Re: Ulteriori documenti a supporto di Norman Mineta

Inviato da  DrHouse il 14/3/2011 22:05:20
Citazione:

Sertes ha scritto:
Intanto non chiamarlo AA-77, dato che non ci sono conferme ufficiali ma anzi esistono solide smentite alla presenza di AA-77 al pentagono

Sertes, l'ho chiamato e lo chiamo AA-77 per un motivo molto semplice: perché questo è non solo ciò che dice la Commissione 9/11, ma anche ciò che afferma testualmente lo stesso Mineta: "Yes, it was the plane that hit the Pentagon". Che poi fosse effettivamente AA-77 resta tutto da dimostrare e, se hai letto attentamente il mio precedente post, dovresti aver capito che io ho serissimi dubbi a riguardo. Ciò non toglie che la versione ufficiale dica questo. Quindi, io non mi sono proprio inventato nulla. Questo tanto per chiarire l'equivoco. Relativamente alla trascrizione di Farmer, non vedo nessun riferimento positivo ad AA-77 prima dell'ora del presunto impatto. Se qualcuno lo vede, cortesemente mi avvisi. Pertanto, quella nota scritta a mano, se anche è genuina e non è piantata, non ci aiuta in nessun caso a stabilire che cosa fosse effettivamente il target primario visto dai controllori di Dulles. Non sposta di una virgola i dubbi che personalmente ho in proposito. Dal tuo punto di vista può forse servire a confermare il racconto di Mineta. Dal mio punto di vista non serve a nulla e non cambia nulla.

Per ragioni che sarebbe lungo spiegare e che sinceramente sto ancora approfondendo al momento, ho diversi motivi per dubitare della testimonianza di Mineta. Tra questi, il fatto che la progressione lineare di cui lui parla in relazione all'avvicinamento (L'aereo è a 50 miglia... L'aereo è a 30 miglia ecc.) mi sembra in palese conflitto con quanto hanno affermato gli stessi controllori di volo di Dulles l'11 o al massimo il 12 settembre. Non coincidono gli orari, non coincidono le distanze, non coincidono le rotte. Come minimo, bisogna supporre che Mineta sia arrivato al PEOC alle 9:20, se non addirittura prima, perché il suo racconto diventi credibile. Resta a quel punto da spiegare come mai nessuno a Dulles sapesse di AA-77 prima delle 9:25 (ma ti ricordo: ufficialmente solo alle 9:32). A tutto ciò si aggiunga il fatto che varie testimonianze portano a dubitare che Mineta si trovasse effettivamente dove ha dichiarato di essere alle 9:25. Il minimo che mi sento di consigliarti è: prendi con le molle ciò che racconta Mineta.

Citazione:
Robin Hordin nella sua intervista ci ha spiegato che quando un aereo spegne il trasponder il computer del controllo aereo a terra, quello che manda gli impulsi allo schermo dei controllori di volo, lo evidenzia e ne continua a plottare la posizione sullo schermo in base agli ultimi dati forniti di rotta, altitudine e velocità. Quindi è normale che l'immagine fantasma di AA11 abbia superato New York e sia continuato ad andare verso sud sull'ultima rotta. Avrebbe continuato a far così all'infinito, se qualcuno non avesse corretto il parametro sul computer dicendo che l'aereo si era schiantato.

