crack a fine marzo?

Inviato da  partynight il 10/3/2006 14:19:54
Eì da mesi che si trovano fonti giornalistiche che alludono ad una possibile crisi mondiale, ultimamente azzardando date sempre più imminenti.
Da questo articolo sembra che ormai ci siamo:

Citazione:
Un centro di analisi francese, il Laboratoire européen d'Anticipation Politique sostiene che, «tra il 20-26 marzo si apre all'80 % il rischio di una crisi sistemica globale», con «l'innesco della crisi politica mondiale più significativa dalla caduta del Muro».E se l'America e Israele pensano di risolvere il problema bombardando l'Iran, «la probabilità della crisi sale al 100 %»

link



Re: patiremo la fame?

Inviato da  fantozzi il 10/3/2006 14:32:29


Re: patiremo la fame?

Inviato da  goldstein il 10/3/2006 20:28:37
Blondet segue l'evolversi della situazione da molto, ed e' sempre molto preciso.
Un appunto a chi ha creato la discussione: al momento ha solo 30 letture, si dovrebbe cercare sempre un titolo chiaro ed azzeccato, ad esempio, il "crack a fine marzo?" sarebbe stato molto piu' eloquente e probabilmente avrebbe attirato piu' lettori..


il crack a fine marzo

Inviato da  fantozzi il 10/3/2006 20:33:08
LEGGETE GENTE LEGGETE

Re: patiremo la fame?

Inviato da  Santro il 10/3/2006 20:56:01
Citazione:
il "crack a fine marzo?" sarebbe stato molto piu' eloquente e probabilmente avrebbe attirato piu' lettori..


Se mettiamo qualche culo e un po di tette, ne attireremo una valanga!

Re: patiremo la fame?

Inviato da  Gianlvca il 10/3/2006 21:18:15
Sto leggendo Bankestein di Marco Saba su questo argomento dice cose interessanti

Re: patiremo la fame?

Inviato da  fiammifero il 10/3/2006 22:42:27
io prevengo,mi sono messa a dieta da febbraio
i pensionati da qual dì che lo fanno,andate a vedere al mercato alla chiusura che raccolgono gli scarti


Re: patiremo la fame?

Inviato da  mc il 10/3/2006 22:46:21
...Citazione:
Sto leggendo Bankestein di Marco Saba su questo argomento dice cose interessanti


...e cosa dice ...?

mc

Re: patiremo la fame?

Inviato da  Max_Piano il 10/3/2006 23:09:34
Penso che la crisi economica profetizzata per fine Marzo sia basata sul fatto che l'Iran potrebbe iniziare a vendere, da Lunedì 20 Marzo, il proprio petrolio in euro : questa è la ragione per cui si stanno montando tutti questi casini con l'Iran (e la ragione per cui gli USA sono andati in Iraq).
Del resto la moneta americana è sempre più carta straccia : da un giorno all'altro potrebbe prendere fuoco e trascinare giù tutta l'economia mondiale in una crisi senza precedenti.

Re: patiremo la fame?

Inviato da  mc il 11/3/2006 0:40:57
Io ho iniziato da qui...a gennaio...

Credo che chiederanno di "ricoprire" il buco tremonti con il sacrificio indispensabile dei beni pubblici, svenduti a qualche manciata di euri, in regalo a chi puo' permetterselo (prodemberg e soci).
La solita storia dei conti pubblici da risanare... plausibile, no?
Ma solo per iniziare a pensare come attutire l'onda d'urto di una seria crisi internazionale ... Ci dovranno salvare in qualche modo i nostri eori...?
In crisi tutto e' lecito.



mc

Re: patiremo la fame?

Inviato da  vincenzo il 11/3/2006 5:20:52
fonti ufficiali....ehm, non ci casco. non ci casco perché lo sfizio è nel tenere tutti con la paura addosso non mandarli direttamente nel lerciume se no il gioco finisce.

è + che altro un ragionamento del subconscio, che sullo spettro di una crisi internazionale fa fare sorrisi e sarcasmi...cosa che non accadrebbe se ci si credesse veramente. Scherzi del destino ci fanno sentire più sicuri sapendo che non avrebbero nessuno scopo per mandare tutto nel letame..

