Re: Dove inizia la democrazia?

Inviato da  gobbo il 9/1/2006 1:23:14
Pax ha scritto:Citazione:
se a votare andasse solo il 20, 25% degli aventi diritto, come puoi pensare che tutto si limiterebbe ad uno scossone senza che nulla cambi? Davvero pensi che a quel punto i milioni di italiani non votanti, consapevoli di essere la larga maggioranza, accetterebbero supinamente un governo palesemente illegittimo?
Non mi sembra un ragionamento logico, solo molto rassegnato.


Ciao Pax, ovvio che non mi trovo d'accordo con la tua affermazione. Va bene che parliamo in via teorica, però voglio fare due conti. In Italia ultimamente c'è astensione sui 20-25%. Anche se si arrivasse un'astensione che va dai 70-75%, ho dei forti dubbi che il governo uscito dalle elezioni sarebbe illegittimo, per il semplice motivo che bastasse anche un solo 10% dei votanti per eleggere un governo. La mia impressione è che cambierebbe ben poco nella consapevolezza dei italiani per il semplice motivo che nelle due ultime legislature sia il governo Prodi, sia il governo Berlusconi avevano numericamente la minoranza dei votanti perchè la maggioranza dei lettori aveva votato per l'opposizione(le solite stranezze della legge Italiana) però come tu ben sai questo non ha impedito ai suddetti governi di fare gli affari loro. Un altro motivo per cui penso che succederebbe ben poco viene dato anche dall'esempio americano dove se non vado errato circa 50% dei lettori non hanno neanche votato e il presidente governa con il voto del 25% dei elettori. Negli Stati Uniti dove la propaganda è talmente forte, l'americano semplice che sente dalla mattina alla sera che vive nel paese della più grande e della più forte democrazia finisce per credere in tale propaganda, di conseguenza il fatto che un governo come quello americano governa i Stati Uniti e direi anche il mondo con un 25% dei suoi elettori viene spacciato come un fatto di riuscita democratica e non come un fallimento della stessa. Non mi pare che negli Stati Uniti ci sia una rivoluzione in corso. Per questi due motivi penso che cambierebbe poco con questo non voglio dire come ho già detto nel primo post che bisogna andare a votare perché detto tra me te io non ci vado votare da nessuna parte, ma voglio semplicemente dire che visto il sistema anche il non andare a votare contribuirebbe secondo me poco a cambiare le cose come stanno. Servirebbe una rivoluzione copernicana del tutto il sistema. Sono convinto che un sistema inteso come un'organizzazione delle cose e delle persone serve, perché prendendo spunto dal tuo ultimo post in risposta a quello di Massimo va bene il discorso del comprare da solo l'energia ma se bisogna fare una strada che si fa?Non è che tutti gli abitanti della zona dove si fa la strada possono decidere ognuno per conto proprio, ammettiamo per un momento che si mettono d'accordo e scelgono pure la ditta che farà i lavori, ma poi chi è che controllerà la ditta?Chi è che controllerà dopo i controllori della ditta, insomma chi controlla i controllori. Penso che finché si parli delle cose personali nel senso dei beni personali di consumo si può anche usare una specie di democrazia chiamiamolo diretta in forma d’assemblea dove tutti decidono di tutto ma se poi si deve decidere qualcosa di più complicato come per esempio: chi è che fa il poliziotto,il giudice il professore,il medico che si fa?Per non parlare se ce da decidere se si deve fare un Sistema Sanitario oppure un Sistema Scolastico. Io non ho una formula per costruire un nuovo sistema, ma ho una paura che visto come si sono messe le cose qualcun altro in un futuro non molto lontano ci imporrà un Stato unico dove tutti noi saremmo come Chaplin nel suo film “Tempi Moderni.”


il gobbo

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