Non c'entra niente il transponder con quello che, se non ho capito male, stai cercando di dirmi e che ha detto Robin Hordon. AA-11 ha spento il transponder un'ora prima della chiamata in cui Scoggins informa il NORAD che AA-11 è ancora in volo (9:21). Secondo la Commissione il transponder di AA-11 viene spento alle 8:21. Secondo Pete Zalewski, il controllore che seguiva il volo da Boston, alle 8:20. Le prime notizie arrivate l'11 settembre parlano di uno spegnimento già alle 8:13. Per il NEADS è avvenuto invece dopo le 8:30. Questa confusione, per me, non è affatto casuale, ma lasciamo perdere perché al momento ci porterebbe fuori strada. Prendiamo dunque per buona la Commissione che parla delle 8:21 (nel peggiore dei casi è un "average"). Resta pur sempre un'ora prima delle 9:21. A partire dal momento in cui AA-11 spegne il transponder, Boston perde il segnale secondario, ma l'aereo continua a essere seguito costantemente come target primario. Questo Scoggins lo ha ribadito più volte in varie interviste concesse dopo il 2001. Non hanno mai perso di vista AA-11 (come target primario, intendo) fino a quando, ormai a poche miglia a N del World Trade Center, non è sceso sotto i 2000 piedi e a quel punto è completamente uscito dai radar (LINK). Hordon ha ragione a dire che AA-11 poteva essere una traccia primaria fantasma che continuava a dirigersi a S (quindi, verso Washington), ma c'è un piccolo problema: lo stesso Scoggins nega categoricamente che Boston abbia continuato a seguire un aereo fantasma dopo New York:
Citazione:
911myths: Why did you believe that Flight 11 may still be in the air?
Colin Scoggins: I was listening on a Telcon with some people at Washington HQ, and other facilities as well, but don't know who they were. Didn't know the people at FAA HQ either. It was some kind of security telcon. I was in contact with many people at that time, UAL175 had crashed. NEADS was interested in Tail Numbers of AAL11 and UAL175. I believe it was either Dan Bueno the Supervisor in charge, or Bo Dean who made some initial calls to the airlines requesting if their aircraft were down, and tail number information. UAL Airlines replied within minutes that they could confirm UAL 175 was down, and they had the tail number. AAL Airlines was totally different. They do what I think they are supposed to do, by locking down their computer after an aircraft crashes, but when they did that, they couldn't access passenger lists, route of flight, it locks everyone out. So we never got confirmation that the plane was down. Somehow this either got misconstrued, and ended up in FAA channels, indicating the plane never crashed, or what I think happened is that someone in HQ knew that AAL77 was missing, and when they were talking about AAL77 they may have dropped the numbers and were reporting that AAL was still missing or still flying but no one knew where. I think this ended up on the telcon as AAL 11 is still airborne. From my point of view the aircraft was heading south at low altitude and we had lost radar, my only guess was he was heading for Washington DC. I found out years later and I am 99% certain the person who made that call on the telcon was Dave Canoles, he has since retired. I took the information I received and called NEADS almost instantly, can't tell you who I told that to, I talked with so many people there the whole day.
911myths: Several 9/11 researchers authors have reported that the “phantom flight 11” was spotted on radar. Is that true?
Colin Scoggins: I have no idea where that came from. Once we lost the aircraft we never even had a hint of another target. I even called FACSFAC VACAPES which has radar up and down the coast, to look for targets, they didn't come up with any.
911myths: If it was never on radar, why say it was going to Washington?
Colin Scoggins: Again it was just my hunch, as where they were heading. The aircraft would have enough gas to get there even at low altitude, but if the aircraft was heading to Cuba, it would never make it at low altitude. Couldn't think of any other important targets on the east coast, so that was where my mind was. I also tried to guess where the aircraft would be at the speed it was traveling.(LINK)

Come vedi, sul versante ufficialista si fa di tutto per negare anche la traccia fantasma e si cerca, anzi, di dimostrare che in realtà nessuno ha mai visto mai visto AA-11 sui radar dopo averlo perso alle porte di Manhattan. È proprio Scoggins, però, che si contraddice, quando cerca di attribuire l'errata segnalazione di un AA-11 ancora in volo alla confusione sorta durante la teleconferenza. Non sa dire con precisione chi sia stato a fornirgli quell'informazione (anche se, subdolamente, tira in ballo David Canoles del quartier generale dell'FAA a Washington). Ci vorrebbe far credere, dunque, che, per qualche motivo imprecisato, si era messo in testa che l'aereo procedeva a S a bassa quota e questo nonostante nessuno avesse visto una traccia fantasma sul radar. Minchiata. La traccia c'era eccome, qualcuno deve pur averla vista (o Scoggins o l'FAA di Washington) se alle 9:21 ha chiamato il NORAD convintissimo che si trattasse di AA-11:
Citazione:
FAA: Military, Boston Center. I just had a report that American 11 is still in the air, and it’s on its way towards—heading towards Washington.
NEADS: Okay. American 11 is still in the air?
FAA: Yes.
NEADS: On its way towards Washington?
FAA: That was another—it was evidently another aircraft that hit the tower.That’s the latest report we have.
NEADS: Okay.
FAA: I’m going to try to confirm an ID for you, but I would assume he’s somewhere over, uh, either New Jersey or somewhere further south.
NEADS: Okay. So American 11 isn’t the hijack at all then, right?
FAA: No, he is a hijack.
NEADS: He—American 11 is a hijack?
FAA: Yes.
NEADS: And he’s heading into Washington?
FAA: Yes.This could be a third aircraft.(LINK)

Scoggins mi sembra un intorbidatore di acque fenomenale (vedi anche il modo in cui cerca di svincolarsi abilmente nel caso di Delta 1989, anche lì cercando di trasferire le responsabilità "a qualcuno in teleconferenza" imprecisato, ma mai a se stesso). Per me la storia della traccia di AA-11 raccontata da lui fa acqua da tutte le parti. È possibile, sì, che Hordon abbia ragione, come è però un'ipotesi concreta anche che quella traccia fosse un aereo reale: o AA-11 o un altro aereo in esercitazione con il transponder spento diretto verso Washington. Congetture, naturalmente, ma tieni presente che alla teleconferenza di cui parla Scoggins partecipavano sicuramente vari membri dell'FAA e probabilmente del Pentagono. Non stiamo parlando di gente che non ha mai visto una traccia sul radar.

