Re: Perchè è nato il concetto di Dio?

Inviato da  DjGiostra il 28/11/2012 7:09:51
@Calvero:
Citazione:
Perché l'inconoscibile può garantire la perfezione di qualsiasi tesi.

Sintetizzato all'osso !!
Non e' esattamente quello che volevo dire ma condivido.

Re: Perchè è nato il concetto di Dio?

Inviato da  Ippia il 24/1/2013 0:44:08
È molto bella e suggestiva la tesi in prima pagina, ma per il rasoio di Occam direi che la cosa più semplice sia propendere verso le tesi di Biglino e Sitchin: gli dei non sono che i dominatori alieni del passato.

È una prospettiva molto triste e molto poco romantica perché dà il colpo di grazia finale all'antropocentrismo.

Il Dio comunemente detto per me è questo.

Dio come primo principio, come forza generatrice e alito di vita è ben altro invece. La sua nascita va rintracciata nel momento in cui l'uomo intuisce di esistere, e, in estasi, coglie l'essenza dell'esistenza.

Essenza che poi andrà a fondersi con la visione becera e antropocentrica di Dio e verrà di fatto negata, almeno qui in occidente. Non per niente il Buddhismo originario non ha déi.

Re: Perchè è nato il concetto di Dio?

Inviato da  nygandy il 23/4/2015 22:59:30
La butto lì...

Filosofia: non riesco a torgliermi dalla testa questo dilemma?

La mia affermazione è: NON PUO' non esistere Dio.

La scienza ci ha dato spiegazione a ritroso fino al Big Bang (e nelle teorie degli universi paralleli possiamo tornare indietro ad altri cataclismi precedenti in altre possibili dimensioni), ma PRIMA di questo?

Prima del tempo e dello spazio?

Lo so il tempo non esiste e lo spazio è ... relativo... ma la materia e l'energia, eventualmente in altra foggia, erano lì, nella pallina iperdensa del nostro Big Bang... e come e chi o cosa ce le ha messe...

Insomma, avete capito...

C'è qualcuno che vuole sfidarmi su questa riflessione?

Ciao, nygandy

editando...

il concetto di Dio credo sia nato proprio per assecondare questo bisogno (chiaramente a diversi livelli di conoscenza nelle ere della storia dell'uomo)...

Re: Perchè è nato il concetto di Dio?

Inviato da  mc il 23/4/2015 23:15:30
Citazione:
Prima del tempo e dello spazio?

Se "dio" rappresenta solamente una parola che sottintende un concetto indefinito ed indefinibile, allora, direi che, ci si può accontentare di un semplice "Prima del tempo e dello spazio", come soluzione al quesito posto, ottenendo lo stesso risultato, in termini di precisione sommaria, conseguito con il concetto di dio.

mc

Re: Perchè è nato il concetto di Dio?

Inviato da  nygandy il 23/4/2015 23:18:16
Ciao mc

non ho capito bene?

"se Dio rappresenta solamente una parola"...

no, non intendo solo una parola...

Re: Perchè è nato il concetto di Dio?

Inviato da  Shavo il 23/4/2015 23:32:47
Nygandy, io a dire il vero mi stupisco del livello di coscienza che abbiamo già raggiunto. Ciò che chiedi tu temo sia impossibile anche solo da immaginare per noi. Mai sentito nulla a riguardo... e mi sorprenderei fosse altrimenti.

Schiettamente: chiedi troppo
(mia modestissima opinione, ovvio)

Re: Perchè è nato il concetto di Dio?

Inviato da  nygandy il 24/4/2015 0:44:30
CITAZIONE
Calvero

________________________________________________________________________________
________________________________
__________________________

Sintetizziamo:

Perché è nato il concetto di Dio?

Perché l'inconoscibile può garantire la perfezione di qualsiasi tesi.

(legittima difesa)


...con tanto di __________________________________
_____________________________....

l'inconoscibile può garantire la perfezione di qualsiasi tesi?

io direi: l'inconoscibile, considerato il contorno, NECESSITA l'esistenza di una tesi...

opinioni?

Re: Perchè è nato il concetto di Dio?

Inviato da  Jo1983 il 24/4/2015 1:45:35
Nel momento in cui si prova a 'capire' Dio ecco che ci si allontana da esso. Non é certo un concetto e nemmeno un qualcosa su cui si possa filosofeggiare. Casomai é qualcosa che si sente con il cuore. E' un esperienza o qualcosa che si percepisce con i sensi. Non esiste solo l intelligenza della mente ma anzi...oltre la mente vi è un mondo infinito...

