Re: Una canna al giorno...

Inviato da  toussaint il 10/9/2012 18:18:36
Che barba, che noia
che barba che noia...

Re: Una canna al giorno...

Inviato da  infosauro il 11/9/2012 15:48:48
Un altro articolo sull'uso della marijuana.
http://www.giornalettismo.com/archives/487909/la-marijuana-fa-venire-il-cancro/
"Un articolo sul journal Cancer, edito dall’American Cancer Society, chiarisce che nuovi studi solleverebbero il ruolo della marijuana nell’incidenza di tumori ai testicoli. Pubblica ogni spiegazione il media specializzato Medilexicon: “L’effetto cancerogeno della marijuana dovrebbe essere preso in considerazione nelle decisioni riguardanti l’utilizzo delle droghe leggere”.

I DATI - Quest’ultimo studio, effettuato dall’Università della California, si appoggia su un precedente paper elaborato dal Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle. Per verificare se le droghe leggere contribuiscono allo sviluppo di quello che è il cancro più comune nei maschi fra i 15 e i 45 anni, gli scienziati della California hanno “esaminato i dati sull’utilizzo di droga in 163 giovani uomini e li hanno confrontati con 292 uomini più anziani, omogenei per età e per caratteristiche etniche”. Salta fuori che gli uomini con una storia di utilizzo di marijuana hanno il doppio delle possibilità di contrarre cancro ai testicoli, sopratutto in alcune ceppi secondari della patologia particolarmente pericolose, associate con prognosi “ben più severe” della versione più frequente.
MARIJUANA E COCAINA - Ma perché la marijuana può essere collegata a questo incremento? Non è chiaro: “Non lo sappiamo”, dice la professoressa Cortessis.”Pensiamo che possa avere un ruolo il sistema endocannabinoide, il network cellulare che risponde agli ingredienti attivi nella marijuana, un sistema che è importante nella formazione dello sperma”. Per contro, la cocaina ha un effetto diminutorio del rischio di questo tipo di cancro, ma il suo effetto “danneggia moltissimo la fertilità”."


Re: Una canna al giorno...

Inviato da  toussaint il 11/9/2012 15:57:53
Oh, sicuramente una ricerca attendibilissima:
ADDIRITTURA 163 CASI NEL CAMPIONE DI STUDIO!!!
Non saranno troppi?

Re: Una canna al giorno...

Inviato da  toussaint il 11/9/2012 16:00:31
Io sapevo che il cancro ai testicoli era sostanzialmente dovuto all'utilizzo di steroidi o al loro consumo nei cibi che ne sono pieni, soprattutto nelle carni.
Del resto, il ciclista Armostrong se l'è preso perchè faceva uso di anabolizzanti, non di cannabis.
Ma va bene così, la neoscienza spiega le sue vele.

Re: Una canna al giorno...

Inviato da  DjGiostra il 11/9/2012 18:01:24
Minchia !! Non sanno piu' a che santo votarsi !

Re: Una canna al giorno...

Inviato da  ohmygod il 11/9/2012 18:51:58
@infosauro
Un altro articolo sull'uso della marijuana.

@Toussaint
Oh, sicuramente una ricerca attendibilissima

Non riuscrò mai a capire l'utilità del "giornalettismo",in generale, paragonata all'inutilità della esposizione o della trasposizione in oggetto.

Sarebbe opportuno ,lo so chiedo troppo, che il "giornalettismo" non facesse solo il sunto dell'articolo del journal Cancer ma che come minimo ne riportasse la fonte.

Se poi non fosse un sunto ma la traduzione fedele del journal Cancer allora mi chiedo come sia stato possibile,per il "giornalettismo" esporre l'argomento tenendo
conto che la ricerca,per come è stata condotta, ha la stessa inutilità del "giornalettismo". Internet di tutto e di più.

Re: Una canna al giorno...

