Re: PARNASSUS - il regista che voleva smascherare il Diavolo

Inviato da  Calvero il 3/11/2009 1:48:44
Citazione:

Lezik85 ha scritto:
Non saprei, Calvero. Vediamo di approfondire.

CUT...




Lezik, in Parnassus non si gioca sull'immaginazione dei protagonisti, ma si entra nella loro mente. La questione è psicologica, non immagignifica. Azzo Lezik, hai stravolto il senso. Bada che ti sbagli. Comunque, a questo punto forse confondiamo i termini ..e magari manchiamo il punto d'incontro, perchè per vari aspetti diciamo proprio le stesse cose.

Quindi per non essere tediosi (ma alla fine lo sarò purtroppo, chiedo scusa in anticipo) e per non dirci << sì è così, no è così >> all'infinito cerchiamo una sorta di partenza e di comunanza nel ragionamento. Anche perché (e questo ti darà ragione su un aspetto importante) è più importante il risvolto critico che è nato tra noi, che non il film stesso ..e anche se ho messo la faccina, non vuole essere una battuta: seguimi.

Visto che in maniera più o meno distaccata abbiam detto la nostra, ora parlo in prospettiva diversa. Se hai fatto caso e hai letto la critica che ho scritto di Freak, lì ero innamorato di quel film; qui no. Aggiungi che l'unica emozione che ho sottolineato per parnassus era quella dedicata al fatto che Heath Ledger non è più tra noi.. cosa che non centra con la critica del Film. Poi. Non è poco quando dico che la recitazione è altalenante; che il film non è riuscito; che la regia è stanca; che rispetto ad un Brasil o all'esercito delle 12 scimmie si viaggia su altre frequenze (più basse).. cosa significa?

Significa che quando dici che è freddo, dici la verità. Manca il tocco magico della regia. Manca la dinamicità del cosiddetto << crescendo >> . Ma tutto ciò risulta in contrasto con il lieto fine di cui tu parli, e che non esiste. Dov'è il lieto fine in Parnassus?? Nel film dall'inizio alla fine è soltanto il disagio che circonda protagonisti e spettatori. Il lieto fine non si identifica contestualmente alla storia, ma il - lieto fine - è la risoluzione concettuale di un problema da risolvere; di una contesa da risolvere; implica un MALE che deve essere sconfitto e un BENE che deve vincere. Non c'è.

In parnassus, come ho scritto nel post iniziale Citazione:
Addirittura l'Anima (che viene scommessa col Diavolo) non è considerata nella sua classica iconografia salvifica legata alla nostra condotta, ma come presupposto di un tutt'uno che riguarda l'mmaginazione.. intesa come allegoria di una Vita da percorrere in entrambi i sensi. Imparzialmente.
ed è così Lezik

..poi..

Citazione:
Significativa è l'indifferenza del diavolo al bene o all'amore (non lo considera neanche come antitesi, ma come "opportunità"): il suo ruolo diabolico è quello di trovare brio nella sua esistenza. Qui si cela, rivelatore, il comune denominatore tra il Diavolo e Parnassus..


non c'è il bene e il male in Parnassus; non c'è lieto fine; non c'è nemmeno un trionfo del male. Parnassus è uno spaccato - una fotografia - del disagio della Psiche e di come questa sia fonte di divertimento e manipolazione per i contendenti in campo.

Come fai a dire che è lineare una trama che semplicemente segue la coerenza dei personaggi e della storia?? Diciamo che la storia di Parnassus non è avvincente, come la vita (generalizzando) d'altronde. La storia può essere noiosa e il film non piacere... se non interessa come è raccontata, o se il film è una cagata. Se non piace come è raccontata, a volte è perché si perde qualche risvolto importante. La linearità in senso negativo, è imputabile quando le vicende sono prive di senso e sono solo un riempitivo. Non è questo il caso. Ed essendo il film criptico (per quanto un film possa esserlo ovviamente), lascia gli spettatori a chiedersi beh? allora? e dunque? ecc. ecc. ..