Re: Perchè è nato il concetto di Dio?

Inviato da  mc il 24/4/2015 2:11:05
Dio, la parola, è quello di cui si necessita per concretizzare il concetto che ogni individuo ci costruisce attorno. Soddisfacendo così il bisogno di capire qualcosa di indefinibile ed inconoscibile, ma, soprattutto, scambiando l'indicibilità del concetto con una precisa definizione carente di precisione, solo per l'orgogliosa illusione di poter dare un nome alla propria limitata conoscenza.

Se si può accettare dio come concetto vago per definire un'origine, ci si può accontentare anche di una risposta come "Prima del tempo e dello spazio" alla domanda "E Prima del tempo e dello spazio?".
Quel "prima", concettualmente, ha lo stesso peso, vagamente indefinito, di "dio".

p.s.:
Non nascondo la mia propensione a ragionare di "prima".
Ciao

Pp.ss.:
Sostanzialmente d'accordo con Calvero, tenendo ben presente che la necessità sottolineata è la variante per cui si è predisposti a compromessi logici di ogni sorta pur di poterla soddisfare.
In conseguenza di ciò, soddisfazioni particolari ottenute, quello che è il cercare i passi intermedi, ciò che incarna la vera essenza del Conoscere, diventa blasfemia.

mc

Re: Perchè è nato il concetto di Dio?

Inviato da  Slobbysta il 24/4/2015 12:39:18
Il motore è lo stesso di quello politico...potere centralizzato o potere distribuito capillarmente a livello regionale....

Dio è una semplificazione "moderna", ma in realtà...paganesimo o vari Dei sono più prossimi alla verità vivente sono l'essenza umana, la forza del mare del sole della terra...le vibrazioni dei diversi materiali sono alla base della cultura umana...

Ma gente ben specifica ha introdotto l'oblio di un Dio solo, cattivo e stupido per i raffinati intellettuali, da pregarlo e adorarlo per l'ovino umano...un Dio che crea uomini storpi e frustrato li punisce...

Le vibrazioni dell'oggetto Pagano è certamente più vicino al concreto...Chi ha inventato il monoteismo è avido di controllo su tutto, e chi contrasta le sue contraddizioni va punito sul nascere, questo è il CONCETTO DI dio ... Sterile e povero, involutivo...incapace di concepire l'intelligenza e la genialità dell'individualismo...quello che ha fatto evolvere il mondo, Tesla non era quello che è stato senza il gruppo, altrimenti sarebbe stato risucchiato nella diluizione... È perciò che un solo Dio serve ad appiattire una massa in una sola direzione...Dio è uno squallido controllo di masse ...gli Dei perlomeno son già meno costrette da un'unica visione ...

Slobbysta

Re: Perchè è nato il concetto di Dio?

Inviato da  Calvero il 24/4/2015 12:49:13
Citazione:


Sostanzialmente d'accordo con Calvero, tenendo ben presente che la necessità sottolineata è la variante per cui si è predisposti a compromessi logici di ogni sorta pur di poterla soddisfare.


edit 12,55

Esattamente.

Intervengo perché desidero che il mio pensiero sia il più chiaro possibile.

Il problema è comunque (dico proprio la questione in sé) di difficile individuazione, poiché la domanda che dà il titolo al Topic - assolutamente in buona fede - dà per assodato e scontato che il concetto/significato implicito al termine ----> nasce, sia corretto; è così? (Non lo so)

Ma in ogni caso a rigor di correttezza, doveva essere proposto con il congiuntivo ---> nasca.

Da qui, il problema sarebbe meglio da approfondirsi e magari proporsi in una domanda che così si formulerebbe:

Il concetto di Dio Nasce? ... oppure si manifesta a noi e noi, a sua volta, lo esplicitiamo?

Poiché già asserire un "Da dove nasce?", significa aver già tirato delle conclusioni, e cioè che siamo stati noi a farlo nascere. Ma andrebbe dimostrato o quanto meno, ben argomentata, se così fosse, la fallacia del fatto che 'non nasce'.

Servirebbe tentare una dimostrazione che legittimi quel significato che già inserisce in una prospettiva assolutista il problema, e capire se quella prospettiva sia l'unica applicabile all'indagine.

Re: Perchè è nato il concetto di Dio?