Inviato da  infosauro il 11/9/2012 23:39:48
L'abstract lo si dovrebbe trovare a questo link:
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/cncr.27554/abstract
Questi articoli stanno uscendo in corrispondenza delle campagne elettorali olandesi, durante le quali la cannabis ha occupato buona parte del dibattito.
Come diceva Andreotti?

Re: Una canna al giorno...

Inviato da  ohmygod il 12/9/2012 17:42:47
La genuinità del "giornalettismo" , in generale, è conclamata nel titolo che fa notizia e che giustamente infosauro ha omesso e cioè:"La marijuana fa venire il cancro”

"giornalettismo"
Un articolo sul journal Cancer, edito dall’American Cancer Society, chiarisce che nuovi studi solleverebbero il ruolo della marijuana nell’incidenza di tumori ai testicoli. Pubblica ogni spiegazione il media specializzato Medilexicon: “L’effetto cancerogeno della marijuana dovrebbe essere preso in considerazione nelle decisioni riguardanti l’utilizzo delle droghe leggere”.


Giornalettismo avrebbe bisogno di traduttori onesti in quanto la ricerca dell'ACS
sostiene che l'incidenza del TGCT è aumentata nelle ultime decadi e le cause di ciò
restano elusive:sfuggenti.Le cellule "POSSONO ESSERE" influenzate dalla marijuana.
Gli autori della ricerca hanno valutato la relazione fra il TGCT e l'esposizione alla
marijuana.

L'altra fonte "medilexicon" ,suppongo madre lingua inglese, pur non avendo bisogno
di traduzione riporta le prime frasi,leggi sopra, in questi termini:"La regolare assunzione di marijuana è stata associata all'elevato rischio di cancro ai testicoli.
Soprattutto non vi è alcuna differenza fra la marijuana usata per "scopi ricreativi" e
quella usata per scopi terapeutici."
Siccome la contraddizione è di casa in qualsiasi ambito medilexicon conclude,questa parte,rispettando i termini dell"ACS" e cioè:"La presenza di cellule cancerogene è dovuta a cause non ancora identificate".

Se interessati potrei continuare nella disamina fra "giornalettismo" ,ACS e medilexicon.
Mi fermo in quanto ritengo fuorviante la ricerca dell'ACS in quanto fra ( ORs ) e
( CIs ) è assente il dato fondamentale:la quantità.
Qualsiasi ricerca seria non può eludere questo parametro.

Secondo la ricerca, per scopi ricreativi, non assumete marijuana piuttosto fate uso di cocaina in quanto la stessa ,se ho capito bene, non causa il TGCT ma potrebbe causare danni alla fertilià.
Siccome questo è il primo studio sulla relazione fra cocaina e TGCT e fra cocaina e fertilità la ricerca avrà bisogno di ulteriori indagini per corroborare questi risultati.

Per quanto mi riguarda il "giornalettismo" dà tutto per scontato mentre la ricerca,come è giusto che sia, non fa giornalettismo.
La ricerca fa ben altro e in alcuni casi-cose peggiori del giornalettismo e che nessun giornalettismo pubblica.

Re: Una canna al giorno...

Inviato da  toussaint il 12/9/2012 17:49:51
Ma poi, un'incidenza doppia cosa vuol dire? Più il fenomeno è raro e più casi devi avere per stimarne la variazione. Ora, mi sembra che il cancro ai testicoli sia uno dei tumori più rari. Se nel caso di controllo ho meno di 300, quanti saranno i colpiti da cancro ai testicoli? E poi, in quale lasso di tempo? E se mettiamo sia nell'intero arco di vita e siano, che ne so, 3 allora basterebbe avere 2 casi nel gruppo dei fumatori per gridare dagli alla cannabis. E i 2 casi possono benissimo essere dovuti al semplice caso, su due casi non puoi dedurre una beata mazza.
Ma non mi facciano ridere, questi ricercatori da strapazzo.

Re: Una canna al giorno...

Inviato da  ohmygod il 12/9/2012 18:05:25
@Toussaint
E poi, in quale lasso di tempo?

