Re: Dove inizia la democrazia?

Inviato da  Ashoka il 9/1/2006 23:16:04
Chi ha studiato un po’ di termodinamica sa che il ciclo di Carnot è un ciclo ideale basato su trasformazioni infinitesimamente lente (reversibili). Senza entrare nei dettagli, il ciclo (ideale) ha la proprietà di realizzare il rendimento massimo, rispetto a tutti gli altri che operano a parità di condizioni. In realtà, poi, non si possono operare queste trasformazioni così lentamente da avvicinarsi al ciclo ideale e man mano che si aumenta la velocità del ciclo aumenta il “disordine” (entropia) del sistema e diminuisce il rendimento del ciclo.

Questa situazione si potrebbe paragonare al caso della democrazia diretta che diviene ideale e perfetta nel caso di un individuo che decide per sé ma aumenta di “disordine” , viene “corrotta” e perde il suo “rendimento” man mano che aumenta il numero di individui che compongono la società in esame.

Ma nei motori delle automobili non si utilizza il ciclo di carnot, ma altri cicli, simili nella concezione ma MOLTO diversi nella sostanza. Questi cicli, operando nelle stesse condizioni del ciclo di Carnot corrispondente, ottengono un risultato ancora meno efficiente, a volte si inceppano, si rompono, etc.

Allo stesso modo vedo la democrazia “rappresentativa”, che si ispira, copia, reinterpreta la “democrazia ideale” e che aggiunge, al già citato fattore “numero”, altre imperfezioni al sistema, alcune delle quali insite nella semplificazione stessa che si é voluta creare e che determinano un risultato ancora diverso.

Morale della favola: e se andassimo tutti a piedi ?

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