P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  Kolza il 20/5/2007 23:48:24
http://www.megalab.it/news.php?id=1632

P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani
a cura di The King of GnG pubblicato il 16/05/2007

Visitato 2573 volte, ultima visita il 20/05/2007
Scovati sulle reti di scambio grazie al software specializzato di una società svizzera, vengono ora “gentilmente” invitati a risolvere la questione con circa 300 euro per i danni. E chi si rifiuta rischia il processo, con tutte le possibili conseguenze del caso...

In rete viene definito come il caso Peppermint, dal nome della omonima etichetta discografica tedesca che ha dato il là alla cosa. Di certo si tratta dell'iniziativa legale di questo genere più estesa mai intrapresa in Italia, che riecheggia per molti versi i casi americani da sempre sotto i riflettori della cronaca telematica. Con l'aggravante che in Italia, grazie all'ex-ministro Urbani - che le ortiche lo abbiano sempre in gloria - chi condivide contenuti illeciti su Internet commette un reato con valenza penale.

Presentiamo brevemente i fatti: l'etichetta musicale Peppermint Jam Records GmbH, grazie al software dell'azienda elvetica Logistep AG, ha "beccato" 3636 utenti sulle reti di file sharing più diffuse che avevano in condivisione materiale protetto dal diritto d'autore. Avvalendosi della consulenza legale dello studio Mahlknecht & Rottensteiner con sede a Bolzano, la produttrice discografica è riuscita a far imporre dal Tribunale di Roma la consegna dei nominativi dietro gli indirizzi IP da parte di Telecom Italia e altri fornitori di accesso.

In questi giorni lo studio legale ha infine dato fuoco alle polveri, inviando ai suddetti 3636 condivisori altrettante raccomandate di accomodamento, che offrono cioè una via di uscita semplice e veloce per evitare di finire in tribunale: come la pratica di "estorsione" di RIAA e sodali insegna, M&R vuole che gli utenti aprano il portafogli, per un prezzo invero modico rispetto a quelli praticati oltreoceano. 330 Euro per risarcimento danni e la questione si risolve, dice lo studio.

Il caso sta ovviamente scatenando vivaci polemiche: il senatore Fiorello Cortiana, da tempo impegnato nella difesa dei diritti degli utenti del P2P, lamenta il mancato pronunciamento del Garante della Privacy, pure chiamato in causa dal parlamentare dei Verdi membro della Governance di Internet in seno al Ministero dell'Innovazione, e denuncia la possibile inconsistenza legale dell'ingiunzione del Tribunale di Roma che ha portato all'individuazione degli utenti "fisici" dietro gli indirizzi IP.

Per non lasciare i consumatori in balia di una situazione per niente chiara è scesa in campo l'associazione Adiconsum, che con una nota pubblicata on-line ha offerto il proprio supporto a chiunque fosse incappato nella famigerata raccomandata dello studio di Bolzano. E' stato predisposto anche un fac-simile - disponibile a quanto dice l'associazione nelle sedi sul territorio - da compilare e inviare al Garante della Privacy.

Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  Anglagard il 21/5/2007 9:50:14
Nel caso io arrechi danno a qualcuno e questi si senta in dover di essere risarcito e, nel caso mi mandasse una lettera con scritto o mi dai 330 euri o ti denuncio, io non farei altro che denunciarlo a mia volta per tentata estorsione. Un patteggiamento lo si può sempre fare ma attraverso avvocati e un giudice, non privatamente.
Se fate un rapido calcolo 330x3636=1.199.880 , una bella sommetta davvero....
Io non mi preoccuperei, ma se fossi colpevole inizierei a bruciare qualcosina ...
La privacy non ho ancora capito come funziona, o meglio quanto devi essere amico dei soliti noti per averne una in comodato d'uso, per noi ovvio non esiste.

ah.. ciao a tutti

Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  neoprog il 21/5/2007 22:08:41
Chi scarica file, non lo fa gratis, ma paga un abbonamento adsl mensile ad un provider.
Il p2p esiste solamente per tenere in piedi tale mercato,senza di esso, l'abbonamento adsl lo farebbero in pochissimi.

Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  Pausania il 21/5/2007 22:13:43
Citazione:
Il p2p esiste solamente per tenere in piedi tale mercato,senza di esso, l'abbonamento adsl lo farebbero in pochissimi.

Ti sfido ad usare normalmente internet senza avere l'adsl: non ti serve a niente, e devi prenderti un mese di ferie per controllare la posta.