Testicular cancer is the most common form of cancer found in men aged 15 to 45 years
Se le matematica non è una opinione presumo che la ricerca sia stata effettuata
su persone fra 15 e 45 anni .
L'arco di tempo di questa ricerca va da dicembre 1986 ad aprile 1991.

Re: Una canna al giorno...

Inviato da  toussaint il 12/9/2012 18:50:41
Sapete qual è l'incidenza del cancro ai testicoli?
3 per centomila maschi ogni anno. Significa che se prendo un gruppo di centomila maschi e lo seguo per 80 anni (mi sono allargato sulla vita media) registrerò 240 casi.
Ora, visto che il campione di controllo era di meno di 300 persone fate 300 diviso 100.000 * 240 = 0,72!!!
E il campione dei fumatori era di 165 casi!!!
Ma vi rendete conto o no che vi prendono per il culo?

Edit: e l'arco temporale della ricerca era di soli 5 anni!!! Questi banditi andrebbero tutti arrestati per diffusione di notizie false e tendenziose...

Re: Una canna al giorno...

Inviato da  DjGiostra il 12/9/2012 18:56:58
@Toissant:
Citazione:
Questi banditi andrebbero tutti arrestati per diffusione di notizie false e tendenziose...

Stramegaquotone !!!!

Re: Una canna al giorno...

Inviato da  toussaint il 12/9/2012 19:00:51
Consiglio invece a questi buffoni in camice di fare una bella ricerca sui frequentatori di palestre, tra l'altro risparmierebbero un sacco di soldi.
Basta prendere una sola palestra in cui si pratica body building e si trovano più casi di quanti ne abbiano potuti registrare nel loro studio.

Re: Una canna al giorno...

Inviato da  Luxio il 23/12/2012 12:03:36
A quanto pare uno studio ha dimostrato che, nei giovani, l'alcol fa più danni al cervello della marijuana.

http://www.salon.com/2012/12/21/study_alcohol_not_marijuana_is_bad_for_your_brain/

Re: Una canna al giorno...

Inviato da  DjGiostra il 23/12/2012 12:10:28
Altra conferma della Scienza.

Corretto !! :D

Re: Una canna al giorno...

Inviato da  Red_Knight il 23/12/2012 12:29:19
Citazione:
Altra conferma della scenza.




Re: Una canna al giorno...

Inviato da  Spiderman il 22/3/2013 18:43:22
Marijuana, coltivarla a fini personali non è reato. Sentenza storica a Ferrara

Il giudice Franco Attinà ha assolto due giovani, arrestati per aver coltivato quattro piante. L'avvocato difensore si è rifatto a una decisione del Consiglio d’Europa, la numero 757/gai del 2004, il “testo sacro” a livello comunitario in materia di stupefacenti

Coltivare marijuana a uso personale non è previsto dalla legge come reato. È la sentenza a suo modo rivoluzionaria che giunge dalle aule del tribunale di Ferrara, dove per la prima volta un giudice entra nel merito di un dibattito sempre più vivo sia in dottrina giurisprudenziale che nella società civile. Il caso specifico vedeva imputati due giovani arrestati (e immediatamente rilasciati) dai carabinieri due settimane fa. Da una perquisizione domiciliare vennero alla luce quattro piantine di cannabis e otto grammi si stupefacente.

Durante il rito abbreviato, in sede di arringa difensiva, l’avvocato difensore Carlo Alberto Zaina, del foro di Rimini, ha sollevato una questione di legittimità per quanto concerne l’art. 73 della normativa in materia di stupefacenti, l’arcinota “Fini-Giovanardi”, sulla liceità della coltivazione di stupefacenti. Premesso che per quanto riguarda i due imputati, già in sede di indagini era stata esclusa la detenzione finalizzata alla cessione a terzi. Insomma era chiaro che la produzione di marijuana era destinata esclusivamente all’uso personale.

