I simpatici Illuminati hanno proprio una gran voglia di bombardare l'iran

Inviato da  javaseth il 20/5/2006 3:51:14
Il famoso centro degli Illuminati Simon Wiesenthal, appoggiato da tutti i media del mondo, che sono in mano a questi simpatici burloni, e dai circoli illuministici canadesi e nord-americani, chiede l'intervento dell'ONU.

Da Repubblica:
http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/esteri/iran-fasce-abiti/iran-fasce-abiti/iran-fasce-abiti.html


I musulmani potrebbero così distinguere subito i credenti di altre religioni
e non "sporcarsi". Il centro Wiesenthal chiede l'intervento dell'Onu

I fuoriusciti iraniani dal Canada
"Ebrei e cristiani, fascia sui vestiti"
Ma dal paese giornalisti e intellettuali frenano: "Non è vero"

TORONTO - L'Iran avrebbe varato una legge che obbliga i credenti di religioni diverse dalla musulmana a indossare fasce che li identifichino. Lo scrive oggi il quotidiano canadese National Post, in un articolo a firma del giornalista Amir Taheri, secondo il quale l'abbigliamento con il "marchio" permetterà di non "sporcarsi" con chi non è musulmano. La legge è stata denunciata anche da gruppi ebraici negli Stati Uniti e in
Canada, ma alcuni esperti e giornalisti dall'Iran invitano alla cautela affermando che secondo le loro fonti nel paese non ci sarebbe alcuna legge di questo tipo nei programmi di Ahmadinejad.

La legge che dovrebbe ancora essere varata dal rappresentante supremo dell'Iran, l'ajatollah Ali Khameini, imporrebbe anche un "abito standard islamico" per tutti gli iraniani.

Il nuovo codice iraniano di abbigliamento prevederebbe una fascia gialla per distinguere gli ebrei, una rossa per i cristiani e una blu per gli zoroastriani. L'insegna colorata, chiamata "zonnar", sarebbe una striscia di stoffa cucita sul davanti degli abiti. Lo scopo delle fasce sarebbe quello di "marchiare" chi crede in religioni diverse, in modo da essere individuabile facilmente. I musulmani non rischierebbero così di stringere la mano a chi non è del loro credo ed eviterebbero di diventare "najis", cioè sporchi.

Il provvedimento, che ricorda in modo drammatico la "stella gialla" imposta agli ebrei dai nazisti, era stato presentato nel 2004 sotto la presidenza del moderato Mohammed Khatami, ma allora il parlamento l'aveva bloccato. La legge sarebbe però passata su pressione del nuovo presidente Mahmoud Ahmadinejad.

Taheri, giornalista e autore iraniano in esilio, spiega sul National Post che la nuova legge punterebbe ad eliminare "l'influenza degli infedeli", ovvero dell'Occidente, nell'abbigliamento degli iraniani. Sarebbe fra l'altro previsto un bando totale alle cravatte, considerate "un simbolo della croce". Non è chiaro tuttavia se i cristiani sarebbero autorizzati a portarle. Il codice vestimentario sostituirebbe la legge del 1982, che impone lo chador e un lungo abito alle donne. L'obiettivo di Ahmadinejad sarebbe di imporre una uniformità di abbigliamento islamico senza distinzioni di classe, per preparare gli iraniani al ritorno dell'Imam nascosto, che secondo la tradizione sciita tornerà sulla Terra per riportare la giustizia.

La notizia del codice dei colori non mancherà di sollevare nuove polemiche, dopo che Ahmadinejad ha auspicato la cancellazione d'Israele dalle mappe e definito l'Olocausto "una leggenda", suscitando proteste in tutto il mondo. Il National Post riferisce che il Centro Simon Wiesenthal ha già scritto al segretario generale dell'Onu Kofi Annan chiedendogli di esortare la comunità internazionale a far pressione sull'Iran perché abbandoni il progetto delle fasce colorate per i non musulmani.

