Sempre su Aviaria ->Tamiflu ->Roche ->Gilead ->Rumsfeld

Inviato da  Emanuela il 13/3/2006 23:37:23
Ciao a tutte/i
oltre al già citato articolo di Vita sul tema aviaria-tamiflu e le percentuali di vendita suddivise tra Roche e Gilead (di cui Rumsfeld è azionista) vorrei segnalare questo articolo comparso sul Manifesto alla fine di febbraio.

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Ginevra, 24 agosto 2005.
Il colosso farmaceutico Hoffmann-La Roche ha donato alla comunità internazionale tre milioni di trattamenti al Tamiflu, che saranno destinati alla lotta contro l'influenza aviaria nei paesi più poveri

Con l'obolo all'Oms il gigante della farmaindustria si fa vedere a fianco dei poveri e grazie a un comunicato dell’organizzazione mondiale della sanità entra da protagonista nel circo mediatico al tempo dell'aviaria.
È una vera consacrazione. Nel pane quotidiano di numeri dispensati con tono pandemico, fra un rogo di polli vivi e «men in white» che disinfestano, si fa largo «l'unico antivirale che potrebbe contrastare l'influenza aviaria umana»


A dispetto del condizionale, nello spazio di pochi mesi sessanta nazioni si assicurano riserve per il 25 per cento della popolazione, mentre le farmacie sono prese d'assalto da chi diffida delle promesse dei governi.

Il Tamiflu, principio attivo Oseltamivir, venne scoperto nel 1994 dai ricercatori della Gilead Sciences, impresa biofarmaceutica con sede in California. Di casa alla Gilead è il segretario di Stato americano Donald Rumsfeld: ne è stato direttore dal 1988, presidente del consiglio di amministrazione dal 1997 al 2001 e ne è
tuttora azionista.

Fino all'avvento dell'aviaria, il Tamiflu vendeva poco - talmente poco che nei salotti della farmaindustria mondiale si sussurrava che Roche meditasse di ritirarlo dal mercato.

Assunto entro 48 ore dalla comparsa dei primi sintomi, Tamiflu può ridurre la durata dell'influenza di un giorno e mezzo. Guadagno modesto, per competere con latte e miele, pezze fredde e aspirina. Per questo, più che una pillola dei miracoli, Tamiflu era considerato un «flop».


Ma se l'effetto sull'influenza sarebbe blando, nessun addetto ai lavori può garantire dell'efficacia del Tamiflu sull'influenza aviaria umana. Anzitutto, perché è un virus che non esiste. Il ceppo attuale non si trasmette fra esseri umani - una manciata di casi sospetti sono stati segnalati in Asia, ma se il virus fosse già mutato, a fronte di 180 milioni di pennuti morti, le vittime umane sarebbero ben più del centinaio scarso registrato fino ad oggi. E soprattutto, spiega da Ginevra il portavoce dell'Oms per l'aviaria, Dick Thompson, è impossibile giurare che il Tamiflu funzioni, perché «non abbiamo dati clinici per affermarlo».


Le prove dell'efficacia del Tamiflu sono talmente labili da mettere in imbarazzo il portavoce dell'Oms, che dichiara: «È frustrante, ma è la situazione in cui ci troviamo. Il virus ha colpito talmente poche persone al mondo che non abbiamo pazienti su cui testare il Tamiflu».


Peggio: nelle scorse settimane alcuni ricercatori giapponesi hanno constatato che, somministrato il farmaco ad alcuni malati di aviaria, questi sviluppavano immediatamente la resistenza al principio attivo - che dunque non funzionava affatto.

Scrive Fortune
(novembre 2005): «Grazie alla paura di una pandemia, le azioni della Gilead sono passate in sei mesi da 35 a 47 dollari. Il capo del Pentagono ci ha guadagnato un milione di dollari».


Da Il manifesto

http://lists.peacelink.it/economia/msg02167.html (il testo integrale)

Re: Sempre su Aviaria ->Tamiflu ->Roche ->Gilead ->Rumsfeld

Inviato da  cocis il 14/3/2006 8:14:16
se uno mi dice.. vai a fare il vaccino per l'aviaria.. gli sparo..

è tutta una stronzata delle case farmaceutiche e lobby per fare soldi... polli sono quelli che credono all'aviaria...

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