Re: 6 missioni sulla luna?

Inviato da  FMC il 9/2/2006 16:11:25
No Franco8, tu stai confondendo ancora l'informazione con l'episodio reale.
Quando dici "Ne porto uno, tanto per non andare lontano: le famose armi di distruzione di massa di Saddam Hussein", tu parli dell'informazione.
Che quelle armi ci fossero oppure no, non cambia l'episodio reale, ossia la guerra ERA VERA!!
Se dubitiamo anche di questo stiamo facendo tesi di pura fantasia.
Tu l'hai vista coi tuoi occhi la guerra?
Io l'ho vista coi miei occhi la guerra?
No!
Nessuno di noi l'ha vista. Tutto ciò che noi abbiamo visto erano i giornali, le televisioni, e i giornalisti che parlavano direttamente dal posto.
Ma che garanzia abbiamo che tutto ciò fosse VERO?
NESSUNA.
I giornali potevano inventarsi qualunque cosa. Le televisioni potevano mostrare qualunque cosa. Il tutto poteva essere stato fatto (non dirmi di no!) in uno studio cinematografico. Mai visti film di guerra? E' una sciocchezza colossale ricreare nel 2000 uno scenario di guerra inventato. Le foto dei carrarmati e dei marines sono una stupidata colossale da fare in studio.
Trovami una tesi inoppugnabile che possa dimostrarci che la guerra in iraq (che noi abbiamo visto SOLO in televisione) non sia una farsa.
Non c'è.
I morti forse? Tutti attori.
Le esplosioni? Tutte pirotecniche.
I bombardamenti? Tutti effetti della Pixar.
Insomma, volendo (ho detto VOLENDO) è possibilissimo creare una guerra FINTA e darla in pasto come fosse reale.
Lo scopo? Boh, vai tu a saperlo.
Soldi? Forse.
Intrighi politici (saddam e Bush amici sottobanco)? Forse.
Ci sono almeno un migliaio di motivi per giustificare una simile messinscena (un guerra finta).
Ma noi non siamo così stupidi. Sappiamo che quella guerra c'è stata eccome e non era girata presso cinecittà. E io per primo non mi permetterei mai di dubitare di quell'evento, almeno per il rispetto dei morti che erano morti davvero, e non erano certo... "attori".
Col caso Luna è tutto diverso. Siamo negli anni 60, un periodo in piena guerra fredda e ricca di tensioni altissime. In gioco non c'è una "guerriglia", bensì la distruzione di massa dell'umanità intera a causa delle bombe nucleari, la cosiddetta Terza Guerra Mondiale (e anche l'ultima!). Al confronto, la guerra in iraq è una piccola "scaramuccia". In un simile periodo le persone vivevano sotto una psicologia di realismo assoluto. C'era ben poco da FINGERE. Non è come oggi che siamo bombardati dal grande fratello, dalle lecciso, e da tutte le altre stupidaggini che ci propinano.
In quel periodo, ogni mossa Usa o Urss era stra-monitorata da militari e spie internazionali piazzate dappertutto. Tutti sospettosi come Tigri del Bengala!
Ti porto un caso. La lookeed progettò e costruì l'aereo spia SR71 da mach3. Dato che all'epoca non esistevano satelliti spia, l'unico modo che avevano gli americani per spiare i russi era un'aereo che volasse a più di 20.000 metri di altezza e a una velocità tale da essere praticamente inintercettabile dai missili sovietici. Questo aereo non possedeva armamento, bensì vi erano montate SOLO fotocamere (guarda caso, Hasselblad). Ma non è questo il punto. L'ostacolo più grande cui hanno dovuto far fronte i progettisti americani era il materiale di costruzione. Il Titanio. L'aereo richiedeva di essere costruito al 90% col titanio (a mach3 si scaldava parecchio, e l'alluminio non poteva resistere a simili sollecitazioni). I sovietici facevano già largo uso di questo materiale e ne possedevano in abbondanza. Gli americani no. Tramite intrigati complotti tra spie, sono riusciti a RUBARE ingenti quantitativi del prezioso metallo ai russi senza farsi accorgere.
Ossia, non era assolutamente possibile tentare di negoziare con l'avversario neppure fingendo. Chessò, avrebbero potuto dire che gli serviva per delle...stufe, oppure per della macchine da corsa dell'epoca. Insomma qualunque cosa. I russi, qualunque sia stata la motivazione americana, non glielo avrebbero mai dato. In parole povere non c'erano intesa, solo sospetti, sospetti, e sospetti. Bastava niente a scatenare la rabbia dell'avversario con conseguenze disastrose.
E quì entra in gioco la corsa alla Luna. Ogni missione, ogni progresso, era un'autentico ATTO DI FORZA per dimostrare la propria potenza all'avversario. TUTTI questi piccoli passi venivano monitorati dal nemico in una maniera che definire CHIRURGICA è niente. La parola giusta sarebbe MANIACALE! E a buona ragione. Chi non lo avrebbe fatto? Contrariamente a Mosca, gli Stati Uniti non nascondevano mai le loro intenzioni. Tutte le date dei lanci si sapevano benissimo, e le sapevano anche i sovietici. A quel punto c'era poco da fingere o da nascondere. Ogni parabola militare sovietica si alzava verso la luna e captava qualunque cosa provenisse da lassù.
Possibilità di errore?
ZERO assoluto!
Non c'era possibilità alcuna di sfuggire da queste "orecchie radar", nemmeno a pregare il padreterno. L'evento era troppo importante, troppo carico di significato politico e militare, per far sì che i sovietici lo ignorassero e si affidassero solo.....ALLA TELEVISIONE!!
I russi hanno capito che gli americani erano davvero arrivati là PRIMA ancora che i giornali pubblicassero la notizia. A quel punto, con simili certezze in mano, non hanno osato proferil parola. Se fosse stata davvero tutta una FARSA sarebbe venuto fuori un casino che neanche ce lo immaginiamo, e c'è poco da scherzare.
Ma non è finita. Gli americani hanno bissato, triplato, quadriplato, quintupliclato, esaplicato, la STESSA IDENTICA MISSIONE.
Hanno inferto nuovamente all'avversario 6 tremendi KO, a dimostrazione che la prima missione non era il risultato di una farsa o di un "colpo di culo", bensì di una reale superiore tecnologia che gli permetteva di ripetersi quante volte volevano (finc'è c'erano ovviamente soldi per rifarlo).
E, tutte le volte, i sovietici erano lì, a dargli addosso con tutti i radar e radiotelescopi militari, per vedere se era un bleuf.
Mai lo hanno pensato, e ancora oggi non esiste un militare russo, un'ingegnere, un astrofisico, che metta in dubbio la veridicità di quelle missioni.
Mi sembra che altro non ci sia da aggiungere. Per cui lasciamo stare i giornali e le televisioni. Quelle possono BARARE come e quando vogliono. Ma i radar avversari, MAI.
Torno a ripetere, la storia della bufala lunare è una favola scaturita da una mente malata che non sà guardare più in là di una fotografia, un giornale, una televisione.
E questo pazzo ha un nome: Bill Kaysing.

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