Inviato da  nygandy il 24/4/2015 13:26:52
slobbysta

Dio è una semplificazione "moderna", ma in realtà...paganesimo o vari Dei sono più prossimi alla verità vivente sono l'essenza umana, la forza del mare del sole della terra...le vibrazioni dei diversi materiali sono alla base della cultura umana...
Ma gente ben specifica ha introdotto l'oblio di un Dio solo, cattivo e stupido per i raffinati intellettuali, da pregarlo e adorarlo per l'ovino umano...un Dio che crea uomini storpi e frustrato li punisce...


Interessante.

La domanda del topic è più generica mi pare però.
Nel senso che "il concetto di Dio" (di "religio" direi quindi) esula dal fatto che il Dio sia uno o più di uno.
Il resto sono altre considerazioni.
Il problema vero è che, a più livelli, nella storia dell'uomo, limitiamoci all'uomo, questo dilemma si è sempre riproposto senza soluzione.

Per me la risposta alla domanda "perché è nato il concetto di Dio?" è legata alla RELIGIO appunto, il timore e la necessità di spiegazione di ciò che non è spiegabile e spiegato.

Nelle mie considerazioni vado poi oltre e dico che:
-non solo la religio NON E' ELUDIBILE in quanto ad oggi NULLA è spiegato sulla "creazione", ma il tema stesso dell'INIZIO dell'Universo, quale esso sia, è del tutto inesplorato e NECESSITA' l'esistenza di DIO, cioè di un'entità che si sottrae alle leggi del tempo e dello spazio per dare forma ad essi.
Quello E' DIO, non c'è niente da fare...

Re: Perchè è nato il concetto di Dio?

Inviato da  Shavo il 24/4/2015 13:41:31
Citazione:

nygandy ha scritto:
Nelle mie considerazioni vado poi oltre e dico che:
-non solo la religio NON E' ELUDIBILE in quanto ad oggi NULLA è spiegato sulla "creazione", ma il tema stesso dell'INIZIO dell'Universo, quale esso sia, è del tutto inesplorato e NECESSITA' l'esistenza di DIO, cioè di un'entità che si sottrae alle leggi del tempo e dello spazio per dare forma ad essi.
Quello E' DIO, non c'è niente da fare...

Sì, ma tenendo conto che quell'entità è parte stessa del creato. Su questo non ho dubbi, perché se Dio fosse esterno al creato torneremmo al punto di partenza.
Poi, mi ripeto, non penso nessuno possa rispondere alla tua domanda, ovvero alla situazione "prima"


EDIT: La tua domanda è senz'altro interessante e mi dà da pensare, lo ammetto. Il fatto è che più ci penso e più mi sembra assurdo cercare una risposta... è come chiedere a un sasso di prepararti il caffè! Mi capite? Come fai a chiedere a un sasso qualcosa? Non ha le specifiche ne per ascoltarti ne per immaginare un caffè, e tantomeno prepararlo :D

Re: Perchè è nato il concetto di Dio?

Inviato da  mc il 24/4/2015 14:14:37
Citazione:
Il concetto di Dio Nasce? ... oppure si manifesta a noi e noi, a sua volta, lo esplicitiamo?

Nasce in qualsiasi caso. Anche qualora si manifesti autonomamente e' plausibile usare il termine in quella accezione.

Lo spunto nasceva da una discussione proprio in questi termini.
Se il "concetto di dio" e' solo un concetto o e' l'affermazione di esso.

Per quanto mi riguarda, se fosse auto generante, probabilmente non ci sarebbe nessun modo per affossare tale manifestazione interiore. Non esisterebbe manipolazione tale da poter annebbiare una innata predisposizione all'interiorizzazione alla divinita', per cui non esisterebbero i "non credenti". Il "concetto" avrebbe il sopravvento, sempre e comunque, ma cosi' non e'.
Ed eccomi ad offrirmi come prova vivente...


Comunque, per me, e' ovvio che sia solo un concetto...
Citazione:
Ma andrebbe dimostrato o quanto meno, ben argomentata, se così fosse, la fallacia del fatto che 'non nasce'.

Non si puo' dimostrare che "non nasce", ma si puo' ottenere che non nasca.
Si puo' dimostrare che se non "costruito" dall'esterno non prenderebbe mai forma internamente e questo mi sembra sufficiente a dichiarare queste tematiche solo come "concettuali" (ipotetiche).

Sempre, a mio avviso, se fosse reale, concreto, non si imparerebbe ma sarebbe gia' presente e manifesto.

In poche parole:
qualcosa che deve essere "riconosciuto" per esistere e' probabilmente qualcosa che non esiste per come lo si riconosce.


(con calma: questa dopo un po' dovrebbe arrivare!... )


mc

Re: Perchè è nato il concetto di Dio?

