Re: Una strana accoppiata simbolica.

Inviato da  Mrexani il 25/3/2015 1:25:55
Slobbysta non pensare che io non veda la miseria in cui ci siamo ridotti o che non mi accorga del modo infame in cui abbiamo ridotto la terra. Ma ne faccio un evento straordinario prossimo all'epilogo.

Non giudico l'uomo, nella sua totalità, per la violenza che mostra possedere in maniera innata, poiché è simile a quella degli altri viventi. La violenza dell'uomo è solo esponenzialmente più distruttiva a causa del fattore tecnologico che, come sai, non è appannaggio né è merito dei molti.


PS Le vespe le hai seguite fino alla fine del video? ....nel finale 30 vespe sterminano 30 mila api in pochi minuti.

Re: Una strana accoppiata simbolica.

Inviato da  Davide71 il 25/3/2015 2:05:19
Ciao Abdullah15:

sarà mica un caso che dopo qualche discussione su questo forum appare un'intervista di Mx a Mauro Biglino?

Re: Una strana accoppiata simbolica.

Inviato da  abdullah15 il 25/3/2015 6:49:45
Citazione:

Davide71 ha scritto:
Ciao Abdullah15:

sarà mica un caso che dopo qualche discussione su questo forum appare un'intervista di Mx a Mauro Biglino?


Ciao Davide,
scusa ma non ho una pallida idea di chi siano questi due signori.
.

Re: Una strana accoppiata simbolica.

Inviato da  Slobbysta il 25/3/2015 9:51:18
Uno è questo....




E l'altro è questo...piccolo piccolo...



Re: Una strana accoppiata simbolica.

Inviato da  Nomit il 25/3/2015 10:20:48
Citazione:

Davide71 ha scritto:

sarà mica un caso che dopo qualche discussione su questo forum appare un'intervista di Mx a Mauro Biglino?
GOMBLODDO!

Re: Una strana accoppiata simbolica.

Inviato da  Davide71 il 25/3/2015 14:19:01
Ciao Abdullah15:

Mauro Biglino sostiene idee abbastanza simili alle tue credo...
Mx è un mio errore di stumpa. Sta per Massimo Mazzucco...

Re: Una strana accoppiata simbolica.

Inviato da  toussaint il 25/3/2015 15:39:09
Sì, anche "stumpa" lo è...


Re: Una strana accoppiata simbolica.

Inviato da  Davide71 il 26/3/2015 2:07:25
Non esistono "errori di stampa"; solo "errori di stumpa"

Re: Una strana accoppiata simbolica.

Inviato da  abdullah15 il 26/3/2015 20:24:14
Citazione:

Nomit ha scritto:
Citazione:

Davide71 ha scritto:

sarà mica un caso che dopo qualche discussione su questo forum appare un'intervista di Mx a Mauro Biglino?
GOMBLODDO!


Buana, forze non è gombloddo, forze io e
guesdo buana siamo arrivadi alli stessi risuldadi ognuno pe condo suo ....
.

Re: Una strana accoppiata simbolica.

Inviato da  abdullah15 il 28/3/2015 6:05:01
Non appena recupero il computer dal tecnico, darò la mia soluzione a quello che era il quesito iniziale posto in questa conversazione, cioè: "Il significato del simbolo del serpente, universalmente associato al simbolo della croce".
Buona domenica
.

Re: Una strana accoppiata simbolica.

Inviato da  Lux&Shadow il 30/3/2015 0:21:46
I simboli cambiano coi tempi, si adattano alle epoche, la croce e il serpente.




Lux&Shadow

Re: Una strana accoppiata simbolica.

Inviato da  Nomit il 30/3/2015 12:16:53
alfa romeo suona simile ad alfa e omega (apocalisse http://www.apocalissedicristo.it/scrittura/alfaomega.htm)

Re: Una strana accoppiata simbolica.

Inviato da  Davide71 il 30/3/2015 13:06:23
Ciao a tutti:

