Re: L'etica, il bene e il male e la giustizia nel Nazionalismo

Inviato da  Red_Knight il 23/6/2010 20:10:03
@Floh

Citazione:
Ti contraddici, perchè mai una persona non potrebbe commettere un'azione egoista? può capitare è nella natura umana, hai detto anche tu che non esistono i "Santi" ( anchen se usare questa parola non mi piace) e pluriomicidi...


E chi l'ha detto, Floh?
Ho scritto:
E poi, soprattutto, la cosa più interessante è quando sono le persone "buone" a commettere azioni malvagie. Non è certo l'egoismo a guidarle (le persone buone: è autoevidente che se son di buon cuore non sono egoiste. Perché alcune commettono azioni malvagie lo stesso allora? Non mi dire che non succede!).

Citazione:
Sta storia dei bambini io non la capisco, perchè mai un bambino dovrebbe avere più diritti di un uomo normale? il secondo soffre forse meno del primo?


Non lo so se un bambino ha più diritti o meno di un adulto (probabilmente sì, ma non ci interessa): quel che è certo è che l'atteggiamento verso i bambini è sempre istintivamente protettivo (indipendentemente dal gradimento) in tutti gli esseri umani normali, compresi i più gretti.

Citazione:
Il punto è che ciò che giustifica sempre il comportamento di queste persone è sempre una mira avida


Non è vero, almeno secondo me, e in ogni caso ti chiedo: quanto consciamente avida?

Citazione:
Una persona che non ha problemi a far morire soffrendo migliaia (minimo) di persone l'anno te non la definiresti sociopatica? secondo me, sopratutto tra politici, finazieri e gli amministratori delegati, sono molto più loro delle persone ampatiche.
Il nostro mondo lo dimostra...


Eheh Floh... dai, lo so che scrivo troppo Però leggimi con più attenzione: magari non sei d'accordo, ma io sto sostenendo esattamente questo! No che non sono sociopatici! L'inquietante interrogativo che mi pongo e su cui ti sto invitando a riflettere è proprio "perché gente provvista di scrupoli, e dunque non sociopatica, decide di scavalcarli?".

Citazione:
Se lo scopo è nobile e davvero in buona fede, le azioni lo saranno altrettanto.


Accipicchia Floh! E le migliaia di rivoluzionari francesi che hanno fatto le peggiori cose alla faccia della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo? E i milioni di comunisti che hanno supportato i peggiori regimi? E i fanatici religiosi?
Non ci credo che tu pensi che il cosiddetto "male" provenga da gente che passa tutto il giorno a sfregarsi le mani e ordinare delitti dietro una scrivania in mogano.

Citazione:
l'idea in se non è sbagliata, va trovato invece il fine che meglio aiuti le persone che lo condividono, non il fine del singolo, ma su questo mi pare di aver capito che siamo d'accordo.


No Floh: non sono nessuno per "rimproverarti" ma permettimi di dirti che la tua è una 'bestemmia' bella e buona. Quella è la più antica e orribile giustificazione dei più disgustosi crimini mai commessi, forse in assoluta la più feconda causa di sofferenza dell'umanità intera, perché non comprenderne la portata distruttiva è il primo passo verso l'accettazione del Potere e della sua logica perversa.

È umano pensare che il fine giustifichi i mezzi. Anzi, è la prima cosa che una persona sensibile e disgustata dai mal del mondo è portato a pensare, ci siamo passati tutti. Ma rappresenta implicitamente l'idea che noi (o qualcun altro) possiamo ergerci a giudici sopra il senso critico degli altri, e sopra i loro punti di vista, e che siamo appunto giustificati nel calpestarli. "Tanto - si pensa - noi lo facciamo per un interesse superiore". Ma è irrazionale (e dunque deprecabile) pensare di poter essere più abili e distaccati degli altri solo in virtù della propria forza morale, che potrebbe benissimo essere, e infatti lo è sempre, orientata verso un idea del bene del tutto soggettiva e personale. La razionalità ti obbliga ad accettare il fatto di non essere piccoli dei, e di non poter violare a piacimento le altre direttive dettate dal buon senso. Essere buoni non ci rende infallibili: Dio ce ne scampi dei "giustizieri".

A parte il fatto che il bene non si può imporre, non possiamo in alcun modo verificare da soli che la nostra idea di bene sia la migliore per tutti. Per cui quale fine può giustificare a prescindere i mezzi?

E non sto ovviamente considerando la strumentalizzazione in cattiva fede della suddetta massima.

Un consiglio: se non l'hai già fatto, guarda "Death Note" (altrimenti riguardalo). Il magnifico personaggio di Yagami Raito riassume o spiega buona parte di quello che ho detto finora.

Citazione:
Beh si, l'onestà va oltre il primo istinto, è il frutto dell'elaborazione tra l'empatia e il pensiero critico...(con abbondanza del primo sentimento)
La razionalità se non è accompagnata dall'empatia, dalla bontà, può essere disatrosa, per quello un po di post fa avevo scritto che a mio avviso essa è la caratteristica che più distingue un comportamento avido da un invece equo e solidale...


Perfetto, siamo d'accordo, ma è vero anche il contrario, cioè che l'empatia senza razionalità è devastante. Il problema è che l'empatia è più facile da coltivare (basta una guida genitoriale decente), mentre la razionalità è regolata qualitativamente e quantitativamente dalla cultura del proprio tempo. Quando parlo di schizofrenia collettiva, mi riferisco alla condizione di impossibilità per il buon senso di emergere fino a influenzare la società quanto dovrebbe.

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