Re: Pubblicita' Red Bull e viaggi lunari.

Inviato da  ananta il 11/4/2013 17:51:22
Citazione:

ivan ha scritto:
C'è solo l'imbarazzo della scelta su quale risposta scegliere

Sintetizzando all'osso rispondere con una domanda:

Per prima cosa direi : "quanti chilometri faceva l'astronave con un litro di propellente ?"

Come seconda cosa chances direi :" ma la lotta implacabile e continua contro il vuoto (che non reagisce ma che cerca di negar se stesso) se come la vincevano ? "

Come terza cosa direi: "ma davvero si puo' passare indenni nella corrente elettrica con un'astranave di metallo a basso punto di fusione per giunta ?"

Ovviamente la risposta che otterrei sarebbe sic et simpliciter riconducibile a una delle tante varianti dell'attacco alla persona che porta una tesi e non alla tesi stessa.

Riassumendo in maniera piu' esplicita: 1 esiste per davvero un motore in grado di far raggiungere ad un oggetto di dimensioni piu' che finite la velocita' di fuga ? 2 se ce' una lotta persa in partenza quella e' la lotta contro il vuoto: a: astronavi e tute come resistevano al vuoto, ossia come si garantiva la tenuta in ogni circostanza? b come si fa a muoversi nel vuoto se non c'e nulla da cui ottenere una reazione ? E' il ben noto principio di azione e reazione* che ci fa camminare, andare in bici, volare con l'aereo, navigare con una nave etc ma nel nuovo non c'è nulla contro cui puntare i piedi ; 3 se le fasce di van allen sono fasce di elettroni e di protoni allora sono le due facce di un condensatore gigantesco, come e' che non si cortocircuita il tutto quando ci passa attraverso di esse un oggetto metallico ?

*E' la reazione del muro d'aria contro cui sbattono i gas che crea la risultante che spinge in avanti un motore appunto a reazione e i motori sono tutti a reazione , nel senso che sfruttano tutti una qualche reazione per creare un moto . Solo il barone di Münchausen si toglieva dagli impicci facendo a meno del principio di azione/reazione.


Gentile Ivan,
ho l'impressione di non comprendere bene le tue domande.
Se sapessi il valore (che varia al variare della densità dell'atmosfera) del consumo del razzo vettore e dei restanti moduli spaziali cosa cambierebbe nella questione?
Probabilmente dovresti essere al corrente che gran parte della traversata e del ritorno sono avvenuti a motori spenti e che la propulsione in un programma simile ha (a parte il razzo vettore) quasi esclusivamente compiti di aggiustamenti di rotta e permettere l' accelerarazione della navicella al fine di svincolarsi dall'influenza orbitale.
Per quanto riguarda "la lotta contro il vuoto" credo che tu abbia prima da colpare qualche lacuna sul fronte della fisica applicata.
La legge della conservazione dell'energia è valida sia nel "vuoto" spaziale che in condizioni di presenza di atmosfera. La spinta di cui fai riferimento non è esercitata sul fluido (aria o vuoto) attraversato... la spinta viene esercitata sulle pareti del motore a reazione, un pò come il rinculo di una pistola nell'atto dello sparo. Ecco il rinculo generato dal motore rappresenta in questo caso la forza che permette alla massa di accelerare istantaneamente.
Sulla terza domanda credo tu faccia riferimento alle fasce di van Hallen... ma credo che anche su questo punto tu stia sottovalutando alcune considerazioni.
Beh... sarebbe lungo parlare approfonditamente di tutte queste questioni.
ciao e a presto

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