Re: Cos'è la libertà?

Inviato da  AteNa il 9/10/2006 22:05:13
Citazione:

andycap ha scritto:
x atena
la paura può derivare dall'intimidazione, ma in alcuni casi, in assenza di paura, è sufficiente la pigrizia a renderci schiavi..


Mi piace, mi piace..

Tralasciando la pigrizia che è già, a mio avviso, un concetto molto chiaro, applicata alla società in cui viviamo questa intimidazione che porta alla paura da dove parte?

Re: Cosè la libertà?

Inviato da  enribass82 il 10/10/2006 0:12:36
L'anarchia è una bella filosofia,ma purtroppo è come una bella favola. Come tutte le astrazioni funzionano sulla carta e nelle menti delle persone ma non reggono il confronto con la realtà delle cose

Re: Cosè la libertà?

Inviato da  Paxtibi il 10/10/2006 0:18:13
Ne è arrivato un altro ad illuminarci, se ne sentiva il bisogno.

Re: Cosè la libertà?

Inviato da  Piero79 il 10/10/2006 1:04:30
Citazione:
L'anarchia è una bella filosofia,ma purtroppo è come una bella favola. Come tutte le astrazioni funzionano sulla carta e nelle menti delle persone ma non reggono il confronto con la realtà delle cose


la vera favola è quella di credere che ci sia bisogno di uno Stato che ci difenda da noi stessi

Re: Cosè la libertà?

Inviato da  florizel il 10/10/2006 1:13:50
enribass82Citazione:
L'anarchia è una bella filosofia,ma purtroppo è come una bella favola. Come tutte le astrazioni funzionano sulla carta e nelle menti delle persone ma non reggono il confronto con la realtà delle cose

Anche il Potere nasce dalle "menti" delle persone, enribass.
Ed anche quello ha una sua "filosofia" che lo fonda e lo alimenta. Eppure, è molto meno "astratto" di quel che sembra.
L'unico cosa che sento di poter affermare, è che l'Anarchia non è solo "mente". E' anche "coscienza".

Re: Cosè la libertà?

Inviato da  Piero79 il 10/10/2006 1:17:30
Faccio un po’ di “filosofia”, molto sommaria.

C’è una libertà che sta nell’incoscienza, libero in quanto
inconsapevole. “Liberi” in quanto liberi dal libero arbitrio.
L’animale non ha consapevolezza di se stesso,
di fronte ad uno specchio non riconosce se stesso,
ogni suo atto è dettato dall’istinto e dal bisogno.
La vita fluisce, si è liberi in quanto non si pensa e
non c’è distinzione tra soggetto e oggetto.
C’è un’unica realtà.

Probabilmente l’”uomo delle origini” era molto vicino
a questo stato,
l’anarchia era un dato di fatto, non una scelta.

C’è invece la Libertà nel senso proprio del termine.
La libertà che sta nella progressiva presa di coscienza,
la libertà come “sovranità individuale” (bellissima definizione Hornet!)

I pensieri si sono articolati, progressivamente l’uomo
ha preso consapevolezza di se stesso e del mondo
che lo circonda; l’uomo ha “organizzato” la vita,
le società sono diventate sempre più complesse.
Abbastanza complesse da far sì che uomini
o gruppi di uomini concentrassero nelle loro mani
la facoltà di decidere per sé e per gli “altri”.
Questa concentrazione di potere è stata imposta
con la violenza e/o frutto di un “patto”.
Nel primo caso il limite alle proprie libertà è evidente.
Nel secondo caso il limite è meno chiaro:
il popolo crede di scegliere chi lo “rappresenta”;
rappresentanti ai quali delega la responsabilità di governare.

Nelle “democrazie” moderne si è realizzato
un vero e proprio “miracolo”:
far “amare” all’uomo la propria schiavitù.
Così scrive Aldous Huxley nella nuo prefazione a “Mondo nuovo”:

Uno stato totalitario davvero "efficiente" 
sarebbe quello in cui l'onnipotente comitato esecutivo 
dei capi politici e il loro esercito di direttori 
soprintendessero a una popolazione di schiavi 
che ama tanto la propria schiavitù da non dovervi 
neanche essere costretta. 
Far amare agli schiavi la propria schiavitù: 
ecco qual è il compito ora assegnato negli 
stati totalitari ai ministeri della propaganda, 
ai caporedattori dei giornali e ai maestri di scuola.