Re: patiremo la fame?

Inviato da  Enoch il 11/3/2006 20:58:20
io c'ho questo dubbio da tempo, nn so se prepararmi al peggio o continuare a vivere come se nulla fosse sperando in bene.. forse la cosa migliore è preparasi al peggio sperando in bene. Intanto ho intenzione se nelle mie possibilità a rifugiare qualcosa nell'oro, come consigliato dall'analista citato nell'articolo

Re: patiremo la fame?

Inviato da  mc il 13/3/2006 2:27:12
Citazione:
fonti ufficiali....ehm, non ci casco.


Ma tu i media devi guardare, non i dati ufficiali?!

Quando le info che passano all'"opiniume" pubblica combaceranno, ne riparleremo. Per ora, come cantava Albanese tempo fa in uno sketch che descriveva l'umore della propaganda, si limitano a cantare "beeee-e-ne, tutto beene, beee-e-ne ... tutto bene, tutto beeee-ne", sulle note di jesael...(credo)...
Ovvero, le info "ufficiali", secondo i media, non fanno presagire nulla di nulla.
Allora hanno ragione i media?

mc





Re: patiremo la fame?

Inviato da  Abulafia il 16/3/2006 12:32:21
Buongiorno,
a mio parere gli avvenimenti di carattere economico connessi al declino del dollaro saranno preceduti da decisioni in campo militare: le prime infatti sono più lente e graduali delle seconde, poichè coinvolgono il mercato globale e dunque subiscono una certa inerzia (si parla, comunque, di pochi mesi).
Ad esempio, sono due le notizie il cui significato è il tentativo di frenare lo scivolone della valuta statunitense:
- la decisione della Federal Reserve di non pubblicare più il dato M3 sulla quantità di nuovi dollari immessi nel mercato;
- la pressione, riuscita, di USA e UK sulla Banca Centrale Giapponese per riportare a zero il tasso d'interesse primario praticato dal Paese del Sol Levante.

Contemporaneamente, si assiste a questo:
- Condoleezza Rice mette le mani avanti...(grazie ad Ege per il link)
- E pure certe teste calde sioniste... si danno da fare per soffiare sul fuoco.

Sembra che l'urgenza del Governo USA sia quella di creare il "casus belli" per poter sguinzagliare i propri crociati godendo d'un minimo di giustificazione di fronte al mondo.

Re: patiremo la fame?

Inviato da  fiammifero il 16/3/2006 12:48:10
Allora questo CHE CI AZZECCA?

Fatemi capire meglio,per favore

Re: patiremo la fame?

Inviato da  Ulisse86 il 16/3/2006 13:03:13
Citazione:
- la decisione della Federal Reserve di non pubblicare più il dato M3 sulla quantità di nuovi dollari immessi nel mercato;
- la pressione, riuscita, di USA e UK sulla Banca Centrale Giapponese per riportare a zero il tasso d'interesse primario praticato dal Paese del Sol Levante.


A questo si deve aggiungere che la Cina ha incominciato a diversificare le sue riserve in dollari.
Infatti è proprio per questa decisione della Cina che la Fed ha deciso di non rendere più pubblico quante banconote immetterà nel mercato mondiale.
Vuole cercare di equilibrare il mercato stampando dollari come figurine, cosicchè non si avvertano gli squilibri della mossa cinese.

Inoltre sarebbe bastato che la Banca Centrale Giapponese alzasse lievemente i tassi d'interesse per creare un crack mondiale, dovuto al fenomeno dei "carry trade"

Re: patiremo la fame?

Inviato da  Abulafia il 17/3/2006 15:07:48
Buonasera Fiammifero,

Citazione:
Fatemi capire meglio,per favore


Provo a risponderTi, sperando di riuscire in qualcosa che meriti d'essere letto.... e facendo presente che non sono un esperto di Finanza! Le citazioni di seguito sono dall'articolo che hai linkato nel Tuo post precedente.

