Re: I controluce nelle foto lunari

Inviato da  alerivoli il 9/7/2015 17:25:41
@redazione

citazione:

poi la risposta l'hai avuta, e siccome non ti piaceva ti sei messo a dire che non si possono fare paragoni fra la situazione terrestre e quella lunare.

e la risposta che ho avuto quale sarebbe, la tua, prima questa qui?

citazione:

Quando un oggetto è illuminato in modo diretto (il "100" del tuo esempio) tu devi esporre per il 100% della luce che lo colpisce, non di quella che riflette.
Tanto è vero che l'esposimetro va puntato sempre verso la sorgente, non verso l'oggetto fotografato.
Quando fotografi un soggetto illuminato dal sole, punti l'esposimetro verso il sole (la mezza "sfera" semitrasparente dell'esposimetro rappresenta la faccia del tuo soggetto), e quando passi in controluce, giri l'esposimetro verso il terreno che gli sta davanti (cioè punti la mezza sfera verso l'ombra). Così saprai, in cascun caso, quanta luce colpisce il tuo soggetto.
Mediamente, SULLA TERRA*, la differenza fra luce e controluce è di 2 stop (2 diaframmi).
Quindi, se vuoi tornare a pareggiare l'esposizione (fra il soggetto in controluce e il terreno retrostante, che è illuminato in modo diretto), DEVI aggiungere una fonte secondaria (pannello riflettente, luce artificiale o altro).
Anche se la modella fosse tutta laminata d'oro, la luce che riceve è sempre inferiore di almeno 2 stop di quella incidente. Quindi puoi avere anche una riflettenza dell'abito del 100%, ma parti sempre da una luminosità inferiore, e QUINDI NON POTRAI MAI PAREGGIARLE SENZA UN AIUTO ESTERNO.


e poi questa qui?

Aggiungo un concetto, per essere ancora più chiaro: la QUANTITA' di luce riflessa NON E' la luminosità di un oggetto colpito dalla luce. Se la sua luminosità è X, la luce riflessa sarà sempre soltanto una frazione di X.

giusto per non aver dimenticato nulla.

Inoltre aggiungo io un concetto adesso...

nella foto in controluce di Aldrin che scende dal Lem, il sensore capta la luce riflessa dal terreno sullo sfondo. se fossimo sulla terra, il sensore capterebbe OLTRE la luce che riflette dal terreno, ANCHE quella riflessa da tutta l'aria che sta tra il terreno e il sensore, che ovviamente sulla Luna non c'è

E' un terreno illuminato direttamente dal sole che riflette l'8 percento della luce incidente, e non c'è aria sopra di esso che "amplifica" tutta questa riflessione.

Per questo l'ambiente lunare è diverso da quello terrestre

Inoltre tu dici:

Quindi, se vuoi tornare a pareggiare l'esposizione (fra il soggetto in controluce e il terreno retrostante, che è illuminato in modo diretto), DEVI aggiungere una fonte secondaria (pannello riflettente, luce artificiale o altro).

e io (e Tuttle) ti dico:

lo speciale materiale della tuta, che si comporta alla stregua di quelle striscie catarinfrangenti dei giubbini di sicurezza, si illumina a causa del riverbero del terreno dietro il Lem come se fosse colpito da una luce supplementare.

E' più corretto analizzare quelle foto SENZA tenere conto delle differenze ambientali e dei diversi materiali e sparare sentenze di falsità, oppure ragionare con calma tenendo conto degli aspetti particolari del problema?

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