Re: INCEPTION - la consistenza dei sogni ( - spoiler - )

Inviato da  Manfred il 2/10/2010 23:10:10
Poi è un susseguirsi di flash.
Del labirinto concettuale in stanze d'albergo, dal colore nauseabondo ricorda, del coltello riproposta offesa, attraverso la neve l'incubo ricompone, dell'epilogo pazzia funesta, il rovesciare nei protagonisti la trama.

Cosi scrivevo, obbedendo inconsciamente al divieto di "spoilerare",
ma ora tolto il divieto voglio spiegare questo passaggio.


Anche i meno acculturati, attraverso i romanzi di Dan Brown, collegano i segreti di un ordine di costruttori, la geometria sacra, i misteri delle cattedrali e scivolando per questa china fino a raggiungere Rennes-le-Château e il Sacro Graal, la città di Parigi con gli adepti di una confraternita i cui simboli più noti sono oltre il grembiule, la squadra ed il compasso. Ed è proprio in questa città la cui storia è carica di significati nascosti, che viene scelta la figura chiave per la costruzione dei sogni, la stessa figura di cui i potenti si servono per modellare la realtà dove scorre la nostra esistenza, dove spesso proprio a causa di essa i sogni vengono infranti: l'architetto.
Come primo test per verificare l'abilità della ragazza in possesso delle non comuni doti, le viene chiesto di disegnare un labirinto, questo è il primo riferimento non visivo ma concettuale al film "Shining".
Si prosegue con il taglio delle scene, che frutto di evidenti studi ricordano lo sviluppo del racconto Kubrickiano, fino ad arrivare alla prima conferma materica, nella ambientazione di un passaggio importante della narrazione in un albergo, in cui la conformazione ed il colore delle stanze ci riconducono inequivocabilmente all'"Overlook". Lo stesso arrivo inaspettato del treno, in una delle scene d'azione, di cui all'inizio si sente solo il rumore senza capirne la provenienza ricalca la famosa apparizione del bambino che corre sul triciclo lungo i corridoi dell'hotel. Il coltello inquadrato più volte se non proprio identico ma assai simile a quello impugnato per difesa dalla protagonista in "Shining"scarica sullo spettatore quasi la stessa tensione. L' "Overlook" e il labirinto stesso prendono infine forma nella struttura imprigionata nel gelo montano e la pazzia anche questa volta indotta, da chi forse ha acquisito poteri dalle entità superiori, rovescia in certa maniera il finale dell'originale a cui si è ispirata.

Ci sono riferimenti anche ad altri film uno certamente "Coma", vi lascio indovinare la scena che lo ricorda, oltre al già menzionato "2001 Odissea nello spazio", per citarli tutti dovrei rivedere il film; comunque si ha la sensazione che questi agganci continui alla cinematografia del recente passato, servono a consolidare visioni distorte della realtà già ampiamente inculcate nelle masse o meglio a rendere fatti comuni le aberrazioni che caratterizzano questa nuova era. Nient'altro che curare l'innesto delle idee
attraverso la via più facile, quella quasi onirica dell'intrattenimento cinematografico e del divertimento in generale, a cui vengono in supporto sempre nuove tecnologie.

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