Praticamente, a parte controllare la posta e visitare alcuni siti come LC che sono abbastanza "leggeri" (sempre che il numero di commenti non sia troppo elevato e non ci siano immagini) internet te lo puoi scordare.

Non puoi usare il Voip, non puoi vedere filmati in streaming e ogni operazione prende troppo tempo per essere portata a termine.

E tutto questo senza aver scaricato mezzo film...

Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  neoprog il 21/5/2007 22:39:21
il motivo principale della diffusione dell'adsl è il p2p.
Quelli che tu hai elencato,sono fattori secondari.
Infatti non ho scritto "senza il p2p l'abbonamento adsl non lo farebbe nessuno".
ps Ti attacchi a tutto pur di polemizzare.

Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  carloooooo il 21/5/2007 23:22:10
Citazione:
Ti sfido ad usare normalmente internet senza avere l'adsl: non ti serve a niente, e devi prenderti un mese di ferie per controllare la posta.

Praticamente, a parte controllare la posta e visitare alcuni siti come LC che sono abbastanza "leggeri" (sempre che il numero di commenti non sia troppo elevato e non ci siano immagini) internet te lo puoi scordare.

Non puoi usare il Voip, non puoi vedere filmati in streaming e ogni operazione prende troppo tempo per essere portata a termine.

E tutto questo senza aver scaricato mezzo film...


Che fai, sfotti?
ps Ti attacchi a tutto pur di infilare il dito nella piaga.

Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  Dusty il 22/5/2007 10:21:57
Citazione:
neoprog ha scritto:
il motivo principale della diffusione dell'adsl è il p2p.

Tutto può essere, però ti faccio notare due cose:

1) l'adsl ha l'indubbio vantaggio di farti essere sempre connesso e non avere lo stress del pagare a tempo ed è utilissima per chi come me la usa per tenersi costantemente in conttatto (via chat) per lavoro (ad esempio questo è stato il motivo principale per cui io l'ho installata)

2) mi pare che tu consideri l'equazione p2p = scambio illegale, cosa che non è assolutamente vera
(ad esempio io uso il p2p per scaricare tantissimo materiale legale)

Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  carloooooo il 22/5/2007 11:59:48
Quoto Pausania e Dusty, e da utente che suo malgrado non possiede una connessione a banda larga posso assicurare che passerei all'ADSL anche senza utilizzare il p2p.

Il motivo? Semplicemente perché quando navighi hai a che fare con un mondo che nel frattempo è andato avanti e del quale non puoi gioire a pieno. Per quanto mi riguarda non c'è solo il p2p.

Poi, è ovvio che io non son un campione rappresentativo. Ma a questo punto devo chiedere a quale evidenza statistica si rifa la frase "il p2p esiste solamente per tenere in piedi tale mercato,senza di esso, l'abbonamento adsl lo farebbero in pochissimi".

Carlo

Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  Anglagard il 22/5/2007 12:18:58
Penso che il p2p abbia aiutato molto la crescita dell' adsl all' inizio, ma ora è solamente uno dei tanti "motivi", ad esempio molti la usano per i giochi, per il voip o anche solo per condividere filmati in rete o vederli. Ora le offerte sono un po' più abbordabili, almeno nelle versioni base e non ci sarebbe più quella grossa differenza con l'isdn o analogico e in più non hai il pericolo dei dialer e in poco tempo visualizzi, scarichi insomma non sprechi tanto tempo come con una connessione dial up. Io mi guardo spesso e volentieri le anteprime dei film, magari in hd, se penso a farlo con l'analogico.......

comunque il garante per la privacy pare si sia mosso, in maniera estremamente celere direi http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1994230&r=PI in quasi 2 mesi e in modo del tutto spontaneo e poi dite che non lavorano per noi.....

Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  Sertes il 22/5/2007 12:33:30
Spettacolare!
Criminali colti in flagrante che si appellano alla privacy! Come quelli che fotografati dall'autovelox non volevano pagare le multe, e anzi hanno formato un comitato. E' la melma che si rivolta al badile, per così dire...

Secondo me non avranno problemi a far passare questa linea in Italia, chissà che gli avvocati di Fastweb, Telecom, Infostrada non si offrano di difenderli gratuitamente?

Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  Kolza il 22/5/2007 13:34:48
Sertes,
La tua presa di posizione è quantomeno semplicistica. Il diritto d'autore, poi, non è qualcosa di fisso e immutabile, ma è sottoposto alle diverse legislazioni europee, che differiscono in maniera persino considerevole l'una dall'altra.
Cordialità
K

Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  Sertes il 22/5/2007 14:04:22
Citazione:
Sertes,
La tua presa di posizione è quantomeno semplicistica. Il diritto d'autore, poi, non è qualcosa di fisso e immutabile, ma è sottoposto alle diverse legislazioni europee, che differiscono in maniera persino considerevole l'una dall'altra.
Cordialità


Non tutti i problemi grossi hanno bisogno di soluzioni complesse, anzi questo è piuttosto semplice: il problema è che l'italia è il paese dell'impunità e questi criminali, perchè di crimine si tratta, non vogliono subire le conseguenze delle loro azioni, quindi si attaccano ad ogni cavillo.
E stai ben sicuro che ci sarà qualcuno che ha interesse a proteggerli, sia per interessi piccoli (perchè magari è gestore di telefonia) sia per interessi grandi (perchè in italia l'unica linea di condotta che non può MAI passare è che ciascuno risponda per le proprie azioni).

Dopotutto questi nomi sono stati pubblicati su qualche quotidiano, in palese violazione delle leggi sulla privacy, oppure sono stati usati solo per legittime investigazioni e comunicati solo ai diretti interessati?

Comunque rendiamola ancora più semplice: se tu ti infili per una strada contromano e un vigile fischia, cosa fai ti incazzi perchè il vigile ti ha fermato in mezzo alla strada dove tutti ti vedono? E la privacy?

Sennò domani io e te andiamo a rapire le veline, le mettiamo nella mia cantina e se vengono i carabinieri a liberarle li denunciamo per effrazione!
Vuoi la bionda o la mora?

Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  Pausania il 22/5/2007 14:38:28
Citazione:
non vogliono subire le conseguenze delle loro azioni, quindi si attaccano ad ogni cavillo.

Si chiama Stato di Diritto, che ci vuoi fare?

Citazione:
se tu ti infili per una strada contromano e un vigile fischia, cosa fai ti incazzi perchè il vigile ti ha fermato in mezzo alla strada dove tutti ti vedono?

Di solito ci si incazza perché il vigile non vede mai un cazzo di niente, non vede i camion che corrono per le strade sovraccarichi facendo cadere pietre sulle macchine che passano, non vedono mai gli abusi edilizi dei soliti noti, non vedono le autoblu che fanno quello che gli pare, non vedono mai gli spacciatori che spacciano, non vedono mai gli scippatori che scippano, non vedono mai i ladri che scappano da casa mia, però guardacaso vedono me che commetto un'infrazione amministrativa.

Certo che mi incazzo. E se posso evitare di pagare ulteriori soldi al Comune o a chicchessia lo faccio. Magari anche solo per principio.


Citazione:
Sennò domani io e te andiamo a rapire le veline, le mettiamo nella mia cantina e se vengono i carabinieri a liberarle li denunciamo per effrazione!

Sertes, è esattamente quello che è successo con il rapimento Moro: la polizia ha bussato al covo, non ha risposto nessuno, e per non beccarsi una denuncia per effrazione, se n'è andata. Altro che veline...

Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  Sertes il 22/5/2007 16:00:33
Citazione:

Pausania ha scritto:
Citazione:
non vogliono subire le conseguenze delle loro azioni, quindi si attaccano ad ogni cavillo.

Si chiama Stato di Diritto, che ci vuoi fare?

Certo, sono innocenti fino a prova contraria. Però le prove qui ci sarebbero, a sentir peppermint, e gli utenti p2p contestano come sono state raccolte le prove, non il crimine in sè.

Citazione:
Citazione:
se tu ti infili per una strada contromano e un vigile fischia, cosa fai ti incazzi perchè il vigile ti ha fermato in mezzo alla strada dove tutti ti vedono?

Di solito ci si incazza perché il vigile non vede mai un cazzo di niente, non vede i camion che corrono per le strade sovraccarichi facendo cadere pietre sulle macchine che passano, non vedono mai gli abusi edilizi dei soliti noti, non vedono le autoblu che fanno quello che gli pare, non vedono mai gli spacciatori che spacciano, non vedono mai gli scippatori che scippano, non vedono mai i ladri che scappano da casa mia, però guardacaso vedono me che commetto un'infrazione amministrativa.

Certo che mi incazzo. E se posso evitare di pagare ulteriori soldi al Comune o a chicchessia lo faccio. Magari anche solo per principio.