in effetti lo stemma dell'Alfa Romeo è interessante: una croce templare da una parte e un serpente (con in bocca un essere umano?) coronato (il basilisco) dall'altra.
Ma ora vorrei parlare del fatto che è veramente assurdo pensare che il simbolismo di tipo animale possa essere utilizzato per celare info di carattere astroNOMICO.
Ricordo che l'astronomia si occupa in sostanza di fornire tutto il bagaglio tecnico necessario alla costruzione di [u]effemeridi[/U], cioé atlanti in cui si fornisce la posizione dei corpi celesti nel cielo, in passato e in futuro. Sono conoscenze di ordine matematico, geometrico e fisico. Le civiltà antiche di cui c'interessiamo qui, Egizi e Sumeri, avevano sicuramente sviluppato tali conoscenze ad un grado elevato (a parte la fisica, credo), per cui non esiste nessuna buona ragione per pensare che non potessero esprimere conoscenze di tipo astronomico nel linguaggio che gli è proprio. Se invece si tratta di conoscenze di astrofisica (natura dei corpi celesti e leggi che ne regolano i movimenti e la luminosità) non si vede in quale modo un simbolismo di tipo animale possa essere di qualunque utilità.
Se invece si trattasse di veicolare conoscenze di ordine astrologico le cose cambierebbero moltissimo; d'altronde se la fascia di cielo in cui giace l'eclittica viene chiamata "zodiaco" (da zodia, parola greca che significa "animale"), una ragione ci sarà pure...
Ma se ci si concentra sull'Ebraico biblico si può facilmente concludere che esso era figlio di una mentalità che utilizzava una stessa parola per esprimere concetti paragonabili su piani diversi. Per es. la parola "acqua" non indica solo l'acqua disponibile sul piano fisico, ma anche qualche cosa d'altro, perché sennò nella Bibbia non ci sarebbe scritto: "Non vi farete nessuna immagine di ciò che [...] vi è nelle acque sotto la terra".
Nelle traduzioni tutto questo si perde, e sappiamo bene, che ese sono anche servite per rimaneggiare la Bibbia per adattarla ad una mentalità di un lettore completamente diverso da quello per cui era stata originariamente scritta.
Ricordo poi che l'Ebraico (le cui parole si basano in genere su di una radice triletterale) dà un valore numerico e simbolico alle singole lettere, e che dà un significato al fatto che una parola sia l'anagramma di un'altra parola, oppure che si distinguano per una lettera.
Insomma presenta una ricchezza che va completamente persa con la traduzione.
Ricordo inoltre che i popoli antichi scrivevano su supporti costosi oppure scolpivano i loro scritti sulla pietra e questo lasciava poco spazio alla prolissità e alla verbosità; questo vale ancora di più per i popoli tradizonalmente nomadi come potevano essere i Semiti (cioé tutto il Medio Oriente, visto il clima!)
Perciò l'utilizzo di simboli, caratterizzati dalla loro capacità di veicolare messaggi in maniera molto sintetica e anche "subliminale", è perfettamente razionale, soprattutto tenendo conto della scarsa scolarizzazione degli uomini dell'epoca.

Re: Una strana accoppiata simbolica.

Inviato da  toussaint il 30/3/2015 15:25:22
Il Biscione è il simbolo dell'Alfa, come del resto anche del Milan, di Mediaset ecc. solo di risulta.
In realtà, appare a Milano con la casata dei Visconti, a partire dall'XI secolo, ossia intorno all'anno mille.

Biscione

Ma chi erano questi Visconti?
Da questo resoconto, si evince che ai Visconti si deve il motivo, ornamentale e simbolico, dei pavimenti a losanghe bianche e nere, tipiche della Tradizione Templare e Massonica.
Dunque, i Visconti probabilmente nascono, come casata, proprio dal loro servizio templare...


Castello di Bianzano: il fiore a stella inciso nella roccia, simbolo dei Templari

Mistero e incognite hanno tracciato nei secoli la storia del castello di Bianzano. Le intriganti vicende legate a questa struttura feudale, che domina il cuore della Valle Cavallina, riportano in primo piano un enigma del passato, che continua ad affascinare gli studiosi.

La presenza dei Templari - questo l'arcano - è stata avvalorata da alcuni indizi noti, cui se ne sono aggiunti in tempi recenti altri sconosciuti ai più. Per comprendere i motivi del passaggio dei cavalieri dell'antico e temuto ordine religioso cristiano-medievale, occorre anzitutto guardare alla collocazione geografica del castello.

Un primo e palese indizio si ricava dallo stemma del Comune di Bianzano, un blasone diviso in tre parti, una di queste, su fondo rosso, reca due simboli: una conchiglia argentea e il bordone del pellegrino, chiari riferimenti al fatto che la località è stata zona di sosta per viandanti e fedeli.

I Templari, che garantivano assistenza ai pellegrini, ma anche l'esazione dei pedaggi, potrebbero aver scelto questo centro come luogo di riferimento per il controllo dell'alta valle. È tuttavia nelle mura del maniero che occorre posare gli sguardi per scorgere fra le pietre i segni riconducibili ai Templari.

