più
ampio ruolo
a livello regionale o mondiale"
Inoltre il rapporto PNAC:
- si riferisce agli alleati chiave, come il Regno Unito, come al
"più
efficace ed efficiente mezzo per esercitare la leadership americana
globale";
- descrive le missioni di mantenimento della pace come "riservate alla
leadership politica americana, piuttosto che a quella delle Nazioni
Unite";
- rivela la preoccupazione all'interno dell'amministrazione che
l'Europa possa rivaleggiare con gli USA;
- afferma che "anche se Saddam dovesse uscire di scena" le basi in
Arabia Saudita e in Kuwait rimarranno in modo permanente - nonostante
l'opposizione interna dei regimi del Golfo allo stazionamento di truppe
USA - dal momento che l'Iran potrebbe benissimo rivelarsi una minaccia
agli interessi USA pari a quella rappresentata dall'Iraq".
- evidenzia la Cina per un "cambio di regime", sostenendo che "è
tempo
di accrescere la presenza delle forze americane nell'Asia
sud-orientale". Questo, dice il documento, può portare al fatto
che
"l'America e le potenze alleate forniscano la spinta al processo di
democratizzazione in Cina";
- sollecita la creazione di "Forze Spaziali USA", per dominare lo
spazio, e il controllo totale del ciberspazio per evitare che i
"nemici" possano adoperare internet contro gli USA;
- suggerisce che, nonostante la minaccia di dichiarare guerra all'Iraq
per aver sviluppato armi di distruzione di massa, gli USA meditano di
produrre armi biologiche - bandite dalla nazione - nei decenni a
venire. Esso afferma: "Nuovi metodi di attacco - elettronico,
'non-letale', biologico - saranno disponibili in misura
maggiore…
probabilmente i combattimenti avranno luogo in nuove dimensioni, nello
spazio, nel cyberspazio, e forse il mondo dei microbi ... forme
avanzate
di guerra biologica indirizzate a specifici genotipi, possono levare la
guerra biologica dal regno del terrore e trasformarla in un utile
strumento politico";
- e indica la Corea del Nord, la Libia, la Siria e l'Iran come regimi
pericolosi e afferma che la loro esistenza giustifica la creazione di
un "sistema mondiale di controllo e comando".
Tam Dalyell, il ministro laburista, padre della Camera dei Comuni e una
delle principali voci di ribellione contro la guerra in Iraq, dichiara:
"Questa è spazzatura della consulenza presidenziale di destra
fatta di
falchi col cuore da coniglio - gente che non ha mai fatto la guerra ma
è innamorata dell'idea della guerra. Uomini come Cheney, che
durante
guerra del Vietnam erano imboscati.
"Questo è un progetto per la dominazione USA del mondo - un
nuovo
ordine mondiale di loro invenzione. Questi sono i processi mentali di
visionari americani che vogliono controllare il mondo. Mi sconvolge che
un Primo Ministro laburista britannico abbia potuto saltare nel letto
di una ciurma di simile levatura morale."
Copyright © 2002 smg sunday newspapers ltd. no.176088
Traduzione di Pier Giorgio per
luogocomune.net
L'articolo originale: Sunday Herald - 15
September 2002
Bush planned Iraq 'regime change' before becoming President
By Neil Mackay
A SECRET blueprint for US global domination reveals that President Bush
and his cabinet were planning a premeditated attack on Iraq to secure
'regime change' even before he took power in January 2001.
The blueprint, uncovered by the Sunday Herald, for the creation of a
'global Pax Americana' was drawn up for Dick Cheney (now vice-
president), Donald Rumsfeld (defence secretary), Paul Wolfowitz
(Rumsfeld's deputy), George W Bush's younger brother Jeb and Lewis
Libby (Cheney's chief of staff). The document, entitled Rebuilding
America's Defences: Strategies, Forces And Resources For A New Century,
was written in September 2000 by the neo-conservative think-tank
Project for the New American Century (PNAC).
The plan shows Bush's cabinet intended to take military control of the
Gulf region whether or not Saddam Hussein was in power. It says: 'The
United States has for decades sought to play a more permanent role in
Gulf regional security. While the unresolved conflict with Iraq
provides the immediate justification, the need for a substantial
American force presence in the Gulf transcends the issue of the regime
of Saddam Hussein.'
The PNAC document supports a 'blueprint for maintaining global US
pre-eminence, precluding the rise of a great power rival, and shaping
the international security order in line with American principles and
interests'.
This 'American grand strategy' must be advanced for 'as far into the
future as possible', the report says. It also calls for the US to
'fight and decisively win multiple, simultaneous major theatre wars' as
a 'core mission'.
The report describes American armed forces abroad as 'the cavalry on
the new American frontier'. The PNAC blueprint supports an earlier
document written by Wolfowitz and Libby that said the US must
'discourage advanced industrial nations from challenging our leadership
or even aspiring to a larger regional or global role'.
The PNAC report also:
- refers to key allies such as the UK as 'the most effective and
efficient means of exercising American global leadership';
- describes peace-keeping missions as 'demanding American political
leadership rather than that of the United Nations';
- reveals worries in the administration that Europe could rival the USA;
- says 'even should Saddam pass from the scene' bases in Saudi Arabia
and Kuwait will remain permanently -- despite domestic opposition in
the Gulf regimes to the stationing of US troops -- as 'Iran may well
prove as large a threat to US interests as Iraq has';
- spotlights China for 'regime change' saying 'it is time to increase
the presence of American forces in southeast Asia'. This, it says, may
lead to 'American and allied power providing the spur to the process of
democratisation in China';
- calls for the creation of 'US Space Forces', to dominate space, and
the total control of cyberspace to prevent 'enemies' using the internet
against the US;
- hints that, despite threatening war against Iraq for developing
weapons of mass destruction, the US may consider developing biological
weapons -- which the nation has banned -- in decades to come. It says:
'New methods of attack -- electronic, 'non-lethal', biological -- will
be more widely available ... combat likely will take place in new
dimensions, in space, cyberspace, and perhaps the world of microbes ...
advanced forms of biological warfare that can 'target' specific
genotypes may transform biological warfare from the realm of terror to
a politically useful tool';
- and pinpoints North Korea, Libya, Syria and Iran as dangerous regimes
and says their existence justifies the creation of a 'world-wide
command-and-control system'.
Tam Dalyell, the Labour MP, father of the House of Commons and one of
the leading rebel voices against war with Iraq, said: 'This is garbage
from right-wing think-tanks stuffed with chicken-hawks -- men who have
never seen the horror of war but are in love with the idea of war. Men
like Cheney, who were draft-dodgers in the Vietnam war.
'This is a blueprint for US world domination -- a new world order of
their making. These are the thought processes of fantasist Americans
who want to control the world. I am appalled that a British Labour
Prime Minister should have got into bed with a crew which has this
moral standing.'
Copyright © 2002 smg sunday newspapers ltd. no.176088
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