Re: Fusione Fredda

Inviato da  Dusty il 1/11/2012 11:08:25
Citazione:
Menomale

Fanculo ai brevetti

Re: Fusione Fredda

Inviato da  infosauro il 1/11/2012 16:44:09
Citazione:
Fefo, non riesco a capire quanto costa. Le uniche informazioni relative alle spese che ho trovato sono queste:
"Nel caso di un E-Cat termico alimentato elettricamente utilizzato per gran parte dell'anno, il risparmio ottenibile si aggira sui 130.000 euro/anno per 1 MW termico di potenza installata. Nel caso dell'E-Cat termico a gas, il tempo di rientro è di 3-5 anni, dopodiché il guadagno annuo è di almeno 260.000 euro a MW termico, per cui in 20 anni il guadagno netto è di almeno 4,1 milioni di euro. Un discorso analogo si applicherà all'Hot Cat, se - verosimilmente - si differenzierà solo per la temperatura fornita.

Nel caso di un E-Cat elettrico stand-alone, il tempo di rientro dell'investimento per una centrale elettrica che sfrutti questo tipo di tecnologia è di 3-4 anni al massimo. Ma, soprattutto, dopo il tempo di rientro il costo del kWh elettrico prodotto è quasi uguale a zero (poiché i costi di gestione annua rappresentati da cartucce di combustibile e manutenzione ordinaria risultano trascurabili), per cui si ha un guadagno annuo di almeno 840.000 euro. In 20 anni, pertanto, il guadagno netto è di almeno 14 milioni di euro."

Ma non sono di grande aiuto, comunque gli ho mandato una mail, vediamo se mi rispondono.

Re: Fusione Fredda

Inviato da  Dusty il 1/11/2012 17:04:07
Citazione:
Fefo, non riesco a capire quanto costa.

Da quello che ho capito, il costo si aggira attorno al milione di euro.

Se ti rispondono facci sapere, ma dubito... serve un piano industriale etc

Re: Fusione Fredda

Inviato da  infosauro il 2/11/2012 13:40:37
Citazione:

Dusty ha scritto:
Da quello che ho capito, il costo si aggira attorno al milione di euro.[...]


Ci vorrebbe Mitt Romney... Oppure il suo denaro.
A proposito, sai dirmi se questo video è accurato?

Re: Fusione Fredda

Inviato da  Dusty il 2/11/2012 14:21:18
Citazione:
Citazione:
Da quello che ho capito, il costo si aggira attorno al milione di euro.[...]


Ci vorrebbe Mitt Romney... Oppure il suo denaro.


Gli impianti industriali che ci danno tutte le cose che utilizziamo tutti i giorni costano tantissimo.

Per un nuovo apparato l'importante non è il costo assoluto ma relativo alle soluzioni attuali: in particolare il costo dell'investimento (quanto costa comprare l'impianto) ed il suocosto di esercizio (quanto costa produrre l'acqua calda).

Dagli studi che ha fatto prometeon mi pare di ricordare che si rientra dai costi dopo pochi anni (meno di 5) in determinate condizioni di utilizzo come ad esempio dover produrre acqua calda tutto il giorno, tutti i giorni dell'anno (che è una cosa tipica per una fabbrica).
E dopo tale data il costo di esercizio diventa quasi trascurabile.

Se tale previsione è giusta il prodotto è quindi estremamente competitivo.

Citazione:
A proposito, sai dirmi se questo video è accurato?

Non ne ho idea, non mi interesso delle regolamentazioni statunitensi. Quello che però so è che quando esistono delle entità a cui si da l'esclusiva della produzione del denaro (stati, banche centrali, riserve frazionarie, etc), alcune persone si possono arricchire alle spalle di tutte le altre in tantissimi modi.

Questo è uno dei motivi per cui ci battiamo tanto per avere una moneta "onesta", cioè che non favorisca un gruppo di persone (tipicamente selezionato per vicinanza politica) a scapito di altri.
Qualunque moneta "fiat", cioè creata a volontà dal nulla da un ente centrale, è di questo tipo (è una fregatura per i suoi utilizzatori, anche se il più delle volte non lo sanno).

Re: Fusione Fredda

Inviato da  infosauro il 5/11/2012 13:28:45
Citazione:

Dusty ha scritto:
[...]Se tale previsione è giusta il prodotto è quindi estremamente competitivo.[...]

Volendo essere pignoli i prodotti sono 4, ma tu hai caipito, per ognuno di loro, cosa entra e cosa esce? Senza stare lì a misurare la quantità o a capire la reazione, si riesce ad avere uno schema con, per ogni cat, le sostanze (e l'energia) in entrata e quelle in uscita?

Re: Fusione Fredda

Inviato da  infosauro il 26/5/2013 18:41:23
Visto che ci sono state delle novità, mi rispondo da solo: entrano nichel e idrogeno ed escono rame e calore in quantità non meglio definite.

Ecco un articolo di repubblica che ne riprende uno di forbes:

"La fusione fredda italiana funziona".
Nuovo test indipendente per E-Cat
Primi risultati sul dispositivo prodotto dall'ingegnere italiano Andrea Rossi sembrano verificarne il funzionamento escludendo reazioni termochimiche. Il giornale finanziario Forbes si sbilancia: "Il mondo potrebbe cambiare", ma l'ambiente scientifico è cauto: mancano i dati sulla produzione di rame e sul catalizzatore. E soprattutto la peer review

LA FUSIONE FREDDA attraverso il sistema E-Cat, un modo di produrre energia usando l'atomo in modo inedito, inizia a ricevere approvazioni esterne all'ambiente di sviluppo. L'idea è di Andrea Rossi, ingegnere italiano: L'E-Cat è una macchina che produce calore attraverso un processo nucleare a bassa energia, detto "volgarmente" fusione fredda. Una tecnica che genera energia a temperature molto più basse da quelle di fusione nucleare, allo stesso tempo in maniera più semplice e sicura. L'idea della fusione fredda viene dal lavoro di Martin Fleischmann: le sue tecniche sono state oggetto di esperimenti in tutto il mondo, sempre discussi. Il lavoro di Rossi è uno di quelli che ora pare appartenere alla seconda categoria. E potrebbe essere l'uovo di colombo per la ricerca attuale.

