L’11 settembre 2001 spiegato da Giuliano Amato

Inviato da  cnj il 1/6/2013 15:21:43
L'11 settembre 2001 spiegato dall'Onorevole Giuliano Amato a Skytg24.
E la giornlista di Sky gli da pure corda....

"Dopo l'11 settembre del 2001, il famoso attacco alle 2 torri di New York, hanno cominciato a girare in rete delle ricostruzioni di quei fatti come se li avesse organizzati il Pentagono e non Al Queda (Giornalista Sky: "Poi è una catena che è difficile da fermare"). E questa catena dei falsi poi si moltiplica...."

Che simpaticoni



Re: L’11 settembre 2001 spiegato da Giuliano Amato

Inviato da  Calvero il 1/6/2013 15:43:13
Tempo al tempo, poi diverrà REATO di NEGAZIONISMO anche mettere in discussione la versione ufficiale del 9/11

Re: L’11 settembre 2001 spiegato da Giuliano Amato

Inviato da  Merio il 1/6/2013 16:51:48
Citazione:
E questa catena dei falsi poi si moltiplica....


In realtà è vero...

Più cazzate dice un governo in una versione ufficiale, più dovrà inventarsene per cercare di farla resistere per almeno 30/40 anni...

Anche se bene, o male ripetono sempre le stesse...

Viene da chiedersi per qual motivo lui non sia stato toccato dallo scandalo Mani Pulite perché mi pareva avesse ruoli mica da ridere nel PSI...

Craxi fatto fuggire e Amato fatto primo ministro...

Mah...

Ma sono troppo giovane ed ignorante su queste cose...

Re: L’11 settembre 2001 spiegato da Giuliano Amato

Inviato da  invisibile il 1/6/2013 17:00:20
Capito cosa dicono? E' un problema... qualcuno osa pensare. Qualcuno osa vedere.

Citazione:

Merio ha scritto:

Viene da chiedersi per qual motivo lui non sia stato toccato dallo scandalo Mani Pulite perché mi pareva avesse ruoli mica da ridere nel PSI...

Craxi fatto fuggire e Amato fatto primo ministro...

Mah...

Ma sono troppo giovane ed ignorante su queste cose...

Non serve essere sapienti. Aiuta, ma non é necessario.

Hai fatto 1+1.

Il risultato é?

Dai che lo sai.

Re: L’11 settembre 2001 spiegato da Giuliano Amato

Inviato da  Merio il 1/6/2013 18:48:04
Uhm...

Potrei vagare con la mente su vari scenari...

però il più semplice che mi viene in mente è: do ut des?

Però davvero la storia italiana recente la conosco quanto conosco l'economia... cioè zero...

Essendo che è diventato Primo Ministro subito dopo i fattacci di corruzione direi che qualcuno gli ha "assicurato" un futuro politico in cambio di qualcosa... tipo indebolire l'Italia a livello economico mettendo le mani in tasca agli italiani...

Ma essendo che non è stato nemmeno sfiorato, allora credo che il "patto" sia stato pensato qualche mese prima degli scandali...

Ma sto speculando troppo...

Re: L’11 settembre 2001 spiegato da Giuliano Amato

Inviato da  invisibile il 1/6/2013 19:19:44
Citazione:

Merio ha scritto:

Ma sto speculando troppo...

A me sembra un "2"" (1+1)

Se uno ai piani alti di una banda non solo si salva ma diventa più potente al disciogliersi della banda... magari non sapremo cosa, ma sicuramente é, ha, sa.

In quegli ambientini non é che queste cose succedono per caso. La posta é troppo alta.

Re: L’11 settembre 2001 spiegato da Giuliano Amato

Inviato da  Pyter il 1/6/2013 19:20:30
Amato ha fatto una giusta e doverosa precisazione.
E' stata AlQaeda, non il Pentagono.

Dove starebbe l'errore?

Sul fatto che poi la rete amplifichi il falso è sacrosanto anch'esso.

Questo nel video per esempio mica è Giuliano Amato.

Re: L’11 settembre 2001 spiegato da Giuliano Amato

Inviato da  invisibile il 1/6/2013 19:58:35
Citazione:

Pyter ha scritto:
Amato ha fatto una giusta e doverosa precisazione.
E' stata AlQaeda, non il Pentagono.

Dove starebbe l'errore?



Giusto.

Re: L’11 settembre 2001 spiegato da Giuliano Amato

Inviato da  black il 2/6/2013 19:12:15
Citazione:
Craxi fatto fuggire e Amato fatto primo ministro...