(19 maggio 2006)

Ciao
-javaseth


Re: I simpatici Illuminati hanno proprio una gran voglia di bombardare l'iran

Inviato da  javaseth il 20/5/2006 3:56:01
E intanto Ahmadinejad scrive al Papa, forse per chiedere se la fascia rossa può andare bene per i cristiani o se magari Sua Santità ha un colore migliore da proporre

Dal Corriere:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/05_Maggio/18/Ahmadinejad.shtml

La notizia diffuso dal giornale iraniano conservatore Jomhuri-ye Eslami Iran: Ahmadinejad scrive al Papa

Il presidente iraniano sta preparando una lettera per il Pontefice, dopo quella inviata nei giorni scorsi a George W.Bush


TEHERAN - Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad sta preparando una lettera per Papa Benedetto XVI, dopo quella inviata nei giorni scorsi al presidente statunitense, George W. Bush. La notizia è stata data oggi dal giornale iraniano conservatore, Jomhuri-ye Eslami, molto vicino all' ayatollah Ali Khamenei, suprema guida spirituale dell'Iran. «La seconda lettera del presidente Ahmadinejad è indirizzata a Papa Benedetto e sarà spedita nei prossimo giorni», scrive il quotidiano iraniano, molto vicino all'ayatollah Ali Khamenei, suprema guida spirituale dell'Iran, citando fonti anonime. Il giornale si limite a questo annuncio senza dare ulteriori informazioni sui contenuti della missiva.
A forte impronta spirituale era del resto la lettera che Ahamadinejad aveva inviato al presidente americano Bush, la prima comunicazione diretta tra Iran e Stati Uniti in oltre 20 anni. In essa, il capo di stato iraniano citava i valori cristiani e criticava la politica estera americana. Secondo alcuni analisti, dietro il messaggio vi era la volontà di Teheran di aprire un dialogo con Washington sulla questione nucleare. Ahamadinejad aveva anche annunciato che avrebbe scritto ad altre personalità mondiali e capi di Stato.
18 maggio 2006

ciao
-javaseth



Re: I simpatici Illuminati hanno proprio una gran voglia di bombardare l'iran

Inviato da  Grata il 29/6/2006 15:25:53
a proposito di discriminazioni religiose, leggete questo articolo di Domenico Savino su EFFEDIEFFE:

Esportiamo la democrazia


uno stralcio:

Citazione:
n questo Stato «vi è una legislazione discriminatoria nei confronti dei non ebrei, che favorisce esclusivamente gli ebrei in molti aspetti della vita».

Pochi sanno - afferma Shahak - che il diritto di residenza, si fonda «sul fatto che, in Israele, il 92% della terra è proprietà dello Stato ed è amministrato dalla Israel Land Authority secondo i criteri del Jewish National Fund (JNF), affiliato all'Organizzazione Sionista Mondiale (World Zionist Organization). Sono regole fondamentali del JNF la proibizione a chi non è 'ebreo' di stabilire la propria residenza, di esercitare attività commerciali, di rivendicare il proprio diritto al lavoro e questo soltanto perché non è ebreo. Al contrario, agli ebrei non è in nessun caso proibito stabilire la propria residenza o aprire attività commerciali in qualsiasi località d'Israele […]. Secondo le regole del JNF, ai non ebrei si proibisce ufficialmente di lavorare le terre amministrate dalla Israel Land Authority. […]. E' severamente proibito agli ebrei insediati sulla National Land subaffittare anche una parte delle loro terre agli arabi, persino per tempi brevissimi e chi lo fa incorre in pesantissime multe. Al contrario, non c'è nessuna proibizione se si tratta di non ebrei che affittano le loro terre ad altri ebrei».
Questo Stato è Israele.
C'è uno Stato che pratica l'apartheid e non subisce sanzioni né reprimende dal consesso internazionale.
C'è un legge in quello Stato, la Legge dell'Ingresso del 1952, secondo cui «chi non è in possesso di un visto o di un certificato d'immigrazione sarà immediatamente deportato e non potrà più chiedere il rilascio del visto».
Sembra una legge neutrale, precisa Shahak.




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