Il cigno nero e la supercazzola

Inviato da  Nyko il 18/3/2012 1:35:07
"Non c'è nulla che faccia tanto sospettare un uomo, quanto il saper poco.''

Francis Bacon


Gettare nel ridicolo è una tecnica che consiste nello screditare una tesi attraverso una scorretta analogia. Lo schema adottato dall'interlocutore, in questo caso, è il seguente:
1. Il soggetto A ("Teorico del Complotto") sostiene la tesi X ("Teoria del Complotto");
2. Il soggetto A ("Teorico del Complotto") sostiene la tesi Y ("Teoria del Complotto");
3. La tesi X ("Teoria del Complotto"), con molte probabilità, rientra nella categoria delle bufale;
4. Anche la tesi Y ("Teoria del Complotto") deve per forza essere una bufala.

La tecnica di argomentazione appena esposta è definita "sofisma" e consiste in un ragionamento corretto solo all'apparenza.
Dopo un'attenta analisi, infatti, ci si accorge che, in realtà, si tratta di un dispositivo retorico atto a scardinare proprio le difese della logica.

Il fatto che noi tutti siamo portati a ragionare in base a sofismi e preconcetti involontari e spontanei realizzati inconsciamente dal nostro cervello, non li rende certo veri, anzi, l'utilizzo abituale di queste espressioni ci dà la misura di quanto sia facile abituarsi a ragionare in modo distorto.
Se, ai sofismi, si aggiungono inutili giri di parole e frasi che si contraddicono l'una con l'altra, ci troviamo di fronte a vere e proprie "armi di distrazione di massa", abbiamo a che fare con la disinformazione allo stato puro. Eccone un tipico esempio:


Morris Raphael Cohen, Professore di Filosofia, Storia e Matematica nelle università di New York e Chicago, afferma che "noi possiamo definire la scienza un sistema autocorrettivo [...]. La Scienza invita al dubbio. Essa può svilupparsi o progredire non solo perché è frammentaria, ma anche perché nessuna sua proposizione è, in se stessa, assolutamente certa e così il processo di correzione può operare quando troviamo prove più adeguate. Ma bisogna notare che il dubbio e la correzione sono sempre in accordo con i canoni del metodo scientifico così che questa ultima è il suo legame di continuità."

E', forse, per questo motivo che Paolo Attivissimo, l'Autore dell'articolo apparso sul mensile "Le Scienze", nello stesso paragrafo è in grado di asserire "mi ha chiesto se potevo dimostrargli che non esistono le 'scie chimiche' [...]. Certo che no, gli ho risposto in tutta sincerità", salvo scrivere, dopo poche parole "dettagliate argomentazioni tecniche che avevo esposto poco prima [...] smentivano questa tesi di complotto [...].". Alla frase "presunte irrorazioni segrete di veleni", invece, segue un "approdata più volte anche nel nostro Parlamento", cosa che discosta leggermente le presunte irrorazioni dall'essere segrete.

Nel secondo paragrafo, invece, accostando le "Teorie del Complotto" riguardanti la presunta pericolosità dei telefoni cellulari e dei vaccini a quelle inerenti l'esistenza del mostro di Loch Ness o di "marziani con dodici mani", Paolo Attivissimo realizza uno dei sofismi tanto cari ai debunkers, quello descritto nell'introduzione di questo post e che i linguisti definiscono "circumstantiam ad hominem", ovvero circostanza che basa la sua forza nel gettare discredito sulla situazione o sul contesto in cui si trova l'avversario.

Quando poi il "Giornalista informatico e studioso della disinformazione nei media" sostiene che "l'onere della prova spetta a chi afferma che un certo fenomeno si verifica ed è scorretto chiedere a chi è scettico in proposito di asserire e dimostrare che il fenomeno non c'è", riesce a non dire nulla, ma il tutto in modo esemplare. Nel caso delle "scie", infatti, non si capisce se l'onere della prova spetti a chi parla di "chemtrails", mentre coloro che appoggiano la versione "contrails", in quanto scettici, sono dispensati dal cercare prove a supporto della loro teoria, oppure l'esatto opposto e cioè che l'onere della prova spetti a chi parla di "contrails", mentre coloro che appoggiano la versione "chemtrails", in quanto scettici, sono dispensati dal cercare prove a supporto della loro tesi. Da uno "studioso della disinformazione nei media" non ci si può aspettare di meglio.

Su un punto, però, siamo anche noi d'accordo con Paolo Attivissimo, infatti riteniamo che, nel caso dell'autoattentato dell'11 Settembre 2001, "l'esistenza si dimostra facilmente; la non esistenza no.".

"Usare la mancanza di certezze assolute come alibi per respingere le argomentazioni scientifiche sarebbe un limite", ma riteniamo che respingere le argomentazioni scientifiche che si basano su certezze assolute, come nel caso del crollo a "caduta libera" del WTC7, sia un limite ancora maggiore.

La sezione in cui è stato inserito questo scritto rispecchia appieno il nostro pensiero: "povera scienza". Per quanto riguarda il "Giornalista informatico e studioso della disinformazione nei media" Paolo Attivissimo, invece, riteniamo che dovrebbe concentrarsi su altri tipi di studio, magari passando dalla scienza alla filosofia; solo così, infatti, darebbe vita a quanto sotenuto da Arouet Francoise Marie: "quando colui che ascolta non capisce colui che parla e colui che parla non sa cosa sta dicendo: questa è filosofia."