E che ho detto io? L'italia è lo Stato d'Impunità... ormai non ci si incazza più se ci sono i ladri, gli abusi edilizi, gli spacciatori: si tollera. L'importante è che poi tollerino anche gli altri quando rubacchiamo anche noi qualche film, qualche canzone, qualche cosuccia digitale di cui in realtà una copia equivale solo ad un mancato acquisto. Che nessuno si permetta di guardare ai nostri piccoli illeciti quando ci sono problemi così grossi da affrontare! Questo è il punto a cui siamo arrivati. Anzi a cui ci hanno portati: sdoganare la macro criminalità e la macro impunità concedendo ad ognuno di noi la micro criminalità e la micro impunità

Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  Anglagard il 23/5/2007 8:22:37
In realtà alla peppermint si contesta che per per trovare quei 3636 terroristi abbia dovuto vagliare dati di molti altri utenti, ci si chiede con quale diritto una società privata possa farlo solo sulla presunzione di reato e non davanti alla innegabilità dello stesso ( negli odierni p2p non è così facile risalire alle fonti, percui hanno dovuto controllare sicuramente anche gente totalmente innocente ), d' altro canto siamo tutti criminali nel momento in cui comprando un cd vergine paghiamo una tassa di risarcimento contro la pirateria e quindi è un' ammissione di colpevolezza di tutti noi, tutti al rogo dunque. Intanto in casi di minor interesse e di non provato danno alla società e nel totale silenzio, vedi parmalat, cirio e altri si va a gonfie vele verso la prescrizione, ma l' importante è salvaguardare la proprietà intellettuale della spears a patto di trovarla.
Per inciso io sono convinto che il p2p più che le major o gli artisti abbia messo in difficoltà chi vendeva o noleggiava videocassette o lp, loro però non hanno mai voce in capitolo e nessuna tassa li ricompensa del danno subito.

Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  Sertes il 23/5/2007 9:14:54
Citazione:

Anglagard ha scritto:
In realtà alla peppermint si contesta che per per trovare quei 3636 terroristi abbia dovuto vagliare dati di molti altri utenti, ci si chiede con quale diritto una società privata possa farlo solo sulla presunzione di reato e non davanti alla innegabilità dello stesso ( negli odierni p2p non è così facile risalire alle fonti, percui hanno dovuto controllare sicuramente anche gente totalmente innocente ),


Ti spiego alcune cose:
peer to peer (p2p): due computer su internet comunicano direttamente senza l'intervento di un server di terze parti (che può contenere ad esempio solo le liste ed essere esonerato da qualsiasi responsabilità su cosa viene trasmesso e ricevuto dai due computer p2p.
Programmi di condivisione peer to peer: quando installi uno di questi programmi sei TU ad aprire una porta sul tuo computer e sei TU a decidere quali file rendere disponibili all'esterno. La lista di questi file che rendi disponibili viene spedita al server, su cui tutti gli utenti collegati al servizio possono fare ricerche.
Quindi alla tua privacy hai già rinunciato per quanto riguarda i contenuti che rendi disponibili su una rete p2p, perchè sei tu stesso che rendi disponibile alcuni files. Dall'esterno non possono vedere gli altri files che hai sul pc, nè conoscere la tua identità direttamente. Per conoscere la tua identità ci vuole l'intervento di un autorità investigativa che ordina al tuo provider di comunicare i dati a seguito appunto di una investigazione.

Dire che per trovare 3636 colpevoli siano stati vagliati tanti altri utenti è vero, ma di questi saranno stati controllati solo i files condivisi, ovvero quei files che gli utenti stessi avevano reso disponibili per loro scelta, quindi non c'è alcuna infrazione della privacy.
Poi certo avranno chiesto l'intervento delle autorità per conoscere la vera identità dei 3636 utenti, ma ancora nessun problema di privacy perchè si tratta di una investigazione criminale, e i dati non sono stati divulgati a terzi, nè pubblicati su un giornale.