L'ipotesi è stata oggetto di studi da parte di storici e appassionati, da Aldo Tavolaro a Vittorio Faglia, da Corrado Verga a Renato Previtali, per citarne alcuni. Partiamo dai numeri. Una pietra, ormai introvabile, recava incisa la data del 1233: si pensò dunque che la costruzione risalisse al medioevo.

Di questo avviso il Faglia, che diede per certa la fondazione del castello a quell'anno. I numeri più intriganti sono però altri. Qui ci soccorre Tavolaro, autore di uno studio su Castel del Monte, in Puglia, dove ha rilevato elementi archeo-astronomici trovati anche a Bianzano.

Il maniero della Val Cavallina è orientato verso i 4 punti cardinali con gli angoli del suo impianto quadrato e regola con precisione le proporzioni del corpo di fabbrica, del cortile e della torre in relazione alle culminazioni solari al solstizio d'inverno, agli equinozi e al solstizio d'estate. Più precisamente, i raggi del sole agli equinozi colpiscono un preciso angolo interno, mentre per i solstizi i punti di incidenza individuano larghezza e altezza della torre, del castello, del cortile; la luna invece corregge l'orientamento del castello ai punti cardinali con 10 gradi di differenza.

La fortezza di Bianzano contiene inoltre il cosiddetto «numero aureo», o «di Fidia» nei due portali del cortiletto, che si ricava dividendo l'altezza per la base: il risultato è 1,618, numero aureo, «divina proporzione». Una cifra già teorizzata sotto i Greci e portata avanti da Leonardo da Vinci, che l'avrebbe applicata al Cenacolo. Dai numeri passiamo ai simboli. Nella parte sinistra dell'ingresso si nota un «fiore della vita», scolpito in un cerchio: sopra vi compaiono una data illeggibile e il segno zodiacale del Leone (mese di agosto?).

Sopra il ballatoio e appena sotto il tetto è stato rilevato un altro «fiore della vita». Questo simbolo è presente come elemento decorativo in tante altre chiese, luoghi di culto e castelli Templari. Nella simbologia del castello di Bianzano non manca pure un tondo che inscrive una stella a sei punte, la stella di Davide. Fra gli altri elementi decorativi spicca la geometria delle losanghe bianche e nere. I Templari ne fecero largo uso nelle loro costruzioni. Il cortile è praticamente tappezzato da questi «rombi», associati alla famiglia Visconti, ma che potrebbero nascondere il dualismo cielo-terra, luce-tenebre.

Sguardi più attenti hanno portato alla scoperta di croci sui sassi, mentre non sfugge la particolare forma - appunto di croce - delle feritoie sulla torre centrale, sull'ingresso, sul lato della torretta. Marisa Uberti esclude che questa forma sia stata creata per collocarvi una balestra e si chiede allora che funzione potessero avere queste aperture. La stessa Uberti trova «molto suggestiva l'inquadratura data da due specchiature della torretta periferica, dalla quale è possibile vedere il campanile del santuario dell'Assunta, eretto un anno dopo del castello (1234)».

«Un tempo la chiesa aveva un campanile a vela e sembra potesse costituire a sua volta un punto di avvistamento importante perché, sorgendo in asse al castello ma su un'altura più avanti, permetteva di visionare tutta la porzione di vallata che dal maniero non era possibile osservare. Non si può escludere che vi fossero dei passaggi sotterranei che collegassero i due edifici».

Un contributo interessante alla soluzione dell'enigma è stato dato da Renato Previtali, appassionato di storia, per il quale il segreto del castello di Bianzano sta tutto in un medaglione decorato con uccelli sulla volta del maschio della torre. Si tratta di uccelli crocieri che secondo la leggenda avrebbero tentato di togliere le spine dalla corona di Cristo. «I crocieri in Bergamasca arrivano verso Natale - ha scritto Previtali - e il luogo dove trovarli è il monte Crocione, sopra Bianzano».

Crocieri rossi, dunque, che nasconderebbero il simbolo della Croce (rossa con gli uccelli) e il rimando alla croce dei Templari è immediato. Oggi il castello rivive il suo passato nelle rievocazioni storiche messe in scena d'estate. E se due indizi fanno una prova, è chiaro che quello Bianzano ha tutti i titoli per definirsi maniero templare.

La storia comunque è sempre piena di misteri. Anche l'interno del castello conserva molti enigmi. Guide esperte ricordano che lì si cela un sistema di trabocchetti, come del resto in tante altre fortezze, dove aleggiano leggende e pagine fosche di un passato glorioso. Ma ricche di fascino e di intrighi.

Emanuele Roncalli

Re: Una strana accoppiata simbolica.

