Nemico Pubblico - pubblico scempio

Inviato da  Calvero il 6/11/2009 3:10:16



Uno spettatore intervista Bale:
- ..ma Christian! cosa mi combini?!! -

Christian Bale:
-perché?? -

Spettatore:
- ma lo avevi letto il copione prima di firmare? -

Chrsitian:
-beh.. effetivamente no, ma sai com'è ..sapendo chi era il regista mi sono fidato.. non dovevo eh?!, ma ormai la frittata è fatta e...

Spett.:
..e i soldi li hai presi, giusto? -

Christian:
- beh sai.. è il mio lavoro; ogni tanto capita di scambiare lucciole per lanterne -

Spett.:

- che coincidenza però! pensa tu.. : è la stessa cosa che hanno detto quelli che hanno pagato il biglietto per vedere sto film.. -

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Michael Mann, probabilmente, ogni tanto confondeva il set di Miami Vice con quello di Nemico Pubblico.

Cosa fare quando si hanno a disposizione nomi altisonanti come un Depp, un Bale, e una storia intrigante su cui il cinema aveva già detto, più volte, la sua?

Almeno si sperava di vedere infondere il cosiddetto tocco di classe. Ma si sà.. una volta che si ha la nomea di Registi con una marcia in più, è più facile cavalcare l'onda degli stereotipi e mimetizzarli adeguatamente con i dollaroni di una produzione di serie A. Purtroppo.

E così accade che si compra un Dante Spinotti - alla fotografia - per dare luce ad una foresta di notte con un tocco di classe, e ricreare quelle scenografie ad hoc.. con abiti, facce, pettinature, da inquadrare come il cacio sui maccheroni; Sì sì ok.. ma atteniamoci alla realtà dei fatti. E.. per l'amor di Dio, nulla di male se la coerenza regnasse sovrana in una pellicola.. ma per capirsi: - o si sceglie di dare una dinamica al film, o si scegli di darne un'altra.

Dillinger è vissuto veramente. Fin quì non si scappa. La cruenza delle sequenze sottolinea l'enfasi e mette (diciamo obbliga) lo spettatore a entrare in una certa ottica. Quell'ottica. Il dramma di una biografia; di una vicenda: - I fuorilegge, i piedipiatti, la pubblica opinione, il governo e il "buon" capo dell FBI (anche quello rigorosamente esistito.. gran pezzo di merda oltretutto: e in questo Mann ha saputo rendergli merito), l'Amore, l'avventura e il fascino indiscreto del bel tenebroso.. Tutte cose accadute veramente e le potenzialità c'erano eccome..

e dopo.. ?...

..e dopo autocompiacimento. Esercizi stilistici. Confezionamento di un prodotto, senza correre rischi di diventare originale. Bella roba.

Eh basta! con sta cazzo di telecamera che si muove come nei reality.. che merda. Un conto può essere gestirla in - Assassini nati- di Oliver Stone ..e un conto è adoperarla per emulare stupidamente un coinvolgimento che, di fatto, non serve in queste pellicole. Qui è un escamotage. Fastidioso.

Il regista sceglie i movimenti di camera a volte alla Born Identity, a volte alla Miami Vice, a volte alla Martin Scorsese.. ogni tanto la telecamera invade l'azione o le indagini quasi come in CSI! .. e il problema è che se viene usato per nascondere l'incapacità di creare tensione e dinamicità in una scena, è grave. Ma sì dai.. muoviamo la telecamera, e ogni tanto zzzoommiamo un pochettino appena appena .. poi stacchiamo sugli occhi del protagonista in tutta la sua tensione ..e il gioco è fatto.

A Mann ma vaffanculo.
Michael.. ascolta: ma ti ricordi le dinamiche di Heat? Ti ricordi la sequenza di Daniel Day Lewis che risale le cascate? Ti ricordi l'attacco di Cingachcù a Magwa nel finale? ..quella è tensione, cristo!. E tu??!! Tu fai un film di Gangstar sapendo che hai Bonnie & Clyde e The Godfather alle spalle che ti scrutano, e usi trucchetti da dilettante? Vergognati.

