Inviato da  frankad il 9/12/2005 14:06:55

Sono di oggi le notizie sulle roventi dichiarazioni ed accuse di Harold Pinter, Nobel per la letteratura del 2005. Sono il contenuto del suo discorso pre registrato (Pinter è gravemente malato), che "verrà pronunciato" il giorno del ritiro del premio.

Pinter si scaglia contro gli USA, definendoli banditi, e contro Blair. Ho assistito ad un pezzo del suo discorso, da lui pronunziato con un'energia ed una indignazione toccanti.

Del suo discorso, che potrete trovare qui in lingua orginale (Discorso H. Pinter) distacco una recensione de L'Unità on line

Sono stati 46 minuti di un discorso lungo ed appassionato, iniziato con una riflessione sul vero e sul falso, e finito con un duro, incalzante atto d'accusa contro la Guerra in Iraq e la strategia americana di dominio mondiale. Un discorso che Harold Pinter, malato di cancro, non ha potuto fare di persona, ma che ha affidato ad un video trasmesso a Stoccolma nella sala dove avrebbe dovuto tenere la sua conferenza di accettazione del premio Nobel per la letteratura 2005.
«L'invasione dell'Iraq è stato un atto banditesco, un atto di volgare terrorismo di Stato, che dimostra un disprezzo assoluto per il concetto di diritto internazionale. L'invasione è stata un'azione militare arbitraria ispirata da una serie di bugie e da una grandiosa manipolazione dei mezzi di informazione e dunque del pubblico… Abbiamo portato la tortura, le bombe a frammentazione, l'uranio impoverito, innumerevoli atti di omicidio casuale, miseria, degrado e morte al popolo iracheno e abbiamo chiamato tutto questo “portare la libertà e la democrazia”» ha detto Pinter con voce affaticata parlando da una sedia a rotelle, una coperta rossa a coprirgli le gambe.
«Quante persone dovrete uccidere prima di essere considerati gli autori di un massacro o criminali di guerra?», dice Pinter riferendosi ai due alleati americano ed inglese nell'attacco a Baghdad. «Di conseguenza è giusto - sostiene - che Bush e Blair siano portati davanti a un tribunale internazionale di giustizia». Il premio Nobel per la letteratura ripercorre la storia dell'ultimo dopoguerra, a suo avviso anni pieni di esempi di «manipolazione del potere da parte di Washington, mascherata da bene universale». Dopo avere elencato numerosi paesi e situazioni - dai contras in Nicaragua alla detenzione di sospetti terroristi a Guantanamo - e aver denunciato la colpevole responsabilità americana, Pinter ha sottolineato il silenzio che copre realtà drammatiche, «centinaia di migliaia di morti». «Voi non lo sapete», dice. «Queste cose non interessano. Non esistono».
La morale di Pinter (che si è soffermato a lungo nel suo intervento sulla genesi delle sue opere e dei suoi personaggi di cui conosce gli inizi, ma non la conclusione finché non ha finito di scrivere) è che a noi come cittadini «serve una salda determinazione intellettuale per definire ciò che è vero nelle nostre vite e nelle nostre società». In caso contrario, ha concluso, «non abbiamo nessuna speranza di recuperare ciò che altrimenti è definitivamente perso: la dignità dell'uomo».

Ci si dovrebbe chiedere davvero cosa dobbiamo aspettare di più per dire anche la nostra in maniera efficace, mentre si impossessano delle nostre vite.

Franco

Inviato da  razor il 9/12/2005 18:18:25

Franco, dopo essermi levato il cappello, alzato in piedi e calorosamente applaudito
Harold Pinter non posso fare a meno di pensare che un uomo nelle sue condizioni senz'altro prova ben altre paure di quelle che gli possono suscitare Bush o Blair.

Mi piacerebbe tanto ascoltare qualche altro premio Nobel dire quelle cose mentre stringe tra le mani il sostanzioso assegno della fondazione, ma come ben sai anche scendendo più in basso ed andando a rovistare tra i giornalisti nostrani che abbiano qualcosina da perdere, non si trova nessuno disposto a mettere in pericolo il proprio orticello...

Inviato da  frankad il 9/12/2005 18:51:08

Ciao Razor.

Non so se hai lvisto il video o solo letto le sue parole. Io ho visto il video ed era toccante l'indignazione di quest'uomo che dimostrava, a dispetto delle condizioni fisiche, la sua enorme statura morale.

Anche a me piacerebbe sentire ben più persone di un certo calibro alzare la voce contro questo scempio ed evidente tentativo di manipolare il mondo e, quindi, la vita di ognuno di noi.

Ho la speranza che siano più di quelle che pensiamo, le persone coscienti di ciò che sta accadendo. Spero che ve ne siano anche del livello di Harold Pinter e che, chissà, stiano agendo in sordina per fare qualcosa di concreto.
Sognare è lecito, no?

Franco

Inviato da  frankad il 11/12/2005 9:42:22

Come volevasi dimostrare

Sabato è stato consegato il Nobel a diversi personaggi trai quali Harold Pinter. Il premio è stato ritirato dal suo editore, Pinter sta su una sedia a rotelle.
Il suo discorso infuocato, trattato nei precedenti post, l'attacco senza esclusione di colpi ad USA e GB ed in particolare Bush e Blair, dovrebbe essere stato trasmesso, come da prassi, nella sala della consegna del premio.
Dico dovrebbe essere stato trasmesso perchè nessuno dei TG che ho visto finora ne ha parlato, nonostante ampi servizi su altri Nobel. Di Pinter a mala pena il nome.
Penso che questo risponda ad alcune domande di Razor, che del resto sono anche le nostre. Non dimentichiamoci mai il cerchio di controllo che esiste anche su queste persone, forse più "stretto" ancora visti i personaggi. Dobbiamo continuare a cercare le nostre verità sul web, gli altri non contano.

Franco