Ora questi 3636 (potrei dire 3635 + Sertes?) utenti potranno scegliere se accettare questo patteggiamento o andare in tribunale a difendere le proprie ragioni. Però appellarsi alla privacy è errato e, permettimi di dirlo, infantile. Non ci sono nemmeno i termini tecnici per farlo, figuriamoci quelli giuridici!
Piuttosto se uno vuole proprio rendersi ridicolo ma appellarsi a qualcosa che ha un minimo di fondamento tecnico potrebbe dire che:
"è vero che avete trovato un mp3 di vasco rossi sulla mia cartella c:\programmi\emule\incoming però io stavo scaricando un file che dal nome appariva come un mp3 freeware, purtroppo in realtà era un fake, e io non posso saperlo finchè non l'ho scaricato tutto ed ascoltato. Voi mi avete tracciato nei 3 minuti che intercorrono tra quando l'ho scaricato e quando l'ho ascoltato, e capendo che era un file coperto da copyright subito dopo l'ho cancellato. Questa è la mia posizione, dimostratemi il contrario".
Poi magari riescono a dimostrare che i file di vasco li hai avuti in condivisione per una settimana, oppure che i file incriminati erano mille, e allora non puoi fingere ignoranza.

Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  Fabrizio70 il 23/5/2007 11:07:06
Citazione:
Ti spiego alcune cose:

[omiss]

Dire che per trovare 3636 colpevoli siano stati vagliati tanti altri utenti è vero, ma di questi saranno stati controllati solo i files condivisi, ovvero quei files che gli utenti stessi avevano reso disponibili per loro scelta, quindi non c'è alcuna infrazione della privacy.


Colpevoli? , e di che cosa ?
Prima che uno possa essere definito in tale maniera ne occorrono di gradi di giudizio , e l'avviso di garanzia che fine ha fatto ?

Citazione:

Però appellarsi alla privacy è errato e, permettimi di dirlo, infantile. Non ci sono nemmeno i termini tecnici per farlo, figuriamoci quelli giuridici!
Piuttosto se uno vuole proprio rendersi ridicolo ma appellarsi a qualcosa che ha un minimo di fondamento tecnico potrebbe dire che:
"è vero che avete trovato un mp3 di vasco rossi sulla mia cartella c:\programmi\emule\incoming......


E da quando Vasco pubblica i suoi file in mp3 ?
A me risulta che il formato coperto da copyright é cda , totalmente differente dal file in questione....

Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  franco8 il 23/5/2007 11:52:49
Citazione:

Colpevoli? , e di che cosa ?

Non solo "colpevoli".. addirituta "criminali"
..E' puro "terrorismo psicologico"

il problema è che i piccoli "illeciti" sono tali solo secondo un sistema di regole del tutto estraneo al buon senso (esempio: secondo loro non potrei nemmeno regalare ad un amico un film che ho già visto... Se potessero metterebbero pure un limite al numero di volte che puoi guardare un film e al numero di persone che possono vederelo... Della serie: la tecnologia al servizio del futile!)
In realtà nessuno ruba niente a nessuno... (o meglio.... .)
Mentre i guadagni stratosferici di personaggi che svolgono il loro "rispettoso" e indispensabile uolo nella "Società" (ministri, calciatori e deputati, vespe e Baudi e quant'altro...per fare un esempio) .. Lassamo perde!)

Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  Sertes il 23/5/2007 13:31:13
Citazione:

Colpevoli? , e di che cosa ?
Prima che uno possa essere definito in tale maniera ne occorrono di gradi di giudizio , e l'avviso di garanzia che fine ha fatto ?


Ho scritto colpevoli in senso lato... d'altronde il messaggio cui ho risposto diceva "3636 terroristi"
Non mettetemi in croce solo perchè non la penso come voi

Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  Sertes il 23/5/2007 13:38:31
Citazione:

E da quando Vasco pubblica i suoi file in mp3 ?
A me risulta che il formato coperto da copyright é cda , totalmente differente dal file in questione....


Scusa, questa me l'ero persa.

Quindi stai dicendo che io posso grabbare qualsiasi audio/video in formato mp3/xvid e pubblicarlo in internet su una sottorete p2p senza per questo infrangere la legge sul copyright?

