problema fondamentale del lunacomplottismo

Inviato da  locmega il 19/7/2013 11:32:05
Uno dei molti problemi di fondo del lunacomplottistismo riguarda l'impossibilità di riprodurre esattamente le rocce lunari.
Gli esami chimico fisici effettuati dalla comunità scientifica internazionale, hanno rilevato anomalie che solo una roccia extraterrestre può avere. Un esempio è l'alta concentrazione di Elio3, un isotopo dell'Elio espulso dal Sole, che si è accumulato in grandi quantità sulla Luna, proprio per l'assenza di un'atmosfera (sulla Terra l'Elio3 è raro come lo sono le mosche bianche). Un'altra, è la densità dei minerali che compongono le rocce. Essa è molto ridotta rispetto a quelle terrestri. Questo denota, che quei minerali si sono aggregati in condizioni di gravità molto inferiori a quelle che si hanno sulla Terra (e naturalmente anche in Antartide). Un'altra prova sull'autenticità delle rocce dell'Apollo è la mancanza TOTALE in queste, di composti idrati (o tracce di acqua). Il vuoto spinto dello spazio che ha assistito alla formazione di queste pietre, ha contribuito alla loro completa disidratazione. Va detto inoltre che esse sono fortemente microcraterizzate, ovvero se osservate al microscopio, si mostrano martoriate dai continui e violenti impatti con i micrometeoriti, caratteristica compatibile con la permanenza per lunghissimo tempo all'ambiente spaziale, dove mancando completamente la protezione di un'atmosfera, lo scontro con il pulviscolo che cade liberamente al suolo dallo spazio, avviene alle alte velocità orbitali.

Come lo risolvete questo problema?

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