Re: x Ashoka - GUARDA CHE LUNA!

Inviato da  Ashoka il 31/3/2010 15:55:23
Ci ho messo un po' a ripescare questo post vecchio di 4 anni e sinceramente non mi spiego cosa tu abbia da dire... lo copincollo va...

Commentavo un post di PA

Dal lontano 2006


Ma che bello tornar e sentire (nuovamente) il caro Paolo Attivissimo (in arte John Sinclair) a discettare di fisica :)


Citazione:
in breve: in ambienti a gravità ridotta, un oggetto riduce il proprio peso ma mantiene la propria massa e inerzia.


La massa (in Kg) di ogni corpo è indipendente da dove il corpo sia, sulla terra o sulla luna. Il principio di inerzia dice che se le forze applicate su di un corpo sono in equilibrio, esso continua il suo moto (e se era fermo, sta fermo)

Veniamo al peso. Il peso è una forza e si misura in Newton (Kg*m/s^2) ed è il prodotto della massa di un corpo per la accelerazione di gravità.
Sulla terra è circa 9,80 m/s^2 per cui un corpo che pesa 120 Kg subirà una forza (diretta verso il centro della terra) di circa 1176 Newton. Sulla Luna la gravità è circa un sesto di quella terrestre (dipende dalla massa della luna e dal raggio/diametro medio lunare) quindi lo stesso corpo subirà, sempre sulla verticale, una forza di 196 Newton.

Un corpo non sprofonda però. Infatti il terreno, per il principio di azione/reazione conferisce al corpo, in risposta alla forza peso, una forza equivalente (alla componente perpendicolare al piano del terreno) (in Newton) e diretta perpendicolarmente al piano del terreno.
In questo modo il corpo non “affonda” ma, in un piano inclinato, scivola o rotola a valle.


Citazione:
Questo significa che un astronauta può reggere sulla Luna un oggetto da 80 chili (grosso modo era questo il peso del PLSS -- lo "zaino" -- e della tuta) facendo lo stesso sforzo che farebbe sulla Terra per reggere un oggetto da 13 chili (1/6 circa di 80 kg). Per questo gli astronauti hanno potuto camminare sulla Luna portandosi addosso 80 kg di tuta+PLSS, ossia una massa pari alla propria.


Questo significa in realtà che un astronauta può sollevare un oggetto di massa 80kg producendo una forza che, sulla terra, sarebbe sufficiente ad alzare un oggetto di massa 13kg. Quando però si tratta di muoversi in orizzontale la situazione è simile a quella terrestre.

Far scivolare sul terreno in orizzontale una cassa da una tonnellata è uguale sia sulla Terra che sulla Luna (a parità di attrito ovviamente).

Citazione:
Tuttavia PLSS+tuta, e il corpo dell'astronauta, hanno la stessa *massa* e *inerzia* che avrebbero sulla Terra, per cui quando l'astronauta deve cambiare direzione, fa la stessa fatica che farebbe sulla Terra e improvvisamente si trova a dover gestire l'inerzia di 160 kg (quella del proprio corpo e quella della tuta+PLSS). Questo è disorientante per l'astronauta e anche per lo spettatore, che vede una camminata "innaturale".


L'inerzia dei 160kg (di massa) se la deve gestire sempre. La differenza sta sulla forza di gravità che deve sopportare.

Volendo questo lo si può simulare attaccando un cavo sulla verticale dell'astronautra (che lo segua sempre) e che lo “tiri” con una forza di (1176-196) Newton verso l'alto: ed ecco simulata la gravità lunare sulla terra (lascia perdere il carrello che è un esempio fuorviante perché non mi pare che tu riesca a “sollevarlo” senza fatica...)

Citazione:
. Pensa ai carrelli usati dai magazzinieri, con su 100-200 kg di merce: li spingono a mano senza troppa fatica, ma fermarli è un bel problema. Per questo si muovono con molta cautela e in modo "innaturale".


In realtà è equivalente spingerli e fermarli.. anzi è peggio farli “partire” da fermi in quanto l'attrito statico è maggiore di quello dinamico. (Quando spostate una cassa prima dovete spingere tanto ma poi, una volta in movimento, fa meno “resistenza”)

Citazione:
Questo spiega la relativa facilità con la quale gli astronauti si rialzano: le braccia devono sollevare un *peso* di circa 26 kg (13+13, tuta+PLSS+astronauta) e gestire un'*inerzia* di 160 kg, che li aiuta a sollevarsi una volta iniziato il moto di sollevamento.


Et voilà, qua si vede che non hai capito nulla di fisica :)

Vediamo la dinamica (semplificata) dell'astronauta “sdraiato” che si deve alzare a mo di flessione facendo perno sui piedi. Innanzitutto la forza di gravità sarà distribuita ma possiamo modellarla concentrandola su di un punto di applicazione: il baricentro. Ipotizziamo che sia a metà del corpo (ad una distanza l del centro di rotazione).

Per iniziare il moto di rotazione e sollevarsi dovrà quindi bilanciare il momento della forza peso con il momento della forza “di sollevamento”. Rappresentiamo con uno schema la situazione sulla Terra.



L'equilibrio si ha quando la F(sollevamento)* 2l (braccio della forza) = Forzapeso * l (braccio)

quindi F di equilibrio è 598 Newton, ovvero quella necessaria per iniziare a sollevare una massa di circa 61 Kg in verticale sulla Terra.

Sulla Luna invece..



Lo stesso equilibrio si ha con F = 98 Newton, ovvero la forza necessaria per sollevare in verticale una massa di 10 Kg sulla Terra, ovvero senza alcun problema.

Problemi che si avrebbero invece in caso di cavo in trazione in quanto bisogna coordinare bene i movimenti (se ti sollevi tu il cavo non è più in trazione e senti tutta la forza di gravità) per riuscire a sollevarti. Questo si traduce nella goffaggine del movimento con cui si rialza e la sensazione di un certo “ritardo” tra sollevamento e spinta degli arti.

Infine

Citazione:
Mangio pane e astronautica da una vita; è un terreno che conosco come le mie tasche. A giudicare da questo trailer, sarà uno spasso debunkare il tuo nuovo film. Ti lancio cordialmente divertito il guanto della sfida.


E la Fisica ti va un po' indigesta, come hai dimostrato amplamente nel commentare i crolli al wtc.

Citazione:
A proposito di film, metà agosto è passato, ti restano pochi giorni per pubblicare le tue correzioni a Inganno Globale entro agosto come avevi promesso.


Purtroppo la tua arroganza continua imperterrita.. i concetti che ho esposto qui sopra sono le basi della fisica newtoniana.. un qualsiasi libro di fisica x licei potrà fare al caso tuo.


Quindi? Guarda che quel libro le chiama "resistenze" perché riguarda il moto dei veicoli e quindi vuole schematizzare le situazioni in cui si possono trovare (salita, partenza da fermo, curva) senza dover ogni volta fare l'analisi del corpo libero.

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