Inviato da  toussaint il 30/3/2015 15:29:35
E probabilmente quel serpente raffigura il Nehustan, ossia il serpente di Mosé, che appare anche nella basilica di Sant'Ambrogio a Milano.
Dunque, i Visconti facevano parte di una sorta di confraternita del serpente e con loro anche un certo signore che ha chiamato il suo impero televisivo MEDIASET = MEDIA + SETH?

La Bibbia racconta che tutto iniziò quando Mosè per convincere il Faraone che le sue parole venivano da Dio, buttò per terra il bastone di Aronne e questo si trasformò in serpente. Il Faraone dunque chiamò i suoi maghi che ripeterono l'incantesimo, ma, a prova della superiorità del Dio di Mosè, il serpente del patriarca mangiò i serpenti dei maghi del Faraone.

L'aspetto riguardante il "bastone magico" ha poi generato molte leggende creando un proprio filone.

Il "serpente" invece ritorna nella Bibbia quando Dio, in seguito alle lamentele per la durezza del viaggio nel deserto, manda fra gli Israeliti dei serpenti velenosi che mietono numerose vittime. Il popolo pentito si rivolge allora a Mosè affinché preghi il Signore di allontanare i serpenti. Dopo che Mosè ebbe pregato, Dio gli ordina di forgiare un serpente di bronzo e di collocarlo in vista del popolo: chiunque fosse stato morsicato dai serpenti velenosi, si sarebbe potuto salvare solo guardando verso il serpente di Mosè.

Col passare degli anni però il serpente diventa un idolo e né i sacerdoti, né i re, né i profeti riescono a sradicarne il culto. Solo re Ezechia di Giuda (716 a.C. - 687 a.C.), con gran coraggio, distrugge tutti gli idoli e anche il Nehustan, il serpente di Mosè.

Come ai tempi di Ezechia ancora adesso, al Nehustan è attribuito il potere di guarire i malanni. Alla fine dei tempi scenderà dalla colonna per raggiungere la valle di Giosafat, il luogo dell'Ultimo Giudizio.

L'arcivescovo Arnolfo II da Arsago, intorno all'anno 1000, portò a Milano da uno dei suoi viaggi un serpente di bronzo e ancora adesso si trova nella Basilica di sant'Ambrogio a Milano, dov'è posto su di una colonna, al lato sinistro della navata centrale.

Re: Una strana accoppiata simbolica.

Inviato da  toussaint il 30/3/2015 15:36:17
La Croce Rossa del Castello di Bianzano è poi un chiaro riferimento al Sacro Cuore di Gesù trafitto sulla croce, ossia alla Rosa+Croce, amore e sacrificio, maschio e femmina, vita e morte, concavo e convesso, penetrazione e accoglimento, YIN e YANG.
Dualismo che trova la sua sintesi...

Re: Una strana accoppiata simbolica.

Inviato da  abdullah15 il 1/4/2015 19:24:40
Citazione:

Davide71 ha scritto:
Ciao a tutti:
Ma ora vorrei parlare del fatto che è veramente assurdo pensare che il simbolismo di tipo animale possa essere utilizzato per celare info di carattere astroNOMICO.
Ricordo che l'astronomia si occupa in sostanza di fornire tutto il bagaglio tecnico necessario alla costruzione di [u]effemeridi[/U], cioé atlanti in cui si fornisce la posizione dei corpi celesti nel cielo, in passato e in futuro. Sono conoscenze di ordine matematico, geometrico e fisico. Le civiltà antiche di cui c'interessiamo qui, Egizi e Sumeri, avevano sicuramente sviluppato tali conoscenze ad un grado elevato (a parte la fisica, credo), per cui non esiste nessuna buona ragione per pensare che non potessero esprimere conoscenze di tipo astronomico nel linguaggio che gli è proprio....


Secondo gli epistemologi De santillana e von Dechend, coloro che inventarono il linguaggio mitico-astronomico in un remoto passato furono degli scienziati di altissimo livello. La loro intenzione era quella di tramandare importanti messaggi astronomici ad altri scienziati, ma nel futuro.
Utilizzarono allo scopo il linguaggio delle favole, poiché è quello che affronta meglio il passare del tempo: i secoli, i millenni.
Infatti previdero periodi bui, analfabetismo, guerre, carestie, inondazioni ... tutti fattori che avrebbero potuto cancellare quei dati scientifici, se fossere stati trasmessi "nei modi normali", diciamo.
Il linguaggio mitico era una specie di "assicurazione" contro un eventuale smarrimento dei dati.
Il racconto mitico (che va distinto dalle normali fiabe), più è strampalato e assurdo, meglio viene ricordato nei secoli, proprio a livello popolare.
Ecco il perché del fiorire in esso di strani animali, di strane geometrie, di curiosi numeri ...
Tutti questi elementi apparentemente strani .... sono incomprensibili a livello popolare (es. il nonno che racconta la strana fiaba al nipotino davanti al focolare, non si accorge che dentro quella fiaba ci sono dei dati scientifici), ma saranno comprensibili in un futuro in cui ci siano scienziati di livello adeguato per comprenderli.
Ecco, in estrema sintesi, il motivo che spiega le stranezze del linguaggio mitico, gli animali, le croci, altri segni o simboli.

