ivan ha scritto:
Mai piu' senza il giocare come quand'eravamo ragazzini, mai piu' senza pistola ad acqua, anche da grandi.
Da La stampa:
Citazione:
Caccia all'uomo l'ultimo gioco della Torino bene
L'idea è nata qualche anno fa in America
Caccia all'uomo: come giocano le spie torinesi
Manager, avvocati e studenti si sfidano: gli avversari “uccisi” da pistole ad acqua
link
Mi chiedo se è vero ciò che leggo in quest'articolo ...
O tempora, o mores ...
Dal colore li puoi scambiare per melanzane, invece sono pomodori. Polpa rossa, ma buccia nera. Perché il pomodoro nero che combatte l´invecchiamento e protegge dai radicali liberi, contiene molecole di antociani, quei pigmenti che si trovano anche nell´uva nera.
uno speciale inalatore, simile a un fischietto, che regala le stesse gioie del cioccolato senza nessuna caloria. Secondo quanto riportato dal quotidiano britannico Daily Mail, il nuovo dispositivo contiene minuscole particelle di cioccolato che, se inalate una o due volte, alleviano il desiderio del cioccolato. Si chiama Le Whif e a metterlo a punto è stato un gruppo di scienziati dell’Università di Harvard. L’inventore David Edwards l’ha già sperimentato con successo su alcuni studenti che, grazie al trattamento, hanno smesso o a ridotto il consumo di cioccolato
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Ora, l’azienda francese ha in programma di espandere l’utilizzo dell’inalatore anche a gusti diversi dal cioccolato. L’intenzione è quella di ricreare in polvere i piatti dei migliori ristoranti francesi. «Il cioccolato è solo l’inizio»
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Il Plane Crash Hotel, in Costa Rica, è una suite esclusiva dell'hotel Costa Verde, costituita da due camere costruite all'interno della fusoliera di un boeing 727 del 1965.
Questo elicotterino potrebbe diventare il nuovo giochino preferito del vostro capoufficio: minuscolo, maneggevole e silenzioso. Semplicemente perfetto per un controllo discreto dei dipendenti al lavoro. Questa, perlomeno, è l'idea dell'azienda norvegese che intende commercializzare il futuristico prototipo volante e radiocomandato. Il "PD-100 Black Hornet" è il più piccolo elicottero al mondo equipaggiato con microtelecamera nella pancia. Nel filmato promozionale della "Prox Dynamics" il mini-velivolo svolazza per i corridoi e nelle stanze di un ufficio senza farsi notare.
MOTORE ELETTRICO - È stabile e resiste pure ai colpi di vento; non sia mai che un dipendente apra improvvisamente la finestra. All'esterno il profilo del "calabrone nero" è talmente sottile che, già a pochi metri d'altezza, si confonde nel paesaggio. È azionato da un micro motore elettrico ed è grande appena 10 centimetri. Pesa 15 grammi, raggiunge le 20 miglia all'ora ed ha un'autonomia di volo di 15 minuti. Oltre a fungere da potenziale "spia" da ufficio è pensabile un suo utilizzo anche per il controllo del traffico e, soprattutto, per missioni di sicurezza o militari.
La macchina del tempo? Eccola.
Parte domani Planck, il satellite che scatterà le foto del cosmo originario di 13 miliardi di anni fa ...
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Si tratta della più evoluta delle «macchine fotografiche del tempo», come «Wmap» e «Cobe», i primi satelliti in grado di rilevare la radiazione cosmica di fondo: discerne differenze di valore nella radiazione di 5 milionesimi di grado. «Il suo occhio - spiega l'astrofisico della Sissa Carlo Baccigalupi - è un telescopio da un metro e mezzo, nel cui piano focale sono posizionati 22 radiometri e 48 bolometri raffreddati a -250°».
Radiometri e bolometri sono «recettori» di microonde, la forma in cui si presenta la radiazione cosmica di fondo. Scoperta negli Anni 60 dai Nobel Arno Penzias e Robert Wilson, è la traccia lasciata nel momento in cui nell'Universo è apparsa la luce. Sono passati miliardi di anni e quel flash è ormai debole, ma c'è ancora. «Planck» cercherà di immortalarlo per confezionarci una cartolina del cosmo in fasce.
«Per 300 mila anni dopo il Big Bang l'Universo era ancora buio - spiega -. La luce era intrappolata, perché la temperatura era talmente alta da impedire ai fotoni di circolare». Ma, intanto, il cosmo primordiale si espandeva velocemente: l'inferno di calore, un po’ alla volta, si raffreddò. Quando si scese a circa 6 mila gradi, i fotoni presero a correre in tutte le direzioni e, così, «fiat lux».
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La raccolta e la selezione dei milioni di dati verrà eseguita da 2 supercomputer: «Ent» (a Trieste) e «HG1» (alla Sissa). Ventimila gigabyte di disco rigido e 320 gigabyte di memoria Ram, per ciascuno.
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Tornava dalla Colombia in Italia con due chili di cocaina nella protesi della gamba amputata ...
mc ha scritto:
Chi dice che gli Adsense di Google sono inutili???
Io ho trovato con mia grande gioia questo invito a non rimanere MAI PIU' SENZA!.
mc
SARANNO «ROTTE» LE NUVOLE CHE PORTANO IL CATTIVO TEMPO
Niente più neve a Mosca
Il sindaco lancia un programma di controllo meteorologico: «Senza fiocchi calano le spese»
MILANO – Chi da tempo sogna di fare un viaggio a Mosca per vedere la neve fioccare sulla Piazza Rossa rischia di non poter più realizzare il proprio desiderio. Per volere del sindaco la neve potrebbe infatti essere messa al bando dalla capitale della Federazione Russa, e le cupole della Cattedrale di San Basilio ricoperte da un candido velo resteranno solo un ricordo nelle vecchie cartoline offerte ai turisti.
