Re: La conquista dello Spazio: perché.

Inviato da  PCornelio il 29/1/2014 18:32:20
Chiedo scusa, avevo detto che me ne andavo per non rischiare di dire qualcosa di offensivo, ma la tentazione di punzecchiare è più forte di me.
Vediamo se riesco a rimettermi in carreggiata, provo a dire la mia su questa faccenda.

Quando ho detto che questo genere di speculazione è andato fuori moda da un po' (un pochino solo eh) intendevo usare un espressione gentile per riferirmi al fatto che il punto di vista di invisibile è una masturbazione mentale pazzesca.

Per farla in breve: gli astronauti nello spazio ci vanno per davvero.
I sommergibilisti sott'acqua ci vanno per davvero. Il semplice fatto che si trovino fisicamente fuori dall'atmosfera terrestre, o centinaia di metri sotto la superficie dell'oceano, lo dimostra. Questo non è determinismo, è logica.
Il fatto che dei mezzi tecnologici ne garantiscano la sopravvivenza non cambia il fatto che gli astronauti si trovino nello spazio esterno, anche perché l'espressione secondo cui "un uomo nello spazio morirebbe all'istante" non è profonda, è tanto banale da essere sconcertante.
Anche un uomo che si getta in un pozzo di lava crepa all'istante, come quello che decide di aspettare un treno sdraiato sui binari.
Per di più, questi uomini sono costantemente esposti a pericoli incalcolabili, separati dalla morte da un tenue strato di gas e da una serie di membrane e rivestimenti.
Sminuire il valore delle missioni spaziali con questi argomenti è piuttosto ridicolo... preferivo pensare che intendessi dire che i voli spaziali sono fasulli, come del resto ho letto in qualche vecchio articolo su questo sito.

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