Il “sospettato di anticostituzionalità” analizzato dall’avvocato Zaina attiene “alla circostanza in cui la legge equipara inopinatamente derivati della cannabis, oppiacei e cocaina”. Esiste infatti una normativa del Consiglio d’Europa che dice in astratto come “non si possono equiparare droghe pesanti e droghe leggere. Urge insomma una differenziazione”. Identica questione di legittimità costituzionale è già stata sollevata dalla Corte d’Appello di Roma e sarà presto al vaglio della Corte Costituzionale.

A sostegno della propria tesi, poi, il legale ha portato all’attenzione del tribunale una decisione del Consiglio d’Europa, la numero 757/gai del 2004, il “testo sacro” a livello comunitario in materia di stupefacenti: “sono punite tutte le condotte – riassume l’avvocato – concernenti gli stupefacenti, salvo quelle che vedono un uso esclusivamente personale, laddove lo Stato ne ammetta l’uso personale, come l’Italia. Tra queste condotte c’è la coltivazione della cannabis. E in questo caso è provato l’uso personale e gli 8 grammi ritrovati in casa degli imputati derivano da questa produzione fai da te”.

“Se teniamo presente che in base alla normativa italiana non viene punito chi acquista da uno spacciatore una dose per uso personale – argomenta Zaina -, ecco che abbiamo anche un risvolto ‘civico’ in aiuto di questa interpretazione: la ratio della normativa è evitare l’uso e il commercio di stupefacenti, in questo caso c’è una conformità allo spirito della legge, visto che si evita di alimentare le mafie. Quindi se la coltivazione è a uso personale non vedo perché punirla”.

Motivazioni che hanno indotto il giudice Franco Attinà a entrare direttamente nel merito. Se chi lo ha preceduto ha infatti sospeso il giudizio di legittimità rinviando la questione alla Corte Costituzionale, Attinà ha assolto direttamente gli imputati perché il fatto non è previsto dalla legge come reato, creando così un precedente nella letteratura giuridica italiana.

Fonte

Re: Una canna al giorno...

Inviato da  Cleaner il 4/5/2013 22:34:02
In migliaia a Roma per la Marijuana March

No al proibizionismo: migliaia in corteo
a Roma per la Million Marijuana March
Attese 80 mila persone, nell'aria odore dei cannabis

CANNABIS UN BENE PUBBLICO - «Questa manifestazione - ha spiegato Mefisto, portavoce dell'organizzazione - aderisce ai tre punti del movimento internazionale: stop alla perseguibilità per i consumatori, diritto all'uso terapeutico e diritto a coltivare la marijuana. Vogliamo restituire questa pianta al genere umano, liberarla dal profitto, renderla un bene pubblico come l'acqua.

Re: Una canna al giorno...

Inviato da  Spiderman il 30/6/2013 8:41:36
Cannabis VS Chemioterapia

Sono migliaia gli studi sulla canapa, tutti essenzialmente spartiti su due fronti: uno continua a dichiarare la nocività di questa pianta e ha l’appoggio e la pubblicità dei governi proibizionisti, e l’altro invece demarca i poteri terapeutici della cannabis contro gli interessi di case farmaceutiche ma col sostegno da parte di chi, grazie alla marijuana, è guarito. Difficile informare correttamente gli utenti: in Italia, infatti, si continua a leggere di “buchi al cervello” causati dall’uso di marijuana, mentre il Ministro della Salute israeliano ha riconosciuto l’utilità terapeutica della Cannabis, annunciando linee guida per regolarne la produzione e la distribuzione da parte dello stato.



Una recente ricerca condotta dal dott. Donald Tashkin (Università di Los Angeles) ha dimostrato che l’incidenza di cancro al polmone nelle persone che fumano cannabis è minore rispetto a quella delle persone che non fumano del tutto! Sono ormai stati individuati 421 composti chimici nella pianta della cannabis, tra questi molti con significative proprietà antitumorali anche a basse dosi, e quindi sicuramente efficaci cure per il cancro. Le ricerche ci dimostrano che le proprietà della cannabis si dividono nelle seguenti categorie:
1° effetto ANTIPROLIFERANTE: uno dei segni classici della cellula cancerogena è che continua a riprodursi quindi fermare tale riproduzione è un effetto antiproliferante; la cannabis riesce a farlo.
2° effetto ANTIANGIOGENESI: i cannabinoidi impediscono al tumore di sviluppare nuovi vasi capillari e quindi di crescere.
3° effetto ANTIMETASTASI: i cannabinoidi impediscono alle cellule cancerogene di trasmettersi in altri tessuti.
4° effetto APOPTOTICO: l’apoptosi è la capacità dei cannabinoidi di accelerare la morte delle cellule anomale.

