Re: Signs "contro" District 9

Inviato da  Lezik85 il 14/2/2010 14:27:41
M. Night Shyamalan.
Difficile dire altro, si pensa subito a The Sixth Sense...a ragion veduta anche, visto che si tratta del suo miglior film. Io personalmente non amo la sua regia e dopo Signs non ho visto più nessun altro suo film. Confesso però che Unbreakable e The Sixth Sense sono film godibili. Ma nulla più.
La sua regia è esasperata da psicologia. L'introspezione, lo scavo, la penetrazione nelle relazioni sociali sono stato il fulcro dei film che ho citato. Talmente analizzati che la trama del film va a farsi benedire. Nota: in tutti e tre i film sono messi in primo piano i conflitti tra genitori e figli. Sono d'accordo quando si dice, inoltre, che il regista indiano sia costantemente alla ricerca del colpo di scena. Però bisogna ammettere che in The Sixth Sense è riuscito [differentemente da altri film (non suoi) che si prefiggono lo stesso scopo, come Hide and Seek e Secret Door ad esempio, in cui si intuisce molto prima che accada il "colpo di scena"].
Il focus ripetitivo di Shyamalan sull'emancipazione giovanile lo trovo irritante [stesso dicasi per War of the Worlds e The Day the Earth Stood Still (altri film non suoi, li uso solo per fare dei paragoni di forma)...i remake ovviamente]; un concetto che molti registi ripropongono costantemente, ma che con il regista indiano raggiungono il punto critico e di "spaccamento di palle".

District 9, poi.
Rivoluzionario...e senza dubbio di gran lunga migliore di Avatar.
Un concentrato di emozioni che molti hanno tentato di esportare sul grande schermo (Mel Gibson, ad esempio, c'ha perso 15 anni di carriera per cercare di riproporle) che questo film con solo 2 ore di storia riesce sapientemente ad analizzare e tramandare. Il pubblico esce dalla sala con quel qualcosa in più (per me è stato cosi). Ma bisogna fare attenzione. L'apice del film non è nell'epiteto "uomini di merda", il quale incanala semplicemente un determinato insieme di emozioni (rabbia e disgusto) verso altri atteggiamenti (o emozioni, come menefreghismo e cinismo). La frase "uomini di merda" crea più impatto, ma non è da intendersi nel senso materiale. Si prenda, ad esempio, il momento in cui Vikus colpisce il suo "neo-amico scienziato gamberone" solo per non dover aspettare tot. tempo prima di riacquisire le sue sembianze umane...eppure mutualmente poco prima avevano messo a ferro e fuoco un laboratorio per un fine comune. Era stato per primo Vikus a scongiurarlo di aiutarlo. C'era un legame d'amicizia tra i due. Ma che succede? Vikus lo colpisce. Le emozioni che prendono il controllo sull'uomo. Si renderà conto di questo errore solo quando, consapevolmente, si butterà a pesce per respingere un razzo indirizzato verso il suo amico gamberone.
In quel momento capisce che lui è sempre stato un escluso, la patine di cinismo e menefreghismo era solo una maschera che indossava nella sua vita per integrarsi con la società. Perchè la società vuole questo, l'integrazione con le emozioni e la sotituzione delle stesse al comando della persona.

E qui si ritorna, in conclusione al parallelo Signs e District 9. Nel primo, nonostante i rapporti spigolosi tra i protagonisti, l'amore e la protezione possono salvare tutto. In Shyamalan abbiamo la redenzione.
District 9 sbatte in faccia la realtà...è inutile che ci illudiamo di vedere tutto con nastrini e lustrini e come dicevano i muratori "Pino tuo figlio si dddroga! Cameelo pecchè mi dici così? Pecchè la vita non è tutta rosa è fiori. L'amore ha pregiudizi e spesso non va oltre la componente esterna. L'atto eroico poi salverà la situazione? Forse che si, forse che no.
Questa è la mia opinione, se così vi pare.

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