Re: L'etica, il bene e il male e la giustizia nel Nazionalismo

Inviato da  Red_Knight il 6/6/2010 15:34:21
Citazione:
massimo benessere materiale si ottiene in linea di massima con la cooperazione, il rispetto e la reciprocità

Generale, ma non individuale, e non potrebbe soddisfare le aspirazioni di chi ha una morale differente (individuale ed egoista)


Chi ha quelle aspirazioni è, appunto, in torto. È proprio questo il punto! È chiaro che esistono concezioni diverse di ciò che è giusto e cosa è sbagliato. Il problema è se andiamo a verificarle sono illogiche.

Citazione:
Certo, ma si tratta del massimo ottenibile da tutti nel rispetto di tutti, non dal singolo nel rispetto di se stesso e basta.


Il massimo ottenibile da tutti nel rispetto di tutti, specialmente al giorno d'oggi con la tecnologia che ci ritroviamo, è infinitamente superiore - da ogni punto di vista - a quanto si potrebbe ottenere con una vita di rapine.

Citazione:
rischiare per ottenere un qualcosa in più di quello che si ha già senza dover rischiare è parte integrante dell'essenza umana.
Si chiama avidità.


Si chiama avidità ed è perfettamente naturale, ma andrebbe soppressa (perché si contraddice da sola), visto che non siamo più bestie e siamo in grado di tenere a bada le nostre pulsioni animalesche.

Citazione:
E invece da un punto di vista NATURALE (l'unico che si può definire, per certi, versi universalei) è un DOVERE obbligatorio per la vita.
Quindi dire che "non dovremmo" è anti-vitale.


Come sopra: non siamo più bestie, il mito del buon selvaggio è una stronzata. Ci siamo evoluti, e abbiamo i mezzi per non far soffrire le altre creature. Quindi è nostro dovere farlo.

Citazione:
Lo stato nazionalista impone la sua forza cercando di rendere in futuro impossibile per i suoi concorrenti di esercitare il suo stesso ruolo.
E' rischioso, ma la morale è questa.


E, di nuovo, è una morale sbagliata. Tralasciando per un attimo il discorso sui massimi sistemi, il potere è una porcheria, roba da branco. Se provassi per un attimo a considerare il potere (che è naturalmente un'astrazione) come un organismo biologico ti renderesti conto che esso altro non è che un virus che ci attacca per potersi autoreplicare, e che non ha altro interesse che la propria conservazione.

Citazione:
perchè mai? se ti lasci giudare dall'empatia non stai sempre seguendo le emozioni? vedi che non regge il discorso?


ALT! L'empatia non ti guida, l'empatia ti rende "facile" l'accettazione delle direttive dettate dal buon senso. È la razionalità che deve guidarti, e che ha il pregio di assecondare l'empatia.

Citazione:
Se non intendi dire che anche l'uomo non è altro che un fenomeno fisico chimico (nessun libero arbitrio dunque, nessuno spirirtualismo), allora non puoi dire neanche uqello che hai appena detto senza contraddirti o scadere nell'irrazionalità
Oltretutto gli studi più recenti puntano tutti verso la tesi che anche le piante provano sensazioni.

Ad ogni modo si, siamo OT (ma neanche poi tanto, per capire come comportarsi col prossimo è necessario anche sapere chi è il prossimo).


"Nessuno spritualismo" sono pronto a gridarlo, sul resto il discorso si fa più complesso... riprenderemo l'OT da qualche altra parte un'altra volta magari...

Citazione:
E quali sarebbero queste cause non naturali? se parli di cause innaturali parli di cause divine, c'è poco da discutere.


Ho detto "innaturali" non "soprannaturali". Queste cause innaturali sono i condizionamenti sociali che agiscono in direzione contraria alla ragione. Il desiderio di accumulare denaro, ad esempio, è un circolo vizioso: dopo una certa somma non riusciresti a spenderlo neanche volendo, e procurartene sempre di più non ti lascia il tempo di godertene nemmeno una piccola parte. Si accumula denaro perché ci si sente in dovere di farlo, altrimenti si perderà anche quello acquisito... si entra a far parte di meccanismi automatici dal quale è impossibile uscire, ma se si potesse ragionare a mente lucida ci si renderebbe conto che in certi meccanismi non si dovrebbe mai entrare.

Citazione:
Comunque come fai a stabilire quando una cosa è superflua? Io direi che inizia il superfluo quando hai da mangiare tutto ciò che ti serve per rimanere in salute (perciò il cibo che si vende normalemente nei super oggigiorno non sarebbe accettabile) e un tetto sopra la testa.


Il superfluo è tutto ciò che non serve per la propria felicità e tutto ciò che è ottenuto a discapito degli altri. Le risorse direttamente ottenibili dal pianeta più quelle ottenibili dalla nostra tecnologia produttiva basterebbero per miliardi e miliardi di persone... cercare di avere più cose per sé quando si potrebbe avere il doppio consentendo di averle a tutti è, ancora una volta, colossalmente babbea come strategia.

Citazione:
In pratica poi il potente è quasi sempre piuttosto infelice.

Mah...


Questo è opinabile, comunque pare proprio che sia così, a leggere le biografie dei potenti. Se anche così non fosse, di sicuro il potente è uno schizofrenico (non nel senso strettamente psichiatrico, ma in quanto servo di una logica a lui estranea) e la sua eventuale felicità non deve fare testo.

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