Re: L'etica, il bene e il male e la giustizia nel Nazionalismo

Inviato da  Floh il 3/6/2010 21:35:28
@ Calvero

Come si fa a rispondere in maniera esaustiva a questi enigmi, quando parte delle riflessioni a cui ti sei ispirato nell'altro Forum erano dettate da una visione di insieme insita alla tematica (anche come Forma) della vicenda Israelo/palestinese?

Mi ero ispirato a questa vicenda perchè ritengo che quella Sionista (o fortemente nazionalista) sia un buon esempio di ciò che è un'etica opposta a quella comunemente accettata di facciata in occidente, il cosidetto politically correct.

Floh, non te la prendere ma hai fatto un casino della madonna

Calvero perdonami, ma salti a piè pari delle obbiezioni valide ai tuoi post semplicemente addittandole di essere incasinate, perlomeno dì dove le trovi incasinate...

Anche il concetto di Florizel sull'estetica l'hai travisato. Il bisogno di uccidere e le guerre hanno tutte il loro pragmatismo e materialismo. Ma non puoi decontestualizzare quella che era una riflessione filosofica intesa a dimostrare che è << evidente che una visione estetica abbracci questa forma di violenza >> ... ovviamente è razionalmente "impropria" come affermazione, ma si riferiva al fatto che l'embargo di per sé ha un valore estetico in "virtù" del fatto che l'immagine di un popolo che si piega al popolo eletto porta a un piacere morboso: il mondo deve VEDERE ("estetica") la "bellezza" della vittoria; l'esaltazione ("estetica") di una vincita tangibile sul nemico di sempre.

Sono d'accordissimo con quanto hai detto tranne sulla definizione: Estetica.
E' un bisogno di orgogllio semmai...

1) le loro intenzioni comprovano che quello che stanno facendo a Gaza - come stillicidio e umiliazione - sia un nutrimento per questi animali (chiedo scusa agli animali): una simile cattiveria non so chi ancora la mostri oggigiorno a questi livelli nella società odierna. IDEM per questa vicenda: - cioè mirano a spersonalizzare l'essere umano dalle sue idee, e a farlo rientrare presso i paesi di appartenenza come perdente; privo di dignità. A loro poco interessa che possano anche essere riconosciuti colpevoli da tutti. E' secondario. A loro INTERESSA porre un CONFINO sullo Spirito di esseri umani che considerano inferiori. Il fatto stesso che li abbiano condotti a casa loro da acque internazionali, è per poter giostrare dell'anima (intesa come simbolo) di questi "infedeli". E' il sacrificio sull'altare del loro scopo. E' come sgozzare un agnello al Dio di turno. 2) Mostrare al mondo, quindi, che l'ammissione di colpevolezza è sintomo di uomini che non credono con sufficiente forza ai loro ideali. Significa che le società da cui questi esseri umani provengono (Italia, Turchia ecc. ecc. ), non sono state capaci di creare uomini forti. Se loro firmano, noi siamo i deboli, i falliti: coloro che non hanno Fede. Non riguarda specificatamente una possibile tutela di fronte alle loro azioni. Prova ne è il disprezzo che stanno mostrando nei confronti della razza umana che non si accoda.

Quoto tutto questo tuo scritto.


Siamo di fronte a un comportamento medioevale di una Santa Inquisizione. A riprova che è veramente più di una questione di guerra e potere per loro; siamo di fronte a qualcosa di terrificante

Se permetti quella cosa terrificante è semplicemente un pensiero etico diverso dal tuo, nulla di più nulla di meno.
Provo a esporlo:
Un pensiero che pone il bene di se stessi al di sopra di qualnque altra cosa, che ritiene gli altri esseri viventi un intralcio alla propria realizzazione o al massimo mezzi da sfruttare per ottenerla.
Questo individualismo, per affermarsi, ha bisongo un gruppo ristretto (ebrei in questo caso) che lo condivida e ne metta in pratica i principi.
Questo pensiero etico non impone la totale mancanza di affettività ma la elitarizza, la riserva a un ristretto gruppo o a una sola persona, basandosi sulla praticità del fatto che l'amore essendo impegnativo non può essere dato a chiunque ma solo a qualcuno di speciale (a cui dare il meglio che si può).
(Un concetto come quello che può essere la concezione di Famiglia nel sud Italia ad esempio).

Non si può considerare giusta o sbagliata universalmente quest'etica, così come non si può considerare l'etica più altruista e socialista accettata di facciata in occidente giusta o sbagliata.

E io posso anche rispettare l'etica altrui

Qui che ti sbagli, te (come me) non rispetti l'etica Sionista, e ciò è ovvio perchè ne condividi un altra, questo non vuol dire che la tua sia più valida della loro universalmente, ma solo che non è valida per te.

Spero che anche sto discorso non ti sembri tutto un casino della madonna

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