Il prof. Manuel Guzman (professore di biochimica e biologia molecolare all’università di Madrid) dichiara che la capacità dei cannabinoidi di uccidere le cellule malate proteggendo le cellule sane, è molto importante: nel caso del cancro al cervello, a causa della barriera emato-encefalica, che protegge il cervello dai composti chimici che circolano nel sangue, diventa difficile e a volte impossibile trattare i pazienti con chemioterapici senza causare danni collaterali. L’unicità dei cannabinoidi e che possono penetrare la barriera emato-encefalica, raggiungere direttamente le cellule cancerogene del cervello attraversando la membrana cellulare, e indurre la morte esclusivamente delle cellule malate.
Quello che più scandalizza è che anche dove l’uso terapeutico della marijuana è legalizzato, solo una scarsa percentuale dei malati è informato sulla possibilità di questa cura, e che tali informazioni derivano dagli amici, dai media (principalmente internet), e non dai medici nonostante si tratti di una cura reale ed efficace.

In Canada Rick Simpson, produttore e donatore di “Hemp Oil”, è ricercato: l’accusa a Simpson è la mancanza di valore scientifico delle sue teorie e la sperimentazione senza autorizzazione da parte del ministero della sanità, ma sono inconfutabili i suoi successi e senza alcuna conseguenza negativa. Anche se la gente guarisce, lui non deve ne donare ne suggerire l’uso di olio di canapa. Purtroppo la creazione di medicine è in mano alle multinazionali del farmaco, che sembrano avere altri interessi rispetto la salute del paziente. A tal proposito forniamo delle informazioni sulla chemioterapia, unica terapia riconosciuta per combattere il cancro. Partendo dal presupposto che risulta che ci siano più pazienti malati di tumore che muoiono a causa della chemioterapia piuttosto che di cancro e che tali statistiche mediche presentano queste morti come “successi” della chemioterapia, perché il paziente non è morto a causa del cancro, un malato di tumore che dovrà sottoporsi alla chemioterapia viene avvertito che questa cura provocherà nausea, vomito, caduta dei capelli, oltre a effetti collaterali soggettivi come la depressione, derivata spesso dal dolore che causa tale cura. Quello che però i medici non ci dicono e quello che l’Istituto Superiore di Sanità italiano ha fatto stampare su un fascicolo dal titolo “Esposizione professionale a chemioterapici antiblastici” per gli “addetti ai lavori”, cioè per coloro che solamente maneggiano le fiale che contengono le sostanze chimiche per la chemio (infermieri professionali e/o medici). Il fascicolo avverte della pericolosità di certe sostanze e, alla voce Antraciclinici (chemioterapico), c’è scritto: “Stomatite, alopecia e disturbi gastrointestinali. La cardiomiopatia, un effetto collaterale caratteristico di questa classe di chemioterapici, può essere acuta, raramente grave o cronica – mortalità del 50% dei casi. Tutti gli antraciclinici sono potenzialmente mutageni e cancerogeni”. Alla voce Procarbazina (chemioterapico) c’è scritto: “E’ cancerogena, mutagena e teratogena (malformazione nei feti) e il suo impiego è associato a un rischio del 5-10% di leucemia acuta, che aumenta per i soggetti trattati anche con terapia radiante”.