L’IDEA - Yuri Luzhkov, primo cittadino di Mosca dal 1992, ha dichiarato che senza la neve gli inverni moscoviti peserebbero meno sulle casse della città, che tra l’altro diventerebbe decisamente più vivibile. Ed è per questo che ha pensato di proporre il lancio di un programma di controllo meteorologico che, in pratica, sfrutterà le tecniche già autorizzate dall’amministrazione cittadina per «rompere le nuvole» e garantire giornate di tempo buono in occasione di feste ed eventi importanti.
SPARARE ALLE NUVOLE – Così la neve sarebbe definitivamente bandita da Mosca grazie alle sostanze – di solito ghiaccio secco o nitrato d’argento – che vengono sparate nelle nuvole per indurre la pioggia ed evitare che grandini, come qualcuno fa per esempio per proteggere le vigne prima della vendemmia. Senza contare che – fa notare ancora il sindaco – un aumento delle precipitazioni gioverebbe non poco alle campagne circostanti la città, che avrebbero così raccolti più generosi. Di parere opposto sono proprio gli abitanti delle regioni confinanti, i quali temono che l’aumento delle piogge finisca col causare allagamenti e danni. Ma alla fine la politica di taglio delle spese proposta dal sindaco potrebbe avere la meglio, dato che – stando alle stime di Luzhkov – il programma per il controllo meteorologico costerebbe solamente un terzo di quanto viene speso ogni anno per ripulire la città dalla neve.
Quando la pioggia non smette più di battere e le acque salgono minacciosamente di livello, FLOAT House, la prima casa galleggiante degli Stati Uniti, naviga via e porta in salvo gli abitanti ...
Nell'eventualità di un'alluvione infatti la base dell'abitazione - concepita come un telaio - si comporta da zattera permettendo alla casa di salire verticalmente su delle strutture guida che la portano ad alzarsi fino a 30 centimetri ..
... la resistenza della casa non è ancora stata testata in condizioni di vere alluvioni, lo studio architettonico .... ha condotto numerose simulazioni al computer e modellato la struttura su delle precipitazioni simili a quelle dell'uragano Katrina.
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Oltre alla sicurezza in caso di inondazioni, la FLOAT House non dimentica di pagare il debito nei confronti dell'ecosistema e per combattere la minaccia dei cambiamenti climatici - sono 200 milioni le persone che nel mondo vivono in zone a rischio alluvioni - propone un progetto tutto verde: pannelli solari montati sul tetto, raccolta e depurazione delle acque piovane, sistemi di riduzione del consumo di acqua ed elettricità, riscaldamento e raffreddamento geotermico.
da Garrett il 8/10/2009 23:31:56
..la Bat-Mobile è senz’altro una delle macchine più fascinose concepite dalla fantasia.
Paragonabile alla leggendaria 313 di Paperinik, alla Lotus (O Aston Martin a seconda dei casi) di James Bond, alla Jaguar di Diabolik o, per i nostalgici degli anni ‘80, il mitico Kit di Supercar, la macchina che “parlava”.
.... Un eccentrico svedese ha “investito” un milione di dollari per una replica perfetta della Batmobile assemblata su una Lincoln Continental con un motore da 700 hp.
Un gruppo di ricercatori ha impiantato sistemi di stimolazione neuromuscolare in alcuni coleotteri, riuscendo a controllarne perfettamente da remoto il volo
Un gruppo di ricercatori dell'Università della California a Berkeley, nel quadro di una ricerca finanziata dalla DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency), è riuscito a impiantare dei sistemi di stimolazione neuromuscolare in alcuni coleotteri, così da controllarne da remoto il volo.
Come riferiscono in un articolo pubblicato su “Frontiers in Integrative Neuroscience”, Hirotaka Sato, Michel Maharbiz e collaboratori, sugli insetti sono stati impiantati micro-stimolatori, micro-batteria e micro-ricevente quando erano ancora allo stato pupale. Successivamente, una volta raggiunta la forma adulta, sono stati in grado di stimolarne il cervello in modo da indurli a prendere il volo e dirigersi dove desideravano.
Negli esperimenti sono stati utilizzati coleotteri di varia taglia, da Cotinis texana, lunga poco più di due centimetri, fino alla grande Megasoma elephas, che raggiunge i 20 centimetri, passando per Mecynorhina torquata (7 centimetri).
In precedenza erano già stati sviluppati tentativi di "telecomandare" in modo analogo degli insetti, e in particolare scarafaggi, ma questa è la prima volta che si riesce a controllare da remoto insetti volanti.
In realtà, l'ipotetica applicazione militare di questi scarabei “cyborg” appare alquanto problematica – ha osservato Noel Sharkey noto esperto di intelligenza artificiale dell'Università di Sheffield - dato che, esclusa l'alternativa illegale di utilizzarli come vettore di agenti chimici o biologici, ciò richiederebbe l'ulteriore aggiunta di un sistema di localizzazione GPS dell'insetto ed eventualmente di una microtelecamera, eccedendo però così le capacità di trasporto anche delle specie più grandi.
I ricercatori di Berkeley osservano però che questi insetti possono in realtà servire da utili modelli per la messa a punto di micro-robot aerei, o NAV (Nano Air Vehicle), a cui la DARPA è interessata per applicazioni in scenari di battaglia urbana. (gg)
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