Inviato da  mc il 24/4/2015 14:47:06
nygandy
Citazione:
Quello E' DIO, non c'è niente da fare...

Si ... QUELLO e' anche NIENTE (o se preferisci TUTTO): e' solo una parola, solo un soprannome... che non dice nulla di piu' di quello che si supponeva prima di chiamarlo cosi'.
E' talmente vuoto come contenuti, come conoscenza, che e' necessario elaborare, da noi stessi, tutto cio' che gli compete per esistere.

Se si inizia a ragionare in questi termini di cio' che non si conosce, e' probabile che rimanga quello sostanzialmente e' davvero per noi : qualcosa di sconosciuto da esplorare.
Se solo si prova ad accostare questa dimensione sconosciuta ai concetti convenzionali sull'argomento ("dio") il tutto prende connotazioni specifiche (a seconda del proprio credo): penso che non ci possa essere qualcosa di piu' falso tra le "verita' assolute", di una verita' "assolutamente" relativa.


***

"DIO":
Un "nickname" per associazioni a delinquere.


***
Shavo
Citazione:
La tua domanda è senz'altro interessante e mi dà da pensare, lo ammetto. Il fatto è che più ci penso e più mi sembra assurdo cercare una risposta... è come chiedere a un sasso di prepararti il caffè! Mi capite? Come fai a chiedere a un sasso qualcosa? Non ha le specifiche ne per ascoltarti ne per immaginare un caffè, e tantomeno prepararlo :D

Eheheh...
E noi siamo gli stupidissimi sassi nell'esempio???
... ahaha... grazie.

mc

Re: Perchè è nato il concetto di Dio?

Inviato da  Shavo il 24/4/2015 14:59:26
Citazione:

mc ha scritto:
grazie.

mc

prendi e porta a casa

Cogliete un sasso da terra e chiedetegli cortesemente di prepararvi un caffè. Poi accostatevi a un uomo e chiedetegli sempre cortesemente di spiegarvi la natura di Dio.. l'imbarazzo che si prova è lo stesso

Re: Perchè è nato il concetto di Dio?

Inviato da  Mrexani il 24/4/2015 15:42:12
mc

Citazione:
In poche parole: qualcosa che deve essere "riconosciuto" per esistere e' probabilmente qualcosa che non esiste per come lo si riconosce.


Son d'accordo.....infatti...

Dio tecnicamente non ex-siste, per definizione. Qualsiasi altra cosa ex-siste compresi i concetti, pertanto Dio è perfettamente riconoscibile o meglio non è scambiabile con nient'altro; son gli altri enti che devono essere riconosciuti differenziandoli da tutti gli altri enti (confrontandoli ad altri enti, in opposizione ad altri enti), basta prendere tutto(o in parte) l'ex-sistente, ecco quello non è Dio.

''L'Uno è una negazione della negazione. Tutte le creature portano in sé una negazione: l'una nega di essere l'altra. Un angelo nega di essere un altro. Dio, invece, ha una negazione della negazione; egli è Uno, e nega tutto il resto, perché niente è al di fuori di Dio. Tutte le creature sono in Dio e sono la sua propria divinità, e questo significa la pienezza [...]. Egli è un Padre della intera divinità. Dico perciò divinità, perché là niente sgorga, niente viene toccato o pensato. Nel fatto di negare qualcosa a Dio –ad esempio la bontà, ma in verità non negare nulla a Dio -, dunque nel fatto di negare qualcosa a Dio, io concepisco qualcosa che egli non è; e proprio questo deve sparire. Dio è Uno, è una negazione della negazione. .............. ecc ecc.

Ora i maestri lo prendono in quanto Uno, perché l'Uno è Uno più veramente di ciò che è unito. A ciò che è Uno, è tolta ogni altra cosa; anzi, quel che è tolto è identico a quel che è aggiunto, per il fatto che implica una mutabilità. E se non è né bontà, né essere, né verità, né Uno, che cosa è dunque? È il nulla,né questo, né quello.
'' Meister Eckhart

Re: Perchè è nato il concetto di Dio?