Quindi, per curare il cancro, si utilizzano delle sostanze chimiche che sono cancerogene, mutagene e teratogene. L’A.I.A.N. (Associazione Italiana per l’Assistenza ai malati Neoplastici) ci fornisce il costo di un trattamento chemioterapico: “ Il costo medio dei cicli chemioterapici varia sensibilmente in base ai farmaci. Comunque il costo si aggira su svariate decine di migliaia di euro per i vari cicli, fino a 50.000€. Nel “Giornale italiano di Farmacia clinica” del 21 febbraio 2007 sono stati pubblicati i costi per “l’uso dei farmaci citotossici nei cicli di chemioterapia “platinum-based” analizzati per 100 pazienti e 6 cicli di terapia”. In tale documento si trovano cifre colossali (si arriva a 548.955 euro) che si riferiscono solamente ai costi dei farmaci chemioterapici. Se a questo sommiamo i costi della somministrazione, premedicazione e reazioni avverse, il totale ha dell’incredibile: “Sei cicli soltanto di chemioterapia costano per ogni paziente una cifra che va da 4.520 euro a 8.420 euro”. Viviamo inoltre nell’illusione che la chemioterapia sia gratuita, perché non è l’ammalato a pagarla direttamente ma, in realtà, siamo noi tutti contribuenti a pagare sotto forma di prelievi fiscali (tasse). I malati nuovi di tumore, solo in Italia, sono ogni anno circa 270.000, un giro di affari annuo di miliardi di euro. Con cifre del genere, pagate dal Sistema Sanitario Nazionale e quindi sottratte alla comunità, il potere di lobbies di Big Pharma è così forte che riesce a tenere celate le terapie non convenzionali e tappare la bocca a tutti quei ricercatori indipendenti che hanno il coraggio di mettere la salute della persona davanti agli interessi economici.

La canapa è vietata per legge. Le ragioni sono svariate, ma sicuramente il suo elevato effetto terapeutico è tra queste. La recente legge comunitaria europea, neanche a farlo apposta, mette al bando qualsiasi proprietà curativa delle piante, compresa la camomilla per l’insonnia.
L’uso di una pianta per scopo terapeutico sarà consentito solo se testata e approvata con veri e propri “protocolli standard”, al pari di un qualsiasi farmaco. Questo farà lievitare il costo di qualsiasi prodotto, tanto da renderne sconveniente la commercializzazione, proprio come si fece all’inizio con la canapa (Vedi: Marijuana Tax Act – 1937). Tutto questo per salvaguardare la nostra salute o per amplificare le nostre patologie e spendere di più in farmaci?

Link

Re: Una canna al giorno...

Inviato da  Giano il 17/2/2015 9:37:40
Consumo di cannabis associato ad una diminuzione del rischio di cancro

Il consumo di cannabis è inversamente associato con l'incidenza di cancro alla vescica nei maschi, secondo i risultati epidemiologici pubblicati nel numero di febbraio della rivista Urology.
I ricercatori del Kaiser Permanente Los Angeles Medical Center, Dipartimento di Neurologia, hanno valutato l'associazione tra l'uso di cannabis e il fumo di tabacco sul rischio di cancro alla vescica in una coorte multietnica di più di 80.000 uomini di età compresa tra i 45 e i 69 anni, per un periodo di 11 anni.
Dopo un aggiustamento per età, origine etnica ed indice di massa corporea, l'uso di tabacco da solo è stato associato ad un aumentato del rischio di cancro alla vescica (Hazard Regression 1.52), mentre il consumo di cannabis da solo è stato associato ad una riduzione del 45 per cento dell'incidenza di cancro alla vescica (HR 0,55). I soggetti che hanno riportato l'utilizzo sia di tabacco che cannabis hanno riscontrato una diminuzione del rischio di cancro (HR 1,28) rispetto ai soggetti che hanno utilizzato solo tabacco (HR 1,52).

http://medicinamoksha.blogspot.it/2015/02/consumo-di-cannabis-associato-ad-una.html

Re: Una canna al giorno...

Inviato da  TheNecrons il 18/2/2015 21:32:18
Senza considerare il fatto che l'alcol è più pericoloso ed è pure legale.....

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=49&topic_id=7068