Re: Il buco del Pentagono: un aggiornamento

Inviato da  rivers il 9/1/2008 8:31:36
Citazione:

shevek ha scritto:
Vedo che è stato citato il kevlar. Ora questo materiale offre una resistenza superiore all'acciaio, ma - cosa che spesso si dimentica - a parità di massa (non certo di spessore, perché la densità è molto più bassa). Ora, quanto ce ne doveva essere per offrire una resistenza superiore alle spesse travi d'acciaio dell'intelaiatura esterna delle torri? Il tutto senza contare il fatto che esso si lacera facilmente di fronte ad oggetti appuntiti: per quanto sia paradossale, offre resistenza ai proiettili, ma non alle coltellate. E di spuntoni nell'impatto se ne devono essere creati moltissimi, che l'hanno immediatamente messo fuori gioco.


Il kevlar è stato messo per evitare la frammentazione della parete, ovvero la produzione di schegge letali in caso di un blast event. Non sostituiva o costituiva il rinforzo in se, che come anche ha citato Pier era costituito da un insieme di accorgimenti, come una struttura di travi di acciaio + finestre blast resistant + strato di kevlar.

Citazione:

blackbart ha scritto:
Blast Resistant, riportato nel prospetto della difesa, era riferito alle finestre non all'edificio.


L'intento della PenRen era di rendere l'intera facciata esterna blast resistant. Che poi ci siano riusciti o meno non lo so, ma di fatto il PenRen era pagato (anche) per fare questo. Non dimentichiamoci che dopo gli attentati in Kenia e Oklahoma era scattata la fobia anti-bomba anti-terrorismo (sopratutto auto/camion bomba, non missili o aerei). Al PenRen in un briefing col DoD gli è stato chiesto che tipo di test abbiano effettuato per la qualifica blast resistant della struttura. La risposta non è stata data per apparenti motivi di sicurezza.

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