Ed eccolo servito lo Stato totalitario efficiente:
la “democrazia odierna”.
Maestri di scuola e mainstream ci “ammansiscono”:
nessuna forma di governo è migliore della democrazia,
lo Stato siamo noi… e poi c’è lo spauracchio della “sicurezza”.
Homo homini lupus… c’è bisogno di ordine se no
ci facciamo fuori l’uno con l’altro… chi ci protegge
dai delinquenti e dal cattivo terrorista?

Il “patto” si configura dunque come un inganno… Un inganno che comunque si fa evidente a più livelli:

lo Stato censura (Minoli una quindicina d’anni fa
aveva fatto una puntata in cui mostrava come
nel referendum del ’45 la Monarchia avesse vinto
sulla Repubblica, la trasmissione è sparita dalla circolazione)
Lo Stato reprime (i fatti del G8 di Genova, della TAV in Val Susa…)
Lo Stato uccide (dai singoli assassinii alle grandi stragi di Stato)

Dovremmo cercare di superare la pigrizia e/o la paura …
È dallo Stato che dovremmo difenderci…
anarchia diventa quindi una conquista.
Una presa definitiva di coscienza.


Mi rendo conto che la sintesi è un po’ superficiale,
ma spero di essere stato chiaro

Re: Cos'è la libertà?

Inviato da  florizel il 10/10/2006 1:34:49
SatirusCitazione:
è nato prima l'uomo o la tribù?

Non tutti i gruppi umani si sono organizzati gerarchicamente, e ai più che scrivono i libri non conviene narrare di genti o epoche in cui questo è stato possibile.
Senza andare troppo lontano, la Rivoluzione Spagnola è tuttora un tabù, nei libri di storia.
L'Anarchia, giusto per sfatare qualche "luogocomune" di troppo, non è assenza di "organizzazione", vita errante o vissuta allo stato brado. E' assenza di dominio, di prevaricazione, di imposizione, ma non assenza di "guida", di "cura", di autodifesa.

Per non perdere il topic sulla "Libertà", diciamo che, come l'Anarchia, è realizzabile "collettivamente" solo se la sua conquista è "individuale".
Un grosso sforzo mentale, per chi si ritiene "al sicuro" sotto l'ala protettiva di qualcun'altro che pensa per noi.

Re: Cos'è la libertà?

Inviato da  Satirus il 10/10/2006 8:51:48
Citazione:

florizel ha scritto:
SatirusCitazione:
è nato prima l'uomo o la tribù?

Non tutti i gruppi umani si sono organizzati gerarchicamente, e ai più che scrivono i libri non conviene narrare di genti o epoche in cui questo è stato possibile.


Stai infatti capovolgendo il senso della mia affermazione interrogativa.

Citazione:

Senza andare troppo lontano, la Rivoluzione Spagnola è tuttora un tabù, nei libri di storia.

Ok splendido esempio di anarchia, infatti dove ha portato !?
Citazione:

L'Anarchia, giusto per sfatare qualche "luogocomune" di troppo, non è assenza di "organizzazione", vita errante o vissuta allo stato brado. E' assenza di dominio, di prevaricazione, di imposizione, ma non assenza di "guida", di "cura", di autodifesa.


Già sta proprio li il problema, l'anarchia radicale è un'impossibilità in qualsiasi gruppo socialmente organizzato, formicaio, alveare o branco che sia, l'anarchia soft ... genera ... inevitabilmente ... una lenta ... implacabile ... chiusura di spazi individuali ... che portano ... AL MONDO COSI' COME LO CONOSCIAMO!

Citazione:
Paxtibi wrote:
Ok Satirus, prendo atto della tua decisione di non discutere seriamente.


Sei ingiusto nei confronti del povero dislessico Satirus.
Il mio schemino rappresenta semplicemente quel che succede ogniqualvolta c'è un "vuoto di potere" ... semplicemente viene occupato dal più svelto

Guarda cosa mi posta a fagiuolo Marco M nel thread del Daiary!
Citazione:

"Quando gli elefanti combattono è sempre l'erba a rimanere schiacciata."
Proverbio africano.

... e poi li chiamano primitivi

Re: Cos'è la libertà?

