Re: Nostalgia e labirinti a Shutter Island

Inviato da  Kolza il 15/3/2010 19:54:42
From Hell, Kafka e A Beautiful Mind sono fantastici nella paranoia in cui trascinano lo spettatore, sebbene nessuno di questi sia un film "storico", quando viceversa si usa un film come Shutter Island per ricostruire eventi (veri, verosimili o inventati) mi posso arrabbiare un attimino?
D'altronde, avendo pagato 8 euri posso permettermi di criticare a ragion veduta il signor Scorsese.

1. Lentezza esasperante: a che diamine serve lo "spiegone" finale, quando tutto il cinema aveva capito che LUI era il paziente 67 e che moglie e figli erano i suoi? Avrei preferito qualcosa più alla David Fincher (The Game/Fight Club), ma si sa, i miei sono gusti, le tue sono critiche alla Morando Morandini
2. Progetto Paperclip. E lo sproposito si chiama Tavistock Institute, scusa se è poco, ma da un agente federale che ha combattuto in Europa, mi aspettavo qualcosa di più che delle farneticazioni in stile sen. McCarthy (una cosa strana è stata proprio quella delle date: gli esperimenti nord coreani sono stati svelati ben dopo il 1954).
3. Forse il Mono-Dialogo nella grotta è stato il pezzo più interessante...
4. La Director's Cut è di solito la versione in cui il Regista può mettere mano ad alcune cose. Non ho (ancora) letto il romanzo di Lehane, lo aspetto a breve.
5. Scorsese è stato un ottimo regista. In alcune sue opere, tuttavia, lo trovo un po' "distratto". Nel gioco dei rimandi, me lo sarei aspettato più "avvolgente".

In definitiva mi pare un'occasione persa. Attendo con ansia la versione in originale inglese: certi dialoghi non possono essere resi in italiano (ad es. Max Von Sydow nel ruolo dello psichiatra, che non può non ricordare Albert Finney in The Bourne Ultimatum).

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