Quotare sul mercato la società privata (futura NYX) che controlla la Borsa di Wall Street significa rendere disponibile al pubblico acquisto il monte di azioni che verranno create. In questo modo tale società godrà di un forte aumento di liquidità mentre la sua proprietà passerà agli azionisti. Tra questi ultimi ci saranno piccoli privati utili a
Citazione:
...portare il “cittadino medio” dentro al mercato globale.

(cioè a indebitarlo), ma anche grandi gruppi sia statunitensi che esteri. Con i soldi ricevuti, la NYX potrà a sua volta acquisire numerose altre azioni sui mercati internazionali. Insomma divenire compartecipe nella proprietà di quelle società quotate proprio a casa sua, Wall Street. Per questo motivo si recita, nell'articolo di ComeDonChisciotte:
Citazione:
E’ facile prevedere che se tutte le borse del mondo verranno quotate in borsa, tutte le fusioni e le acquisizioni che comunemente avvengono diventeranno parte dell'impero della borsa stessa.


Le altre Borse Valori del mondo sono già quotate in Borsa, quindi la NYX sarà l'ultimo tassello di un mosaico complesso di dimensione planetaria: poichè si parla di cifre enormi, il disegno completo si tradurrà nella possibilità da parte di alcune multinazionali (capaci di muovere ingenti somme ed usufruire di linee di credito in qualunque Paese) di essere contemporaneamente padrone ed ospiti nella Borsa che quota le loro azioni o misura il termometro del gradimento di fusioni/acquisizioni che le vedono interessate.

Passato questo confine, in qualità di padrone di casa potranno poi decidere di assumere o imporre un regolamento unico all'interno delle Borse, in modo da facilitare il cammino verso quel New World Order in cui la Finanza sarà protagonista anche attraverso l'introduzione di valute uniche globali. Dunque:
Citazione:
Se si ha l’intenzione di globalizzare l’intera struttura finanziaria, si ha anche la necessità di avere standard di contabilità internazionali.


Il ruolo delle Grandi Banche d'affari è cardinale: per acquisire il controllo delle azioni di una Borsa, o compiere scalate, servono grossi capitali che solo tali banche possono concedere in prestito. Gli anni recenti sono stati caratterizzati da numerose fusioni o acquisizioni in cui le Grandi Banche hanno guadagnato, oltre agli interessi sul prestito, anche il potenziale diritto di imporre scelte alla dirigenza della multinazionale debitrice. Si veda il caso Parmalat: le Banche che han truffato i risparmiatori, vendendo loro come buoni titoli che da lì a poco sarebbero crollati causa l'insostenibilità della menzogna volta a coprire il buco di gestione, sono le stesse verso cui Tanzi era indebitato. Era loro interesse che Tanzi restasse in potere di onorare il debito, quindi sono intervenute per salvarsi: scaricando tutto su terzi.

In un simile scenario avverrà che pochi soggetti potranno vantare ramificazioni d'interessi economici su tutto il globo, con un sistema di interdipendenze simile ad una ragnatela: il denominatore comune per la sopravvivenza di popoli e Nazioni sarà la Finanza, non il lavoro salariato, poichè
Citazione:
In pratica il significato è che ogni mercato dipende dalla crescita di un altro paese e che bisogna lasciar lavorare le forze di mercato.

attraverso
Citazione:
NUOVI SISTEMI DI GOVERNO BASATI SUL MERCATO nel quale le azioni, le obbligazioni, le merci e le valute regolano il mondo.

Ciò vincolerà la Politica (ma credo si possa tranquillamente coniugare il verbo anche al presente indicativo... e al passato remoto) e le scelte che da questa ufficialmente dipendono, quali monete uniche, apertura delle frontiere economiche, privatizzazioni di Enti statali...

Le stesse multinazionali che oggi premono per impedire l'uso dell'euro quale divisa di scambio petrolifero sono quelle i cui interessi verrebbero minacciati in caso di svalutazione del dollaro o aumento dei tassi (giapponesi e non): se questi aumentassero, i debiti contratti sarebbero aggravati da interessi molto maggiori, limitando così il potere della multinazionale di muovere capitali per acquisizioni/fusioni o speculazioni utili alla sua politica di dominio.

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=46&topic_id=971