Inviato da  Santro il 10/10/2006 8:54:59
Citazione:
L'Anarchia, giusto per sfatare qualche "luogocomune" di troppo, non è assenza di "organizzazione", vita errante o vissuta allo stato brado. E' assenza di dominio, di prevaricazione, di imposizione, ma non assenza di "guida", di "cura", di autodifesa.

Ah, ho capito.... state parlando del paradiso e la sua popolazione di bravi e buoni angeli.
Bello! Bisognerebbe imporla per legge questa Anarchia!

Scusate il mio pessimismo.

Re: Cos'è la libertà?

Inviato da  fiammifero il 10/10/2006 9:41:20
Citazione:
L'Anarchia, giusto per sfatare qualche "luogocomune" di troppo, non è assenza di "organizzazione", vita errante o vissuta allo stato brado. E' assenza di dominio, di prevaricazione, di imposizione, ma non assenza di "guida", di "cura", di autodifesa.


Un esempio concreto in cui è esistita l'anarchia,per favore, al momento non mi sovviene nulla eccetto la presenza del " pensiero " anarchico in lotta con il governo predominante

Re: Cosè la libertà?

Inviato da  hornet il 10/10/2006 10:16:20
Citazione:
Il “patto” si configura dunque come un inganno… Un inganno che comunque si fa evidente a più livelli:

lo Stato censura (Minoli una quindicina d’anni fa
aveva fatto una puntata in cui mostrava come
nel referendum del ’45 la Monarchia avesse vinto
sulla Repubblica, la trasmissione è sparita dalla circolazione)
Lo Stato reprime (i fatti del G8 di Genova, della TAV in Val Susa…)
Lo Stato uccide (dai singoli assassinii alle grandi stragi di Stato)
È dallo Stato che dovremmo difenderci…
anarchia diventa quindi una conquista.
Una presa definitiva di coscienza.


Quando lo stato ha paura dei cittadini si ha la democrazia, quando sono i cittadini ad aver paura dello stato è dittatura

Re: Cosè la libertà?

Inviato da  _gaia_ il 10/10/2006 12:35:09
Rispondo qui ma vale anche per l'ultimo post di Fiammifero nel thread sulla puttanizzazione.


Citazione:
Un esempio concreto in cui è esistita l'anarchia,per favore


Un esempio: i pigmei.

Cito una frase a caso dall'inizio del libro di Cavalli-Sforza "Chi siamo" (Mondadori, 1993):

"[Tutti i cacciatori-raccoglitori esistenti oggi] Vivono sempre in piccoli gruppi, non hanno un'organizzazione gerarchica, in genere non esistono capi e la loro vita sociale è basata sul rispetto reciproco.
Di solito hanno un'etica avanzata." eccetera eccetera.

Sui pigmei in particolare: "Sono la gente più pacifica che io abbia mai conosciuto. Gentili, di grande dignità, anche spiritosi. Detestano la violenza e ne rifuggono."
"Non esistono capi, gerarchie o leggi. C'è parità fra uomini e donne. Le questioni che riguardano tutti vengono discusse in comune attorno al fuoco."

Chiedere poi a "nessuno" per quanto riguarda i formidabili meccanismi di risoluzione dei problemi all'interno della comunità: hanno dinamiche sociali molto progredite, se viste coi nostri occhi (..assuefatti alla puttanizzazione dell'individuo e della società.. tanto per riannodare i discorsi).

Hanno vissuto così per migliaia di anni, se resistono un motivo ci sarà.
I pigmei sono anche chiamati "il popolo più felice del mondo".

Un link veloce:
Pigmei


Prevengo rimostranze giocando d'anticipo:
Non sto dicendo che allora dobbiamo metterci a vivere anche noi nella foresta e cacciare con l'arco. Nessuna "nostalgia" per alcuna mitica "età dell'oro".

Sto solo mostrano che tutto questo è possibile, perché tutto questo è nell'animo umano.



Libertà, dignità, responsabilizzazione, rispetto... sono tutti concetti che non si possono disgiungere.

Re: Cosè la libertà?

Inviato da  Satirus il 10/10/2006 12:41:33
Toh! mi presti il fianco ... infatti i Pigmei sono l'unico gruppo umano in pericolo di estinzione.
In un mondo "interconnesso" (grasso eufemismo) come quello attuale, l'anarchia locale è una spudorata, ingenua, irreale, UTOPIA!
Il sogno di un'anarchia mondiale è invece una CRIMINALE UTOPIA!

