Re: Fasce di Van Allen e radiazioni solari.

Inviato da  Redazione il 4/7/2006 8:45:15
Caro Fabrizio, se mi permetti vorrei consigliarti di non prendere troppo testardamente le discussioni come questa. Come hai visto infatti, la pericolosità delle FVA, considerata da molti "micidiale", può tranquillamente venire descritta come "assolutamente ininfluente" da altri.

Quando, di fronte ad un astronauta che NON SA NEMMENO dove stiano le FVA, ti viene risposto che per andare sulla Luna prendevano praticamente dei contadini analfabeti, è evidente che è perfettamente inutile accanirsi a portare dati su dati. Chi non vuole vedere troverà SEMPRE il modo di non vedere.

E' molto meglio a questo punto prenderla sportivamente, come ho deciso di fare io, e dedicarsi piuttosto a studiare le capacità del cervello umano nel negare l'innegabile, ponendogli continuamente di fronte nuovi quesiti, invece di insistere su quelli vecchi.

In altre parole, una volta che mi è stato risposto che un astronauta non è nemmeno tenuto a sapere dove stiano le FVA (piuttosto che concedere almeno la stranezza del fatto), io la mia risposta in realtà l'ho già avuta.

Sono quindi passato ad altro, chiedendo come mai secondo loro (i pro-Moon) la NASA non aveva mandato uomini in avanscoperta nei viaggi circumlunari prima di A-11.

E quando mi è stato risposto che non serviva mandarci topi, ma bisognava mandare i satelliti, è inutile insistere, perchè anche lì la mia risposta io l'ho gia avuta. (L'altra risposta, ovviamente, è che se ci avessero mandato un topo, con tutta probabilità sarebbe tornata indietro una strana frittura di pollo con la coda fosforescente, per cui era molto meglio fare finta di niente e saltare l'ostacolo a piè pari.)

Passo quindi a fare la prossima domanda (che indirizzo, ovviamente, a tutti quelli che sostengono che sulla Luna siamo andati):

Secondo voi, come era alimentato lo scambiatore di calore (o impianto di raffreddamento, di cui parla Bean) che doveva occuparsi di mantenere una temperatura accettabile all'interno del LEM, nonostante questo fosse perennemente esposto al Sole su di un lato?

E visto che lo stesso doveva funzionare anche nel percorso di avvicinamento, come si fa a disperdere il calore nello spazio "vuoto"? La sola irradiazione mi pare un metodo decisamente insufficiente, nè peraltro risulta che esistessere sul modulo lunare pannelli irradianti di alcun tipo.

Se però volete rispondere, cercate di farlo senza astio nelle parole, se no davvero non è più divertente per nessuno partecipare.




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