... e noi restiamo impotenti ...

Inviato da  lixuxis il 30/12/2005 8:56:33
Cosa vuol dire “essere impotenti”?
So cosa vuol dire: come maschio, so che cosa vuol dire “volere e non potere…”. Lo so, è capitato solo a me… anche se, questo tipo di impotenza è del tutto naturale.

Esiste un altro tipo di impotenza, che colpisce indiscriminatamente uomini e donne: un'impotenza che affligge milioni di persone. Un’impotenza che diventa cronica nei soggetti più colti, più intellettuali…se si può dire così.

È quel genere di impotenza quando non puoi fare nulla. Accade qualcosa di grande, di grave, di dannoso, e ti rendi conto che non puoi fare nulla per impedire tutto ciò. Quando accade questa situazione sei impotente. Ma non sei da solo! Questa impotenza lo condividi sempre con altri, perché si tratta di un’impotenza collettiva.

Ecco un esempio di una brutta impotenza collettiva: l'11 settembre 2001. Chi si è documentato capisce che la cosiddetta "versione ufficiale dei fatti" fa acqua da tutte le parti. Capisce che è estremamente grave che tutto ciò è sponsorizzato dai vari governi: tutti riconoscono la versione ufficiale dei fatti, o no?
La comunità dei miscredenti nella versione ufficiale dei fatti, che cosa fa? Documenta e dimostra che le cose non sono andate come nella "versione ufficiale dei fatti”. Punto. …e di più? Di più non fa nulla: è impotente.

Ma ecco un altro esempio: La bandiera della Pace! L'Italia fu invasa da milioni di bandiere. Milioni di bandiere della pace esposte ai balconi di tutta la penisola. Per ottenere che cosa? Dopo 3-4 mesi di esposizione circa 90% delle bandiere sono state ritirate: loro, non le truppe! Chi ha deciso di togliere la bandiera dal suo balcone o finestra, non si è sentito un po’ impotente? Si, ma si trattava di un’impotenza collettiva, un’impotenza di milioni di pacifisti…

Sul piano intellettuale, morale, possiamo combattere quest’impotenza e lo facciamo quasi tutti. Però non sempre si riesce a muovere le montagne con la sola forza del pensiero. Proviamoci ma così perdiamo tempo.
Proviamo con le chiacchiere; ma anche se lo sgridiamo la montagna non fa una piega.

Il nostro presente, il nostro futuro, tutto è nelle loro mani, cos'altro possiamo fare noi?
Niente di più di quanti stiamo facendo! Visti i tempi, facciamo già troppo.
E per la montagna? Calma e pazienza … dobbiamo rassegnarci.


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