Jhonny Depp: ce l'ha messa tutta, ma più di là non può andare.. ormai ha la BURTONITE acuta addosso. Gli ci vuole un bell'antidoto.. meglio che continui a fare l'istrionico.. il dramma non gli appartiene.

Christian Bale: cazzo dategli un ruolo a quel ragazzo, ha stoffa.. e non lo spremete a dovere? che cazzo fai Mann?

Marillon Cotillard: Brava.. è sopra tutti gli altri.. riusciva con pochi sguardi a far parlare la storia. Ma da sola non può reggere il film.

Montaggio: dov'è? .. dov'é il montaggio? qualcuno lo ha visto??

Fotografia: bellissima. Bellissima e fine a sé stessa. Nulla di più.

Musiche: originali, ma volutamente atipiche per far credere di dare un tocco di classe. Se non fosse per la canzone di Black Bird che ha un motivo collegato alla storia, semplicemente mediocri.

Cast: ogni attore preso si è sforzato di interpretare quei tempi degli anni "30. Bravi sicuramente tutti. Si parla comunque di professionisti. Ma il Pathos? Dov'è cazzo sta il Pathos!!? si parla solamente di manierismi, certo di altissima classe ma ..di manierismi.. che spreco..

Non lasciatevi ingannare dalla sceneggiatura. Non esiste. Se non fosse che quegli eventi riportano all'effettiva drammaticità che intrinsecamente trasportano, il Film non direbbe nulla.. Ok "certo": ci si può certo affezionare al personaggio, e le tensioni messe in campo sono dovute alla capacità di Mann di rendere l'atmosfera carica di aspettativa. Ma, purtroppo, anche il tocco magico nelle sequenze delle rapine (cioè nel rendere la coreografia ben orchestrata e far capire allo spettatore la "geografia" degli avvenimenti), è comunque un esercizio fine a sé stesso. Mann sta semplicemente giocando, con il suo giocattolo preferito.

Un plauso và senza ombra di dubbi alla ricercatezza negli scontri a fuoco.. il suono in presa diretta è eccezionale. Potrebbe essere candidato all'oscar. Su questo Michael Mann è un maestro. Le Armi e le Autovetture, con lui, incutono vero timore.

Troppa incoerenza nelle situazioni. Un bandito scappa come in Holly e Bengy con il campo di pallone che non finisce mai, in modo che Christian Bale può puntare il suo fucile da caccia grossa: il delinquente corre in linea retta.. (che se ero io, non mi vedeva neanche Maradona per come zigzagavo) altrimenti non si può inscenare l'effetto "spietatezza" dei piedipiatti. Far seguire le fasi dell'uccisione del delinquente come faceva il mitico Clint con Callaghan.. lo può fare solo Callaghan!! ed è altra storia..

Certo non ci si annoia, nonostante la lunghezza della pellicola. La tragicità della storia e il sottofondo di realtà; il romanticismo di un amore impossibile; il fantasma del tradimento che soffia sempre sul collo dei protagonisti.. rende tutto molto accattivante. Il lieto fine non c'è, si sà come va a finire.. ma le licenze poetiche sono troppe.. e se sono per accattivarsi il pubblico e non per costruire qualcosa di bello, allora è un infamia per il Cinema degno di questo nome.

Una parentesi per il doppiaggio: Christian Bale è doppiato da un coglione che è più innamorato della sua voce tipica, che non del lavoro che deve fare. Ridicolo! Non si sà se ridere o piangere ad ascoltarlo.

Il film è un buon intrattenimento. Ma quando sono uscito dalla sala mi son detto: Ok Calvero, bella Storia, belle sequenze.. ma il Film.. dov'era??

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