Inviato da  mc il 24/4/2015 17:22:50
MREXANI
Pesco da wiki

Citazione:
Il concetto di Dio

Dio sopra-è ed è nulla poiché essendo totale è indefinibile. Proprio per questo Eckhart nella nota predica "Beati pauperes in Spiritu" invoglia i fedeli a "pregare "Dio" affinché li liberi da "dio"" (il primo maiuscolo, il secondo minuscolo), dove il primo è il "Dio Eckhartiano" (per così dire), totale ed indefinibile, puro ed assoluto, ed il secondo un mero essere superiore, un "sovra-essere", un essere dalle funzioni totemiche, potremmo dire, sopravvissuto nell'immaginario collettivo, ispirato dalla religiosità naturale. In definitiva, mentre il secondo è l'idea a cui l'uomo ricorre per "chiedere", per cercare la consolazione quotidiana, quasi una "superstizione", il primo è, appunto, "Colui che è", tanto indefinibile e totale che in Lui, con Lui e per Lui non vi è altro che Esso.

Maestro Eccardo... La supercazzola in salsa alemanno-medioevale...
Fa uno scambio di "carte" tra "dio" e "divinita'", un vero e' proprio prestidigitatore della teologia... ma il trucco c'e' e si vede.
Citazione:
Tutte le creature sono in Dio e sono la sua propria divinità, e questo significa la pienezza [...]. Egli è un Padre della intera divinità. Dico perciò divinità, perché là niente sgorga, niente viene toccato o pensato.

... c'ha provato ... si puo' palleggiare tra dio e divinita' quanto si vuole, ma non e' che, facendolo, all'improvviso i due sinonimi acquistano un qualche significato in piu' che non avevano prima, e che mai hanno avuto.
Fuori contesto e' la solita follia logica.

****

Trovo che sia una banalissima antropomorfizzazione.
Troppo autoreferente.
Troppo "interessata" dottrinalmente.
Troppo oltre cio' che teoricamente si prefigge come proprio limite.
Troppo irrazionale per cercare di imporre la propria logica.

(Per quello spizzico che ho preso da wiki... of course... magari mi sfugge qualcosa...)

****

... o era una provocazione?

ciao
mc

Re: Perchè è nato il concetto di Dio?

Inviato da  Mrexani il 24/4/2015 19:07:47
mc
Citazione:
... o era una provocazione?


Provocazione certamente no, non mi permetterei, al massimo posso arrivare a scherzare...
Ma se per provocazione intendessimo il provocare una riflessione, allora si, si potrebbe anche chiamare provocazione..
Poi tu regali molte riflessioni, allora è giusto cercare di ricambiare, quando e se è possibile...


Citazione:
Trovo che sia una banalissima antropomorfizzazione.

Se quella è un antropomorfizzazione, qual'è per te, un ragionamento o una visione non antropomorfizzata?

Citazione:
Troppo autoreferente.

Non cedo di aver comprso ciò che intendi.

Citazione:
Troppo "interessata" dottrinalmente.

Non so, mi semra di ricordare che abbia preso anche qualche nota di scomunica..

Citazione:
Troppo oltre cio' che teoricamente si prefigge come proprio limite.

Non ho capito ciò che intendi.

Citazione:
Troppo irrazionale per cercare di imporre la propria logica

Non ho capito neanche questa


Comunque se mi liquidi il Maestro Eccardo così, come un supercazzolaro, beh allora come non detto, fai come se il mio post non sia arrivato a destinazione....

Re: Perchè è nato il concetto di Dio?

Inviato da  mc il 24/4/2015 21:22:57
Mrexani
Ahahah...
Mi scuso.
Il distacco nei riguardi dello scomunicato teutonico è dovuto al fatto che non lo conoscevo affatto.
Le conclusioni che ne ho tratto si possono considerare pacificamente parziali.
Diciamo che di quel poco che ho letto non condivido affatto l'approccio, senza mettere in discussione l'intera produzione filosofica del teologo (almeno per il momento... Hehehe ...scherzo).
Ti dico già che non approfondirò, per conto mio, l'(immagino)intenso lavoro del crucco, ma se si vuole ragionarci su, sarei disposto ad accontentarmi delle tue argute sintesi.
Citazione:
Se quella è un antropomorfizzazione, qual'è per te, un ragionamento o una visione non antropomorfizzata?

Dal punto di vista letterale e grammaticale è facile rispondere. Aiuterebbe non indicare l'inconoscibile usando un pronome personale.
Potrebbe sembrare un dettaglio ma usare un lessico adeguato significherebbe, innanzi tutto, focalizzare meglio i percorsi logici. Un "approccio" inadeguato continuerebbe a creare percorsi evocativi, presumibilmente circolari, "autoreferenti" e ridondantemente misterici.
Citazione:
Troppo oltre cio' che teoricamente si prefigge come proprio limite.

Non ho capito ciò che intendi.

