Re: Avatar - un film scomodo?

Inviato da  Vincent51 il 24/1/2010 15:27:24
IMHO

Lascio ovviamente a Calvero la parte di critica approfondita visto che mi ha più volte dimostrato di averne la capacità.

Purtroppo personalmente ammetto di essere molto prevenuto verso Cameron, e sono andato a vedere Avatar con la sottile speranza di poter, almeno questa volta, cambiare idea ma... niente da fare.
D'accordo: gli effetti speciali, il 3D, tutto fantastico, ma la storia è penosa. Dopo 20 minuti si capisce già dove va a finire, si comprendono le personalità dei personaggi che non riescono a dare nessuna sorpresa per 3 ore 3...
Le inquadrature sono lì dove devono essere, così come ogni singola azione drammatica della sceneggiatura, zeppa di luoghi comuni.
L'eroe è eroe fin dall'inizio, senza speranza (eppure quell'attore che avevo già apprezzato in Terminator Salvation meriterebbe di più) c'è l'alleato che diventerà nemico, la diffidente che diventerà amica, la donna (in questo caso aliena) che prima detesta per poi innamorarsi... l'eroina alleata delle vittime predestinate che pagherà con la vita (si veda tra l'altro la stessa ottima attrice in 'Gorilla nella nebbia': stesso destino ma film molto più bello) e dulcis in fundo una civiltà aliena i cui componenti si comportano come gli esseri umani, però sono in sintonia con la natura. Spontaneità Zero.
Ma non succede anche sulla terra?
Poteva risparmiare qualche soldino e fare un bel documentario su quello che sta accadendo, oggi non nel 2154, nella foresta amazzonica, sarebbe stato sicuramente più efficace. Però sarebbe stato difficile creare il lieto fine, accidenti.
Ovviamente se l'obiettivo fosse stato quello di inviare qualche tipo di messaggio sotto forma di metafora, come qui qualcuno ha ipotizzato.

Retorica anti-guerra? Ben venga ci mancherebbe altro, poteva farlo girando il film direttamente in Iraq o Afghanistan, con un soldato americano che si infiltra in un villaggio di Talebani che prima lo odiano, ma poi una bellissima Afghana si innamora di lui, combattono insieme e gli Americani se ne vanno finalmente fuori dalle palle, non sarebbe stato un messaggio ben più dirompente?
Ah già... il 3D, i colori sgargianti...

E' sicuramente un ottimo prodotto industriale, completo di trovate marketing piuttosto originali: è notizia di questi giorni che molti adolescenti USA (chi l'avrebbe mai detto) avrebbero sviluppato la Sindrome di Pandora, cioè il desiderio di abbandonare la terra per il pianeta dove tutto è perfetto...
Fioccano le accuse di plagio, molte ovviamente fasulle, ma fanno sempre comodo anche quelle.

E' un po' una involuzione del Cinema che torna al 'Cinema d'attrazione' come quando i fratelli Lumiere proiettavano l'entrata del treno in stazione e la gente scappava spaventata dalla sala (o così racconta la leggenda). Non è più importante quello che il cinema dice, ma il mezzo cinematografico in sè che si trasforma in attrazione.
In questo senso sì, 'Baraccone' può essere un termine azzeccato.


Il film d'animazione 'Aida degli alberi' voleva trasmettere lo stesso messaggio, ed era molto più poetico, ma di quello ovviamente non si ricorda nessuno, mica aveva il budget di Cameron.

Ma poi qual è il problema di un pubblico che ha bisogno di questo tipo di film per capire quello che sta accadendo?
E siamo sicuri che qualcuno, a parte qui su LC, abbia davvero colto, seppur inconsciamente, questi profondi significati?
Da quello che sento in giro non mi sembra, sbaglierò...
Forse la "colpa" non è tutta del buon James.

P.S. (poi taccio, lo giuro) come sempre si utilizzano tanti termini davvero a sproposito, come 'opera d'arte'. Ecco, io ci andrei davvero piano.

Un saluto e ricordatevi che ho solo espresso la mia merdosa opinione eh!

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