Re: L'etica, il bene e il male e la giustizia nel Nazionalismo

Inviato da  Red_Knight il 17/6/2010 1:19:23
Veramente se il fine fosse la sopravvivenza dell'umanità ci sarebbero conseguenze pericolose. Diventerebbe etico affogare gli storpi nel cesso, sottomettere schiavi e organizzare la società come un formicaio. Non molto attraente vero?

Del resto l'umanità non fa che confliggere dall'alba dei tempi eppure è più sana che mai.

No, decisamente non è sufficiente "far sopravviere la specie". Bisognerebbe impegnarsi per farla scomparire, farla sopravvivere non richiede alcuno sforzo.

Qualche post fa eravamo concordi sul fatto che ognuno nasce semplicemente con la velleità di star bene. Non credo infatti esista nessuno al mondo che desideri stare male ("desiderare" e "stare male" costituiscono un ossimoro del resto).

Io chiedevo per quale motivo, mentre alcuni cooperano magnanimi e la maggioranza bene o male si barcamena tra alti e bassi di svogliata solidarietà con un minimo sindacale di civiltà e rispetto, c'è chi si impegna per costruire il proprio benessere sulla pelle degli altri. E facevo anche notare che raramente ne ottiene felicità o soddisfazione, nonostante il diabolico impegno.
Io credo di avere una risposta, ma sarei interessato prima a conoscere le vostre.


@Floh

Riguardo il comunismo, ti sbagli di nuovo: non c'è un'idea di fondo simile perché non c'è alcuna idea di fondo. Volevo solo farti notare quanta abbondanza potenziale c'è su questo pianeta.

Mentre riguardo la legge della giungla: le brutture che avvengono a monte (la rapina della ricchezza degli altri popoli e la crudeltà sugli animali erano i due esempi fatti da te) non dipendono da me e te, anche se ne usufruiamo. Tu ed io infatti nella giungla coopereremmo civilmente come facciamo nel nostro mondo. Così come se fossimo costretti a uccidere degli animali per sopravvivere ci impegneremmo a farlo nella maniera più indolore possibile, senza lasciare orfani cuccioli ed evitando uccisioni non necessarie.

Infine, riguardo gli istinti: tu sopprimi i tuoi istinti quotidianamente, senza nemmeno rendertene conto. Non caghi in pubblico, non stupri la prima femmina che ti capita a tiro, non derubi il tuo vicino. Ma anche senza essere drastici: sorridi anche a chi non ti sta troppo simpatico, eviti di prendere a calci chi ti urta per strada, e rispetti un'altra marea di convenzioni cui non fai più caso e di cui non sapresti nemmeno spiegare l'origine.

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