Mah...

Ma sono troppo giovane ed ignorante su queste cose...


se puo' interessarti craxi chiamava amato il becchino

Citazione:
CRAXI, SILURO AD AMATO 'E' COLPEVOLE COME ME'

ROMA " - Quando era ancora presidente del Consiglio, Giuliano Amato andò a parlare alla London School of Economics. E ai giornalisti inglesi che gli chiedevano di Tangentopoli rispose così: "Io ritengo che ben poche persone erano al corrente delle cose che stiamo scoprendo adesso...". Quattro anni sono passati, ma Bettino Craxi non ha dimenticato quella frase. Macché, tuona adesso dal suo rifugio di Hammamet: tu lo sapevi benissimo, caro Giuliano, avevi le mani in pasta come me, pagavi le tue campagne elettorali con i soldi del cassiere di Via del Corso e raccoglievi fondi anche per conto tuo. E giù con una scarica di accuse, una requisitoria che evoca anche nel lessico gli ordini di cattura scritti da Di Pietro ("Egli non poteva non sapere..."), una mitragliata contro il suo ex consigliere più fidato, contro l' uomo che una volta, prima di essere travolto dagli eventi, lui stesso designò come il suo successore alla guida del Psi.
Altri tempi. Allora Craxi comandava a Via del Corso e Amato era ben saldo a Palazzo Chigi. Poi è venuta la grande piena di Mani Pulite, che ha spazzato via i socialisti, comprese le ville, le auto blindate e quel sorriso arrogante che nascondeva la certezza di un potere eterno e crescente. E oggi che la bufera è finita, l' ex leader socialista non riesce a mandar giù il fatto che il destino cinico e baro abbia riservato al suo fedelissimo una sorte così diversa dalla sua. Lui, Bettino, costretto a curarsi i suoi mali tra i palmizi tunisini, con un ordine di arresto che pende sulla sua testa, mentre Giuliano non è stato sfiorato da un solo processo, anzi guida solennemente l' Antitrust, con tutti gli onori, la blindata e la scorta, e sta addirittura per mettere il bollo socialista all' "operazione Cosa 2". Poteva, Craxi, lasciare che il fato continuasse su questa strada biforcuta? Figuratevi. Ha aspettato il momento giusto, la vigilia di quel congresso pidiessino dove gli ex avversari delle Botteghe Oscure stenderanno un tappeto rosso per accogliere il compagno Amato, poi ha affidato all' ultima arma che gli è rimasta - il fax - la sua requisitoria contro l' ex Dottor Sottile. Aggiungendo perfidamente che ci sarà un seguito, non finisce mica qui: "Di tutto ciò si può tornare a parlare più nel dettaglio...". Ma vediamo cosa c' è scritto nel suo atto d' accusa. Nella mente di Craxi, il suo ex braccio destro deve aver commesso il reato di usurpazione di potere.
"Giuliano Amato - scrive Craxi - tutto può fare salvo che ergersi a giudice delle presunte malefatte del Psi, di cui egli, al pari di altri dirigenti, porta semmai per intero la sua parte di responsabilità... Il sottoscritto, per le sue responsabilità di segretario, è trattato alla stregua di un gangster e condannato all' ergastolo... Guarda caso, invece, a Giuliano Amato, vicesegretario vicario del Psi, forte delle sue amicizie e altolocate protezioni, non è toccato nulla di nulla. Buon per lui". Poi vengono gli insulti.
Craxi chiama Amato "becchino del Psi", "trasformista", "voltagabbana", e - citando Cossiga - addirittura "una cosa vomitevole", come "tutti i craxiani che sono diventati anti-craxiani". Un uomo, dice, che "si è impancato a sputar sentenze morali". Non può farlo, lo sferza l' ex segretario, proprio lui che con "le cattive abitudini contratte dal Psi, finanziamento illegale in testa, è stato a contatto quotidiano", come "potrebbe risultare in modo inconfutabile". E qui cominciano le accuse, quella che un magistrato definirebbe una chiamata in correità. "Innanzitutto va ricordato che, dopo aver per intero condiviso avventure e disavventure del craxismo di governo, Giuliano Amato si dedicò interamente al partito. Negli anni in cui io mi occupai delle Nazioni Unite, lavorando per lunghi periodi nel mio ufficio al Palazzo di vetro di New York, Amato era vicesegretario vicario ed era impegnato nella gestione del partito. I suoi rapporti personali con l' amministratore Vincenzo Balzamo erano diretti ed eccellenti...". Da questa premessa Craxi fa discendere cinque capi d' accusa. Primo: sapeva tutto. "Egli era perfettamente al corrente della natura complessiva del finanziamento del partito. Era evidente che egli non poteva non sapere". Secondo: prendeva i soldi anche lui. "Di questi finanziamenti egli si è sempre avvalso naturalmente e personalmente per le sue spese di lavoro politico, per le sue campagne elettorali che furono sempre finanziate dal partito, tanto in sede nazionale che in sede locale. Anche in questo caso non credo che il tutto avvenisse tramite assegni e trasferimenti bancari documentati". Terzo: forse si muoveva anche in proprio. "Resta inoltre da considerare se per far fronte alle spese delle sue campagne elettorali, furono organizzate, come pare, anche raccolte di fondi che non rientravano nel controllo dell' amministrazione centrale". Quarto: collaborava. "E' poi certamente toccato a Giuliano Amato di occuparsi di iniziative, strutture e progetti di interesse del partito e che tuttavia comportavano un interessamento diretto, ed incarichi specifici di collaborazione con l' amministrazione del Psi". Quinto: era consenziente. "Non è mai capitato a mia memoria che Giuliano Amato in incontri personali e confidenziali con il segretario del partito avesse esternato le sue perplessità, le sue preoccupazioni e il suo disappunto per il sistema generale su cui si imperniava il finanziamento del partito, parte del quale, come tutti sapevano, era costituito da forme che si concretavano in aperta e risaputa violazione della legge sul finanziamento dei partiti". La requisitoria finisce qui, con l' inquietante accenno a quei "dettagli" di cui "si può tornare a parlare". Amato, che i suoi collaboratori definiscono "addolorato" dalla bordata craxiana, è amareggiato ma non sorpreso. Sapeva da tempo di essere, come gli dicevano i suoi amici, "sotto impeachment craxiano". Già quattro mesi fa aveva ricevuto la prima avvisaglia, leggendo un' intervista in cui Craxi lo accostava a Martelli e a Formica per dire: "Potrei fare una lunga lista di traditori e vigliacchi. C' è perfino chi si impanca a moralizzatore. Parola di Giuda". Conoscendo bene Bettino, Giuliano Amato capì che quello era solo l' inizio. Non si sbagliava.


