Re: Dove inizia la democrazia?

Inviato da  Paxtibi il 9/1/2006 12:00:22
Con multinazionali enormi e ricche quanto i grossi paesi industrializzati,

Si può dire che le multinazionali enormi sono tali grazie alla connivenza dei grossi paesi industrializzati, o scatta il vaffanculo?
Quante volte dovrò linkare la storia della Parmalat prima che se ne traggano le dovute considerazioni?

Una trentina di nomi. Una lista di politici di destra e di sinistra, della prima e della seconda Repubblica che hanno ricevuto finanziamenti più o meno leciti negli ultimi venti anni. ... Il fondatore della Parmalat ha rivelato che quei personaggi, insieme con molti banchieri di altissimo livello, hanno rappresentato la sua personale «fascia di protezione» che, tessuta con cura negli anni e costata miliardi, ha garantito al gruppo Parmalat fondi pubblici e un trattamento di riguardo da parte delle banche. ... Anche nel caso dei banchieri, Tanzi si serviva dei politici per ottenere favori e un occhio di indulgente riguardo quando i conti della società andavano male.

È così che un semplice truffatore di provincia finisce per creare l'enorme multinazionale: sfruttando il sistema statale. Se c'è qualcosa che le Halliburton o le grandi farmaceutiche temono è proprio l'eliminazione della struttura statale e la conseguente perdita dei privilegi che essa gli assicura.

spezzettare l'utenza, la clientela, i lavoratori in piccole collettivita' economiche, con un peso relativo al numero di individui, quindi, ancora piu' esiguo, e' una controtendenza che si puo' non condividere, senza troppi rimorsi

Certo, ma è una tua opinione. Supportata da quali fatti?
Non mi pare che i lavoratori riuniti in sindacati, ad esempio, godano di vantaggi proporzionali al loro peso.

"Dividi et impera" o "ordine mondiale"?

La divisione funzionale all'imperatore è quella provocata dal contrasto di aspirazioni ed interessi tra gli individui e le comunità. E si ottiene proprio quando si forzano comunità ed individui con aspirazioni, esigenze e tradizioni diverse all'interno di una struttura comune per tutti.
L'individuo libero di esprimersi e di scegliere la propria strada liberamente non è affatto "diviso" dagli altri, la cooperazione e l'interazione tra gli esseri umani sono comportamenti naturali e spontanei. Inoltre, per "imperare sui divisi" è sottinteso che ci sia un'autorità: in sua assenza non vedo chi dovrebbe farlo.

Piu' piccole sono le comunita' meno paura fanno ai potenti.

E allora perché Rockefeller è un sostenitore del governo mondiale?
Se fosse vero quello che dici dovrebbe piuttosto augurarsi un mondo diviso in tante città stato...

Inoltre, l'idea di passare a privati per tutto, con questa premessa mi sembra, al quanto, poco furbo.

Nessuno impedisce a chi lo desidera di organizzarsi in comunità fondate sulla mutua assistenza. Basta che non vogliano includere al loro interno anche chi non vuole.
Nessuno ha il diritto di imporre le sue idee agli altri, non sei d'accordo?

(un vaffanculo in anticipo, per colui il quale avra' il coraggio di ritenere che questa mia posizionepossa significare "uh quant'e' bello prodi, uh quant'e' bello lo stato"... e non se ne puo' piu'...!!!)

Quindi anche secondo te di Prodi e dello stato possiamo liberarcene, me ne compiaccio.

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