P.S. Nel caso in cui sia sfuggito quelli del fotomontaggio sono pigmei.

Citazione:

I pigmei sono anche chiamati "il popolo più felice del mondo".


Con certe gnocche e quei fusti in circolazione nutro seri dubbi (faceto)

Re: Cosè la libertà?

Inviato da  Santro il 10/10/2006 12:46:25
Citazione:
Sto solo mostrano che tutto questo è possibile, perché tutto questo è nell'animo umano.

Facile quando si è all'interno di una piccola comunità (tribù) i cui componenti hanno la pelle dello stesso colore, stessa cultura, stessa religione e senza televisione ()!

Re: Cosè la libertà?

Inviato da  Paxtibi il 10/10/2006 13:04:04
Guardate che io non voglio convincere nessuno a diventare anarchico, potete tutti continuare la vostra tranquilla vita bovina, sai a me quanto me ne strafotte!

Il punto è che nessuno ancora, in tante discussioni, è mai riuscito a tirare fuori un valido motivo per cui la vostra preferenza debba essere imposta anche a me: io chiedo dov'è la legittimità, e sempre qualche bel tomo mi tira fuori la favoletta stupida dei padri fondatori o robaccia simile.

Eccheccazzo me ne frega di questi quattro stronzi che, ben prima che io nascessi, si sono fatti la loro costituzione? Tutte personcine di un certo livello sociale poi, nevvero? Non certo qualche esponente del lubenproletariat, dico bene?

Orbene, io con quella carta mi ci pulisco il posteriore, per me non vale, e se contribuisco anch'io con i miei soldi a questa merda di sistema è solo per evitare danni peggiori alla mia persona.

Massì, riempitevi la bocca e i post con le balle sulla redistribuzione che guarda caso redistribuisce sempre dal basso verso l'alto, crogiolatevi nei concetti di solidarietà obbligatoria e di lavoro volontario, non alzate la testa e seguite il pastore, e alla prossima Dresda o alla prossima Hiroshima chiedetevi sorpresi: "ma come è potuto accadere, ma come l'abbiamo potuto permettere?"

Io spero per allora di essere già morto, sarei altrimenti costretto dallo schifo e dalla pietà a togliervi la vita.

Re: Cosè la libertà?

Inviato da  Santro il 10/10/2006 13:29:30
Citazione:
Guardate che io non voglio convincere nessuno a diventare anarchico, potete tutti continuare la vostra tranquilla vita bovina, sai a me quanto me ne strafotte!


Qui non si tratta di convincere della bontà, come sistema sociale, dell'anarchia. Credo che la sua validità, a livello teorico, sia riconosciuta un po' da tutti.
E' la sua attuazione pratica ad essere, attualmente, pressochè impossibile a causa della mancanza della materia prima: l' Uomo.

Re: Cosè la libertà?

Inviato da  florizel il 10/10/2006 13:32:35
SatirusCitazione:
è nato prima l'uomo o la tribù?

Va bene, ci riprovo. Senza link, così facciamo le cose “terra terra”.
Non so cosa tu voglia esattamente intendere con “tribù”, ma è innegabile che gli individui si siano organizzati da sempre in gruppi o comunità intese nell’accezione della loro “funzionalità” alla sopravvivenza, considerando i vantaggi che venivano dalla cooperazione e da vicendevole sostegno. Come dire che la garanzia di sopravvivenza del singolo e del gruppo poteva realizzarsi solo vicendevolmente.

Nel caso delle prime forme di strutture di vita comunitaria “organizzate” sono riscontrabili spartizioni delle mansioni atte a garantire la risoluzione pratica delle difficoltà della vita quotidiana. Niente imposizioni, quindi, ma scelte fatte in base alla necessità della sopravvivenza. Diciamo, molto elementarmente, che questi individui erano degli anarchici “naturalmente”, al di là del significato sociopolitico del termine, inteso qui nel senso strettamente antropologico.

Possiamo quindi affermare che la “tribù” nasce come esigenza umana, prima ancora che sociale.
Ripeto: le informazioni circa l’esistenza di una qualche “autorità” sono facilmente equivocabili, perché la necessità di una qualche forma di vita organizzata non implica automaticamente la prevaricazione di uno o di un gruppo su tutti gli altri. Anzi.

