Re: Ma se veramente non fossero andati sulla luna...

Inviato da  Drive il 30/7/2006 7:47:39
Citazione:
Drive Drive , stai facendo un sacco di confusione. Primo non mi sembra di aver nominato specchi semplici , a una lastra , prismatici , ecc. ecc, secondo non mi sembra di aver parlato di fantomatici laser che escono fuori dal sottomarino , rileggi bene il post.

Insisto, sei tu che stai facendo confusione. Concordo sul fatto che non hai mai citato specchi a lastra piatta o prismatici, ma comunque tu parlavi di specchi per allungare un raggio laser e che tale sistema viene addirittura usato dai sottomarini per calcolare la loro posizione. Questo è l'errore che fai in quella affermazione, perchè implicherebbe che dai sottomarini partirebbe un raggio laser che va a colpire uno specchio posto....boh dove...per poi tornare indietro. Nessun sottomarino calcola la sua posizione in quel modo. Nessuno. La posizione viene calcolata grazie ai giroscopi laser montati nelle piattoforme inerziali che, ripeto, con l'interfotometria e gli specchi non hanno nulla a che vedere.

Citazione:
Ho a disposizione uno strumento che mi dà un'errore di 10 cm , ad un metro l'errore è del 10% , a 10 m del 1% , a 100 m del 0,1% , a 1000 m del 0,01% e così via , la velocità della luce è l'unica costante di quest'universo , ma è molto elevata , per questo si allunga il percorso , per avere la possibiltà di misurarla con uno scarto accettabile.

Questa cosa funziona solo con un righello, ma non certo con un laser!
Un laser non è una tacca millimetrata di un righello. E' un'onda elettromagnetica sottoforma di fascio di luce. Più spingi il laser lontano, più perde capacità di tornare indietro (in sostanza disperde energia), e senza specchi che gli permettono di recuperare tutta questa energia facendola tornare indietro, la misura sarà sempre più imprecisa. Ne è un'esempio lampante la sonda marziana che orbita attorna a Marte la quale è stata fatta orbitare a 500 km di altezza per avere un'errore di 30 metri sul rilevamento. Man mano che questa sonda si allontana dal suo bersaglio l'errore aumenta drasticamente fino a migliaia di metri. Tutto questo perchè non c'è uno specchio retroriflettente capace di portare indietro il raggio con la giusta fase accordata alla frequenza del raggio stesso e contemporaneamente al massimo grado energetico di partenza. Ti ricordo inoltre che il laser risente della gravità, per cui le misure di distanza col laser non possono essere troppo lontane o infinite. Se un raggio laser passa troppo vicino a un pianeta come Giove, si CURVA, per cui non si avrà più una misura diretta in linea retta dal punto A al punto B come si è portati a credere. La tecnica di misura interferometrica laser viene pertanto effettuata su corpi in cui si può applicare un raggio quanto più diretto che non risenta troppo di perturbazioni gravitazionali. Terra-luna va bene, forse anche Terra-Marte (ovviamente usando specchi riflettenti e un laser ancora più potente), ma Terra-Plutone scordatelo (troppe perturbazioni gravitazionali, troppa distanza, troppa potenza del laser, troppa dispersione della coerenza del fascio).

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