Suvvia, ma quante riserve psicologiche vi siete creati??? Ci hanno lasciato spazio libero a questa microcriminalità per due motivi:
1) Ognuno di noi è colpibile in qualsiasi momento
2) Se lasciamo perdere questi piccoli crimini poi non possiamo impuntarci più di tanto contro i grandi crimini fatti da altri
Scusate ancora se la faccio troppo facile

Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  Kolza il 23/5/2007 13:47:46
No Sertes,
Non ti crocifiggerà nessuno... Ti costringeremo solo ad ascoltare tutti i pezzi di Gigi D'Alessio, rigorosamente in mp3. :P
Per quanto riguarda la normativa sul diritto d'autore (dalla l.633/1941) il discorso si è enormemente complicato: certo l'evoluzione della tecnologia ha contribuito, ma il fatto di considerare scontato (o comunque preponderante) l'utilizzo "illecito" o comunque borderline di determinati mezzi (supporti cd/dvd) sino al punto di tassarli (mantenendo però l'illegalità dell'atto di copiatura e diffusione), mi sembra un abominio giuridico. Sarebbe un po' come mettere una tassa ulteriore sulla benzina perchè ci si può costruire una bomba molotov. O si può così alimentare una automobile per commettere un altro illecito (una rapina, ad esempio).
Ma tant'è. Lo Stato ha abdicato ai suoi principi costituzionali, elevando a profilo giuridico "la precognizione del crimine". Qui però non ci sono i precog tanto cari a Philip K. Dick. Qui c'è solo l'assunto andreottiano del "pensar male che azzecca il peccato".
2000 anni di cultura giuridica buttati nella tazza del water. Ma non lamentiamoci: gli inglesi stanno peggio di noi...

Saludos
Kolza

Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  Anglagard il 23/5/2007 13:59:06
Rispondo a Sertes, io non ho mai detto che fanno bene ad appellarsi alla privacy, anzi ho detto che l' utente medio, tra internet cellulari carte varie, la sua sacrosanta privacy l' ha immolata più o meno consapevolmente per comodità o per necessità. Riportavo un po' a spanne quello che mi sembrava il coro di proteste verso il garante, ma come detto nel mio primo post l' attenzione dovrebbe incentrarsi sulla richiesta di danno o di denuncia.
Non contesto il fatto di fronte alla legge ( semmai contesterei una legge tutta da una parte ), ma il modo, atto solo allo scopo di accendere ancora una volta i riflettori sul vero male di questo pianeta, la pirateria o qualunque cosa "commetta" l' utente privato a danno ( anche se non è necessario ) di una qualunque istituzione (statale, bancaria o pure la major e affini ), in quel senso ho usato terroristi. Se io cittadino comune scarico mando in rovina l 'universo e magari la gerini non paga il suo mutuo, ma se una banca spaccia bond sapendo che sono carta straccia allora va tutto a meraviglia.
PS Non si protegge il supporto o il tipo di file ma il contenuto, quindi cda e mp3 se condivisi è sempra truffa.

Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  Pausania il 23/5/2007 14:09:16
Sertes, non è che ci si faccia riserve psicologiche. E' che hai appena scoperto quello che tutti i sovversivi nichilisti sanno: che le leggi sono solo uno strumento dei potenti da usare quando serve con i deboli.

Sono una spada di Damocle sospesa sulla testa della povera gente: sanno che cadrà, prima o poi cadrà, e intanto stiamo fermi e buoni tentando di non farla cadere prima del tempo con il nostro movimento.

L'unica cosa che mi stupisce è che così tanta gente scarichi così tanto letame, ma questo è un altro discorso.

Facevi l'esempio delle cinture (a parte la solita questione che non si capisce perché le leggi debbano regolare i fatti miei): sai che qui in Germania la polizia fotografa le macchine di passaggio, senza cercare la velocità o altro? Solo per vedere se il conducente aveva la cintura allacciata.

Tu ci credi che il motivo è quello? Per far rispettare la legge sulle cinture? Nel Paese di Bismark?

Hanno trovato il modo, l'ennesimo, per metterci le mani nelle mutande, con la scusa del p2p, per l'ennesima volta. Mi farebbero ridere, se non ci fosse da piangere.


Citazione:
Se lasciamo perdere questi piccoli crimini poi non possiamo impuntarci più di tanto contro i grandi crimini fatti da altri

Crimine... galera... terremoto e traggedia! Siccome io presto il mio cd ad un amico (il p2p altro non è, visto che in questo modo è un acquisto mancato, come dici tu) allora non ho diritto a chiedere spiegazioni sull'11/9? Mi pare francamente esagerato

Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  Piero79 il 23/5/2007 17:12:40
Quello che mi fa più specie è che sento parlare (a questo punto a sproposito) di "libero mercato" e poi ci si appella allo Stato, a leggi e leggiucole per punire chi scambia file e condivide il sapere e intrattenimento.
Ovviamente son d'accordo con Pausania quando dice che c'è chi scarica tonnellate di letame... ma anche questa è una "libera" scelta.
La legge sul copyright è un abuso a protezione delle grandi multinazionali dell'industria dello spettacolo.
Chi vuole acquista la copia "originale", chi non vuole condivide la copia in qualità ridotta. Punto.
La mia speranza è che canali come il p2p - anche se ne dubito fortemente - possano far finire quest'abominio per il quale i sacerdoti dello spettacolo guadagnino milioni di euro mentre il resto del mondo debba strisciare per arrivare a fine mese.

