UN PIANO INESISTENTE
Proviamo a metterci per un momento dalla parte dei 19 dirottatori, di
bin Laden e di Khalid Sheik, ed esaminiamo con più attenzione il
sofisticatissmo piano che avrebbero partorito, sempre secondo le fonti
ufficiali, dopo ben cinque anni di accurata elaborazione.
Si va a cercare di penetrare lo spazio aereo notoriamente più
difeso
del mondo, ben sapendo che nessuno è mai riuscito a volare,
fuori rotta, per più di qualche minuto
nei cieli americani, da quando esistono i controllori di volo.
Figuriamoci quindi nei cieli di Washington, e dopo aver addirittura
dirottato un aereo, su quanti minuti si potrà davvero contare
per
portare a termine la propria missione.
Nonostante questo imponesse, quindi, la simultaneità delle
quattro azioni, abbiamo invece visto, da parte dei dirottatori,
tutto l'esatto contrario:
Perchè scegliere due aerei
che partono alle otto del mattino, il terzo alle otto e venti, ed il
quarto alle otto e quaranta (che ha poi finito per
partire addirittura dopo le nove?)
Perchè mai UA175 (2° aereo) dovrebbe oltrepassare Manhattan,
e andare a prendere
una
rincorsa di 50 KM da Sud, quando risultava già dirottato da
tempo ed era praticamente accanto ad AA11, che si stava dirigendo
dritto sulel Toprri?
Perchè mai AA77 (3° aereo) dovrebbe aspettare
che tutto il
mondo capisca che si
tratta di un'operazione congiunta - il che avviene con l'impatto di
UA175 nella
seconda Torre - per rivelarsi anche lui come dirottato, ma
ad
oltre 300 Km. dal suo bersaglio? Quando poi era partito proprio da
quella zona? Idem "con patate" per UA93 (4° aereo).
Ecco due schermate della cronologia
interattiva della CNN, da cui si può vedere su che tipo di
fortuna avrebbero dovuto contare i dirottatori se davvero avessero
concepito un piano del genere.
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Questa cronologia (timeline) riguarda il terzo aereo, AA77, destinato
al Pentagono.
Alle 9.00 (9.02, secondo
altri) il volo AA77 spegne il transponder.
Da questo istante a terra sanno che l'aereo è dirottato, e sanno
anche che fa parte di una strategia complessiva, visto che nel
frattempo il secondo aereo ha colpito la seconda Torre.
Nonostante tutto questo, l'aviazione civile (FAA) avrebbe notificato
quella militare (NORAD) soltanto alle 9.24.
NORAD ordina che due F-16 partano dalla base di
Langley.
Ma perquanto si possa immaginare, a quel punto, una situazione di
allarme generalizzata, i militari a loro volta ci mettono ben 6 minuti
a far alzare i caccia (9.30)
Interviene a questo punto lo strano ordine, che abbiamo visto nelle
pagine precendenti, di fare rotta su Baltimora, il che porta i due
caccia a ritrovarsi, alle 9.37, a 12 minuti e 105 miglia di distanza
dal Pentagono.
A quel punto viene ordinato loro di "pattugliare i cieli della
città". (* vedi sotto)
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Questa timeline riguarda invece UA93, il quarto aereo poi caduto in
Pennsylvania.
* Mentre i due caccia stavano pattugliando i cieli di Washington, hanno
ricevuto una chiamata radio da qualcuno dei Servizi Segreti che diceva
loro di proteggere la Casa Bianca "ad ogni costo".
Non solo è molto strano che un ordine del genere arrivi agli
aerei direttamente dai Servizi Segreti, ma sappiamo anche che a quel
punto l'intero staff dirigenziale (Cheney, Rice, ecc.) era stato
trasferito nel bunker anti-atomico della stessa Casa Bianca.
Pochi minuti dopo la telefonata (9.40),
UA93 stacca il transponder e fa rotta sulla capitale.
Alle 10.03 (10.10 secondo
altre fonti) l'aereo cade in Pennsylvania. In quel momento si
trovava, secondo NORAD, a circa 100 miglia, o 11 minuti, dai caccia che
stavano pattugliando la città.
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Ma da quando in qua, con aerei dirottati che vagano liberi nell'aria,
si sta fermi a "pattugliare" una zona di cielo? Sembra quasi di essere
tornati ai tempi di Francesco Baracca, quando per incontrare il nemico
bisognava aguzzare la vista e
andare a cercarselo fra una nuvola e l'altra.
E per quanto tutto questo sia
accaduto, di certo i dirottatori non potevano farci conto, nel
pianificare la loro azione. Ecco dove sta, la nullità intrinseca
del loro piano. E c'è di
più: sapendo che il centro nevralgico della difesa è il
Pentagono, voi scegliereste di colpire PRIMA le Torri, ed il Pentagono
solo un'ora e mezza dopo, o per prima cosa puntereste sul Pentagono,
per approfittare almeno della confusione, ed aumentare di un pò
le
vostre speranze di arrivare in tempo fino alle Torri? Non
è che i voli manchino, partendo al mattino da quella zona degli
Stati Uniti.
QUELLO DEI DIROTTATORI NON ERA UN PIANO MALFATTO, NON ERA SEMPLICEMENTE
UN PIANO.
(Se però si provasse a giocare la partita
dall'altro lato della
scacchiera, come vedremo in seguito, di colpo potrebbe presentarsi un
ottimo motivo per agire proprio in quel modo).
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