Semplice ... :
La comprensione della divinità è oltre la divinità stessa.
Un "Tutto" compreso (comprendere, capito) da una esistenza come quella umana non può ambire a ciò che ci si convince di aver capito.
Citazione:
Troppo irrazionale per cercare di imporre la propria logica

Per usare dio come dato di una equazione da risolvere e ragionare su di esso per dimostrarlo bisogna imporsi una fede che non può considerarsi logica... razionale. Irrazionale perché non ci sono motivi validi (razionali) per quella fede... Che è, alla fine dei conti, la semplice scelta di credervi.

Citazione:
come un supercazzolaro

Ahahah... Guarda che allora mi metto a biasimare te che hai citato quell'estratto... Che a me sembrava una supercazzola. Non mi offendo se reputerai questa mia sensazione superficiale (lo so che lo è). Spero di poter argomentare meglio se necessario.

Ciao
mc

Re: Perchè è nato il concetto di Dio?

Inviato da  TheNecrons il 24/4/2015 23:01:53
Citazione:
Nel momento in cui si prova a 'capire' Dio ecco che ci si allontana da esso. Non é certo un concetto e nemmeno un qualcosa su cui si possa filosofeggiare. Casomai é qualcosa che si sente con il cuore. E' un esperienza o qualcosa che si percepisce con i sensi. Non esiste solo l intelligenza della mente ma anzi...oltre la mente vi è un mondo infinito...
.

Ecco tutto quello che c'è dire. Poi è ovvio che ci sono molti ci credono solo perchè li è stato detto di farlo, in questo caso non hanno compreso Dio col Cuore.
Poi c'è chi pretende di comprenderlo con il ragionamento, facendo della Scienza la sua vera e propria religione.

Re: Perchè è nato il concetto di Dio?

Inviato da  alroc il 25/4/2015 9:26:44
Ciao nygandy,
vorrei tentare una risposta:

Citazione:
Nelle mie considerazioni vado poi oltre e dico che:
-non solo la religio NON E' ELUDIBILE in quanto ad oggi NULLA è spiegato sulla "creazione", ma il tema stesso dell'INIZIO dell'Universo, quale esso sia, è del tutto inesplorato e NECESSITA' l'esistenza di DIO, cioè di un'entità che si sottrae alle leggi del tempo e dello spazio per dare forma ad essi.
Quello E' DIO, non c'è niente da fare...


L'inizio/fine dell'Universo è un concetto duale. La nostra capacità cognitiva ci induce a "osservare" e comprendere le cose mediante un'operazione che scinde ogni cosa dividendola, per cui c'è un "prima" e un "dopo" in ogni manifestazione. I concetti di "prima" e il "dopo" però sono un limite intrinseco del nostro approccio alla realtà.

Noi siamo esseri coscienti, ma il nostro modo di ragionare sulle cose è "monco". È come se chiedessimo a una retta di diventare un cubo. La nostra mente ha un "difetto" di fabbricazione (il virgolettato sta a indicare che può darsi che tale difetto sia voluto) e a causa di ciò riusciamo a comprendere le cose sempre a metà, cioè la metà duale: prima/dopo; buono/cattivo; eterno/mortale; divino/umano.
Se riuscissimo a ragionare senza utilizzare processi duali, potremmo "evolvere" su piani di comprensione più ampi.
Credo che al momento sia difficile argomentare su dio perchè, per farlo, dovremmo prima di tutto saper concepire un approccio non duale della realtà. Purtroppo, in questo senso, un altro nostro limite è il codice linguistico che utilizziamo. Io stessa in questa frase che ho appena scritto:

Citazione:
dovremmo prima di tutto saper concepire un approccio non duale della realtà.


Come vedi, anche qui ho operato una divisione dualistica: "approccio non duale della realtà"
Cioè duale/ non duale che, se ci pensi, è una frase anch'essa tendente a "dividere".

Non ne usciamo a meno che non ricodifichiamo il nostro linguaggio cercando di trovare dei sintagmi capaci di non operare delle divisioni, ma questo implicherebbe un linguaggio che si esprime tramite archetipi.

Re: Perchè è nato il concetto di Dio?

