Re: Progetto proiezione IG a Napoli

Inviato da  GreatGig il 10/12/2006 3:35:02
Cara florizel, capisco ormai la tua posizione sui partiti "in quanto tali". E la rispetto.
E ho trovato molto belle le parole sull'anarchia.
Spero discuteremo in futuro di quanto ciò di cui tu parli differisca poi dalla marxiana società senza classi ("sono comunista perché spero che domani non dovrò più esserlo").

Detto ciò, mi dispiace anche se ti ho fatto "annodare l'intestino"

Però due cose da dirti mi rimangono. Ti prego di rileggere con calma le mie parole della risposta a Mazzucco:

Citazione:
Gli chiedo, una volta appurato che non c'è da parte sua una contrarietà netta, "politica", alla cosa, ma solo comprensibile diffidenza (ci eravamo appena conosciuti) e cattiva informazione, se il partito è disposto non solo ad "assecondare" ma anche ad organizzare in proprio l'iniziativa. Cioè nella pratica cercare una sala, magari affittarla, pagare ed attaccare manifesti, diffondere volantini, contattare i relatori etc. (al Circolo c'erano 30 persone e tutti abbiamo sentito l'esigenza che la cosa avesse una diffusione ben più significativa)
Non è qualcosa che io potrei fare domani mattina da me e vado a chiedergli soltanto di concedermi il permesso, sottoponendomi ad una censura. Io chiedo appoggio all'organizzazione, niente di più, niente di meno.
Trovo comprensibile quindi che mi pongano anche qualche condizione. Premesso che siamo ancora in alto mare ed ogni dettaglio è da definire, Fabio Amato (il resp esteri) mi ha soltanto detto che preferirebbe un'iniziativa intitolata "Quale verità per i fatti dell'11/9" con diversi relatori rispetto ad un'altra intitolata che so "Inganno globale, l'autoattentato dell'11/9".


Per poi valutare se le tue parole non siano frutto di fraintendimento e notevole esagerazione.
Il partito non ha preteso ancora un bel nulla, è tutto ancora da discutere. E io andrò li praticamente a chiedere soldi e collaborazione, è normale che la cosa verrà discussa e magari ci sarà qualche mediazione.
Parlare di baratto sulla vita di 3000 persone e sull'amore per la verità mi sembra, sinceramente, fuori luogo.
Vi aggiornerò non appena ci sarà qualche elemento più concreto, e ne potremo discutere tranquillamente.

Per finire:

Citazione:
Si può affermare, ad esempio, nel caso di un qualsiasi partito, che la “minoranza” della classe dirigente sia “sottomessa” alla maggioranza dei membri del partito? Non si è mai visto. E mai si vedrà.


Come già ti dissi al Circolo, su questo punto sono d'accordo.
(cito ancora me stesso sopra: "Elementi che fanno dei partiti un "fine" (come dice florizel), cioè niente più che delle lobby, degli ascensori sociali, degli uffici di collocamento").
Tranne forse che sull'ultimissima frase.
Io milito in un partito che da 6 anni ha scelto di stare dentro ad un movimento addirittura sovranazionale, ha scelto di esserne una parte e ha rifiutato l'idea storica di guidarlo o fare egemonia su di esso. Rendendo disponibile le sue idee e la sua identità alle istanze di questo movimento.
Non è un caso che uno dei modelli dell'azione politica del Prc sia il movimento zapatista del Chiapas ("aqui manda el pueblo y el gobierno obedece"). Forse non s'è mai visto, ma qualcosa s'intravvede.

Il tutto sempre nella consapevolezza delle difficoltà che avvolgono i partiti e in particolare il mio, che vive oggi a Napoli come altrove una situazione davvero delicata.

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