E non mi si venga a dire che il p2p sfavorisce anche il piccolo creativo.. questa è una balla clamorosa! anzi il file sharing è un mezzo per farsi conoscere, senza spendere le cifre esorbitanti di promozione che richiederebbero i media come la tv e la carta stampata.

Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  Fabrizio70 il 23/5/2007 17:17:03
Citazione:
Ho scritto colpevoli in senso lato...


Tu lo scrivi in senso lato , a quanto sembra invece qualcuno lo scrive nel senso giudiziario , dov'é il processo in corso ?

Citazione:

Quindi stai dicendo che io posso grabbare qualsiasi audio/video in formato mp3/xvid e pubblicarlo in internet su una sottorete p2p senza per questo infrangere la legge sul copyright?


No , stò dicendo che posso diffondere un file grabbato , che ne sò se é registrato o meno ?
Inoltre prima di chiedere soldi ci dovrebbe essere un avviso della SIAE , l'unica in Italia a detenere i diritti d'autore....

Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  Sertes il 23/5/2007 18:53:02
Citazione:

Fabrizio70 ha scritto:
Citazione:
Ho scritto colpevoli in senso lato...


Tu lo scrivi in senso lato , a quanto sembra invece qualcuno lo scrive nel senso giudiziario , dov'é il processo in corso ?


Il processo arriverà se non si accetta il patteggiamento con i 330€, pensavo questa parte fosse chiara.

Citazione:

Citazione:

Quindi stai dicendo che io posso grabbare qualsiasi audio/video in formato mp3/xvid e pubblicarlo in internet su una sottorete p2p senza per questo infrangere la legge sul copyright?


No , stò dicendo che posso diffondere un file grabbato , che ne sò se é registrato o meno ?

Beh tu sei responsabile di cosa rendi disponibile su una rete p2p dal tuo pc, no?

Citazione:

Inoltre prima di chiedere soldi ci dovrebbe essere un avviso della SIAE , l'unica in Italia a detenere i diritti d'autore....


Infatti non ti chiedono soldi per i diritti d'autore, ti chiedono un patteggiamento preventivo per non andare incontro ad un processo.

Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  Maggiolino il 24/5/2007 4:41:33
Citazione:

Infatti non ti chiedono soldi per i diritti d'autore, ti chiedono un patteggiamento preventivo per non andare incontro ad un processo.


Bello...non l'avevo ancora sentito... patteggiamento al di fuori di un processo.... oppure meglio definirlo ricatto a fini di estorsione?

Mi sbaglierò ma non credo che sia previsto dal nostro ordinamento...

Citazione:


La Corte costituzionale con sentenza n.313/1990 si è pronunciata affermando che la sentenza che applica la pena patteggiata non può prescindere da un positivo accertamento della responsabilità dell'imputato.

Nel patteggiamento, l'imputato è posto di fronte a una alternativa che investe il suo diritto di difesa: concordare la pena e uscire rapidamente dal processo ovvero esercitare la facoltà di contestare l'accusa.

Il sistema è costruito in modo che l'imputato possa determinarsi alla sua scelta con piena consapevolezza delle conseguenze giuridiche derivanti dall'applicazione della pena su richiesta, in modo tale da poterne adeguatamente ponderare i benefici e gli svantaggi.
Tornando alle garanzie costituzionali che presidiano la sentenza, và ricordato che l' idea di un trattamento sanzionatorio che è svincolato da un presupposto di colpevolezza nei confronti dell'imputato e, per converso, affidato alla determinazione esclusiva di parte, non sembra adattarsi al principio di legalità processuale canonizzato nell'art. 112 Cost.
Bisogna osservare come in un ipotetico modello dove l'irrogazione della pena fosse svincolata da un accertamento di responsabilità, risulterebbe vanificato, con il ruolo stesso della giurisdizione, ogni profilo di legalità, processuale (art. 112 Cost. dove il p.m. ha l'obbligo di esercitare l'azione penale), quanto sostanziale (art. 25 Cost.): di fatto si aprirebbe un varco a pratiche di negoziato sull'imputazione, in contrasto con l'art. 112 Cost. quindi lesive della obbligatorietà dell'azione penale.



Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  Fabrizio70 il 24/5/2007 8:12:14
Citazione:
Il processo arriverà se non si accetta il patteggiamento con i 330€, pensavo questa parte fosse chiara.


Quindi se il processo arriverà perché il giudice ha autorizzato la diffusione dei miei dati ?
Se io vado da un giudice e dico che Tizio stà compiendo un reato il giudice demanda alle autorità preposte la verifica delle mie dichiarazioni , in questo caso polizia informatica e SIAE.

Citazione:
Beh tu sei responsabile di cosa rendi disponibile su una rete p2p dal tuo pc, no?


C'é qualche sentenza che afferma che il file in questione viola i diritti d'autore ?
Ci sono state cause tra music-star (quella che mi viene in mente per prima é Al Bano Vs. Michael Jackson) per quattro note simili , ma prima appunto deve venire riconosciuta la violazione , poi eventualmente mi puoi contestare la diffusione ed i danni.

Citazione:
Infatti non ti chiedono soldi per i diritti d'autore, ti chiedono un patteggiamento preventivo per non andare incontro ad un processo.


Che io sappia i diritti vanno pagati alla SIAE , non agli artisti direttamente ,infatti come scrive Maggiolino...

Citazione:

Bello...non l'avevo ancora sentito... patteggiamento al di fuori di un processo.... oppure meglio definirlo ricatto a fini di estorsione?

Mi sbaglierò ma non credo che sia previsto dal nostro ordinamento...


Questo in effetti é un ricatto , anche pagando in realtà la tua posizione nei confronti della SIAE non cambia minimamente , dato che non hai patteggiato con lei e sei quindi passibile di contenzioso da parte sua.

Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  Dorian il 24/5/2007 12:27:25
Mi chiedo come sia possibile credere a questa bufala del dover pagare 300 euro per non finire in tribunale.

Infatti ho qualche dubbio:

1) Tracciare e tabulare gli scambi dati di privati cittadini è a tutti gli effetti una intercettazione; tale intercettazione non solo non era autorizzata ma portata avanti da una azienda privata e pure straniera. E non solo: spudoratamente "taglia" fuori l'autorità giudiziaria inviando lettere ricattatorie.

2) Non si capisce come siano riusciti a risalire ai nomi fisici associati ad indirizzi che nel 99% dei casi sono dinamici. Questa parte mi preoccupa di più perchè significa che il "mio" ISP vende il mio nominativo fisico a cani e porci che lo richiedono. E in cambio di cosa esattamente?

3) Effettuare una copia di backup di opere audio/video per le quali sono stati pagati i diritti d'autore è lecito dunque per capire se il download era illecito bisognerebbe verificare questo aspetto.[*]
Chi ha effettuato tali controlli? Sono stati fatti?

4) Chi ha verificato che le suddette opere siano finite realmente negli HD delle persone tracciate o che invece esse non siano solo transitate in modo temporaneo e/o non completo (quindi non fruibile dall'utente)? O addirittura siano transitate in modo involontario (per esempio a causa di nomi files modificati)? Magari modificati ad arte da aziende interessate!

5) Nel caso ci sia stato un reato spetterà al più all'autorità giudiziaria italiana fare chiarezza sui singoli casi: non è certo pensabile che un'azienda straniera taglieggi con ricatti le famiglie italiane solo perchè le ha associate (illegalmente ) a liste di IP dinamici!!!

6) Quale validità legale hanno dei dati estorti, appunto, illegalmente? Chi ha dato i nominativi degli indirizzi IP alla suddetta azienda? In cambio di cosa?

7) Come si colloca l'autorità giudiziaria in questo scambio di soldi e/o informazioni? Come giudica l'infrazione della privacy?

8) Se anche le persone ricattate cedessero all'estorsione, l'autorità giudiziaria italiana dovrebbe far finta di niente? L'ipotesi di reato non sussisterebbe più?

Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  Dusty il 24/5/2007 12:34:29
Interessante la discussione, anche se c'entra poco vi segnalo che ho appena scoperto che è uscito il primo film (italiano) con licenza Creative Commons.

Si chiama Kiss Me Lorena ed è sia vedibile al cinema sia liberamente scaricabile dal sito.

Chissà che non sia l'inizio di un trend

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=6&topic_id=3461