Re: Dove inizia la democrazia?

Inviato da  SWE il 9/1/2006 11:41:43
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(Premessa per VINCENZO : mi sto adeguando. In futuro cercherò di migliorare )

La questione degli “acquisti delegati” e di “quelli diretti” (fatti cioè contrattando il prezzo tra le due parti produttore / consumatore senza “ interposta persona” ) mi affascina

Proporrei però di cambiare esempio.
Che so… dai kilowatt ai polli.
Qui si passerebbe dal monopolio in senso puro all’oligopolio delle multinazionali le quali in modo + o - diretto controllano pur sempre il mercato delle “carni” destinando alla sana libera concorrenza spazi pressocchè inesistenti. In pratica la annullano

Infatti se vado a comprarmi un pollo dal macellaio sotto casa lo pagherò un tot sicuramente inferiore a quello che mi verrebbe chiesto se mi rivolgessi direttamente “alla fonte” ossia al privato.

Lo quale, nel caso di un allevatore all’ ingrosso, me lo farebbe pagare forse + o – quanto il macellaio o il supermercato ma a quella cifra ci dovrei poi aggiungere i costi di tempo e di danaro spesi per andarmelo a prendere ( il pollo , intendo ! mi raccomando capitemi bene perché con certi chiari di luna che girano nel forum in questo periodo…non si sa mai ! )

In alternativa me lo potrei “produrre “ da sola installando un allevamento ad uso familiare sul terrazzo di casa.

Però, anche qui , quanto mi verrebbe a costare il pollo, tenendo presente che oltre alle spese “vive” ed altre incombenze quali mangimi, controlli sanitari, pulizie giornaliere ecc..ecc.. dovrei mettere in conto anche l’operazione di “spennatura” prima di procedere alla cottura del gallinaceo ?

Tuttavia questo aspetto potrebbe rivelarsi un beneficio in quanto potrei impiegare il piumaggio ottenuto per la confezione di “piumini” artigianali dando così un forte scossone anche ai grossi interessi mercantili che opero a livello globale in questo settore

A questo punto però si creerebbero figli e figliastri.

La popolazione “ urbanizzata” avrebbe costi superiori nell’autoproduzione del pollo nei confronti di quella “rurale” la cui naturale condizione agricola offrirebbe un enorme insperato vantaggio nel settore.

Ne conseguirebbe che :

1 – o si verificherebbe una riconversione in larga scala verso un tipo di vita contadino con esodo massiccio dalle città, conseguente ripopolazione delle campagne, rinascita di una economia semplificata, riscoperta del baratto e crollo del WTO & Soci -> rinascita di piccole comunità -> democrazia diretta

2 – o al contrario si verificherebbe una evoluzione delle comunità “rurali” che - resesi conto di avere fra le mani quel che si dice “una gallina dalle uova d’oro” - si consorzierebbero fra di loro fino a raggiungere le dimensioni di vere e proprie lobbies con tanto di partecipazione nel WTO & Soci… -> si cambiano “i giocatori” -> si ritorna al punto di partenza

Sono graditi e anzi sollecitati ulteriori e più approfonditi scenari

Grazie per l’attenzione e buona giornata a tutti,

emanuela

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