..BEH che dire Lezik..?.. ok è "così" per modo di dire... Allora lo si può dire anche di 2001 Odissea nello spazio - (ma non lo dico per farne un paragone qualitativo, ma concettuale) Ergo.. allora si dovrebbe discutere se un film come questo debba essere addirittura prodotto, o lasciato direttamente nel cassetto degli autori. Ed è altra cosa..

Ad esempio: guarda solo l'immagine che ho postato all'inizio. Un viso "etereo", la scacchiera dei pavimenti massonici, la Mela del peccato; l'eterno femminino che gioca ambiguamente con i malcapitati..

poi..

..l'impiccato dei tarocchi, il tempio che si frantuma come in un quadro metafisico; la scala del paradiso che non viene raggiunto; l'uomo traghettato sulla barca, ma è Lei che vuole unirsi con lui e perdere la sua purezza.. e non l'uomo che vuole sfogare gli istinti.. mentre percorrono un fiume.. è simbolismo all'ennesima potenza: esoterico e psicologico. La donna che nonostante il fascino di DEPP ritrova sé stessa abbandonando l'idea lussuriosa di una notte d'amore, quindi trova la sua catarsi e si rende conto che la vecchiaia è solo un percorso.. attraverso desideri NON ESAUDITI!!

non è una favola Lezik

Sembrerà razzista, ma non è un film per tutti.

Poi.

Quando i Russi cattivi stereotipati scappano verso la Mamma/matrona/matrioska e si rinchiudono nella sua sottana poi espolodono.. non c'è nessuna fantasia, nessuna immaginazione, è un allegoria tesa a simboleggiare che l'uomo cattivo, anche il più villano, ritorna sempre all'utero materno se non si è evoluto: è l'ottusità dei prepotenti e dei prevaricatori simboleggiati insieme alla ridicolaggine dei poliziotti vestiti da donna.. e via discorrendo..

poi..

Il diavolo và a trovare Parnassus nel suo tempio chissà dove perso in oriente, e tappa la bocca al racconto eterno. Un tocco di classe geniale, a dissacrare la pomposità di certi ascetismi.. e l'arroganza di non accettare il fatto che il mondo è un gioco tra persone inconsapevoli. L'eterno racconto che sosteneva il mondo dei grandi profeti, è solo un giochetto per legittimare il loro voto pretenzioso e affatto mistico.

Centri il bersaglio quando dici che sono due poveretti. Ma anche gli altri protagonisti cos'hanno di così speciale?? Quando Heath chiede - dove siamo? - il nanetto risponde << geograficamente a Londra, socialmente, ai margini >> si mette in luce tutto il degrado che la storia porta con sé. Nel mondo psicologico (ho sbagliato io stesso a chiamarlo immaginario) non c'è sogno o liberazione, ma al limite <<scoperta >> e <<rivelazione>>. Ma apparte i colori immagignifci della CGI, Parnassus concettualmente è grigio dall'inizio alla fine. Anche per questo è "noioso". Lo stupore di chi passa lo specchio è solo stupore e inganno. Si trovano tutti a fare i conti con loro stessi. Un 'altra "realtà" cinica e dura.. soltanto colorata e visionaria e per nulla favolistica.

Ripeto. Il film tecnicamente, recitativamente, non è riuscito. Ma è una chicca studiarlo e se ci si lascia andare alle idee che trasmette è interessantissimo e per nulla tedioso; é comunque una prova artistica degna di tale nome. Gilliam poteva fare meglio, questo è indubbio.

Spero che qualche nostro collega lo vada a vedere, così almeno possono ridimensionare le nostre opinioni e metterle a fuoco meglio magari. Lo spero vivamente.

Scusa se sono stato noioso.. certo più di Parnassus

PS

comunque, belle tette!

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