Re: Una strana accoppiata simbolica.

Inviato da  abdullah15 il 1/4/2015 20:10:20
In scia diretta col mio precedente invio, vorrei qui riportare la mia sintesi del saggio “Il Mulino di Amleto”, degli epistemologi De Santillana e von Dechend (ed. Adelphi). Ecco i punti salienti di questo libro:

- IL MITO E’ UNA SCIENZA ESATTA
- ESSO TRASMETTE SOFISTICATI MESSAGGI ASTRONOMICI
- TALI MESSAGGI SONO IDENTICI IN TUTTO IL MONDO (per il semplice motivo che un dato scientifico non muta se ci spostiamo da un continente all’altro)
- GLI DEI SONO PIANETI
- I SITI DELLE STORIE NARRATE DAI MITI NON SONO DA RICERCARE SULL’ATLANTE GEOGRAFICO, IN QUANTO AVVENGONO ... SUL PIANO DELL’ECLITTICA !!! QUINDI, PER INTERPRETARE QUESTE NARRAZIONI, DOBBIAMO ALLONTANARE IL NOSTRO PUNTO DI OSSERVAZIONE, FINO A SITUARLO ESTERNAMENTE AL SISTEMA SOLARE !
.
Tutto in grande, ragazzi !!
.

Re: Una strana accoppiata simbolica.

Inviato da  alroc il 1/4/2015 20:16:22
Citazione:
da abdullah15 il 1/4/2015 20:10:20

In scia diretta col mio precedente invio, vorrei qui riportare la mia sintesi del saggio “Il Mulino di Amleto”, degli epistemologi De Santillana e von Dechend (ed. Adelphi). Ecco i punti salienti di questo libro:

- IL MITO E’ UNA SCIENZA ESATTA
- ESSO TRASMETTE SOFISTICATI MESSAGGI ASTRONOMICI
- TALI MESSAGGI SONO IDENTICI IN TUTTO IL MONDO (per il semplice motivo che un dato scientifico non muta se ci spostiamo da un continente all’altro)
- GLI DEI SONO PIANETI
- I SITI DELLE STORIE NARRATE DAI MITI NON SONO DA RICERCARE SULL’ATLANTE GEOGRAFICO, IN QUANTO AVVENGONO SUL PIANO DELL’ECLITTICA ! QUINDI, PER INTERPRETARE QUESTE NARRAZIONI, DOBBIAMO ALLONTANARE IL NOSTRO PUNTO DI OSSERVAZIONE, FINO A SITUARLO ESTERNAMENTE AL SISTEMA SOLARE !
.
Tutto in grande, ragazzi !!


Interessante!

Re: Una strana accoppiata simbolica.

Inviato da  Nomit il 1/4/2015 21:57:18
Citazione:

abdullah15 ha scritto:
- GLI DEI SONO PIANETI
Giusto: Geova-Giove, Satana-saturno, Lucifero-venere...

Re: Una strana accoppiata simbolica.

Inviato da  Davide71 il 2/4/2015 13:26:58
Ciao Abdullah15:

adesso mi spieghi che cosa potrà mai esserci d'interessante nella conoscenza dei pianeti, visto che sei convinto che non abbiano nessuna influenza nel destino degli esseri umani, al punto da inventarsi delle storie simboliche per rappresentare cosa poi? Le loro orbite, la loro posizione?

Re: Una strana accoppiata simbolica.

Inviato da  abdullah15 il 6/4/2015 7:04:39
Citazione:

Davide71 ha scritto:
Ciao Abdullah15:
adesso mi spieghi che cosa potrà mai esserci d'interessante nella conoscenza dei pianeti, visto che sei convinto che non abbiano nessuna influenza nel destino degli esseri umani, al punto da inventarsi delle storie simboliche per rappresentare cosa poi? Le loro orbite, la loro posizione?

