Re: L'etica, il bene e il male e la giustizia nel Nazionalismo

Inviato da  Floh il 7/6/2010 12:53:47
@ Red_knight

Chi ha quelle aspirazioni è, appunto, in torto

secondo una morale buonista ed egualitaria

Il problema è se andiamo a verificarle sono illogiche.

Perchè?

Il massimo ottenibile da tutti nel rispetto di tutti, specialmente al giorno d'oggi con la tecnologia che ci ritroviamo, è infinitamente superiore - da ogni punto di vista - a quanto si potrebbe ottenere con una vita di rapine.

La morale non è apllicabile solo ai singoli, com'è ovvio, ma anche alle nazioni, perciò se una nazione (o un gruppo di esse) riuscisse a sottometterne altre e a sfruttare la popolazione di quei luoghi, otterrebbe certamente di più di quanto otterebbe invece collaborando con essi ( , chissà come mai questa situazione mi ricorda il mondo in cui viviamo).
pertanto, dire che con una morale collaborazionista e buona si otteiene SEMPRE di più in termini di benessere è errato.

ma andrebbe soppressa (perché si contraddice da sola

Spiega meglio quest'asserzione perfavore

visto che non siamo più bestie e siamo in grado di tenere a bada le nostre pulsioni animalesche.

Non è affatto vero, questa presunzione (umana) di credersi esenti dagli istinti è insopportabile.

abbiamo i mezzi per non far soffrire le altre creature. Quindi è nostro dovere farlo.

Secondo un certa morale (che condivido) dobbiamo farlo, ma di che mezzi parli?

ALT! L'empatia non ti guida, l'empatia ti rende "facile" l'accettazione delle direttive dettate dal buon senso. È la razionalità che deve guidarti, e che ha il pregio di assecondare l'empatia.

Se vedi una persona o un cane ferito ai bordi di una strada e ti fermi è per empatia, la razionalità non centra proprio un H.

Nessuno spritualismo" sono pronto a gridarlo

Io non lo griderei troppo forte, ne questo ne il suo contrario...

riprenderemo l'OT da qualche altra parte un'altra volta magari...

Si potrebbe fare, ma ho paura che non si potrebbe arrivare a una risposta certa...
E' un discorso che l'Uomo non è in grado di compiere.

Ho detto "innaturali" non "soprannaturali"

In cosa distingui i due termini?

Il desiderio di accumulare denaro, ad esempio, è un circolo vizioso: dopo una certa somma non riusciresti a spenderlo neanche volendo

perfavore, anche te con questa solfa, non penso di aver mai sentito nulla di più insensato in vita mia.
Affermare questo è funzionale solo a chi ha i soldi, così che la povera gente pensi che i soldi non gli servano, e intanto quelli ricchi posono continuare a sguazzarci dentro.

Il superfluo è tutto ciò che non serve per la propria felicità e tutto ciò che è ottenuto a discapito degli altri

Quello "che non serve per la propria felicità" è troppo personale per diventare un metro con cui calcolare il superfluo...
E "tutto ciò che è ottenuto a discapito degli altri" non è detto affatto che sia superfluo, sarà egoista ma non superfluo.
Ti faccio un esempio banale e semplice:
Due persone sono su in isola deserta, è riamasta una sola cosa da mangiare (un pollo), uno dei due l'afferra e scappa.
E' il cibo è stato ottenuto a discapito dell'altro individuo ma non si può dire che sia certo superfluo per chi l'ha preso.

cercare di avere più cose per sé quando si potrebbe avere il doppio consentendo di averle a tutti è, ancora una volta, colossalmente babbea come strategia.

Confondi egoista con babbeo

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