Inviato da  Slobbysta il 25/4/2015 13:39:33
Caro nygandy, mi fa piacere che hai trovato interessante qualche mia considerazione, il fatto che l'uomo sia incastrato sulla terra permette a egli medesimo di fantasticare teorie sulla luna, le stelle e l'aldilà! Una lama a doppio taglio, che ci porta a mischiare fantasia con quello che di concreto abbiamo sotto gli occhi...facendoci diventar strabici di sapere. Quello che sappiamo bene è che gli atomi che compongono la vita, quelli che vediamo.. sembrano stelle e pianeti, micro/MACRO cosmo..sappiano che certi atomi "rotti" si comportano come stelle che esplodono, creando voragini ..buchi neri...e mutazioni...lo fa anche la radioattività, dietro a questo sapere inequivocabilmente "pagano" si creano spesso speculazioni che vanno al di là del concreto...si chiamerà particella di "Dio" ciò che di Dio non è, tutti gli scienziati del CERN ammettono che Dio non c'entra un cavolo a merenda...con quella particella...

L'essere umano semplifica la vita in un modo a lui congeniale, quella disperazione che lo porta a chiamare le gradazioni infinite, in un banalissimo bianco/nero...bene/male...dispari/pari....

L'uomo dice che il 3 è dispari, verissimo, ma lo stesso 3,2 già diventa pari in un'infinità ed imponderabile catena di eventi non palpabili...

Se guardiamo, osserviamo quello che ci succede intorno invece, quell'ansia di dare una risposta certa e morta...si "riduce" invece ad un'esperienza vivida, contraddittoria solo a chi la vuol fotografare...ma si sa la vita è un film pieno, non un opposto.

Slobbysta

...quell'infinito film.. come un eco costante...quel tormento tempestoso che vive solo credendo di aver capito...ma lasciato sciogliersi nel tutto armonico, diventerà verità vincente!

Re: Perchè è nato il concetto di Dio?

Inviato da  TheNecrons il 25/4/2015 14:28:33
Alroc:

Citazione:
Noi siamo esseri coscienti, ma il nostro modo di ragionare sulle cose è "monco". È come se chiedessimo a una retta di diventare un cubo. La nostra mente ha un "difetto" di fabbricazione (il virgolettato sta a indicare che può darsi che tale difetto sia voluto) e a causa di ciò riusciamo a comprendere le cose sempre a metà, cioè la metà duale: prima/dopo; buono/cattivo; eterno/mortale; divino/umano.
Se riuscissimo a ragionare senza utilizzare processi duali, potremmo "evolvere" su piani di comprensione più ampi.
Credo che al momento sia difficile argomentare su dio perchè, per farlo, dovremmo prima di tutto saper concepire un approccio non duale della realtà. Purtroppo, in questo senso, un altro nostro limite è il codice linguistico che utilizziamo. Io stessa in questa frase che ho appena scritto:


Questo è un concetto base del Taoismo, l'Unità. Non esistono i poli: buono-cattivo, bello-brutto, finito-infinito, mortale-immortale, divino-umano, bene-male, (neanche vero-falso) ma si considera l'unità, il tutto insieme. Per esempio si considera la "famiglia" come famiglia, e non come padre-madre-figli. Il ragionamento dualistico è sopratutto occidentale, ma in Oriente è (era) diffuso il contrario.

Ad usare il ragionamento dualistico e a spezzettare la realtà in tante piccole parti da analizzare senza considerare l'unità delle cose, è la nostra mente razionale. E il suo limite è questo. Certo, è bravissima ad analizzare, ma non a comprendere.

E comunque non è un "difetto di fabbricazone" della nostra mente, è soltanto lo spostamento del suo potenziale verso una cosa invece che verso un'altra.

Re: Perchè è nato il concetto di Dio?

Inviato da  alroc il 25/4/2015 17:10:22
TheNechrons,
il Tao è una filosofia orientale che ha messo in luce il concetto duale di realtà, questo però non vuol dire che esso non esista come approccio cognitivo negli esseri viventi. Ogni creatura sperimenta e perviene ad apprendimenti tramite il processo causa/effetto.
Diventare consapevoli di questo tramite il Tao è senz'altro magnifico, ma questo non significa "risolvere" tale approccio duale della realtà. Il nostro cervello è una metaforica manifestazione di questo: gli emisferi sono divisi, le aree preposte ai differenti compiti si trovano separati dal corpo calloso.

Da wiki:

"Il corpo calloso è una formazione filogeneticamente recente, associato alla comparsa del neopallio: animali inferiori, come i monotremi ed i marsupiali, non sono provvisti di corpo calloso".

Esseri che noi definiamo inferiori probabilmente sono più vicini di noi a comprendere dio.