Citazione:
Ammettere che Cheney stava monitorando l'avvicinamento del velivolo che ha colpito il pentagono significa ammettere che il 9/11 Commission Report è stato falsato volutamente per salvare Cheney dalle sue responsabilità, se lui era al comando, aveva le informazioni, ha diramato un ordine, e l'impatto c'è stato, e sono morte tante persone, quantomeno occorre sapere che ordine abbia dato. La responsabilità di quanto accaduto al pentagono sarebbe tutta sua, altro che AA-11 ancora in volo.

Sì, Sertes, siamo d'accordo, ma sono passati 10 anni, Dio mio. Basta con questa nenia che la VU è una patacca, questo ormai lo hanno capito tutti. La ricerca non può limitarsi a questo e non può fermarsi qui. Anche perché non ci sarà nessuna nuova commissione sull'11 settembre, men che mai internazionale, che abbia autorità per richiedere prove e documenti secretati dal governo americano. Questo lo sai tu come lo so io. Quindi, non ha alcun senso ripetere ogni volta il mantra che la VU è falsa. Persino gli ufficialisti più onesti, ormai, ne dubitano. Se il tuo obiettivo è solo quello di evidenziare la contraddizione tra quanto afferma Mineta e quanto afferma la commissione, allora ok, obiettivo raggiunto e fine del discorso. Se invece vogliamo provare a fare un piccolo passo avanti in direzione di ciò che effettivamente è accaduto quel giorno, allora non possiamo più ragionare così. Si deve necessariamente provare a fare ipotesi sulla base dei pochi dati disponibili ed esporsi fatalmente ad errori e figuracce, perché quello è un territorio completamente diverso dove ci si muove purtroppo alla cieca. Molto più rischioso, ma anche molto più interessante che limitarsi a demolire la versione ufficiale.

Ripeto: se ti accontenti di trovare falle nella VU, allora ti basta quello che dice Mineta senza aver bisogno di verificarlo. Se invece vuoi provare a capire ciò che realmente è successo, allora devi verificare tutto, incluso ciò che dice Mineta. Forse Mineta dice la verità, forse no. Ti faccio notare che a volte dire una bugia piccola può servire in realtà a coprire una bugia molto più grande. Sono tutte congetture, ovviamente, ma io, per ora, mi tengo i miei dubbi su Mineta.

Citazione:
UN_post ha scritto:
E quindi Mineta ha testimoniato in buona fede, ma si sbaglia, si ricorda male, ha fatto casino coi ricordi.

No UN_post. La buona fede qui non c'entra. Non è una categoria ammissibile quando si tratta di spiegare la contraddizione tra ciò che afferma Mineta e ciò che sostiene la Commissione. Ti ricordo che stiamo parlando dell'ex Ministro dei Trasporti degli Stati Uniti, il quale ha avuto anni prima di testimoniare per poter verificare se i suoi ricordi erano esatti o contraddittori. E ha avuto anche l'opportunità di correggersi, ove fosse stato necessario. Ma non lo ha fatto, anzi ha confermato. Può sbagliarsi in buona fede un testimone oculare che afferma di aver visto qualcosa, che poi risulta essere altro. Può sbagliarsi in buona fede un controllore di volo che segue un target primario sul radar mentre riceve telefonate e rapporti contrastanti. Lì l'errore in buona fede è ammissibile come spiegazione, almeno fino a prova contraria. Ma non può sbagliarsi in buona fede un Ministro dei Trasporti, il quale ha avuto tutto il tempo e tutti gli elementi per verificare il contenuto della sua testimonianza incrociandola con altre prove, orari ed evidenze. Dunque, scartato l'errore in buona fede, restano in piedi solo due ipotesi: o dice il vero o dice il falso. Se dice il vero, ha ragione Sertes, anche se questo, all'atto pratico, cambia poco o nulla della versione ufficiale, se non il fatto che Cheney viene a trovarsi in una posizione decisamente imbarazzante. Ma nulla cambia riguardo ad AA-77, tant'è che per Mineta l'aereo resta pur sempre quello che va a colpire il Pentagono. Se invece dice il falso, allora bisogna capire perché ha mentito e su questo si possono, ora come ora, fare solo congetture. Ma la buona fede non c'entra comunque in nessuno dei due casi. Si può sbagliare in una valutazione a caldo nella comprensibile confusione di quel momento, non in una testimonianza sotto giuramento resa a distanza di anni da un'altissima carica del governo che, si deve supporre, è stata abbondantemente ponderata. In sintesi: se Mineta mente, lo fa per qualche motivo ben preciso che noi non conosciamo, ma di certo non perché si sbaglia in buona fede.

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