Ciao Davide,
ottima osservazione ! Una volta acquisito il dato che il Mito, pur assomigliando tanto alla Fiaba, è in realtà un astuto metodo per trasmettere informazioni scientifiche, ecco che, appunto, potremmo ricavarne delle informazioni scientifiche, a cui magari non eravamo ancora arrivati (a volte si, a volte no).
Quel che traspare da una analisi del Mito, è che c’è qualcuno che vuol trasferire ad altri delle informazioni astronomiche, che comunque vanno oltre le mere descrizioni di orbite di pianeti. E questo comunicatore ragiona in tempi lunghissimi ed in spazi amplissimi.
Comunque, se hai pazienza, vorrei rimandare una risposta più esaustiva, per non accendere nuovi focolai, e per seguire un certo ordine.
.
Volevo oggi accennare alla continuità simbolica esistente fra la cultura ebraica e quella cristiana. Nella prima troviamo: il Serpente e l’Albero.
Nella seconda: Gesù (Serpente, come abbiamo visto sopra) e la Croce.
La Croce cristiana, intagliata dall’Albero ebraico, è la sua EREDE SIMBOLICA. E Gesù (Serpente) è l’EREDE SIMBOLICO del Serpente ebraico.
Potremmo – absit iniuria verbis – riassumere il tutto in una equazione:
Cristo sta alla Croce come il Serpente ebraico sta all’Albero ebraico.
Una specie di trasposizione, di eredità simbolica … dalla civiltà ebraica a quella cristiana.
Credo si possa notare che siamo in presenza di collegamenti simbolici che si estendono sia nel tempo che nello spazio.
.
Ora, cosa si può aggiungere? Secondo i teoremi del Mulino di Amleto che abbiamo visto sopra, questi simboli, così curiosamente associati, così curiosamente presenti in ogni civiltà, quindi universali, dovrebbero rientrare nella sfera del Mito.
E quindi, in fin dei conti, dovrebbero avere dei significati astronomici!
Il Serpente è cosmico, l’Albero è cosmico, la Croce è cosmica …..
Forse ci sono in ballo i pianeti?
Allora forse entra qui in ballo quel teorema che ci suggerisce – se vogliamo capire qualcosa sulla reale composizione del nostro sistema solare – di allontanarci nello spazio per osservarlo … dal di fuori.

Re: Una strana accoppiata simbolica.

Inviato da  Sertes il 6/4/2015 10:51:24
Gesù Cristo è solo l'ennesimo nome dato al Dio Sole.

E ci sarebbe anche questo: il serpente che lambisce il sole



Hidden in plain sight

Re: Una strana accoppiata simbolica.

Inviato da  Nomit il 6/4/2015 13:36:02
Secondo me è andata così.

Un tempo i sacerdoti eseguivano diverse operazioni volte a sfruttare o placare gli influssi positivi e negativi degli astri. Essendo noti solo 7 pianeti (tra cui sole e luna), i gruppi di sacerdoti che si occupavano di un pianeta particolare vennero chiamati “sette”.

Questo poi è stato descritto dalla storia come dei seguaci degli dei che eseguivano rituali per ingraziarsi o placare il dio, cioè le sacerdotesse di Apollo, i sacerdoti di Marte eccetera.

Ad un certo punto si decise che non bisognava più sfruttare gli influssi degli altri pianeti, ma solo del pianeta Giove.

Motivo: quando le varie comunità europee cominciarono a commerciare intensamente tra loro, i commercianti di pesce acquisirono più velocemente degli altri ricchezza e potere. Infatti nell'agricoltura per ogni pianta si ha un raccolto all'anno, nell'allevamento le bestie hanno i cuccioli da vendere una volta all'anno, mentre il latte, le uova e la selvaggina erano per forza scarsi. La pésca invece può dare pesce tutti i giorni.

Quindi è possibile che i primi grandi capitalisti fossero commercianti di pesce e che l'Europa abbia avviato il suo sviluppo economico grazie alla pesca e che la sua cultura sia stata condizionata da quei primi grandi capitalisti.

E' probabile che gli astrologi ritenessero l'ingresso del pianeta della fortuna Giove nel segno dei Pesci un evento propizio per la pesca. Così la civiltà europea scelse Giove come suo unico dio e il pesce come suo simbolo.

Il culto dell'altro pianeta della fortuna,Venere, venne proibito e cancellato e questo processo venne simboleggiato da San Michele che sconfigge Lucifero.

Re: Una strana accoppiata simbolica.

