Della Valle: per chi voti?

Inviato da  padegre il 30/9/2015 13:39:37
- Della Valle: per chi voti? -
di Paolo De Gregorio, 28 settembre 2015

Sostiene Diego Della Valle: “la riforma del Senato non serve a nessuno!”
Credo che non la pensino così le centinaia di dipendenti e senatori che col Senato hanno fatto la dolce vita. L’unica riforma seria, caro Della Valle, era chiuderlo e licenziare tutti, come si farebbe normalmente in una azienda improduttiva, che nella fattispecie allunga in modo intollerabile i percorsi legislativi e costa alla collettività cifre enormi.
Continua Della Valle nella sua intervista TV di Maria Latella: “destra e sinistra si mescolano e pigliano i voti e se li comprano, metaforicamente parlando, quando vogliono”

Io toglierei il metaforicamente, ricordando il mercato delle vacche messo in atto da Berlusconi con Razzi, Scilipoti e De Gregorio a suon di milioni di euro e seguito da Renzi con promesse di candidature. Sarà sempre così fino a quando non ci sarà una legge elettorale seria che tolga alle segreterie di partito il potere di nominare le persone per mandarle in Parlamento, e fino a quando non ci sarà una regola di elementare democrazia che preveda il rispetto della volontà dell’elettore con il divieto di passare da un partito ad un altro, se non si condivide più la linea del partito ci deve essere solo la strada delle dimissioni dal Parlamento.

Dice Della Valle “tutto questo non avvicina i cittadini alla gestione del paese che dicono vogliono andare a votare”, però dimentica di dire a quale partito i cittadini dovrebbero dare il consenso, perché destra e sinistra li ha liquidati, restano Lega e 5Stelle, ma la Lega, oltre alla presenza di dirigenti ladroni, rimane un fenomeno regionale rozzo e primitivo.

Solo il M5Stelle ha dimostrato che si può fare politica con onestà ed è l’unico partito o movimento che ha rinunciato a ben 42 milioni di euro di finanziamento pubblico ai partiti. I suoi eletti sono espressione del territorio e non della segreteria, hanno sottoscritto l’impegno di non fare più di due legislature, si sono autoridotti l’appannaggio parlamentare destinando le somme a piccole iniziative imprenditoriali.
Malgrado le offerte palesi di altri partiti non si sono mischiati a questi politicanti marci e corrotti e per questo hanno ricevuto l’etichetta di “antipolitica”, che man mano si è rivelata una medaglia per non essersi omologati con il renzismo che realizza a nome della sinistra le riforme che voleva fare il Caimano di Arcore.
Caro Della Valle, se dovessimo andare a votare domani, per favore dicci semplicemente, per chi voteresti?
Paolo De Gregorio

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