Di base l'essere umano "legge" in un prima e un dopo, quindi scinde la sua esperienza in un divenire tra passato e presente. Il concetto stesso di tempo ci vede imbrigliati in una concezione diacronica della realtà.
Questa illusione temporale in cui siamo immersi è l'ostacolo più difficile da affrontare perchè siamo predisposti sin dalla nascia a valutare tutto in questo modo. La creazione per noi deve per forza "cominciare" da qualche parte nella notte dei tempi. Non riusciamo a concepire le cose senza un dentro e un fuori, senza un inizio e una fine. E questo non perchè ci ha fuorviato il sistema culturale occidentale, ma perchè siamo anatomicamente ed esperienzialmente fatti così.

Riuscire a concepire qualcosa al di fuori dei nostri "limiti" è la grande sfida...comprendere per me significa oltrepassare

Re: Perchè è nato il concetto di Dio?

Inviato da  Slobbysta il 25/4/2015 19:22:29
Diversamente da altri saggi, i Taoisti hanno scelto di non rigettare i cattivi impulsi dell’umanità.
La dualità doveva essere accettata e utilizzata. Una volta accettati ambedue i lati del dualismo, i Taoisti videro chiaramente come gli individui combinassero in sé il bene e il male in proporzioni variabili.
Il Taoismo, perciò, sviluppò un sistema sufficientemente grande da soddisfare le necessità delle diverse persone. I saggi diedero moralità e pietà all’uomo comune....

Fonte: http://www.kuoshu.net/taoismo.php

Taoismo...qualcosa che si avvicina al panteismo "Dio" sta nel tutto!


Naturalmente...Slobbysta, eco di saggezza...

Re: Perchè è nato il concetto di Dio?

Inviato da  TheNecrons il 25/4/2015 19:23:40
E' meglio dire Taoismo, il Tao è un'altra cosa, non è per niente una filosofia

In ogni caso quando i taoisti dicono che "Il Tao si comprende col Cuore, e non con la Mente" (Cit. fondatore della Chiesa Taoista d'Italia) intendono una cosa ben precisa. Io non penso che la nostra natura sia solo quella di vedere tutto in modo dualistico (è ANCHE quella). La vera natura umana è molto più ampia.

Re: Perchè è nato il concetto di Dio?

Inviato da  alroc il 25/4/2015 20:05:41
Citazione:

TheNecrons ha scritto:
E' meglio dire Taoismo, il Tao è un'altra cosa, non è per niente una filosofia

In ogni caso quando i taoisti dicono che "Il Tao si comprende col Cuore, e non con la Mente" (Cit. fondatore della Chiesa Taoista d'Italia) intendono una cosa ben precisa. Io non penso che la nostra natura sia solo quella di vedere tutto in modo dualistico (è ANCHE quella). La vera natura umana è molto più ampia.


Il Tao che si comprende con il cuore e NON con la mente è un concetto duale.

Il Tao è, non va compreso, esso si vive come stato dell'essere. La mente viene demonizzata come ostacolo, ma è solo uno strumento. La nostra mente (che non corrisponde con il cervello, quello è la manifestazione materiale) è un tramite, un "registratore" delle nostre esperienze.

Immagina di essere un pixel, ogni mente umana corrisponde a uno di questi minuscoli tasselli che sono il Tao. Ogni pixel concorre a ciò che è il Tao, la loro "posizione" rispetto agli altri dà il quadro generale che è comunque un tutto indistinto perchè il Tao è tutto, uno, etc.

La mente umana in questo contesto ha una funzione ordinatrice, cioè fornisce delle coordinate, io sono qua, tu sei là, io mi chiamo, tu ti chiami, io ho un'età, tu ne hai un'altra, etc. Questa "geometria" coscienziale permette ai singoli individui di collocarsi nel quadro generale e di acquisire individualmente le proprie consapevolezze, di espandere la propria esperienza del Tao in solitaria.

La funzione della mente dunque è fuorviante quando il suo bisogno compulsivo di ordinare è ecCessivo, ma quando essa è in equilibrio con il cuore è lì che vivi il Tao.

Dal mio punto di vista non è solo con il cuore che si vive il Tao, ma nella compenetrazione dei due aspetti dell'animo.

PS Taoismo e non Tao...ok!

Re: Perchè è nato il concetto di Dio?

Inviato da  TheNecrons il 25/4/2015 22:08:54
Grazie per aver condiviso la tua.
Io mi fermo qua però, perchè non me la sento più di parlare del Tao, che non ho capito a pieno.

Re: Perchè è nato il concetto di Dio?

Inviato da  Slobbysta il 25/4/2015 22:24:44
E che palle il dualismo che non ha a che fare col discorso qui trattato...

Piuttosto la Trinità è un bel casino. Uno e Trino..?

Slobbysta

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