Il fatto che tu voglia dimostrare che l’autorità, imposta o subita, sia connaturata all’essere umano,
non toglie che in esso esista anche una fortissima spinta a sottrarsi ad essa, e quanto più recrudescente si fa tale oppressione, tanto più si rende necessario riflettere su valori umani come la “mutualità”, la libertà del singolo come necessità intrinseca alla libertà delle moltitudini, e l’autosuperamento.

L’Anarchia, tutto sommato, è proprio una forma di “superamento” delle esperienze storiche e antropologiche, superamento inteso non come “fuga” dalle espressioni e dalle potenzialità umane più profonde, ma semmai come “ritorno” ad esse.

Re: Cosè la libertà?

Inviato da  Kirbmarc il 10/10/2006 13:41:37
Citazione:
L’Anarchia, tutto sommato, è proprio una forma di “superamento” delle esperienze storiche e antropologiche, superamento inteso non come “fuga” dalle espressioni e dalle potenzialità umane più profonde, ma semmai come “ritorno” ad esse.

Ciao Florizel. Condivido il tuo pensiero.
A mio parere, però, il "ritorno" è più un'aspirazione, un simbolo mentale, dato che storicamente un periodo narchico non c'è stato (questo non vuol dire che non ci sarà ).
Inoltre, faccio una domanda: le piccole organizzazioni possono essere prive di gerarchia impositiva (a guida "pubblica")? A mio parere sì, mentre le "grandi organizzazioni" tendono inesorabilmente a "schiacciare" l'individuo, e a distanziare vertice e base, nelle piccole, base e vertice potrebbero essere la stessa cosa.Inoltre le piccole organizzzazioni si autocontrollano con maggiore facilità. Ho detto una stupidata?

Re: Cosè la libertà?

Inviato da  florizel il 10/10/2006 13:43:40
fiammiferoCitazione:
Un esempio concreto in cui è esistita l'anarchia,per favore


I raduni dei luogocomunquesi ti va bene, come esempio?
SatirusCitazione:
In un mondo "interconnesso" (grasso eufemismo) come quello attuale, l'anarchia locale è una spudorata, ingenua, irreale, UTOPIA!

Anche il potere globalizzato era un'utopia, per i potenti del secolo scorso.
Però, si è verificato. Affermare che di solo "potere" è fatto l'individuo, imposto o subito, è la stessa logica che continua ad alimentarlo.
Citazione:
Il sogno di un'anarchia mondiale è invece una CRIMINALE UTOPIA!

Certo, se essa fosse imposta.
Se invece fosse una condizione conquistata dai diretti interessati, non sarebbe certo criminale, e nemmeno utopia.
Non pensare in termini "mondiali". Pensa in termini "umani".
Guarda caso, oggi l'unica cosa ad essere stata globalizzata, è il dominio.

Re: Cosè la libertà?

Inviato da  _gaia_ il 10/10/2006 13:46:41
Citazione:
Satirus:
Toh! mi presti il fianco ... infatti i Pigmei sono l'unico gruppo umano in pericolo di estinzione.

Mah guarda, che io sappia i pigmei sono l'unico gruppo umano di cacciatori-raccoglitori che resiste ancor oggi.

La loro sopravvivenza è legata alla sopravvivenza della foresta. Finché ci sarà un pezzo di foresta ci saranno pigmei; quando scomparirà la foresta scompariranno i pigmei, ma quando avverrà, se è per questo, scomparirà anche il resto dell'umanità.


Citazione:
Satirus:
Il sogno di un'anarchia mondiale è invece una CRIMINALE UTOPIA!

Primo: vorrei sapere dove sta la caratteristica "criminale" (termine piuttosto forte e preciso mi pare).
Secondo: chi ha detto di volere un'anarchia mondiale?


Citazione:
Santro:
Facile quando si è all'interno di una piccola comunità (tribù) i cui componenti hanno la pelle dello stesso colore, stessa cultura, stessa religione e senza televisione.

Beh, i pigmei vivono in comunità che possono raggiungere le 2000 persone, poi "suddivise" in tribù più piccole con una media di 50 persone. Non sono certo delle metropoli, ma non fatene un problema di numero: non è vero che meno si è e più è facile andare d'accordo. Esempi pratici ne ho sotto gli occhi ogni giorno.