Il lavoro di Rossi ha sollevato entusiasmi e polemiche in egual misura, ma ora arrivano i risultati di test indipendenti sull'E-Cat. Richiesti a gran voce dalla comunità scientifica. E con dei risultati che ne dichiarano il funzionamento. A scriverne è Forbes, un giornale finanziario, prima di ogni pubblicazione scientifica. L'ambiente della ricerca sull'E-Cat ci va cauto. E non è difficile immaginare che se l'E-Cat si rivelasse un progetto scalabile, in grado di produrre energia in quantità importanti, le ripercussioni non mancherebbero sul mondo accademico che finora non ha manifestato entusiasmo per l'idea di Rossi.

Forbes si sbilancia: "Forse il mondo cambierà davvero", scrive riferendosi ai test sull'E-Cat. A lungo rimandati e su cui per mesi non si sono visti aggiornamenti, tanto da far dubitare che Rossi avesse davvero qualche possibilità di verifica sulla sua idea. Ma a sostenerla arriva ora il rapporto del professor Giuseppe Levi dell'Università di Bologna, con Evelyn Foschi, Torbjörn Hartman, Bo Höistad, Lars Tegnér e Hanno Essén, Roland Pettersson. Uno studio che dichiara come la LENR (low energy nuclear reaction) nell'E-Cat di Rossi possa generare rame e calore partendo da atomi di nichel e idrogeno. Due sono gli esperimenti che hanno portato alle conclusioni: uno svolto nell'arco di 96 ore dal 13 al 17 dicembre 2012, e l'altro di 116 ore dal 18 al 23 marzo 2013. Le condizioni degli esperimenti erano differenti, ma il parere finale decretava il funzionamento di E-Cat. A dicembre marzo il sistema avrebbe sprigionato 160 kWh per un consumo di circa 35 kWh. A marzo la produzione sarebbe stata di 62 kWh, consumo 33 KWh. La squadra di ricercatori esclude reazioni termochimiche e scrive che la produzione energetica deve essere associata alla fusione dei due elementi. Oppure, altre spiegazioni non ce ne sono.

I problemi comunque non mancano. Non ci sono dati sul rame prodotto, o sul combustibile utilizzato durante i test. Su questo, c'è riserbo da parte di Rossi. Sarebbe un composto di nichel, idrogeno e un catalizzatore mantenuto segreto. La comunità scientifica denuncia poi la mancanza di "peer review", e stavolta entra in gioco anche un'azienda esterna, la Prometeon, unica licenziataria per E-Cat in Italia e a San Marino, che invece ne dichiara l'avvenuta esecuzione. Tutti elementi che fanno pensare come anziché una certezza su E-Cat, stia per iniziare un percorso di ulteriori dubbi. Tra procedure scientifiche non ortodosse e parole di un certo peso che arrivano da Forbes: "O si tratta di una delle truffe più elaborate della storia della Scienza, oppure stavolta il mondo potrebbe cambiare davvero. La velocità di questo cambiamento dipende esclusivamente da Rossi".


Sembra che in Grecia ci sia una discreta quantità di nichel (seconda riserva più grande nell'UE), se riescono a sfruttarlo con l'ecat magari si riprendono. Anche a Cuba c'è né parecchio.

Re: Fusione Fredda

Inviato da  Dusty il 26/5/2013 20:26:21
Citazione:

Sembra che in Grecia ci sia una discreta quantità di nichel (seconda riserva più grande nell'UE), se riescono a sfruttarlo con l'ecat magari si riprendono. Anche a Cuba c'è né parecchio.

Il nickel è un metallo relativamente diffuso e se l'ecat si rivelasse all'altezza delle aspettative il suo consumo sarebbe praticamente irrisorio (si parla di un grammo per 6 mesi di autonomia per un ecat "convenzionale").

Di conseguenza dubito che averne una grossa riserva possa fare qualche differenza pratica, da un punto di vista economico.

Re: Fusione Fredda

Inviato da  infosauro il 27/5/2013 9:36:03
Dusty, ma se io e te, per esempio, volessimo replicare, anche solo su piccola scala, i processi che avvengono nell'ecat, sarebbe facile, difficile o impossibile?

Re: Fusione Fredda

Inviato da  Dusty il 27/5/2013 9:43:23
Citazione:

infosauro ha scritto:
Dusty, ma se io e te, per esempio, volessimo replicare, anche solo su piccola scala, i processi che avvengono nell'ecat, sarebbe facile, difficile o impossibile?

Per risponderti dovrei prima sapere come funziona l'ecat, cosa che (chiaramente) è ben tenuta nascosta da Rossi.

Ma se gli stati (con le loro leggi) non lo ostacoleranno e gli permetteranno di arrivare sul mercato sarà solo questione di tempo finchè qualcuno non faccia reverse engineering e cominci a fargli concorrenza :)

Re: Fusione Fredda

Inviato da  infosauro il 23/1/2016 18:23:03
Ci sono novità?

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