Inviato da  Inenascio il 1/4/2011 23:46:42

Citazione:
Amico mio Calvero, mi sono pregiato di dedicarti QUESTO POST

Serena lettura o ascolto!

Come mi hai onorato, comunque, di rispondere qui, Ti sarò particolarmente grato se vorrai dedicarmi un commento contestuale in qualsiasi pagina del mio blog, ovviamente, senz'alcun limite di domande (per chiarire e fugare qualsiasi ragionevole dubbio)... e in libertà incondizionata. Poi, solo se lo riterrai opportuno, passa-parola con la velocità di un fulmine . Grazie e ciao ciao!

Inviato da  florizel il 2/4/2011 13:02:28

Calvero

Citazione:

Il video me lo sono risparmiato, sia io che te ne abbiamo già visti diversi, strazianti, relativi al caso di Francesco Mastrogiovanni... credo possano bastare per farsi un'idea di come vengano trattati i "malati" e di come viene considerata la cosiddetta "follia"...
Una follia dell'individuo singolo che viene ben distinta dalla follia sociale, convenzionalmente data per sanità mentale.

Solo nel dichiararlo "malato" o "dissociato" l'individuo viene preso in considerazione singolarmente, chissà come mai, eh...?

Con questo non sto certo dicendo che la malattia mentale NON esiste, o non esistono patologie mentali, ma piuttosto che nel corso della storia della psichiatria tale termine è venuto spesso e volentieri strumentalmente utile a parametrare ciò che è "sano" da ciò che non lo è, medicalizzando anche ciò che è solo la "diversità", o medicalizzando il disagio causato da miserevoli condizioni sociali (ciò che sostiene in parte inenascio, mi sembra di capire) e le conseguenti reazioni.

Dai un'occhiata al DSM per capire quanto "elasticamente" possano essere applicati quegli schemi, malgrado le dichiarazioni della Legge Basaglia.

Circa inenascio, davvero non saprei pronunciarmi, se non affermando che il clima sociale (e familiare, nel senso di famiglia "sociale") in cui è vissuto ha contribuito a polarizzare ed amplificare un suo disagio che avrebbe potuto avere altro esito.

Davvero ne so troppo poco per potermi permettere altre considerazioni.

Inviato da  Bubu93 il 4/4/2011 23:16:42

Tutti quelli che si sono affannati ad appendere una bandiera italiana per il 17 mi ricordano quelli che si sentono cristiani perchè una volta l'anno vanno a messa...
io sarò fiero di essere italiano quando ci sarà una patria di cui andare fieri... ma per ora all' estero ci vedono così

Inviato da  florizel il 4/4/2011 23:45:07

Bubu93

Citazione:

... e tutto ricomincerebbe daccapo... esattamente com'è ora.

Che brutta cosa hai scritto... di quelle che servono proprio nei "palazzi"...

Sarebbe troppo anomalo se tu non avessi mai riflettuto circa il fatto che è sul concetto di "patria", con tutto ciò che presuppone dal punto di vista politico, che si fanno le guerre.

Di' la verità: volevi dire qualcosa di spiritoso...

Inviato da  Bubu93 il 5/4/2011 10:42:09

Ormai le guerre si fanno per il petrolio, il concetto di patria è solo più una misera scusa...
Proprio il fatto il concetto di patria è diventato una semplice scusa per andare a rubare petrolio in giro è uno dei motivi per non andarne fieri...

probabilmente sarei fiero della mia patria se vivessi in Norvegia...

Inviato da  florizel il 5/4/2011 20:07:17

Citazione:

Diciamo che senza petrolio, o senza interessi politico-egemonici di ogni sorta, lo stesso concetto di patria nemmeno verrebbe menzionato... La "patria" è un'invenzione del potere, solo la TERRA dove si vive è importante per i popoli...