Poi non è che i pigmei vivano proprio fuori dal mondo: gli stranieri li conoscono, moltissimi lavorano nelle piantagioni di altri gruppi umani (neri o bianchi che siano). Semplicemente, hanno visto quello che lo straniero portava e per lo più hanno deciso che "nun je ne poteva fregà de meno"...



Finiamola con sta storia della società multitutto e teleglobalizzata...
L'individuo PUO' scegliere perché ha la libertà per farlo.
Se lo fa o non lo fa, che se ne prenda la responsabilità, ma senza tirare in ballo "la società moderna". Se rinuncia a dar voce alla propria libertà, che abbia almeno il coraggio di ammetterlo.

Re: Cosè la libertà?

Inviato da  florizel il 10/10/2006 14:00:49
SantroCitazione:
Facile quando si è all'interno di una piccola comunità (tribù) i cui componenti hanno la pelle dello stesso colore, stessa cultura, stessa religione e senza televisione

Infatti, l'Anarchia non pensa in termini di grandi numeri.
Dovrebbe essere chiaro che i grandi agglomerati urbani, le grandi concentrazioni umane sono espressione diretta del "potere". In una condizione difficilmente gestibile, dal punto di vista organizzativo, dai diretti interessati, si rende necessario l'esercizio della della "delega" e della "rappresentanza".

Vorrei inoltre farti notare che la pelle dello stesso colore, stessa cultura, stessa religione è qualcosa che il POTERE sta già imponendo, paradossalmente. Il che non implica che questa sia una "scelta".
Come mai?

Re: Cosè la libertà?

Inviato da  florizel il 10/10/2006 14:13:08
KirbmarcCitazione:
A mio parere, però, il "ritorno" è più un'aspirazione, un simbolo mentale, dato che storicamente un periodo narchico non c'è stato

Ciao, Kirbmarc.
Forse non si può davvero parlare di "periodi" anarchici, ma di "esperienze" storiche tali, credo di si.
Durante la Rivoluzione Spagnola del 1936 si sono realizzate tali esperienze, ed esse non si sono limitate all'organizzazione sociale delle attività, ma hanno coinvolto anche aspetti "interiori" degli individui, com'è ovvio che avvenga per tutto quello che nasce dai diretti interessati in termini di "liberazione".
L'Anarchia, tra l'altro, è una forma di organizzazione in divenire, mai stigmatizzata una volta per tutte, di per sè concettualmente non rigidamente applicabile con l'imposizione, come invece lo è il potere.
Hai sollevato una questione molto interessante: come mai si può parlare solo di "periodi" di dominio, e non di periodi di "libertà"?
Da rifletterci, veramente.
Citazione:
le piccole organizzazioni possono essere prive di gerarchia impositiva (a guida "pubblica")? A mio parere sì, mentre le "grandi organizzazioni" tendono inesorabilmente a "schiacciare" l'individuo, e a distanziare vertice e base, nelle piccole, base e vertice potrebbero essere la stessa cosa.Inoltre le piccole organizzzazioni si autocontrollano con maggiore facilità. Ho detto una stupidata?

Assolutamente no. In qualche modo ti sei anche risposto.

Re: Cos'è la libertà?

Inviato da  andycap il 11/10/2006 0:21:20
uh uh... quanti dejavù... (o meglio già letti...)
x atena....
l'intimidazione nasce dalla struttura gerarchica del potere, che, attraverso la sua forma esclusivamente piramidale (o meglio un bell dodecaedro, più complesso), necessita di forme di controllo pacifiche(come l'ottundimento televisivo, ad esempio) e non (la repressione poliziesca, i conflitti tra fasce sociali intermedie innescati dall'alto e un tottilione di altri casi) per giustificare il paradosso nuemrico di un mondo pilotato da pochi...

per satirus...
l'anarchia è criminale quanto il peperoncino... sulle prime pizzica forte, poi piano piano non ne puoi fare a meno e ne cerchi dosi sempre più massicce... Fa bene alle coronarie e solo se sei un pò marcio dentro dà problemi di prurito...
sulla spagna non meriti risposta, forse hai letto solo l'ultimo libro di petacco (??)

Re: Cos'è la libertà?

Inviato da  fiammifero il 11/10/2006 0:45:28
Florizel:Citazione:
I raduni dei luogocomunquesi ti va bene, come esempio?