Tratto da http://www.lateoriadelcomplotto.com/2012/03/la-teoria-del-complotto-debunkers.html

Ciaoo, Nyko

Re: Il cigno nero e la supercazzola

Inviato da  DjGiostra il 18/3/2012 13:14:49
Spettacolare articolo !!!
Disamina perfetta del DjDisinformatore !!!!
Dove l'hai itrovato ???

Re: Il cigno nero e la supercazzola

Inviato da  Nyko il 18/3/2012 18:07:51
Ciao Dj!!
L'articolo "disinformativo" è tratto da "Le scienze" del mese di Marzo (la foto è la scannerizzazione)... quello "controinformativo" è di me medesimo che poi altro non sarei che proprio io stesso me...

Ciaoo, Nyko

Re: Il cigno nero e la supercazzola

Inviato da  captcha il 19/3/2012 9:04:10
Citazione:
"quando colui che ascolta non capisce colui che parla e colui che parla non sa cosa sta dicendo: questa è filosofia."

DjGiostra un filosofo. Chi l'avrebbe mai detto!

Re: Il cigno nero e la supercazzola

Inviato da  DjGiostra il 19/3/2012 14:23:27
@Niko:
Citazione:
... quello "controinformativo" è di me medesimo che poi altro non sarei che proprio io stesso me...

Dai ?!?!?!?! diggiuro !!!!!!
E pensare che io ero convinto che l'avessi scritto te !!!


@Capcha:
Machemmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmminchiavaidicendo ?????

Re: Il cigno nero e la supercazzola

Inviato da  Ma61cog il 19/3/2012 15:42:02
Captcha ha bisogno di un buon paio di lenti

Re: Il cigno nero e la supercazzola

Inviato da  DjGiostra il 19/3/2012 16:01:29
@ma61cog:
Ma anche un bravo psichiatra !!!!

Re: Il cigno nero e la supercazzola

Inviato da  ByB il 19/3/2012 18:24:12
sia ben inteso che non sono "amici miei" come neanche vostri presumo, importasega!

ben fatto NYKO avanti così

ciao By B.

Re: Il cigno nero e la supercazzola

Inviato da  ivan il 20/3/2012 2:04:48
Secondo me non bisogna sprecare tempo a argomentare con taluni soggetti, appunto perchè non portano mai argomenti "robusti" ma appunto usano tutta una serie di sofimsi che non solo lasciano il tempo che trovano ma che sono di una noia - bisogna avere una scorza dura per reggerli per quanto sono paranoici a volte-.

E' semmai piu' interssante fare altri "studi" tipo aggiungere alla classificazioen delle fallacie altre nuove che man mano emergono (esempio, una nuova e molto usata nei forum che a loro dire debunkano è il ricorso all'esperto anonimo - esempio "gli scienziati hanno detto che XXXX allora s YYY senza però nè specificare chi ha detto tale cosa e senza dettaglaire poi sugli aspetti sostanzaili della questione).

Altra cosa simpatica da fare è classificare i "flames warriors"; in illo tempore segnalai un sito che aveva fatto questo lavoro in chiave umoristica .

Re: Il cigno nero e la supercazzola

Inviato da  fefochip il 21/3/2012 23:36:40
se

A = X

e

A = Y

allora Y = A

dicesi proprietà transitiva

questo basta al debunker di oggi (ovvero uno scemo) per "smontare" una tesi nella gran parte dei casi

il problema di LOGICA nasce dall'attribuire il segno "=" ad "A" che è una persona
mentre X e Y sono idee (tesi) .

mentre per X e Y si possono al limite usare due soluzioni (vero o falso) descrivere A (ovvero una persona) solo con quelle due soluzioni non ha senso .

in fisica di direbbe che sono grandezze incomparabili un po come se cercassimo di esprimere il tempo in metri ....non ha senso .

la cosa triste è che con questi giochi di prestigio si convincono i beoti ....e sono tanti.

Re: Il cigno nero e la supercazzola

Inviato da  fefochip il 21/3/2012 23:39:35
tanto per fare un esempio concreto uno dei primi argomenti che hanno usato i soliti debunkers (i poveri di spirito che cercano a tutti i costi di far rimanere la percezione dle mondo cosi come è) contro l'e-cat (il reattore LERN ,FUSIONE FREDDA PER CAPIRCI) è stato la vicenda della petroldragon che ha coinvolto lo stesso inventore dell'e-cat .

Re: Il cigno nero e la supercazzola

Inviato da  TAD il 22/3/2012 0:08:55
Citazione:

fefochip ha scritto:
se

A = X

e

A = Y

allora Y = A

dicesi proprietà transitiva



fefo, comprendo la distinzione tra persone e idee però la proprietà transitiva dice che :

se A = B e B = C allora A = C

nella tua formulazione sarebbe dovuto essere:

se A = X e A = Y allora X = Y

Re: Il cigno nero e la supercazzola

Inviato da  fefochip il 22/3/2012 11:40:08
giusto!
avevo in testa la formula giusta ma non l'ho espressa correttamente

se A=X

e A=Y

e X= minchiata

allora A= minchione e quindi anche Y= minchiata

Re: Il cigno nero e la supercazzola

Inviato da  Matkshonov il 16/4/2012 23:23:09
Hai tradotto il sofisma in equazione matematica, lol, mo sei riuscito a farlo capire anche a me

Cmq credo che attivissimo sia anni luce + avanti, ancora non son riuscito a capire che algoritmo abbia usato nell'affermare....

hanjour non sapeva pilotare un aereo, così per riuscire a schiantarsi sul pentagono lo ha guidato come fosse un camion................... (da cui deduco, fra l'altro, che hanjour aveva almeno la patente C, forse anche quella miracolosamente ritrovata fra macerie fumanti o rottami mai visti?)

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