Inviato da  Davide71 il 6/4/2015 15:52:08
Ciao Abdullah15:

non ho niente da eccepire in sostanza su quanto dici, ma non capisco cosa potrebbe esserci nelle conoscenze astronomiche che possa avere una qualche importanza, posto che secondo te l'astrologia è tutta fuffa!
Peraltro, fosse anche la'strologia tutta fuffa quello sì che sarebbe stato un modo per veicolare conoscenze astronomiche, non i miti con protagtonisti animali.

Re: Una strana accoppiata simbolica.

Inviato da  Davide71 il 7/4/2015 1:03:31
Ciao Nomit:

Cosa c'entra Giove col pesce? Era Poseidon (Nettuno, che quasi sicuramente è un pianeta a quei tempi ignoto) il Dio del mare! E poi non credere, anche la pesca ha le sue stagioni e d'inverno le navi non uscivano! Poi il pesce si conserva poco, e all'epoca non avevano i sistemi che abbiamo noi per conservarne grandi quantità (almeno credo. So che i Giapponesi usano un metodo molto complesso, ma che non richiede tecnologie avanzatissime, per mantenere il pesce in stato di "coma profondo", permettendo così una conservazione prolungata senza particolari ambienti).
Peraltro Giove è legato all'abbondanza di tutti i prodotti agricoli, alla produttività degli allevamenti e sicuramente anche alla fortuna nella pesca. Ma in ogni caso si è sempre strizzato l'occhio anche a tutti gli altri Dei (Giove era solo il "capo" presso i Romani) e Dee, a cui offrivano sacrifici e dedicavano templi e ordini monastici fino a che il Cristianesimo non fece piazza pulita. In realtà quando il Cristianesimo s'impose era molto diffusa la sfiducia verso gli Dei "classici" e molti culti erano andati scemando se non estinguendosi; in compenso arrivavano i Misteri un po' da tutti i Paesi (come se fosse la nostra New Age).
Il termine "sette" è il plurale di "setta" che significa "divisa, separata" (deriva dal verbo latino seco,as,avi,atum,are: tagliare); il numero sette ha una radice diversa; in Sanscrito si dice "Sapta", che è legata a Saturno (il settimo pianeta appunto).

Re: Una strana accoppiata simbolica.

Inviato da  abdullah15 il 7/4/2015 7:03:35
Citazione:

Davide71 ha scritto:
Ciao Abdullah15:
non ho niente da eccepire in sostanza su quanto dici, ma non capisco cosa potrebbe esserci nelle conoscenze astronomiche che possa avere una qualche importanza, posto che secondo te l'astrologia è tutta fuffa!
Peraltro, fosse anche la'strologia tutta fuffa quello sì che sarebbe stato un modo per veicolare conoscenze astronomiche, non i miti con protagtonisti animali.

Ciao Davide.
Uno degli obiettivi degli ingegneri creatori dei Miti scientifici era quello di rimanere defilati, in incognito.
Il racconto mitico ESISTE, con i suoi dati scientifici incorporati, ma non è dato sapere chi lo abbia creato.
E’ così obiettivamente, c’è poco da discutere.
Circa il fatto degli animali, le croci, altri strani simboli, etc. … questi elementi sono la mascheratura, la copertura, che comunque è utile a dare vita a delle storie che possano essere tramandate senza difficoltà attraverso i secoli, offrendo una diffusione capillare fra la popolazione.
Il vero obiettivo era la trasmissione dei dati scientifici, inseriti fra i serpenti e le croci.
Ci domandiamo: è uno strano modo di comunicare ? Risposta: SI
Ma è stato provato che è un metodo efficacissimo, evidentemente superiore a qualunque altro metodo.
Comunque, in ogni comunicazione, è chi trasmette a decidere le modalità di trasmissione, non chi riceve.
(lapalissiano)
Ti faccio subito un esempio "mitico": il numero esteso dgli Apostoli di Gesù era 72. Questo 72 riciccia nelle tradizioni di ogni civiltà. Che cosa è ? E' il numero di anni in cui l'asse terrestre retrocede di un grado nel fenomeno della precessione degli equinozi (25.920 anni : 360 gradi = 72 anni).
Quindi chi lo ha usato voleva farci sapere che conosceva bene quel fenomeno.
Collegarlo alla sfera intima di Gesù era una garanzia che non si perdesse.
Certo, non tutti oggi sanno leggerlo ... ma un astronomo sì, ed è quello che conta. Obiettivo raggiunto !

.

Re: Una strana accoppiata simbolica.

Inviato da  Nomit il 7/4/2015 7:39:15
Citazione:

Davide71 ha scritto:
Ciao Nomit:

Cosa c'entra Giove col pesce? Era Poseidon (Nettuno, che quasi sicuramente è un pianeta a quei tempi ignoto) il Dio del mare!
Non Giove, il segno dei Pesci. Giove centra con la fortuna (anche se ha il suo domicilio notturno in Pesci).