http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/02/08/craxi-siluro-ad-amato-colpevole-come.html

Re: L’11 settembre 2001 spiegato da Giuliano Amato

Inviato da  Merio il 2/6/2013 19:20:25
Grazie per il link...

poi ho chiesto in giro...

Pare che Amato rientri negli (auto)Eletti... anche Ciampi parrebbe...

Dovrei approfondire la cosa...

Quasi quasi Amato dirigeva l'IMF... roba da nulla...

Però pare giochi pure bene a tennis... sarebbe carino fare una partita con lui anche se è da tanto che non gioco...

Alla fine quello che è successo sarebbe come domani il PDL viene spazzato via, Berlusconi scappa in Russia e a fare il primo ministro troviamo... Alfano.

Anche se non credo Alfano sia importante...

Re: L’11 settembre 2001 spiegato da Giuliano Amato

Inviato da  toussaint il 3/6/2013 13:10:28
non perdono a Craxi ciò che ha significato il craxismo per questo paese.
ma di certo, non posso neanche negare il fatto che lui fosse di ben altra pasta rispetto alla corte di rettili che gli girava intorno, lui un certo senso dello Stato e della Nazione lo aveva, gli altri erano e sono solo una banda di mafiosetti di basso rango la maggior parte, e qualcun altro invece, come del resto sottolinea lo stesso Craxi nel suo j'accuse, era papavero di alto lignaggio.
l'episodio di Sigonella, poi, resterà comunque scolpito nella storia, non riuscirei mai ad immaginare un Letta o un Renzi in quelle vesti, fronteggiare l'immenso potere USA per una questione di indipendenza nazionale.
Cose effettivamente di altri tempi...

Re: L’11 settembre 2001 spiegato da Giuliano Amato

Inviato da  Truth79 il 3/6/2013 21:36:26
....VERGOGNAMOCI,prendiamo certe cazzate per cose vere,ha ragione Amato...... .........ma parliamo della bellezza delle giornaliste Sky che forse è meglio così evitiamo di arrabbiarci tanto magari...

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