è più calzante quello dei pigmei peccato che non sia in occidente
l'esperienza anarchica della Guerra Civile di Spagna,come mai ha avuto breve durata e circoscritta alla sola Catalogna?

Credo che sia criminale il pensiero anarchico non perchè tale,anzi bellissimo,ma perchè è irrealizzabile proprio per questione di numeri e ti illude,ti mette le ali ma poi la realtà ti ributta per terra.
Cavolo pure nel Paradiso di Dante e della Bibbia ci sono le gerarchie,così pure per gli angeli i santi ed i beati,qualcosa vorrà dire o no ?

Re: Cos'è la libertà?

Inviato da  Piero79 il 11/10/2006 1:22:37
Citazione:
l'esperienza anarchica della Guerra Civile di Spagna,come mai ha avuto breve durata e circoscritta alla sola Catalogna?


è una domanda seria? la morsa delle truppe dello stato fascista-franchista e delle truppe del partito comunista di Spagna (appoggiato da Mosca), dice niente?

Citazione:
Cavolo pure nel Paradiso di Dante e della Bibbia ci sono le gerarchie,così pure per gli angeli i santi ed i beati,qualcosa vorrà dire o no ?


vuoldire che ti devi rassegnare, lo dice anche il Sommo Poeta

Re: Cos'è la libertà?

Inviato da  Linucs il 11/10/2006 1:26:31
Vorrei inoltre farti notare che la pelle dello stesso colore, stessa cultura, stessa religione è qualcosa che il POTERE sta già imponendo, paradossalmente.

Fammi indovinare...

Re: Cos'è la libertà?

Inviato da  florizel il 11/10/2006 1:47:45
è più calzante quello dei pigmei peccato che non sia in occidente

Ti pago il viaggio?

Citazione:
l'esperienza anarchica della Guerra Civile di Spagna,come mai ha avuto breve durata e circoscritta alla sola Catalogna?

Rivoluzione Spagnola.
Non si è limitata alla sola Catalogna, in Spagna.
Dall'intera Europa sono partiti migliaia di anarchici o libertari a sostegno di quella causa, con la speranza che la vittoria anarchica potesse essere esempio per altri popoli.
George Orwell è stato uno di loro.
Purtroppo, la "sinistra" ha svolto "egregiamente" il suo ruolo di "mastino" statalista, bloccando quella santa rivolta, e sparando addosso ai suoi stessi ex sostenitori passati dall'altra parte.
Come è successo a Kronstadt.
Fiamma, nel forum "Anarchia" c'è parecchio materiale, oppure cerca con Gooooooogle.
Citazione:
Credo che sia criminale il pensiero anarchico non perchè tale,anzi bellissimo,ma perchè è irrealizzabile proprio per questione di numeri e ti illude,ti mette le ali ma poi la realtà ti ributta per terra.

I "numeri" li fa il "potere", Fiamma.
La "realtà" è questa.

"E voi, materialisti, col vostro chiodo fisso
che "dio è morto e l'uomo è solo in questo abisso",
le verità cercate per terra, da maiali:
tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali."


F. Guccini - Cyrano.

Re: Cos'è la libertà?

Inviato da  florizel il 11/10/2006 1:55:05
Fammi indovinare...

LINUCS!!!

In realtà, volevo dire che la dietro la logica multicuturale si cela il piano segreto (ma mica tanto) n.2 : risoluzione delle diversità in un UNICA GRANDE amorfa massa mondializzata e scodellizzata...

Quando torni?

Re: Cos'è la libertà?

Inviato da  Piero79 il 11/10/2006 2:11:14
Citazione:
Rivoluzione Spagnola.
Non si è limitata alla sola Catalogna, in Spagna.


da vedere: "Terra e Libertà" un bel film di Ken Loach tratto da "Omaggio Alla Catalogna" di Orwell

Re: Cos'è la libertà?

Inviato da  andycap il 11/10/2006 9:21:25
da leggere:
H. M. Enzensberger - La breve estate dell'anarchia (Feltrinelli)

se poi interessano, ho una sequela di titoli sull'argomento un pò più di parte... primo tra tutti
C. Semprun Maura - Rivoluzione e controrivoluzione in Catalogna (Antistato)

a bientot, ribelli...

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=52&topic_id=2423