Citazione:
E poi non credere, anche la pesca ha le sue stagioni e d'inverno le navi non uscivano! Poi il pesce si conserva poco, e all'epoca non avevano i sistemi che abbiamo noi per conservarne grandi quantità
Beh non intendevo dire che lo portassero in giro per l'Europa coi camion, l'avranno venduto a mercati vicini conservandolo se necessario con le tecniche di cui disponevano, magari sotto sale.

Citazione:
Il termine "sette" è il plurale di "setta" che significa "divisa, separata" (deriva dal verbo latino seco,as,avi,atum,are: tagliare); il numero sette ha una radice diversa; in Sanscrito si dice "Sapta", che è legata a Saturno (il settimo pianeta appunto).
Io credo che setta potrebbe derivare da sette e significare "settima parte" e quindi essere stato un modo diverso di dire "settima". Anch'io credo che Saturno sia collegato a "sette", anzichè a "satis" e "satur", essendo appunto il settimo pianeta.
Anche "sabato".

Re: Una strana accoppiata simbolica.

Inviato da  Lux&Shadow il 7/4/2015 8:23:13
Qui in questo forum sono intervenuta in modo scherzoso col simbolo dell'Alfa Romeo ...e sempre in modo scherzoso si è inserito il simbolo di canale5...

Qui si citano sciocchezze e si mischiano informazioni da frappè alla banana/cacao mettendo tanto zucchero. La voglia di citare spesso Zecharia Sitchin conferma le mie tesi...
Ho creato il forum SOLE NERO per controbilanciare simili depistaggi...è chiaro che la forza dei VRIL...chiamatelo Orgone, Atomo magnetico, buco nero...e si andrà nella direzione giusta..questioni di frequenze. Disturba che Germania abbia avuto la forza in un certo periodo di entrare in questo dato di fatto e forze contrarie oggi fanno di tutto per confondere e allontanare...le stesse che ci negano la scienza di Tesla, le stesse che fanno sparire scoperte che REGALANO il benessere al popolo, e lo rendono schiavo. Nome che nelle nostre menti DEVE essere assimilato come normale...


Zecharia Sitchin sostiene che gli Dei, alieni, siano un giorno venuti a colonizzare la terra per trarre oro, e così crearono l’uomo, uno schiavo lavoratore addetto a sottrarre tale metallo per i loro padroni.


Zecharia Sitchin
Ciò è assolutamente fuorviante… Gli Dei avrebbero potuto benissimo creare qualche mezzo tecnologico altamente avanzato per ricavarsi dell’oro, non avevano mica bisogno di uno schiavo, a maggior ragione che sono Dei.

C’è chi sostiene però che l’oro sia un’allegoria che sta ad indicare l’energia dell’individuo. Anche in tal caso, gli Dei non avevano affatto bisogno di creare uno schiavo. Non avrebbe senso, sarebbe un paradosso satanico…

Gli Dei/Demoni vennero sulla Terra per creare i custodi della Terra, noi, per poi renderci Divini come loro. Sì, perché alla fine l’Elevazione a Divinità è il dono più grande dell’Universo. Fondarono le prime civiltà le cui soltanto poche meraviglie sono sopravvissute fino ad oggi.

Purtroppo però non è stato possibile elevarci subito a Divinità a causa dei nostri nemici… Sono loro che desiderano la nostra schiavitù!

Sitchin in poche parole ha aiutato il potere nemico.

Lux&Shadow

Re: Una strana accoppiata simbolica.

Inviato da  Sertes il 7/4/2015 10:07:05
Citazione:

Lux&Shadow ha scritto:
Qui in questo forum sono intervenuta in modo scherzoso col simbolo dell'Alfa Romeo ...e sempre in modo scherzoso si è inserito il simbolo di canale5...


Veramente il logo di canale5 è stato inserito in modo tutt'altro che scherzoso.
Silvio Berlusconi è uno dei principali esoteristi italiani, nonchè massone e delinquente, e si faceva notare qualche anno fa proprio qui su LC come la sua villa contenga tantissimi giardini, luoghi, cripte, tutti con simbologie occulte.
Inoltre è stata teatro di un fatto di sangue, un omicidio se ricordo bene.

Quindi non è un caso che il simbolo della sua rete d'eccellenza unisca sia il sole (Gesù Cristo, quindi la croce) che il serpente che lo lambisce.

Il punto è che magari si vanno a cercare tante iconografie nel passato e poi si ignorano quelle più lampanti nell'attuale...

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