Perchè Gesù parla proprio di una mola ASINARA e non una normale?

Inviato da  matteoraggi il 18/2/2014 21:05:50
Perchè Gesù parla proprio di una mola ASINARA e non una normale nel versetto "Matteo 18, 6"?
Il Vangelo secondo Matteo 18, 6: "Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare."
Gesù non parla di suicidio, e la mola asinara è molto più piccola di molto della mola dei mulini a vento o ad acqua.
Deve esserci qualche allegoria, se Gesù doveva enfatizzare il peso, poteva parlare di cose ben più pesanti, macigni, o anche montagne o altro di pesante, no? Proprio una mola che si usava per produrre la farina, quindi il pane.

Re: Perchè Gesù parla proprio di una mola ASINARA e non una normale?

Inviato da  infosauro il 19/2/2014 12:30:49
Citazione:

matteoraggi ha scritto:
Perchè Gesù parla proprio di una mola ASINARA e non una normale nel versetto "Matteo 18, 6"?[...]

Basta chiederlo a chi ha scritto quel versetto.

Re: Perchè Gesù parla proprio di una mola ASINARA e non una normale?

Inviato da  Merio il 19/2/2014 14:06:03
Magari...

Il problema è che non parlava la nostra lingua...

Re: Perchè Gesù parla proprio di una mola ASINARA e non una normale?

Inviato da  Davide71 il 19/2/2014 22:16:02
Come dice Merio, potrebbe essere che l'originale usasse un termine specifico, che magari era di uso comune.

Re: Perchè Gesù parla proprio di una mola ASINARA e non una normale?

Inviato da  Polipol il 20/2/2014 10:12:03
A titolo di curiosità riporto un tentativo di esegesi di questo passo che insieme ad altri "scomodi" forse può essere riletto sotto una luce diversa, fermo restando che le interpretazioni possono essere sempre molteplici e mai escludentesi a vicenda (ricordiamo che i vangeli sono stati scritti in un linguaggio sacerdotale, privo di segni diacritici e con le lettere equidistanti le une dalle altre).
Nel linguaggio neotestamentario spesso i pesci indicano i fedeli e i cristiani, e il mare si rifà al cosiddetto "mare delle genti". Spesso sotto l'anonimato e sotto figure separate dal resto della società o con dei tratti distintivi diversi dagli altri (come chi, in una parabola, invitato alle nozze non porta l'abito "giusto") i vangeli fanno riferimento al sacerdote.
A questo punto collegare queste cose abbastanza note alla chicca che non conoscevo della mola asinara che si usava per produrre la farina, il rimando a chi rinuncia al proprio nome e si getta in maniera sacrificale nel mare delle genti per portarvi il pane di vita...
suggestioni.
a presto

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